CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
20/1/2025
Diocesi di Mantova - Inventario dei beni culturali immobili
Basilica di Santa Barbara <Mantova>
Data ultima modifica: 20/05/2019, Data creazione: 20/10/2010
Tipologia e qualificazione chiesa basilicale
Denominazione Basilica di Santa Barbara
Altre denominazioni Basilica di S. Barbara vergine e martire;S. Barbara
Autore(Ruolo)
Bertani, Giovanni Battista (Costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze mantovane (costruzione chiesa)
impresa edile mantovana (restauro e consolidamento statico)
impresa edile padovana (restauro intonaci interni e pavimentazioni)
impresa edile bresciana (restauro e consolidamento statico)
Notizie storiche
1561 - 1562 (costruzione preesistenza)
Il duca Guglielmo Gonzaga fa costruire una chiesa dedicata a S. Barbara, il cui uso effettivo è limitato a pochi mesi per la repentina decisione di costruire una chiesa più ampia.
1562 - 1565 (costruzione intero bene)
La chiesa di S. Barbara viene interamente ricostruita su progetto di G.B. Bertani e consacrata il 14 ottobre 1564.
1565 - 1567 (costruzione campanile)
All'architetto G. B. Bertani è affidato il progetto e la direzione dei lavori del campanile della basilica.
1569 - 1572 (ampliamento presbiterio)
Sono documentati i lavori di ampliamento della zona presbiterale con la costruzione di una seconda lanterna.
1939 - 1939 (passaggio di proprietà intero bene)
La basilica palatina viene ceduta alla Diocesi di Mantova.
1992 - 2003 (restauro intero bene)
Dal 1992 al 2003 la basilica è stata sottoposta a numerose campagne di lavori di restauro e consolidamento statico.
2005 - 2006 (restauro superfici interne)
Gli intonaci interni e le pavimentazioni sono stati restaurati al termine dei lavori di restauro strutturale.
2012 - 2016 (restauro e consolidamento statico campanile)
A seguito degli eventi sismici del maggio 2012 che hanno comportato ingenti danni alla cella del campanile della basilica e il crollo della lanterna, il campanile è stato restaurato e migliorato sismicamente.
Descrizione
La basilica di Santa Barbara sorge nel cuore del vasto complesso museale di Palazzo Ducale di Mantova. Lo spazio antistante la chiesa è stato nel corso del XVI secolo organizzato in forma di piazza per dare degno accesso all'edificio di culto. La chiesa, funzionale alle liturgie della corte gonzaghesca, è entrata dal 1939 sotto il controllo del vescovo diocesano. Il complesso architettonico è formato dalla chiesa palatina, preceduta da un atrio chiuso da cancellate in ferro, ambienti di servizio, sagrestia, vani accessori, cantorie e campanile. La struttura architettonica, originariamente a navata unica con cappelle laterali piccole e grandi, è stata in seguito modificata: l'apertura di collegamenti tra le cappelle laterali dà luogo a pseudo-navate laterali. Sopra le cappelle laterali minori si aprono verso l'aula centrale dei vani destinati originariamente alle diverse componenti della corte ducale. Il presbiterio è sopraelevato su di una cripta a tre navate, terminante con un vano ellittico. Le volte a crociera della navata si interrompono in prossimità dell'incrocio con le cappelle maggiori e del presbiterio lasciando spazio a due scenografiche lanterne a pianta quadrata caratterizzate da 12 finestre ciascuna, che inondano di luce zenitale la chiesa.
Pianta
La singolare planimetria della basilica, che costituisce un unicum nel panorama dell'architettura del XVI secolo, nasce dalla fusione di un'impianto centrale e di uno longitudinale. L'iniziale pianta a croce greca con bracci trasversali più corti di quelli longitudinali, è stata successivamente ampliata con l'addizione di un vasto corpo presbiterale sopraelevato che replica la crociera centrale.
Fondazioni
La documentazione d'archivio ed i saggi eseguiti in occasione dei lavori di restauro consentono di affermare con certezza che i muri di elevazione sono costruiti su possenti fondazioni continue a loro volta edificate su palificate, almeno nelle aree sottoposte a carico maggiore, rese necessarie dalla natura del terreno e dalla vicinanza del lago di Mezzo.
Struttura
La chiesa è edificata con murature continue di laterizi pieni.
Interno
I lavori di restauro e descialbo hanno messo in luce le originali cromie degli intonaci interni. Le murature interne e l'intradosso delle volte presentano un intonaco a calce tinteggiato con colori a calce.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa presenta pavimentazioni in cotto risalenti al XVIII secolo.
Serramenti e infissi
I serramenti e gli infissi in legno si presentano in buono stato di manutenzione.
Sistemi di allontanamento acque meteoriche
Canali di gronda, scossaline, converse e tubi pluviali sono in lamiera di rame.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, della chiesa e del campanile, sono in muratura faccia a vista, ad eccezione della facciata, che presenta un intonaco con porzioni superstiti di decorazioni ad affresco a finto marmo.
Coperture
Le coperture, costituite da orditure lignee grosse e minute, si presentano in buono stato di manutenzione; il manto di copertura è in coppi.
Volte e soffittature
Un complesso sistema di volte a botte e a crociera con costoloni decorativi completa la struttura della chiesa.
Adeguamento liturgico
ambone - aggiunta arredo (2006)
Un leggio in legno è stato collocato dietro la balaustra del presbiterio per consentire la proclamazione della Parola di Dio.
presbiterio - aggiunta arredo (2006)
La singolare presenza di un altare a mensa, caso unico di tutta la diocesi, realizzato in concomitanza con la costruzione della chiesa, non ha reso necessari interventi di adeguamento liturgico. Si è collocato un leggio come ambone e si è valorizzata la sede storica, senza modificarne la posizione.
Collocazione geografico - ecclesiastica
Regione Ecclesiastica Lombardia Diocesi di Mantova Vicariato urbano Santi Apostoli Parrocchia di S. Pietro Apostolo
Piazza S. Barbara 4 - Mantova (MN)
Edifici censiti nel territorio dell'Ente Ecclesiastico
Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.