CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
5/5/2024 Diocesi di Treviso - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giacomo Maggiore e Apostolo <Fossalta Padovana, Trebaseleghe>
Data ultima modifica: 05/09/2018, Data creazione: 15/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giacomo Maggiore e Apostolo


Altre denominazioni Chiesa di San Giacomo Maggiore Apostolo;S. Giacomo Maggiore e Apostolo


Autore(Ruolo)  Landini, Giovanni (costruzione nuova chiesa)
Beni, Antonio (costruzione protiro)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze venete (costruzione nuova chiesa)
romanico (costruzione preesistente)



Notizie storiche  1199 - 1199 (preesistenze intero bene)
Le prime testimonianze storiche relative alla chiesa di San Giacomo di Fossalta, conosciuta allora come Cappella di Trebaseleghe, risalgono al 1199.
1505 - 1505 (consacrazione intero bene)
Il 28 ottobre 1505 avviene la consacrazione della chiesa da parte del vescovo di Treviso in onore di San Giacomo maggiore Apostolo. È possibile supporre che la costruzione, di impianto romanico a croce latina, risalga alla fine del Quattrocento.
1597 - 1597 (costruzione cappelle laterali)
Vennero edificate la cappelle laterali che ospitano gli altari della Beata Vergine Maria e della Santa Croce.
1616 - 1616 (costruzione cappelle laterali)
Viene costruita un’ulteriore cappella lungo la navata laterale intitolata a San Carlo Borromeo.
1713 - 1713 (restauro intero bene)
Dall’inizio del secolo la chiesa è oggetto di un restauro, concluso nel 1713, al termine del quale ebbe luogo una seconda consacrazione.
1746 - 1750 (demolizione parziale fiancata laterale)
La chiesa, nella sua prima edificazione, era dotata di una torre campanaria addossata alla fiancata laterale. Divenuta nel tempo pericolante, la vecchia torre viene abbattuta e sostituita dalla costruzione di un nuovo campanile distaccato dal corpo principale.
1800 - 1812 (restauro navata, battistero, presbiterio)
Su iniziativa del parroco don Paolo Zancanaro viene rinnovato quasi interamente l’interno della chiesa: viene demolito e ricostruito l’altare maggiore, costruita una nuova cappella nel battistero e vengono eseguiti dei lavori di pittura nel soffitto della chiesa, rimasto fino ad allora incompiuto. Nel 1806 viene inoltre eretta una nuova sacrestia ed acquistato un pulpito. In occasione dei lavori viene collocato un Organo Callido, acquistato dal parroco nel 1807, a ridosso della parete opposta all’abside della vecchia chiesa, nel luogo dove si trova l’attuale sacrestia, dove rimane fino al 1937 quando viene trasferito nell’attuale collocazione all’interno della navata della vecchia chiesa, dirimpetto all’altare.
1882 - 1900 (restauro pavimentazione)
Tra il 1882 e il 1900 viene realizzato il nuovo pavimento della chiesa in pietra di Pove. Nel 1884 viene effettuato il restauro della copertura.
1924 - 1930 (demolizione parziale e ricostruzione intero bene)
La nuova Chiesa parrocchiale viene eretta su disegno dell’ingegnere Giovanni Landini di Padova. La nuova costruzione sorge perpendicolarmente alla precedente, demolita solo parzialmente.
1931 - 1931 (costruzione protiro e portali laterali)
Viene completata la facciata con il pronao con pietra bianca del San Gottardo lavorata dalla ditta Grassi di Nanto, progettato dal professor Antonio Beni, e in contemporanea vengono realizzati i due portali per le porte laterali.
1931 - 1932 (restauro e decorazione navata)
Nel presbiterio e nelle Cappelle di San Giuseppe e di San Bartolomeo vengono eseguiti dei lavori di restauro agli intonaci delle pareti e del soffitto, la cui decorazione viene in seguito commissionata al Professor V. Pitacco di Piacenza.
1936 - 1936 (decorazione navata)
Il professor Tito Chini viene incaricato di realizzare le restanti decorazioni della navata. Il 22 ottobre 1936 vi è la consacrazione della nuova chiesa che sancisce la fine dei lavori.
1973 - 1973 (rifacimento pavimentazione)
Nel 1973 viene posata una nuova pavimentazione, al di sopra di quello esistente, in marmo fornito dalla ditta Andreose-Stotiglia di Bassano del Grappa.
1993 - 1993 (manutenzione straordinaria tetto)
Vengono eseguiti degli interventi di manutenzione straordinaria del tetto che vedono la rimozione del manto di copertura e la sua impermeabilizzazione tramite posa di guaina bituminosa, vengono inoltre sostituiti grondaie e pluviali.
2005 - 2005 (restauro protiro)
Nel 2005, sotto la direzione dell'arch. Simone Squizzato, viene condotto un restauro conservativo del protiro cinquecentesco.



Descrizione  La Chiesa della parrocchia di Fossalta di Trebaseleghe, consacrata dal 1505 a San Giacomo Maggiore, risulta composta di due edifici che pur compenetrandosi, sono distinti nettamente tra loro per epoca, dimensione, stile architettonico e pittorico. La nuova Chiesa della parrocchia di Fossalta di Trebaseleghe dedicata a San Giacomo apostolo è stata costruita tra il 1925 e il 1931 in stile "gotico-italiano" e composta da un'unica ampia navata a pianta rettangolare, con due entrate laterali e una principale centrale, posta frontalmente all'altra maggiore. Sulle pareti laterali si aprono quattro cappelle. A sinistra, rispetto all'ingresso principale, la cappella di Sant'Antonio da Padova e di San Giuseppe, a destra la cappella della Beata Vergine e di San Carlo Borromeo. Su ogni parete si intervallano cinque archi di forma ogivale, in pietra tenera di Nanto. Tutt'intorno corre un cornicione a corona, da dove inizia il soffitto a botte, a grandi vele con profili tondi in altorilievo. Al centro delle lunette definite dai profili della volta, si intervallano su ogni parete tre bifore e due dipinti murali di figure dei quattro evangelisti. Il soffitto del presbiterio è una volta a crociera sostenuta ai quattro angoli da lesene multiple sui quali poggiano due archi gotici. Su quello retrostante, è addossata una semicupola, divisa in vele da un profilo tondo che parte dal centro dell'arco e si apre a raggiera. Ai lati due lunghe e strette finestre sono rilevate da una larga fascia perimetrale dipinta e striata. Sulle due lunette del presbiterio al centro le finestre circolari sono inserite dentro cornici in pietra e profili dipinti a motivi geometrici. La facciata principale ha pinnacoli e archetti a sesto acuto, ampio rosone sostenuto da colonnine e protiro a otto colonne, finestre lunghe e strette ai lati. Le facciate laterali composte da tre finestre binate, due cappelle poligonali, ingresso centrale, sono scandite da paraste verticali e cornice sommitale ad archi a sesto acuto in mattoni a vista. Il presbiterio e l'abside parzialmente visibili sono in mattoni a vista.

Pianta
La pianta è di tipo basilicale a navata unica rettangolare, con quattro cappelle laterali e una cappella presbiteriale a pianta rettangolare con abside poligonale e ai lati, sacrestia e cappella invernale. In pianta è leggibile la compenetrazione tra la nuova costruzione e la preesistenza: la cappella invernale è costituita dalla parte finale della navata della vecchia chiesa di cui è stata mantenuta anche la sacrestia. L’intero complesso presenta una pianta ad L data dall’intersezione dei due edifici. Oltre all’ingresso principale, posto frontalmente all’altare maggiore, sono presenti due entrate laterali.
Fondazioni
Le fondazioni sono in mattoni pieni a più teste a sezione rettangolare. La chiesa poggia su un basamento in pietra rialzato di quattro gradini rispetto al piano di calpestio del sagrato esterno.
Struttura
Muratura portante in mattoni pieni a più teste di spessore variabile (spessore minimo 52 cm.) e faccia a vista. Il soffitto, a volta, è in arelle sostenute da centine mentre il tetto è composto da una struttura portante in capriate di larice, sulle quali poggiano dei magatelli a sostegno delle tavelle in laterizio e del manto di copertura in coppi.
Coperture
Il tetto a due falde è sorretto da una struttura a capriate lignee e arcarecci con sovrastante doppio tavolato di larice. Il manto di copertura è in coppi di laterizio con sottostante membrana impermeabile. La navata centrale presenta un soffitto a botte intervallato da cinque grandi vele in corrispondenza di altrettanti archi di forma ogivale. Il soffitto del presbiterio è una volta a crociera sostenuta ai quattro angoli da lesene multiple sui quali poggiano due archi gotici. Sull’arco retrostante, è addossata una semicupola, divisa in vele da un profilo tondo che parte dal centro dell'arco e si apre a raggiera.
Scale
Internamente è presente una scala interna in calcestruzzo di collegamento tra gli ambienti di servizio.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento del presbiterio e della sacrestia è in marmo bianco e rosso di Asiago con una lavorazione a scacchiera. Il pavimento della navata presenta marmi diversi, bianco in corrispondenza dei percorsi centrali e laterali e nero nella zona dei banchi.
Prospetti
Sulle pareti della navata centrale si intervallano cinque archi di forma ogivale, in pietra tenera di Nanto. Tutt'intorno all’aula corre un cornicione a corona, dal quale inizia il soffitto a botte, a grandi vele con profili tondi in altorilievo. Al centro delle lunette definite dai profili della volta, si intervallano su ogni parete tre bifore e due dipinti murali di figure dei quattro evangelisti. I prospetti esterni riportano, scandito da paraste verticali, il ritmo delle campate interne e si caratterizzano per l’alternanza di tre finestre binate e due cappelle poligonali. In sommità le facciate laterali terminano in una cornice ad archi a sesto acuto in mattoni a vista. Il presbiterio e l'abside parzialmente visibili sono in mattoni a vista.
Elementi decorativi
Il soffitto della navata è dipinto a tempera di un tono blu vivace con piccole stelle dorate, accostata ad una campitura di tono giallo con una sequenza di stelle sottili. Il fondo delle lunette e della parete laterale sono rivestiti da una campitura rosa violaceo con gli elementi in rilievo delle lesene e dei profili a fasce grigie e rosse. La cupola dell’abside e i soffitti delle cappelle laterali riprendono il soffitto a cielo azzurro con stelle dorate.
Facciata
La facciata principale è caratterizzata da pinnacoli e archetti a sesto acuto. L’unico ingresso, in posizione centrale, è preceduto da un protiro a otto colonne rialzato di quattro gradini rispetto al piano del sagrato della chiesa. Al di sopra del protiro si apre un ampio rosone sostenuto da colonnine, mentre ai lati sono presenti due finestre lunghe e strette. La facciata è scandita orizzontalmente da un basamento a fasce orizzontali di mattoni a vista e materiale lapideo mentre la parte superiore si caratterizza per una decorazione a lesene e fregio in mattoni alternata alla superficie intonacata.
Preesistenze
La vecchia chiesa presentava un’unica navata, larga circa 8 metri, suddivisa in tre blocchi, più l’atrio, riconoscibili da altrettanti sbalzi in copertura e da due sporgenze dei muri laterali, tali da comportare una larghezza di facciata di 90cm in più rispetto all’abside. L’ingresso principale era ad ovest, dal portico alla facciata, quello secondario a nord, verso la piazza. Il portico penitenziale, ancora presente nella nuova costruzione, vide l’aggiunta della terza arcata in seguito alla demolizione del primo campanile, addossato alla chiesa.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (2000-2004)
Nel presbiterio è presente l’altare rivolto verso il popolo rivestito in lastre di marmo bianco. Due colonne in bassorilievo sorreggono la mensa, anch’essa in marmo. Alla sinistra dell’altare è presente un ambone marmoreo di fattura simile all’altare retrostante.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Treviso
Parrocchia di San Giacomo Maggiore Apostolo

Corso del Popolo, 5 - Fossalta Padovana, Trebaseleghe (PD)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.