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Chiesa dei Santi Vito e Compagni Martiri <Spinea>
Data ultima modifica: 22/05/2019, Data creazione: 15/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Vito e Compagni Martiri


Altre denominazioni Chiesa dei Santi Vito e Modesto


Autore(Ruolo)  Roman, Annita (restauro copertura)
Bonesso, Franco (restauro copertura)
Cocciolla, Umberto (rifacimento sagrato)
Biancon, Claudio (ampliamento sagrato)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze venete (edificazione della chiesa)
neoclassico (rifacimento)
maestranze venete (demolizione e ricostruzione sacrestia)



Notizie storiche  XII - XII (edificazione della chiesa intero bene)
Le prime notizie relative alla presenza della chiesa dei Santi Vito e Compagni Martiri risalgono al 1152. Nel 1297 la chiesa compare nell'elenco delle decime vaticane
1600 - 1700 (ristrutturazione intero bene)
I lavori di ristrutturazione interessano il presbiterio e la pavimentazione dell'intera chiesa. In questa fase, agli inizi del XVII° sec., viene portata a termine la costruzione della cuspide del campanile.
XVIII - XVIII (rifacimento intero bene)
La chiesa si presenta in uno stato di degrado molto avanzato. Si assiste quindi nel corso del Settecento al rifacimento dell'intero fabbricato.
1769 - 1769 (consacrazione carattere generale)
La chiesa ricostruita viene consacrata dal Vescovo di Treviso Paolo Francesco Giustiniani, il 10 novembre 1769. In questa occasione la chiesa riceve le reliquie dei Santi Paolo e Giacomo Maggiore.
1867 - 1867 (demolizione e ricostruzione sacrestia)
Trascorso quasi un secolo dalla consacrazione, la chiesa abbisogna di un ulteriore opera di restauro, che la porta alla configurazione architettonica attuale. La Sacrestia Vecchia, posta sul fianco sinistro della chiesa, viene demolita e ricostruita nella posizione attuale.
1992 - 1993 (restauro campanile)
Tra il 1992 e il 1993 si assiste al restauro del volume del campanile, separato dal corpo della chiesa.
2004 - 2007 (restauro copertura)
Si assiste ai lavori di restauro e consolidamento delle strutture lignee e del manto di copertura, su progetto degli ingegneri Annita Roman e Franco Bonesso di Padova.
2005 - 2005 (rifacimento sagrato)
Il Sagrato viene riportato alle dimensioni planimetriche originali e pavimentato con lastre di porfido su copertura in lastre di Prun, su progetto dell'architetto Umberto Cocciolla di Spinea.
2013 - 2013 (ampliamento sagrato)
L'area del sagrato viene estesa sul versante nord, su progetto dell'architetto Claudio Biancon.



Descrizione  La chiesa dei Santi Vito e Compagni Martiri ha origini antecedenti al 1297 anche suo aspetto attuale rispecchia il neoclassicismo settecentesco, epoca della sua riedificazione. La Chiesa, orientata in direzione est-ovest, presenta un'unica navata, che termina nel presbiterio absidato, a sua volta collegato alla sacrestia, a pianta rettangolare. La facciata principale è finita ad intonaco a marmorino e scandita da quattro semicolonne collocate sopra un alto basamento, le quali sostengono una trabeazione, sormontata dal frontone. Al centro del frontone, contornato da stucchi, si trova un foro di presa d'aria, un tempo utilizzato per i mantici dell'organo, posto nella cantoria all'interno. Al centro della facciata si trova il portale con timpano semi-curvo, riccamente decorato. Nelle due nicchie laterali sono collocate le statue dei Santi protettori.

Pianta
La chiesa presenta un'unica navata di 12 metri in larghezza e 24 in lunghezza. Il presbiterio è separato dall’aula da un grande arco a tutto sesto. L’estensione della pianta si completa con la sacrestia a ambienti accessori. L’aula è caratterizzata dalla presenza di sei altari laterali. Il presbiterio è definito spazialmente da un'abside semicircolare, rialzato di tre gradini rispetto alla pavimentazione dell’aula. Dal presbiterio si accede alla retrostante sacrestia, che presenta una pianta rettangolare. L'ingresso principale - sul prospetto ovest - si affaccia sul Sagrato, mentre le due laterali sono poste sulle facciate nord e sud. Alla sacrestia si accede anche dall’esterno attraverso una rampa di alcuni gradini.
Coperture
La copertura, a doppia falda, è costituita da una struttura portante costituita da 13 capriate lignee, due delle quali poste a ridosso dei muri di testa, e da 5 capriate sopra il presbiterio. Le capriate sostengono l’orditura secondaria sulla quale si adagia, con magatelli e tavelle di cotto, il manto di copertura in coppi posato con ganci su guaina impermeabilizzante traspirante. L’aula ecclesiale è dotata di un soffitto voltato a “schifo”, sostenuto da un fitto sistema di centine lignee, mentre il presbiterio è dotato di volta a crociera. Entrambe le volte sono affrescate.
Fondazioni
La chiesa poggia su un basamento rialzato di circa 70cm rispetto al piano del sagrato.
Struttura
La struttura in elevazione è edificata in una unica soluzione in muratura di mattoni pieni a più teste. La copertura è composta da capriate in legno che poggiano sui setti murari perimetrali con orditura secondaria per il sostegno del manto di copertura in coppi.
Facciata
La facciata principale è finita ad intonaco a marmorino e scandita da quattro semicolonne, collocate sopra un alto basamento. Queste sostengono una trabeazione, sormontata dal timpano. Al centro del timpano, contornato da stucchi, si trova un foro di presa d’aria, un tempo utilizzato per i mantici dell'organo posto nella cantoria all’interno. Al centro della facciata si trova il portale principale, sormontato da un timpano semicurvo riccamente decorato. Nelle due nicchie laterali sono collocate le statue dei Santi protettori attribuite al lapicida lombardo Giovanni Buora.
Prospetti
Il prospetto rivolto a nord presenta una muratura in mattoni faccia vista. Quello a sud è intonacato con rasatura a calce di colore bianco perlaceo. Sul prospetto. Al centro del prospetto sud, affacciato al marciapiedi, si trova un ingresso secondario.
Pavimenti e pavimentazioni
L’aula presenta un pavimento in marmo composto da elementi di forma quadrata, disposti in senso diagonale con disegno a scacchiera di colore bianco e nero. Nel 1996 sono stati riportati alla luce, sotto l’attuale pavimentazione del presbiterio, una fondazione con basamenti di colonne circolari in mattoni e la pavimentazione originaria, sotto la quale è stata rinvenuta una serie di sepolture risalente a quell’epoca, ora visibili attraverso una copertura di protezione in vetro temperato. La parte rimanente del presbiterio presenta una pavimentazione in marmo, con elementi quadrati di Bianco e Rosso di Verona, disposti a scacchiera.
Elementi decorativi
L’interno della chiesa ha pareti lisce, interrotte dai sei altari sui lati nord e sud. Una cornice marcapiano segna la divisione tra le pareti e l’innesto della volta a schifo, sulla quale si aprono le finestre termali. Gli stucchi fanno parte dell'opera di Pietro Vincenti. Il grande affresco (circa 15 x 4 m) che si trova al centro, suddiviso in tre parti, raffigurante Melchisedech e Abramo e i due affreschi dell’abside che raffigurano ”Gesù e i dottori” e la “Trasfigurazione” sono opera di Gaspare Diziani, artista influenzato dalle opere del Tintoretto. L’altare maggiore è in stile barocco, con un tabernacolo in marmo nero rifinito di marmo bianco di Carrara, alla cui sommità si erge un crocifisso ligneo dorato. Sulla volta dell’abside sono presenti otto tondi affrescati. Il presbiterio è racchiuso da una balaustra in marmo rosso di Verona del 1754.
Campanile
Il campanile si presenta come volume isolato a pianta quadrata, costruito in muratura di laterizio. La cella campanaria, che ospita quattro campane, presenta quattro bifore in stile romanico, ed è coronata da una cuspide ottagonale.



Adeguamento liturgico  altare - intervento strutturale (2014)
Nel 2014 viene sostituito il primo altare rivolto verso l'aula, risalente al 1968. La nuova mensa, progettata dall'arch. Claudio Biancon di Spinea, è costituita da una struttura lignea a forma di parallelepipedo, completamente rivestita da lastre di marmo bianco, con l’esito estetico di un blocco monolitico di marmo (Autorizzazione UBC del 4 aprile 2014 prot. 749/14/PG).






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Treviso
Parrocchia dei Santi Vito e Compagni Martiri

Piazza Marconi, 64 - Spinea (VE)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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