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Chiesa di San Martino Vescovo <San Martino di Lupari>
Data ultima modifica: 23/03/2020, Data creazione: 15/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino Vescovo


Altre denominazioni Chiesa di Cristo Re;S. Martino Vescovo


Autore(Ruolo)  Candiani, Luigi (costruzione)
Gatto, Angelo (mosaici)
Casarini, Pino (affresco del Crocifisso)
Saetti, Bruno (affresco del Sacro Cuore di Gesù)
Bianchi, Antonio (altare dedicato alla Madonna)
Damini, Pietro (pala dell'altare di San Defendente)



Ambito culturale (ruolo)  eclettismo (costruzione)



Notizie storiche  1925 - 1925 (progetto della nuova chiesa carattere generale)
Nel 1925, per volere dell'arciprete Bernardi, viene richiesto a Luigi Candiani il progetto per la costruzione di una nuova chiesa, in grado di supplire alle necessità di spazio che l'antecedente chiesa del Massari non è in grado di fornire.
1927 - 1958 (costruzione intero bene)
La costruzione comincia nel 1927, sotto la direzione del capomastro Raffaele Celleghin di San Martino di Lupari, e termina nel 1958. La consacrazione avviene il 19 aprile dello stesso anno. All'interno sono collocate alcune opere provenienti dal demolito oratorio medievale di Santa Maria delle Grazie.
1990 - 2000 (restauro intero bene)
A partire dalla metà degli anni Novanta, la copertura, realizzata nel 1938, è oggetto di infiltrazioni a causa dello spostamento verso la linea di gronda delle tavelle del settore occidentale del tetto. Per questo motivo, sono eseguiti interventi di manutenzione della copertura. Altre opere riguardano la risarcitura delle fessure e lo scuci e cuci dei paramenti murari, deteriorati dai fenomeni di degrado causati dall'umidità e dagli agenti atmosferici.



Descrizione  La nuova chiesa di San Martino Vescovo a San Martino di Lupari viene a partire dal 1927 per volere di monsignor Giovanni Bernardi e su progetto dell'architetto Luigi Candiani. Il cantiere termina nel 1958. La pianta è basilicale a tre navate con transetto e presbiterio sopraelevato. All'aula presbiterale si innesta il coro racchiuso da una grande abside e contro abside e delle ampie sacrestie laterali suddivise in due piani. Sotto il presbiterio e il coro si trova la grande cripta. La facciata è realizzata in muratura di mattoni pieni facciavista in laterizio. Il primo registro presenta due portali laterali e due specchiature inquadrati da archi a sesto acuto con armille realizzate con elementi in laterizio sui toni del rosso. Il portale principale è caratterizzato dalla presenza di un arco a sesto acuto di luce maggiore. Il secondo registro ospita, ai lati, due bifore con archi a tutto sesto e, al centro, una pentafora. Cornici e armille sono realizzate con elementi in laterizio sui toni dell'ocra. Al di sopra della polifora, è collocato un rosone. La facciata è coronata da cornici con nicchie, realizzate con mattoni in laterizio.

Pianta
La pianta è basilicale a tre navate con transetto e presbiterio sopraelevato. All'aula presbiterale si innesta il coro racchiuso da una grande abside e contro abside e delle ampie sacrestie laterali suddivise in due piani. Sotto il presbiterio e il coro si trova la grande cripta. La parte terminale della chiesa racchiude, con un doppio ordine di sacrestie laterali, il coro e il retrocoro, formando un piacevole movimento di corpi sporgenti e rientranti che danno una visione complessiva articolata.
Coperture
La copertura è realizzata da un solaio in laterocemento sul quale è stato fissato un controsoffitto a cassettoni in legno. L’ideazione dei simboli per il soffitto della chiesa venne affidata al cappellano don Angelo Martini. La realizzazione dei simboli fu eseguita a terra, in parte su legno, per i cassettoni del coro e del transetto, e in parte su calcestruzzo, per i simboli della navata centrale. Il tetto a doppia falda è ricoperto da un manto di coppi tradizionali in laterizio.
Elementi decorativi
La struttura architettonica interna è stata concepita per salvaguardare l'acustica dell'edificio. Per questo motivo, l'architetto si è allontanato dai vecchi canoni delle chiese romaniche, risolvendo al contempo il problema statico, elevando tre sole ardite arcate in mattoni facciavista, che dividono le tre navate fra loro. Sono sorrette da colonne binate in rosso ammonitico di Verona con capitelli ornamentali in pietra d'Istria. All'aula presbiterale centrale si accede oltrepassando un’elaborata e moderna balaustra in marmo bianco che immette all'ampia gradinata di marmo verde. L'altare mobile e il tabernacolo sono concepiti con preziosi marmi policromi. Dietro al tabernacolo, è situato il coro nel quale si trova l'organo. Nel transetto s'innestano l’arco trionfale e quattro nicchioni per gli altari secondari. Ai lati opposti del transetto, sono stati posizionati nel 1942 due altari marmorei provenienti dalla chiesa storica. A est è situato l’altare della Madonna ospitante la statua di fine Ottocento di Antonio Bianchi da Follina; a ovest, l’altare di San Defendente con pala d’altare della prima metà del Seicento di Pietro Damini e una reliquia del santo proveniente dalle catacombe ponziane di Roma. Ai lati del presbiterio si trovano due imponenti cappelle. Quella ad est contiene un affresco raffigurante il Sacro Cuore di Gesù opera del bolognese Bruno Saetti, realizzato nel biennio 1942-43; quella ad ovest, contiene un affresco del Crocifisso dipinto dal veronese Pino Casarin nel 1948. Il catino absidale è stato realizzato a mosaico da Angelo Gatto e raffigura il Cristo Re, titolare del duomo. Ai due lati dell’ingresso principale si trovano due cappelline. Ad est sono presenti il fonte battesimale e una serie di mosaici opera del Gatto che richiamano il committente, il Cardinale Carlo Agostini. Ad ovest, la cappella dedicata alla Madonna delle Grazie ospita l’antica scultura che fino alla seconda metà dell’Ottocento era conservata nell’omonimo oratorio, in seguito demolito.
Prospetti
I prospetti laterali, in mattoni in laterizio facciavista, sono entrambi scanditi da quattro da quattro paraste su cui sono impostati tre archi. I paramenti esterni dei bracci del transetto riprendono i motivi stilistici della facciata. La parte terminale della chiesa è caratterizzata dalla presenza di diversi volumi corrispondenti alle sacrestie laterali, al coro e al retrocoro.
Fondazioni
Tutta la chiesa poggia su un basamento rialzato di circa un metro rispetto al piano di calpestio del terreno esterno.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione, realizzata tra il 1947 e il 1948, è costituita da lastre quadrate in marmo bianco e rosso di Verona.
Facciata
La facciata è realizzata in muratura di mattoni pieni facciavista in laterizio. Il primo registro presenta due portali laterali e due specchiature inquadrati da archi a sesto acuto con armille realizzate con elementi in laterizio sui toni del rosso. Il portale principale è caratterizzato dalla presenza di un arco a sesto acuto di luce maggiore. Il secondo registro ospita, ai lati, due bifore con archi a tutto sesto e, al centro, una pentafora. Cornici e armille sono realizzate con elementi in laterizio sui toni dell'ocra. Al di sopra della polifora, è collocato un rosone. La facciata è coronata da cornici con nicchie, realizzate con mattoni in laterizio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (anni 1980)
L'altare, amovibile, è realizzato con profili in ferro sorreggenti il piano della mensa, in legno. Ai supporti sono fissate formelle in bronzo raffiguranti spighe e grappoli d'uva. Al centro è collocata una lastra raffigurante l'ultima cena. L'ambone, anch'esso amovibile, è realizzato in legno.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Treviso
Parrocchia di San Martino Vescovo

via C. Agostini - San Martino di Lupari (PD)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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