CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
28/3/2024 Diocesi di Treviso - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire <Piombino Dese>
Data ultima modifica: 03/04/2019, Data creazione: 15/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire


Altre denominazioni S. Biagio vescovo e martire


Autore(Ruolo)  Candiani, Luigi (costruzione)
Cremesini, Roberto (realizzazione altare)



Ambito culturale (ruolo)  eclettismo (costruzione chiesa)



Notizie storiche  1927 - 1927 (progettazione intero bene)
Nell’ottobre 1927 il Prof. Arch. Luigi Candiani consegna il progetto della nuova chiesa arcipretale. Nello stesso mese il progetto viene approvato dalla Commissione Diocesana d’Arte Sacra.
1928 - 1929 (inizio lavori intero bene)
Il 3 maggio 1928 si svolge la cerimonia della posa della prima pietra. Il giorno 8 giugno 1928 inizia lo scavo delle prime fondazioni. Nel dicembre 1929 vengono completati l’abside ed il coro.
1930 - 1934 (sospensione dei lavori intero bene)
Nel gennaio del 1930 i lavori vengono sospesi a seguito di una diffida da parte della Regia Soprintendenza all’Arte Medievale e Moderna di Venezia a non demolire la vecchia chiesa settecentesca opera dell’arch. Giorgio Massari senza aver prima ottenuto il permesso della medesima Soprintendenza. I lavori rimangono sospesi fino al 1934.
1934 - 1938 (ripresa dei lavori intero bene)
Nell’agosto 1934 riprendono i lavori con la realizzazione delle sagrestie (lato ovest). Nel dicembre 1934 la Soprintendenza autorizza la continuazione dei lavori a condizione che dalla vecchia chiesa vengano trasportati gli altari nella nuova e vengano strappati alcuni affreschi del Guarana. I lavori proseguono, tranne una sospensione di circa sei mesi nella prima metà del 1936, fino all’agosto del 1938.
1938 - 1938 (inaugurazione intero bene)
Il 14 agosto 1938 si tiene la solenne cerimonia di inaugurazione della nuova chiesa arcipretale.
1939 - 1950 (completamento lavori intero bene)
Negli anni dal 1939 al 1950 vengono eseguiti vari lavori di completamento della chiesa. In particolare vengono realizzati gli altari, i portali esterni in marmo, i mosaici delle lunette dei portali, i soffitti e le volte del coro e delle navate, le decorazioni dei soffitti, le bussole di ingresso.
1960 - 1965 (nuova pavimentazione pavimentazione)
Nei primi anni sessanta, su disegno del prof. Arch. Luigi Candiani, viene realizzata la pavimentazione in marmi policromi.
1986 - 1988 (manutenzione straordinaria intero bene)
Dal 1986 al 1988 vengono eseguiti interventi di manutenzione straordinaria e restauro che hanno interessato la copertura, i soffitti, le volte, le superfici murarie interne ed esterne, le cornici e gli elementi decorativi lapidei, le statue esterne, le finestre e le vetrate, l’impianto elettrico e di illuminazione, impianto termico, gli arredi ed alcune opere pittoriche.
1986 - 1988 (realizzazione nuovo altare e ambone presbiterio)
Nell’area presbiteriale viene collocato un nuovo altare rivolto ai fedeli con bassorilievo frontale in bronzo raffigurante la Cena in Emmaus. Viene realizzato nuovo ambone in legno con bassorilievo frontale in bronzo. Viene realizzato nuovo leggìo in legno con bassorilievo frontale in bronzo e scanno a tre sedute in legno. Vengono rimosse le balaustre frontali e vengono ricollocate sulle absidi laterali. L’altare, l’ambone, il leggìo, lo scanno e altri elementi di arredo sono opera dello scultore Roberto Cremesini (Rovigo, 1944)



Descrizione  La chiesa arcipretale (titolo onorifico dal 1798) è dedicata a San Biagio. La chiesa nel suo complesso presenta uno stile eclettico, tributario di apporti romanici e gotico-bizantini: l’impianto è romanico nella definizione degli spazi e nel gioco dei volumi ma l'apparato decorativo risente delle influenze del neo-gotico ottocentesco. La costruzione risale alla fine degli anni Venti (1928) e la sua realizzazione ha impegnato le maestranze locali per un decennio (1938). La pianta presenta una navata centrale e delle navate laterali che terminano tutte nell'incrocio lineare delle tre absidi e del coro terminale. La chiesa esibisce un'alta facciata "a salienti", tripartita da paraste aggettanti che sottolineano le tre porzioni dell’'impianto. Il prospetto, in mattoni faccia a vista, presenta, nella parte bassa, uno zoccolo in marmo; due portali di ingresso laterali con arco a sesto acuto e decorati con lunette mosaicate; un portale centrale sempre decorato con una lunetta che viene inquadrato da una decorazione tortile lungo tutto il perimetro. Sopra ad ogni ingresso sono presenti dei rosoni in pietra, e nella parte centrale anche due strette vetrate ad arco a sesto acuto.

Pianta
Internamente la chiesa presenta una navata centrale e due navate laterali suddivise da colonne in marmo Rosso di Asiago Valbella con entasis, poggiate su toro in marmo chiaro e dado ottagonale in marmo rosso. Il capitello delle colonne ha il pulvino istoriato in pietra chiara. Le navate sono suddivise in sette campate di 5.50 m con volte a crociera. La campata centrale termina nel presbiterio seguito dall’emiciclo del coro; le campate laterali terminano ciascuna in un’abside accogliente un altare: quello di destra dedicato al Sacro Cuore e quello di sinistra dedicato alla Madonna. Ai lati del presbiterio vi sono la sacrestia e la cappella feriale/invernale.
Fondazioni
Le fondazioni sono di tipo diretto, a plinti e travi rovesce, realizzate in calcestruzzo e in muratura.
Struttura
Le strutture in elevazione sono costituite dalle murature perimetrali in laterizio e dalle colonne in marmo Rosso di Asiago Valbella che dividono lo spazio interno in tre navate. Le colonne sorreggono gli archi a sesto acuto in mattoni di colori alterni, e in asse sono presenti delle lesene che si uniscono in archi a sesto acuto e che sorreggono le volte a crociera della navata centrale.
Coperture
La copertura ha struttura in legno ed è costituita da capriate, travi di falda, orditura secondaria e tavelle in laterizio. Il manto di copertura è in coppi tradizionali di laterizio. La navata centrale e il presbiterio hanno copertura a due falde, mentre le navate laterali hanno coperture ad una falda inclinata.
Facciata
La chiesa esibisce un'alta facciata "a salienti", tripartita da paraste aggettanti che sottolineano le tre porzioni dell’'impianto. Il prospetto in mattoni faccia a vista presenta, nella parte bassa, uno zoccolo in marmo; due portali di ingresso laterali con arco a sesto acuto. Il grande portale centrale é leggermente strombato, é ornato da due colonnine per parte in marmo bianco ed è anch'esso sormontato da una lunetta a sfondo musivo con tarsie dorate ed immagine di Cristo. Sopra, nella porzione centrale del prospetto si aprono due finestrelle gotiche vetrate sovrastate dal rosone centrale a raggiera in pietra chiara, nel quale, nella stilizzazione del sole a venti raggi, vi sono incise le lettere IHS, cristogramma latino dell’abbreviazione del nome greco di Gesù. In facciata sono presenti anche altri due rosoni più piccoli posti sopra i relativi portali, sempre decorati con il sole a venti raggi in una ampia cornice istoriata. In alto, la facciata è coronata da archetti romanici in mattone e da un spesso cornicione decorato a bassorilievo in pietra naturale oltre il quale trovano collocazione, a coronamento del prospetto ed in corrispondenza delle paraste, le cinque grandi statue rappresentanti rispettivamente a destra, al secondo livello, la Madre di Dio con il Bambino, mentre al primo livello S. Biagio; a sinistra, al primo livello, S. Giuseppe ed al secondo S. Antonio; mentre al centro, in sommità, è posta la statua del Sacro Cuore di Gesù.
Prospetti
Le facciate laterali, scandite dalle paraste con gioco di colore dei mattoni, sono aperte da finestrature ad arco a sesto acuto equilatero, decorato con una tessitura emergente e davanzale spesso ed istoriato in pietra chiara, nella porzione più bassa, mentre, nel livello superiore, mantengono la stessa cadenza e forma ma risultano decorate con tessitura mattoni/pietra differente. I fianchi, come tutte le altre facciate, presentano una tessitura con mattoni più scuri intercalati da mattoni più chiari e da formelle in cotto chiaro quadrate poste sotto gli archetti delle cornici. In corrispondenza della sesta campata vi è un portale a sesto acuto con lunetta decorata a mosaico dorato rappresentante rispettivamente S. Caterina nel prospetto di destra e S. Francesco nel prospetto di sinistra. Sul retro l'emiciclo dell'abside presenta alte finestre a sesto acuto equilatero dotate di vetrate decorate e strombate verso l'interno.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1986-1988)
Nell’area presbiteriale viene collocato un nuovo altare rivolto ai fedeli con bassorilievo frontale in bronzo raffigurante la Cena in Emmaus. Vengono inoltre realizzati un nuovo ambone in legno con bassorilievo frontale in bronzo, un nuovo leggio e un nuovo scanno in legno. L’altare, l’ambone, lo scanno e altri elementi di arredo sono opera dello scultore Roberto Cremesini (Rovigo, 1944)
presbiterio - intervento strutturale (1986-1988)
Vengono rimosse le balaustre frontali e vengono ricollocate sulle absidi laterali.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Treviso
Parrocchia di San Biagio Vescovo e Martire

via Roma - Piombino Dese (PD)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.