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20/4/2024 Diocesi di Treviso - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa della Conversione di San Paolo <Breda di Piave>
Data ultima modifica: 22/03/2019, Data creazione: 15/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa della Conversione di San Paolo


Altre denominazioni Conversione di S. Paolo


Autore(Ruolo)  Longo, Pietro (realizzazione altare della Madonna del Rosario)
Olivi, Giulio (progetto di restauro)
Beni, Antonio (affreschi soffitto)
Salvadoretti, Luigi (decorazioni interni)
Bottega fratelli Pugina (restauro organo)
Bottega fratelli Zordan (restauro organo)



Ambito culturale (ruolo)  neoclassico (costruzione chiesa)



Notizie storiche  IX - IX (costruzione intero bene)
La chiesa viene costruita dai monaci benedettini intorno al IX secolo, per poi essere ceduta a vari Ordini Cavallereschi, ultimo dei quali quello dei Cavalieri di Malta, fino alla soppressione degli Ordini stessi nel 1803.
1119 - 1119 (costruzione campanile)
Al corpo esistente della chiesa viene annesso l’antico campanile, in origine parte di un insediamento feudale del quale si hanno notizie già a partire dal 28 marzo 1119 (in un antico atto di compravendita viene citata la presenza di un “castrum” adiacente alla cappella dedicata a San Paolo) e successivamente citato in un altro atto di compravendita risalente al 1288 e in un inventario inquisitoriale del 1310.
1592 - 1592 (demolizione parziale presbiterio)
Il vescovo Francesco Cornaro ordina l'allargamento dell'altare del Sacramento e la demolizione del portico.
1648 - 1648 (completamento intero bene)
Nel 1648 viene ampliato il numero degli altari, da tre a cinque.
1665 - 1668 (ampliamento intero bene)
Fra il 1665 e il 1668 l'antica fabbrica viene ampliata e si provvede a posizionare un orologio sul lato meridionale della torre campanaria, tutt’ora visibile.
1706 - 1706 (completamento intero bene)
Nel 1706 viene introdotto l’organo con la relativa cantoria.
1768 - 1771 (completamento intero bene)
Tra il 1768 e il 1771 una dozzina di capifamiglia sostengono altre opere parrocchiali, tra cui le dorature della cappella maggiore. In fondo alle due navate laterali si collocano l’altare della Madonna del Rosario e quello di S. Antonio da Padova, realizzato da Pietro Longo. Gli stalli del coro ligneo che si trovano nel presbiterio risalgono al 1761. L’ altare maggiore viene costruito tra il 1765 e il 1768.
1875 - 1877 (restauro intero bene)
La chiesa odierna è riconducibile all'anno 1875, anno in cui l’edificio viene restaurato, secondo il progetto dell’ingegner Giulio Olivi, affiancato dagli ingegneri Liberali e Coletti. Nel novembre dell’anno successivo l’edificio viene completato sino alla copertura. Molti parrocchiani si prestano al completamento dei lavori, trasportando in un anno circa 131 carri di sabbia provenienti da Saletto e molti di loro danno speciali contributi per migliorare la decorazione. I lavori terminano nell’autunno del 1877, ma si riscontrano difetti dovuti alla velocità di realizzazione e alla scarsità dei mezzi a disposizione.
1880 - 1911 (restauro organo)
L’organo viene restaurato fra il 1880 e il 1911 dai fratelli Pugina di Padova e in seguito dai fratelli vicentini Zordan.
1912 - 1912 (restauro intero bene)
Gli interventi di restauro terminano nel 1912, con la realizzazione degli affreschi sul soffitto ad opera di Antonio Beni, il cui soggetto è la “Conversione di S. Paolo” in cui il pittore ritrae il benefattore Dionisio Zangrando e la vecchia chiesa.
1927 - 1931 (costruzione campanile)
Nel 1927 viene costruito il campanile posto a sud rispetto al corpo della chiesa. La posa della prima pietra risale al 28 agosto 1927, mentre il completamento al 1931.
1933 - 1933 (decorazioni intero bene)
Il pittore Luigi Salvadoretti esegue delle decorazioni del 1933.
1954 - 1954 (ampliamento intero bene)
Le decorazioni eseguite nel 1933 da Luigi Salvadoretti vengono ricoperte da intonaco bianco.
1977 - 1977 (consacrazione intero bene)
La solenne consacrazione della Chiesa avviene nel 1977.



Descrizione  La chiesa della Conversione di San Paolo viene costruita intorno al IX secolo ad opera dei monaci benedettini, per poi essere ceduta a vari Ordini Cavallereschi, ultimo dei quali quello dei Cavalieri di Malta, fino alla soppressione degli Ordini stessi nel 1803. La chiesa odierna è riconducibile al 1875, anno in cui l’edificio viene restaurato secondo il progetto dell’ingegner Giulio Olivi, affiancato dagli ingegneri Liberali e Coletti. L’edificio è orientato in direzione est-ovest, con l'ingresso posto ad ovest e la zona absidale ad est ed è costituito da una navata centrale di forma rettangolare, affiancata da due navate minori. La zona absidale presenta una forma asimmetrica a causa della presenza dell'antica torre campanaria annessa al corpo della chiesa, risalente al XIV secolo e del corpo della sagrestia. Inoltre, a sud del complesso si erge un alto campanile in muratura, risalente al 1931. La facciata principale è a salienti, in stile neoclassico, il cui ritmo è scandito da lesene di ordine corinzio che sorreggono una trabeazione ed un timpano triangolare su cui vi è una croce posta su un piccolo piedistallo. All’ interno lo spazio si eleva in altezza ed è illuminato da una serie di finestre poste in sommità della navata centrale e a livello inferiore da una serie di finestre poste sulle facciate laterali. L’ingresso è costituito da un portico di ordine corinzio su cui è collocato un grande organo, a cui è possibile accedere tramite una scala a chiocciola posta a sinistra dell’ingresso. Il ritmo delle navate laterali è scandito da arcate a tutto sesto e da semicolonne ad esse addossate, di ordine corinzio. In prossimità del presbiterio, in aderenza ad una della arcate laterali, vi è un pulpito decorato.

Pianta
La pianta è di forma rettangolare ed è costituita da una navata centrale e due navate laterali. La zona presbiteriale presenta una forma asimmetrica per via della presenza della torre campanaria posta lateralmente al complesso e al corpo della sagrestia ed è rialzata di alcuni gradini rispetto al resto della chiesa.
Campanile
A sud del complesso è situato un alto campanile, eretto nel 1931 su progetto dell’arch. Luigi Candiani (1888-1993), originariamente concepito come un monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale. La struttura muraria è in mattoni, con solaio e travi di legno. La cella campanaria è costituita da quattro campane di cui una del vecchio campanile, risalente al 1869 e l’altra appesa alla cupola in sommità. Sulle quattro facciate del campanile si colloca un orologio.
Facciata
La facciata principale è a salienti in stile neoclassico. Il ritmo nella parte centrale è dettato dalla presenza di lesene di ordine corinzio poste su alti basamenti, che sorreggono una trabeazione ed un timpano triangolare decorato con un motivo a dentelli. Sulla sommità del timpano si erge una croce, posta su un piccolo piedistallo nel 1886. Ai lati, il ritmo della facciata è scandito da lesene di ordine corinzio poste su piedistalli più bassi rispetto a quelli della parte centrale, che sorreggono dei semitimpani decorati con un motivo a dentelli.
Elementi decorativi
Sulle pareti nord e sud delle navate laterali sono appese due pale attribuite al Casetta, in origine collocate sugli altari posti a destra e sinistra del presbiterio in cui oggi vi sono le attuali statue della Madonna del Carmine e di San Francesco.
Campanile
A nord, in adiacenza al corpo della chiesa, vi è un'antica torre campanaria in muratura,costituita da mattoni in laterizio rivestiti in intonaco di colore bianco,risalente al XIV secolo.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione delle tre navate e del presbiterio è costituita da blocchi di marmo rosso e bianco disposti a creare motivi geometrici.
Coperture
La navata principale è coperta da una volta a padiglione con lunette, al cui centro vi sono degli affreschi decorati da cornici geometriche. L'area del presbiterio è coperta da una volta a crociera che si raccorda con l'adiacente catino absidale costituito da una semicupola.
Interni
L'ingresso è costituito da un piccolo portico di ordine corinzio che sorregge una balconata sulla quale è collocato grande organo, accessibile tramite una piccola scala a chiocciola in ferro posta a sinistra dell’ingresso. Il ritmo delle navate laterali è scandito da arcate a tutto sesto e da semicolonne di ordine corinzio ad esse addossate. Lungo l'intera navata principale corre una trabeazione e una cornice decorata con dentelli. In prossimità del presbiterio, in aderenza ad una della arcate laterali, vi è un pulpito decorato. La navata principale è illuminata da delle finestre poste in sommità, mentre le navate laterali sono illuminate da finestre poste a livello inferiore.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (anni '70)
L'altare rivolto verso il popolo è amovibile. La sua struttura è in legno e presenta delle decorazioni floreali policrome. L'ambone è anch'esso mobile ed è appoggiato sulla balaustra che divide la zona del presbiterio dalla navata centrale.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Treviso
Parrocchia della Conversione di San Paolo

Via Roma, 4 - Breda di Piave (TV)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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