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2/5/2024 Diocesi di Piacenza - Bobbio - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Antonino <Piacenza>
Data ultima modifica: 02/05/2019, Data creazione: 20/4/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Sant'Antonino


Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane-lombarde (costruzione)



Notizie storiche  IV - IV (origine intero bene)
Le origini della Chiesa di Sant'Antonino a Piacenza, risalgono al IV secolo quando una prima basilica paleocristiana fu fondata tra 350 e 375 da San Vittore, primo vescovo di Piacenza. Si trovava al di fuori delle mura della città, sulla via francigena. L'ipotesi più pertinente per la ricostruzione del IV secolo, sembra essere quella del martyrium. Nel 400 il Vescovo Savino vi fece traslare la salma di Sant'Antonino.
IX - IX (ricostruzione intero bene)
Fino a metà del IX secolo fu la cattedrale di Piacenza, ma quando nell'850 fu deciso il trasferimento della cattedrale all'interno delle mura della città, la basilica antoniniana perse il suo ruolo di preminenza, tuttavia la sua posizione strategica e l'importanza avuta fino a quel momento, spinsero il vescovo Paolo nell'870 a prendere la decisione di ricostruirla. L'aggiunta di due bracci laterali a croce, sormontati al centro da un tiburio quadrato modificarono l'originaria planimetria. Un'ipotesi tenuta in considerazione è che il nucleo centrale di tale edificio possa essere anteriore al Mille, forse di epoca carolingia. Se tale ipotesi fosse vera, significherebbe che nella ricostruzione della chiesa dopo il Mille, furono riutilizzati alcuni vecchi muri, forse la parte inferiore della torre.
XI - XI (ricostruzione intero bene)
A causa delle invasioni barbariche la struttura dell'edificio subì danni ingenti e il Vescovo Sigifredo decise di ricostruirla nel 1014 modificando l'impianto originale con l'ampliamento del vano centrale su cui elevò la torre e i transetti. Dalla relazione dei restauri avvenuti in Sant'Antonino (pubblicata nel 1991), dalle indagini effettuate sull'edificio e dai rilievi realizzati, si evince che la chiesa medievale di Sigifredo potrebbe già aver raggiunto la completezza di impianto. Nella zona occidentale permangono le caratteristiche della chiesa primitiva a pianta centrale, mentre la zona orientale venne ampliata con tre navate che si concludono in altrettante absidi (ci sono studiosi che sostengono che tale cambiamento avvenne nel XIII secolo). La torre ottagonale aveva tre ordini di bifore, ma i primi due furono chiusi nel 1530 per conferire alla struttura maggiore solidità. Internamente le pareti erano interamente affrescate.
XII - XIV (costruzione portale e portico)
La presenza sul lato nord del portale del Paradiso scolpito tra 1171-1172 con le effigi di Adamo ed Eva, testimonia l'importanza di tale facciata che doveva essere intonacata e dipinta. Nel 1350 fu costruito davanti al portale il portico del Paradiso ad opera dell'architetto Pietro Vago, e il braccio occidentale acquista il ruolo di atrio d'ingresso.
XV - XVI (rifacimenti intero bene)
A fine XV secolo le primitive coperture a capriate furono sostituite da volte gotiche esapartite. Nel 1562 fu demolito l'abside maggiore per poter allungare il coro in conformità alle nuove disposizioni liturgiche impartite dal Concilio di Trento.
XVII - XVII (rifacimenti interno)
Nel 1622, Camillo Gavasetti dipinse le volte della nuova abside. Con l'età barocca infine furono aperte le cappelle nelle navate laterali e si appesantì tutta l'ornamentazione all'interno. A ridosso della facciata occidentale fu collocato un grandioso portale barocco.
XIX - XX (restauri intero bene)
I primi restauri si datano a metà '800, ma a inizio '900 si interviene di nuovo e i lavori sono affidati all'architetto Arata che operò cercando di restituire alla basilica la sua forma originale.
2011 - 2011 (restauri chiostro)
Nel 2011 ha avuto luogo il restauro del chiostro della chiesa.



Descrizione  La monumentale Chiesa di Sant'Antonino affaccia sulla piazza omonima che le fa da sagrato con orientazione Ovest-Est. In mattoni a vista, presenta due ingressi, uno a ovest, del XI secolo e quello a nord, detto "Paradiso", eretto nella metà del trecento dall'architetto Pietro Vago. La facciata a ovest si presenta a capanna, monocuspidata, decorata con archetti pensili a tutto sesto che seguono i rampanti del tetto. Due leggere lesene centrali a tutta altezza la decorano in senso verticale. Al si apre centro un semplice portale ad arco a tutto sesto, sovrastato da una bassa bifora ad arco a sesto acuto. Ai lati si addossano i volumi delle cappelle laterali, rinserrati da lesene d'angolo, con due aperture monofore ad arco a sesto acuto ciascuna. La facciata ovest è preceduta da un ampia scalinata in pietra. La facciata nord, a capanna, monocuspidata, è serrata agli angoli da possenti contrafforti, su basamento di conci di arenaria, coronati da quattro guglie a pinnacolo coperte con tetto conico in mattoni. Le guglie ottagonali terminano con doppio ordine di pilastrini ottagonali e sono coronate da cornici ad archetti intrecciati. Al centro della facciata si apre uno slanciato arco ogivale, sormontato da un rosone strombato, in pietra, coronato da gocciolatoio, con colonnine a raggiera ed archi intrecciati. Una cornice ad archetti pensili intrecciati segue i rampanti del tetto. L'atrio è voltato a crociera con costoloni a vista. Sulla parete di fondo dell'atrio si apre il portale romanico, in marmo, strombato, con colonnine e ai lati i telamoni rappresentanti Adamo ed Eva, di probabile scuola Antelamica (1170). I fronti laterali dell'atrio sono scanditi da alti contrafforti con guglie che riprendono quelle in facciata. Sull'incrocio delle navate sorge la maestosa torre ottagonale, che funge da campanile che termina con tre ordini sovrapposti di bifore aperte sugli otto lati. Una cornice aggettante ad archetti pensili intrecciati decora la parte terminale della torre.

Pianta
Schema planimetrico basilicale a croce latina rovesciata. Il tempio che in origine si pensa essere stato a croce greca, fu trasformato nel XIII secolo in pianta basilicale, prolungando il braccio ad oriente con tre navate a quattro campate, suddivise da pilastri alternativamente quadrangolari e cilindrici. Gli alti pilastri si raccordano con le arcate tramite capitelli cubici dagli angoli tagliati a spigolo netto, decorati a foglie d'acanto. Le navate si concludevano con tre absidi, di cui quella centrale sostituita con un ampio coro a pianta rettangolare, durante le trasformazioni compiute nei secoli XVI e XVII. All'incrocio delle due navate, sorretta da dodici alti pilastri cilindrici si innalza la torre ottagonale. Le campate delle navate sono state voltate nel 1495 con volte a vela. Le navate laterali si aprono su quella centrale con arcate a sesto acuto. Nella parte alta della parete della navata centrale si aprono alte monofore, inquadrate da cornici su mensole con balaustra, a simulare il matroneo. Ai lati delle navate minori si aprono quattro cappelle per lato, a pianta rettangolare, voltate a crociera, rispettivamente dedicate, quelle di destra al SS. Sacramento, a S. Lucia, a S. Giuseppe, al Sacro Cuore; quelle di sinistra a S. Antonio da Padova, al Crocifisso, alla S. Spina, all'Immacolata. Il presbiterio, rialzato di tre gradini, in marmo rosa di Verona, e il coro sono a pianta rettangolare voltati a botte. La controfacciata del coro presenta due finestroni a luce rettangolare con cornice in stucco.
Coperture
Tetto a due falde sulle navate. Manto di copertura in lastre di piombo.
Pavimenti e pavimentazioni
A riquadri di mattonelle in cotto nelle navate, in marmo quelle del presbiterio e del coro.
Elementi decorativi
Cappelle, presbiterio e coro affrescati e decorati con stucchi.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura portante.



Adeguamento liturgico  altare - intervento strutturale (1980-1990)
altare maggiore. Mensa in marmo con quattro pilastri a volute.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Piacenza - Bobbio
Vicariato 1 Piacenza - Gossolengo - Unità Pastorale 1
Parrocchia di Sant' Antonino Martire

Via Chiostri S. Antonino, 6 - Piacenza (PC)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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