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3/5/2024 Diocesi di Trento - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa della Natività di Maria <Pergine Valsugana>
Data ultima modifica: 24/11/2017, Data creazione: 26/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa della Natività di Maria


Autore(Ruolo)  Wolin, Battista (costruzione volte)
Strobele, Luigi (progetto facciata)
Varner, Stefano (costruzione facciata)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze lombarde (costruzione chiesa)
maestranze tedesche (costruzione volte)
architettura gotica (costruzione chiesa)
architettura neogotica (rifacimento facciata)



Notizie storiche  1183 - 1183 (menzione carattere generale)
Le fonti documentarie accertano l'esistenza di una pieve fin dal 1183 (di questo edificio si conservano unicamente due vetrate datate 1503 e conservate presso il Museo Diocesano Tridentino).
1450/09/08 - 1450/09/08 (consacrazione intero bene)
La chiesa più antica fu consacrata l'otto settembre 1450 dal vescovo di Feltre Giacomo Zeno.
1500 - 1565 (riedificazione intero bene)
Nella prima metà del XVI secolo la chiesa fu riedificata grazie all'insistenza del pievano Cristoforo Clamer e alla presenza di maestranze specializzate, in quegli stessi anni impegnate nel cantiere del castello di Pergine. Sono state ipotizzate date diverse circa la ricostruzione dell'edificio, ma nessuna supportata da fonti documentarie. Ci sono tuttavia alcuni punti fermi: nel 1525 la chiesa era certamente agibile, essendo documentata una predica dal pulpito di Santa Maria; in un resoconto di una seduta conciliare risulta che nel 1544 era iniziata la costruzione delle volte ma nel 1545 non era ancora terminata (nel documento si cita un maestro scalpellino valtellinese Battista Wolin, la cui opera fu terminata da maestri tedeschi); negli atti visitali del vescovo di Feltre Filippo Maria Campeggio (1565) i lavori alla chiesa pievana sono dichiarati terminati. Non è noto se il precedente edificio sia stato completamente abbattuto o in parte inglobato nella nuova chiesa.
1511 - 1518 (costruzione campanile )
Tra il 1511 e il 1518 fu eretto il campanile: alla sommità era posta una slanciata guglia a cuspide, sovrastante una balconata.
1548 - 1548 (abbellimenti intero bene)
Nel 1548 si svolsero alcuni lavori sul protiro dell'ingresso laterale e fu posto in opera il pulpito in pietra.
1612 - 1612 (ampliamento sacrestia)
Nel 1612 la sacrestia fu ampliata fino a comprendere tutto il volume del campanile.
1642 - 1642 (copertura campanile)
Il campanile nel 1642 fu dotato di una copertura in rame.
1660 - 1660 (decorazione facciata)
Nel 1660 furono erette in facciata cinque statue (la loro posizione originaria non è documentabile).
1713/06/24 - 1713/06/24 (distruzione tetto)
Il 24 giugno del 1713 il tetto, coperto da tegole lignee, andò completamente distrutto in un terribile incendio.
1758 - 1758 (rifacimenti presbiterio)
Nel 1758 fu rialzato il pavimento del presbiterio, messo in opera l'altare maggiore e poste le balaustre.
1782 - 1785 (rifacimento tetto)
Solo tra il 1782 e il 1785 il tetto fu rifatto come era in origine.
1810 - 1820 (rifacimento tetto)
La copertura settecentesca ritenuta non soddisfacente fu rifatta in rame tra il 1810 e il 1820.
1839 - 1839 (rifacimento pavimento)
Nel 1839 fu posato il pavimento ancora esistente.
1862 - 1865 (rifacimento facciata)
Tra il 1863 e il 1865 Stefano Varner è documentato a Pergine, impegnato nel rifacimento in stile neogotico della facciata, su disegno dell'ingegnere Luigi Strobele (1862). La spesa fu sostenuta in gran parte da Giuseppe Montel. Nella messa in opera delle pietre fu affiancato dai muratori Domenico Adami e Sebastiano Ronca.
1863 - 1863 (rifacimento campanile)
Nel 1863 fu tolta dal campanile la balaustrata sommitale (di cui resta solo il cornicione sporgente).
1866 - 1868 (sostituzione vetrate)
Tra il 1866 e il 1868 furono sostituite le vetrate laterali e quelle in facciata.
1873 - 1873 (progetto di ampliamento intero bene)
Nel 1873 fu fatto realizzare da Stefano Varner, per volere dell'arciprete Giovanni Battista Inama, un progetto di grandioso ampliamento della chiesa cinquecentesca, che rimase solo sulla carta.
1888 - 1888 (restauro protiro)
Il protiro fu restaurato nel 1888, in occasione dell'abbassamento del terreno dopo lo spostamento del cimitero.
1906 - 1906 (apertura porta campanile)
Nel campanile nel 1906 fu aperta una porta per dotare la sacrestia di un accesso diretto dall'esterno.
1911 - 1911 (restauro intero bene)
Nel 1911 furono restaurate le volte e messo in opera un impianto elettrico.
1915 - 1969 (rifacimenti tetto)
Durante la prima guerra mondiale tutto il rame esistente sugli edifici fu requisito per ragioni militari (1915); fu sostituito da una copertura provvisoria in lamiera zincata, che rimase in opera fino agli anni Sessanta, quando fu rifatta in rame la cupola del campanile e in profilato di alluminio le due falde della chiesa.
1929 - 1929 (restauro facciata)
Nel 1929 due edicole poste al vertice dei contrafforti della facciata furono eliminate perché danneggiate dai fulmini e furono sostituite da due statue neobarocche (il restauro fu voluto dal parroco Giacomo Regensburger).
1930 - 1932 (tinteggiatura intero bene)
La chiesa fu tinteggiata tra il 1930 e il 1932.
1960 - 1976 (messa in opera impianto di riscaldamento)
Nel 1960 vennero collocati in chiesa alcuni pannelli ad infrarossi, sostituiti da un nuovo riscaldamento ad aria nel 1976.
1985 - 1986 (restauro campanile)
Nel 1985 fu restaurata l'intelaiatura marmorea del campanile e furono chiuse le finestre con della rete metallica; vennero consolidate anche le pietre sporgenti che un tempo fungevano da appoggio per l'antica balaustrata. Nel 1986 infine le campane furono elettrificate.
1987 - 1987 (trasferimento cancellata)
Nel 1987 fu trasferita in canonica la cancellata in ferro delle balaustre.
1990 - 1990 (restauro facciata)
La facciata fu restaurata nel 1990.
2006 - 2013/05/31 (restauro intero bene)
A partire dal 2006 sono stati presentati i progetti di risanamento conservativo sia del campanile che della chiesa, elaborati dall'architetto Paolo Neri. L'azione di restauro ha avuto inizio nel 2008 e si è conclusa nel 2013: sono stati consolidati i muri perimetrali e ripuliti tutti gli elementi lapidei; è stata posata una nuova copertura in rame su tutto l'edificio (compreso il campanile); è stato sostituito il pavimento della sacrestia; sono stati realizzati nuovi impianti di riscaldamento, elettrico, antincendio e antintrusione (con la predisposizione anche di un circuito di videosorveglianza); è stato infine sostituito il telaio delle campane. Infine è allo studio la realizzazione di un nuovo adeguamento liturgico.



Descrizione  La chiesa si erge nel cuore del centro storico di Pergine, con orientamento a nord-est. L'esistenza di una pieve è documentata fin dal 1183: dal primitivo edificio fu eretta la chiesa cinquecentesca che ancora oggi si ammira, ad eccezione della facciata che fu completamente rifatta in stile neogotico tra il 1862 e il 1865 per opera di Stefano Varner. Essa si presenta con profilo a due spioventi, scompartita in tre settori da quattro contrafforti, entro i quali si aprono grandi finestre a sesto acuto ed un rosone centrale. Lo svettante campanile è posto sul lato sud-est, sormontato da un cupolino poggiante su un tamburo ottagonale. L'interno si articola in tre navate, con eguale altezza, ricoperte da una volta reticolata che prosegue nel presbiterio storico (quello attuale che contiene i poli liturgici è costituito da una pedana che occupa l'originario spazio delle navate).

Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con tre navate, terminante in un presbiterio rettangolare dotato di abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi scompartita in tre settori da quattro contrafforti, alla sommità dei quali sono collocate statue, due tra le quali inserite in edicole cuspidate (la statua della Madonna è posta invece al vertice degli spioventi). I settori laterali accolgono alte finestre a sesto acuto, mentre il settore centrale è suddiviso in tre campi: in quello inferiore troviamo il portale lievemente strombato, con profilo a sesto acuto, poggiante su di un motivo di fondo ad archetti ciechi; nel mezzo si apre un grande rosone; alla sommità trova posto una trifora a sesto acuto. I profili degli spioventi sono ornati da archetti pensili.
Prospetti
Fiancata nord-ovest scandita da contrafforti segmentati da cornici aggettanti, alternati a finestre archiacute; il medesimo disegno si ritrova sulla fiancata sud-est nella quale si inserisce l'aggetto di un protiro, con copertura a tre spioventi, poggiante su tre arcate a pieno centro, che precede l'ingresso laterale. Sullo stesso lato, in corrispondenza del presbiterio emergono i volumi del campanile e della sacrestia a due piani.
Campanile
Struttura su base quadrata in muratura di pietrame intonacata (con cantonali lapidei), dotata di un fusto suddiviso da cornici marcapiano (nel secondo settore quadrante di orologio); cella campanaria aperta da trifore, al di sopra della quale si trovano i sostegni di una antica balaustrata. Tamburo ottagonale, illuminato da monofore (una per ciascun lato), sul quale poggia il cupolino rivestito in lamina di rame.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'interno e all'esterno; strutture di orizzontamento: volta reticolata che si estende su tutta la pianta.
Coperture
Tetto a doppia falda sulla navata e sul presbiterio di larghezza inferiore, ricoperto da lamina di rame.
Interni
Tre navate di eguale altezza suddivise da sette pilastri cilindrici di pietra calcarea rossa in altrettante campate (sulle pareti perimetrali la volta poggia su semipilastri polistili). Le ultime campate in prossimità dell'arco santo a sesto acuto sono occupate da una pedana lignea nella quale trovano posto gli arredi mobili usati come poli liturgici. Una balaustra marmorea immette nel presbiterio, che a causa dell'ingombro dell'organo è separato dall'abside poligonale.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte disposte a corsi obliqui.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1968)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato nel 1968 e non ha carattere di stabilità. Al di sopra di una pedana collocata entro lo spazio delle navate in prossimità dell'arco santo, quale nuovo presbiterio, sono posti arredi mobili usati come poli liturgici: al centro si trova l'altare verso il popolo costituito da una mensa in legno a forma di ara su predella propria (si tratta di un paliotto seicentesco con dipinto); a destra un leggio in legno funge da ambone; a sinistra una sedia lignea con schienale è usata come sede. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. La balaustra è ancora presente.
fonte battesimale - intervento strutturale (1980)
Il fonte battesimale, al momento della costruzione della chiesa, fu collocato nel mezzo della navata centrale. Già nel 1585 tale soluzione fu osteggiata dal vescovo di Feltre Giacomo Rovellio, il quale ordinò che l'arredo fosse spostato in controfacciata. Il fonte rimase in tale posizione fino al 1980 quando è stato posto al centro della navata laterale sinistra, dove tuttora si trova.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Trento
Decanato di Pergine
Parrocchia della Natività di Maria

via Garibaldi - Pergine Valsugana (TN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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