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2/5/2024 Diocesi di Lungro - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa del Santissimo Salvatore <Cosenza>
Data ultima modifica: 12/12/2017, Data creazione: 28/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa del Santissimo Salvatore


Ambito culturale (ruolo)  maestranze calabresi (costruzione)



Notizie storiche  1567 - 1567 (storia intero bene)
In una delle zone più belle e significative del centro storico di Cosenza, in Via Gian Vincenzo Gravina, a lato della Chiesa di “San Francesco di Paola”, sopra la confluenza dei due fiumi che attraversano la città Bruzia, si trova la Chiesa del “Santissimo Salvatore” con l’imponente facciata arricchita dallo stupendo portale in pietra realizzato nel 1703 con bifora soprastante. Essa è stata fondata nel 1565 dall’Arcivescovo di Cosenza Tommaso Telesio, fratello del filosofo Bernardino Telesio. Nel 1566 venne assegnata all’Arciconfraternita dei sarti, avente come Patrono Sant’Omobono di Cremona, ufficialmente riconosciuta da Papa Paolo V nel 1618 e da Filippo d’Austria nel 1653. A quel periodo risalgono la struttura architettonica della Chiesa, a un’unica navata rettangolare, con presbiterio a pianta quadrata, lo stile e alcuni dei notevoli pregi artistici della medesima. In essa si possono infatti ammirare: un portale, lavorato in pietra locale, con arcata a tutto sesto in stile rinas
2016 - 2016 (rifacimento Pavimento)
Il pavimento è stato rifatto con quadrotti di pietra calcarea bianca di "San Lucido" con battiscopa perimetrale della stessa pietra, levigato e trattato



Descrizione  La Chiesa del Santissimo Salvatore sorge nel centro storico di Cosenza, in Via G. Vincenzo Gravina, accanto alla Chiesa di San Francesco di Paola, alla confluenza del Busento e del Crati. La chiesa è stata fondata nel 1565. Alla fine del Cinquecento risale la struttura architettonica della Chiesa. La facciata della chiesa ha un portale in pietra realizzato nel 1703 con bifora soprastante, dove prevalgono le forme tardo-rinascimentali, con reminiscenze medievali, tipiche delle maestranze roglianesi. L’interno si presenta a unica navata rettangolare, con presbiterio a pianta quadrata e ricca del bel portale, in pietra locale,. Il soffitto ligneo è intagliato e dipinto a vari colori. La Chiesa conserva vari affreschi che raffigurano gli apostoli, il Salvatore e la Vergine Madre. L’arco trionfale mostra uno stemma su pietra raffigurante l’aquila imperiale austriaca e la scritta «Filippo d’Austria A.D. 1653». Ancora vi si può venerare una tela raffigurante l’Immacolata Concezione fra angeli, opera di Raffaele Aloisio del 1847. Nei lavori di adattamento al Rito Bizantino, è stata costruita l’Iconostasi, in pietra locale nel 1982; dove sono state poste le Icone del Cristo Pantokrator e della Theotokos, realizzate su tela da Demetrio Soukaràs, iconografo greco. Sull’Iconostasi si trovano anche le icone de l’Annunciazione, la Natività, l’Ultima Cena, la Morte e la Resurrezione di Gesù. Dietro l’Iconostasi è posta la meravigliosa Icone dell’Ascensione realizzata dall’iconografo Josif Droboniku che ne ha realizzato anche altre. Alle pareti laterali, le due grandi icone raffiguranti la Natività di Nostro Signore Gesù Cristo e il Battesimo nel fiume Giordano, sono opera di Attilio Vaccaro di Lungro. A partire dal 1978 la Chiesa è sede della Parrocchia Greca per gli italo-albanesi di rito bizantino residenti in Cosenza e dintorni, provenienti dai paesi arbëreshë della provincia di Cosenza che vivono nella Eparchia di Lungro.

Coperture
tetto a due falde con soffitto ligneo intagliato e dipinto a vari color
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in quadroni di pietra di "San Lucido"
Impianto strutturale
Muratura portante in pietrame e mattoni, intonacata e tinteggiata



Adeguamento liturgico  nessuno






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Calabria
Diocesi di Lungro
Parrocchia di Greca del SS. Salvatore

Via Gian Vincenzo Gravina, 20 - Cosenza (CS)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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