Notizie storiche |
1400 - 1400 (costruzione intero bene) |
| Il popolo di Berceto costruì l'Ospizio e l'annesso oratorio dedicato a San Donnino, fuori dalla porta di Co' di Campo. |
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XV - XV (storia intero bene) |
| Nella seconda metà del secolo viene trasportata all'interno dell'edificio il simulacro della Madonna delle Grazie dalla cappella eretta nel 1230 presso l'Ospizio di Santa Maria della Cisa, a quell'epoca abbandonato. L'edificio cambia, di conseguenza, l'intitolazione in Madonna delle Grazie. |
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1533 - 1776 (passaggio di proprietà intero bene) |
| I Padri Eremitani di Sant'Agostino prendono possesso del bene e si deve a loro il primo impulso devozionale che ha trasormato la primitiva piccola cappella. |
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1763 - 1763 (rifacimento presbiterio) |
| Rifacimento dell'altare maggiore ligneo e dell'ancona con la statua della Madonna delle Grazie, sostituito dagli attuali in marmi policromi realizzati da Giovanni Baratta di Carrara. In origine l'altare era composto di due parti distinte: l'altare vero e proprio sormontato da tre gradini e dal tabernacolo e l'ancona separata. |
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1777 - 1805 (passaggio di proprietà intero bene) |
| Per decreto del Duca Ferdinando il Convento di Berceto fu unito a quello di San Luca degli Eremitani di Parma, quando venne soppresso per le requisizioni napoleoniche. |
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1808 - 1834 (passaggio di proprietà intero bene) |
| Il complesso è acquistato dai fratelli Gianelli. |
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1831 - 1831 (storia intero bene) |
| Il vescovo di Parma Vitale Loschi fa adattare i locali del convento a Seminario, mentre la chiesa divenne cappella Vescovile. |
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1834 - 1834 (passaggio di proprietà intero bene) |
| Il complesso è acquistato da don Giambattista Laurenti e donato, in data 3 settembre, al Vescovo di Parma, mons. Vitale Loschi a condizione che nel convento fosse creato un seminario per i preti della montagna. |
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1839 - 1840 (ampliamento intero bene) |
| L'edificio viene ampliato. |
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1840 - 1840 (storia intero bene) |
| La chiesa viene dichiarata Cappella Vescovile. |
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1857 - 1858 (restauro interno) |
| Realizzazione delle volte unghiate in sostituzione delle capriate cinquecentesche e realizzazione di un nuovo pavimento in lastre di arenaria. |
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1862 - 1862 (rifacimento facciata) |
| Rifacimento della facciata in stile neoromanico-impero addossandola all'originaria. |
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1874 - 1874 (completamento navata) |
| Realizzazione del cornicione che corre sotto le lunette e rifacimento delle basi delle lesene. |
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1886 - 1887 (restauro campanile) |
| Rifacimento del campanile. |
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1890/09/09 - 1890/09/09 (storia intero bene) |
| Il vescovo Miotti incorona solennemente la statua della Madonna. |
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1891 - 1891 (restauro presbiterio) |
| Il rettore don Paolo Calzolari fa unire l'ancona all'altare dal marmista Leoni di Parma, dando all'insieme la conformazione attuale. |
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1891 - 1891 (restauro navata) |
| Ritinteggiatura della navata. |
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1895 - 1895 (restauro presbiterio) |
| Creazione del grande cappellone a sinistra al posto della sagrestia. |
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1939 - 1939 (completamento volte) |
| Il pittore di Sarzana, Gino Triglia, dipinge le lunette della volta della navata con episodi della vita della Madonna. |
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1940 - 1940 (restauro interno) |
| Sostituzione del pavimento in arenaria con mattonelle in marmiglia; rivestimento di lesene e pilastri con marmo ad opera del marmista Arturo del Bianco di Apuania; realizzazione di un'alta zoccolatura in marmo lungo le pareti della navata ad opera del marmista Santini di Parma, che costruì anche gli altari laterali sostituendo quelli lignei settecenteschi. |
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1988 - 1988 (restauro intero bene) |
| Lavori di consolidamento e riparazione della struttura. Realizzazione della pavimentazione in marmo rosso di Verona. Restauro degli intonaci e delle volte affrescate. Sistemazione del presbiterio. |
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1989 - 1989 (restauro coro) |
| Sostituzione delle vetrate policrome. |