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8/5/2024 Diocesi di Saluzzo - Inventario dei beni culturali immobili
Collegiata di Maria Vergine Assunta <Revello>
Data ultima modifica: 27/09/2016, Data creazione: 30/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Collegiata di Maria Vergine Assunta


Altre denominazioni Collegiata Maria Vergine Assunta


Autore(Ruolo)  Sammicheli, Matteo (autore del portale di ingresso)



Ambito culturale (ruolo)  gotico piemontese (costruzione dell'edificio)



Notizie storiche  1483 - 1483 (erezione della parrocchia carattere generale)
"è una costruzione semigotica, tutta in mattoni; e data dall'epoca dell'erezione della Collegiata fondata nel 1483 dal marchese Ludovico II" (Savio C.F., 1979, p. 52)
1483 - 1483 (erezione della parrocchia carattere generale)
"12 marzo 1950. Chiesa: collegiata, dedicata a Maria V. Assunta (1483)" (Gisolo, 2015, p. 256)
1483 - 1492 (erezione della parrocchia carattere generale)
"7 maggio 1898. Chiesa: collegiata di Maria SS. Assunta. Fondata con parere della S. Sede (Sisto IV) 1483. Costruzione della nuova collegiata 1492" (Gisolo, 2015, p. 146)
1483 - 1500 (erezione della parrocchia carattere generale)
"la costruzione, decretata da papa Sisto IV, su richiesta della comunità revellese e del marchese Ludovico II, nel 1483, fu realizzata verso la fine del XV secolo" (Opuscolo "La Collegiata di Revello", ASAR)
1483 - 1500 (erezione della parrocchia carattere generale)
"la bolla del Papa Sisto IV (1483) che dispone l'erezione della Collegiata è il documento fondamentale e più certo da cui si possono ricavare notizie circa la fisionomia giuridica, le caratteristiche e le modalità di fondazione della chiesa, e la costruzione della chiesa ebbe inizio poco tempo dopo l'emissione di tale bolla" (Tanga M., 2015, p. 1)
1495 - 1495 (realizzazione del fonte battesimale fonte battesimale)
"a sinistra dell'ingresso è conservato un bel fonte battesimale affine alla taglia degli Zabreri di San Damiano Macra, datato 1495" (Palina, Progetto Mistà, 2016)
XVI - XVI (realizzazione polittici e affreschi interni)
"il vero tesoro della Collegiata (spogliata dall'Ottocento di gran parte dei suoi arredi) sono il polittico di Hans Clemer (1502-1503, VI campata di destra) e i due polittici di Pascale Oddone, autore dell'altare di Staffarda (II campata destra e II a sinistra). Nel IV altare a sinistra è un altro polittico di autore ignoto di inizio Cinquecento. Nella parete destra del presbiterio è visibile un affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna col Bambino e donatore (Rupert d'Amareuil, cavaliere dell'esercito francese)" (Palina, Progetto Mistà, 2016)
1502 - 1502 (realizzazione altare altare dei SS. Pietro e Paolo)
"l'altare dei S.S. Pietro e Paolo conserva il polittico di Hans Clemer, pittore fiammingo attivo nel Marchesato tra '400 e '500, realizzato intorno al 1502 e commissionato da Giovanni Andrea e Antonio de Raspandis" (Tanga M., 2015, p. 3)
1503 - 1503 (realizzazione altare interni)
"considerazioni analoghe possono essere svolte anche per la maestosa ancona voluta da Giovanni Andrea e Giorgio Raspaudi per la propria cappella nella chiesa revellese: il complesso datato 1503, è racchiuso in una cornice flamboyant, provvista di un baldacchino traforato in corrispondenza dello scomparto centrale, che, in area piemontese, trova i suoi precedenti nelle pale di Antoine de Lonhy e del Maestro del pollittico Tana di Chieri" (Caldera, 2008, p. 197)
1534 - 1534 (esecuzione del portale portale)
"la data di esecuzione, 1534, è incisa in numeri romani sotto la statua di San Michele (…) la, porta in legno di noce, coeva del portale, fu eseguita probabilmente su progetto dello stesso Matteo Sanmicheli" (Opuscolo "La Collegiata di Revello", ASAR)
1534 - 1534 (esecuzione del portale portale)
"la facciata a spioventi, è nuda e lineare, salvo il magnifico portale scolpito: un esempio di gusto apertamente rinascimentale, raro in Piemonte, opera del lombardo Matteo Sanmicheli (1534). Realizzato in marco bianco (...) (Palina, Progetto Mistà, 2016)
1534 - 1534 (esecuzione del portale portale)
"la data del portale MDXXXIIII si legge in alto sullo zoccolo della statua di S. Michele" (Savio C. F., 1979, p. 52)
1643 - 1645 (degrado copertura)
"il tetto della Cappella, per l'acqua che filtra dal tetto superiore della navata della chiesa, minaccia rovina: ragion per cui bisogna eliminare le infiltrazioni con l'apposizione di grondaie" (Della Chiesa F.A., 2012, p. 864)
XVIII - XVIII (ricostruzione dell'altare altare di Santa Lucia)
"segue l'altare di S. Lucia, ricostruito nel '700 e contenente una tela dedicata alle Anime Purganti" (Tanga M., 2015, p. 3)
XVIII - XVIII (realizzazione pala di altare interni)
"a celebrare le glorie saluzzesi in materia di arti figurative concorrono, nel 1776, le Notizie del Bartoli che ricorda, nella Cattedrale di Saluzzo, la pala di Ignazio Nepote (…) Al Nepote, le cui fortune in area saluzzese restano da chiarire - e al quale potrebbero essere avvicinate le pale agli altari del Suffragio e di San Vincenzo Ferrer nella Collegiata di Revello (...)" (Damiano, 2008, p. 332)
XVIII - XVIII (realizzazione di scalinata di accesso accesso alla chiesa)
"l'accesso alla chiesa avviena, dalla piazza, superando un'ampia scalinata risvoltata anche sui due lati brevi, eretta più tardi e cioè alla fine del Secolo XVIII" (Tanga M., 2015, p. 1)
XIX - XIX (realizzazione di tela per altare altare maggiore)
"l'altare della Nostra Signora della Consorzia presenta un retablo con tela ottocentesca raffigurante l'apparizione della Vergine che in precedenza doveva contenere la Madonna della Misericordia di Hans Clemer, oggi al Museo Civico di Casa Cavassa a Saluzzo" (Tanga M., 2015, p. 4)
1823 - 1823 (costruzione della sacrestia sacrestia)
"al di là del campanile è stata costruita nel 1823 una nuova sacrestia, su progetto dell'arch. Borda di Saluzzo" (Tanga M., 2015, p. 1)
1840 - 1840 (realizzazione apparato pittorico interni)
"pareti e volte sono coperte di pitture neogotiche realizzate nel 1840 dal Borra" (Palina, Progetto Mistà, 2016)
1840 - 1840 (realizzazione apparato pittorico interni)
"l'interno è totalmente decorato da pitture neogotiche realizzate nel 1840 dal pittore Borra" (Tanga M., 2015, p. 3)
1840 - 1840 (decorazioni interni)
"rincresce che la ornamentazione generale, lavoro del pittore Berra (1840) non giovi a mettere in evidenza la bellezza architettonica del tempio" (Savio, 1979, p. 54)
2015 - 2015 (consolidamento e restauro copertura)
Intervento di consolidamento e restauro della copertura (Tanga Arch., 2015, p. 1-4)



Descrizione  Collocata nella parte occidentale del centro storico del paese, sull'iniziale pendio della collina di Revello ed in prossimità della strada provinciale 26, che conduce al di fuori del centro abitato di Revello, la chiesa prospetta su due pubbliche vie (via Vittorio Emanuele e Salita del Revellino). A poche decine di metri dal lato sud della chiesa sorgono la canonica e la casa delle opere parrocchiali. Le motivazioni che hanno portata alla realizzazione della Chiesa sono dovute alla fusione di due chiese antecedenti: San Giovanni Evangelista (1075- 1099) situata fuori dal centro del paese, e Santa Maria, edificata sulla collina e sede di un Collegio dei Canonici (1029). La pianta longitudinale è a tre navate, di cui la centrale molto ampia e terminante con un'abside poligonale, con l'altare maggiore in marmo bianco e la statua dell'Assunta, a cui la chiesa è dedicata. Lo stile della chiesa è tardo-gotico, per eleganza e misura, ad eccezione di alcuni particolari a vocazione rinascimentale. L'ingresso principale avviene attraverso un portale in marmo e sottostante portone in legno di noce, centrati sulla facciata est, ma vi sono accessi secondari dai lati dell'edificio. Appena varcato l'ingresso ci si trova nella navata centrale ed, alla sinistra, si scorge, dietro una recinzione metallica, il fonte battesimale in pietra e marmo. Nelle navate laterali vengono ospitate opere pittoriche della cultura artistica della prima metà del Cinquecento saluzzese

Pianta
Schema longitudinale del tipo basilicale con direzione Est (ingresso)-Ovest (presbiterio), a tre navate, di cui la centrale molto ampia e terminante in un'abside poligonale.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento delle navate è in pietra con lastre disposte a spina di pesce, racchiuse in lastre posizionate parallelamente all'asse della navata. Nel presbiterio la pavimentazione è in marmo, mentre al di là dell'altare maggiore vi è nuovamente la pietra costituita da lastre quadrate disposte a spina di pesce.
Struttura
La struttura è composta da una disposizione ripetitiva delle campate, intervallate da pilastri cruciformi d’impianto planimetrico tradizionale romanico, terminante con l’abside poligonale a semi-decagono, contraffortata all’esterno da piloni di sezione rettangolare. La chiesa è composta interamente in laterizi.
Coperture
Il tetto della chiesa è realizzato con coppi comuni a canale, posati su un’orditura a capriate in legno. La navata centrale ha la doppia falda a capanna; quelle laterali sono a falda unica, spiovente verso l’esterno. L’abside è coperto a spicchi da padiglione.
Facciata principale
La facciata è realizzata con mattoni ordinati in corsi orizzontali, legati da sottili giunti di malta. Quattro robusti contrafforti riportano sulla facciata gli allineamenti delle pilastrature interne.
Abside
Su pianta poligonale a semi-decagono, con copertura a spicchi; è presente il coro che insiste su tre lati del presbiterio e principalmente sulla parete di fondo; è in legno e presenta intarsi. L’abside presenta soltanto tre lati liberi: gli altri hanno addossato rispettivamente una campata e la sacrestia. Il cornicione è munito di decorazione in cotto che ripete quella ricorrente sulle navate. La parete centrale possiede una finestra rotonda, la cui strombatura è composta da ghiere sagomate in cotto.
Presbiterio
Su pianta rettangolare, con volta a crociera costolonata, presenta accesso superando due alzate per arrivare alla mensa ed altre due per giungere alla balaustra in marmo. A lato del presbiterio si accede, sulla destra, alla cappella di Santa Croce, e sulla sinistra alla sacrestia.
Altare principale
Al centro del presbiterio, di tipologia “alla romana, in marmo a polistili e guglie, nel cui centro spicca la statua dell'Assunta, con il tabernacolo in legno dorato. Ai due lati corti dell'altare si aggancia una struttura in marmo, volta a celare la porzione retrostante l'altare. Qui sono state posizionate due porte.
Altari secondari
Partendo dalla navata di destra si incontrano: l'altare del Gonfalone o di S. Teobaldo, cappella di Santa Croce, l'altare di Santa Lucia, l'altare dei SS. Pietro e Paolo, l'altare dell'Annunciazione (alla base del campanile), l'altare di S. Giovanni Battista e Caterina, l'altare di S. Antonio e Santa Maddalena, l'altare della nostra Signora della Consorzia. Segue l'altare della SS. Trinità .
Volte
Navata principale coperta con volte a crociera costolonate in laterizio intonacato e affrescato; la navata centrale è suddivisa in sei campate.
Torre campanaria
La torre campanaria è costituita da un parallelepipedo a pianta quadrata, occupante la sesta campata della navata laterale sinistra. E' realizzato con mattoni a vista, disposti a cortina. Vi sono numerose aperture abbinate su ogni piano, rimaste per lo più incomplete, con dentellature perimetrali di ammorsamento per le rifiniture in cotto scoperte. Le uniche bifore complete si trovano all'ultimo piano e due sul lato sud, in basso. La copertura è a padiglione con manto in coppi.
Preesistenze
Le motivazioni che hanno portata alla realizzazione della Chiesa sono dovute alla fusione di due chiese antecedenti: San Giovanni Evangelista (1075- 1099) situata fuori dal centro del paese, e Santa Maria, edificata sulla collina e sede di un Collegio dei Canonici (1029).
Portale
Il portale è realizzato in marmo bianco delle cave di Calcinere, nel territorio di Paesana. Struttura tradizionale, costituita da lesene laterali sormontate da una trabeazione classica; al di sopra vi sono le statue di San Michele, al centro, e dei santi protettori del marchesato di Saluzzo, Costanzo e Chiaffredo, ai lati. Nella lunetta vi è un altorilievo raffigurante la Madonna con il Bambino. Dalle lesene laterali si scorgono quattro nicchie con le statue di santo Stefano e san Pietro, a sinistra, e quelle di san Lorenzo e di san Paolo, a destra, intervallate dai medaglioni di sant'Apollonia e di santa Lucia. Al di sotto vi è il porte in legno di noce, costituito da venti scomparti suddivisi in quattro campi da cinque colonnine con capitello di tipo corinzio. I pannelli presentano intagli con diverse raffigurazioni (vasi, ghirlande, forme geometriche, grifoni, ...).
Fondazioni
L'edificio poggia su una fondazione di tipo continuo.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
Si tratta di un semplice inserimento di arredo mobile per consentire al celebrante di rivolgersi di fronte all'assemblea. Di fronte all'altare maggiore, superata la balaustra, in marmo, è stata realizzata una pedana di finto marmo, sulla quale sono stati posizionati: l'altare in finto marmo ed elementi in legno d'orato, l'ambone (in legno, posto a sinistra del nuovo altare), oltre ad un leggio in legno per eventuali animatori. Nessuna richiesta formale è stata presentata per questo inserimento, nessuna progettazione ha preceduto i lavori che comunque non hanno comportato alcuna modifica agli elementi esistenti (né quelli fissi, né quelli mobili).






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Saluzzo
Parrocchia di Maria Vergine Assunta

Via Vittorio Emanuele - Revello (CN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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