Notizie storiche |
1080 - 1080 (menzione intero bene) |
| Prima menzione della chiesa di Sanguinaro in una carta proveniente dall'Archivio del monastero benedettino di San Prospero a Reggio Emilia. |
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1095 - 1095 (menzione intorno) |
| Prima menzione dell'ospedale attiguo alla chiesa sempre in un documento conservato presso l'Archivio di Stato di Reggio Emilia. In questo documento il prete Maginfredo dichiara che i due edifici sono stati costruiti per suo volere e su due suoi appezzamenti di terreno. |
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1098 - 1098 (passaggio di proprietà intero bene) |
| La chiesa passa sotto la giurisdizione del monastero benedettino di San Prospero di Reggio Emilia. |
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1168 - 1168 (passaggio di proprietà intero bene) |
| Ai monaci benedettini succedono gli Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. |
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1578 - 1578 (restauro intero bene) |
| Restauro dell'intero bene a causa della vetustà. |
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1578 - 1578 (menzione intero bene) |
| La chiesa è descritta nella visita pastorale effettuata dal vescovo Castelli come dotata di tre altari. |
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1810 - 1810 (passaggio di proprietà intero bene) |
| Il complesso, a causa della soppressione napoleonica dei conventi e degli Ordini monastici, venne venduto a un privato. |
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1905 - 1905 (passaggio di proprietà intero bene) |
| La chiesa viene elevata a parrocchia e passa sotto la giurisdizione del vescovo della Diocesi di Parma. |
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1913 - 1913 (restauro intero bene) |
| Restauri all'intero edificio. |
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1914/11/18 - 1914/11/18 (costruzione fonte battesimale) |
| Realizzazione del fonte battesimale. |
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1916 - 1916 (costruzione campanile) |
| Realizzazione ex novo del campanile in stile neoromanico. |
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1916 - 1916 (restauro fronti nord e sud) |
| Invasivo intervento in stile medievale sul fronte nord della chiesa, mentre quello sud è inglobato nella canonica di nuova costruzione. |
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2006 - 2008 (restauro intero bene) |
| Restauro degli alzati interni ed esterni, delle coperture della chiesa, del paramento in laterizio e sasso di fiume della parte absidale e restauro della cripta con creazione di un nuovo ingresso. Restauro degli affreschi quattrocenteschi della zona absidale. |
Descrizione |
Il fronte principale della chiesa presenta un piccolo nartece sopraelevato antistante l'ingresso e lo sporto di gronda, oltre a tre aperture centinate. Questo piccolo pronao pare eredità degli ambienti che ospitavano i pellegrini, considerato che la chiesa sorgeva lungo la via Francigena e, nell'antichità era affiancata da un ospedale. Il fronte nord della chiesa, ricostruito nel Novecento, è articolato in specchiature da paraste con alta zoccolatura e cornice ad archetti neoromanica sottogronda. Questa parte ricostruita presenta paramento a vista di sapore neomedievale. Il fronte ovest ha paramento murario intonacato. Solo nella porzione absidale, la chiesa conserva la struttura originaria di epoca romanica, con una muratura in ciottoli di fiume nella parte più antica e in laterizio nella parte superiore tardomedievale. All'interno l'edificio presenta un impianto planimetrico a tre navate parallele con abside semicircolare nella navata principale e terminazione piatta nelle navate secondarie. L'interno, ad eccezione della zona absidale dove sono conservati affreschi del XV secolo, presenta paramento murario intonacato e dipinto con tonalità bianco avorio. L'aula è sopraelevata rispetto alla quota di campagna perchè sotto gran parte della navata insiste la cripta, parzialmente interrata, che riprende planimetricamente lo sviluppo delle navate della chiesa. All'interno della cripta le coperture sono per lo più volte a crociera irregolari sostenute da pilastrini a pianta rettangolare. Il paramento è in muratura mista laterizio e sassi di fiume, interamente a vista. L'illuminazione interna della cripta è assicurata da due monofore ricavate alla base dell'abside. Sul fronte nord è addossato il campanile di costruzione novecentesca in stile romanico con i fronti articolati da paraste concluse con archetti, bifore in corrispondenza della cella campanaria e cornicione sottogronda con mattoni disposti a dente di sega. |
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| Coperture |
| Le coperture presentano una conformazione complessa a padiglione con una configurazione delle falde diversa dall'articolazione dei volumi interni dell'edificio. All'intradosso presenta una copertura a capanna con falde simmetriche sull'aula, a semipadiglione sull'abside e sul nartece. La struttura di copertura è composta dal manto in coppi posato su pianelle laterizie. Nella chiesa l'orditura lignea di sostegno è a vista con capriate, orditura primaria e secondaria in rovere. |
| Elementi decorativi |
| Solo la porzione absidale presenta una finitura ad affresco del XV secolo con Dio Padre in mandorla fra la Resurrezione dei morti le punizioni dei dannati nel catino, la Madonna in trono fra Santi nell'abside e i simboli degli evangelisti nell'arco trionfale. |
| Pavimenti e pavimentazioni |
| Piastrelle in cotto disposte a file parallele. Nella cripta la pavimentazione è in cocciopesto. |
| Pianta |
| Impianto a tre navate con abside semicircolare nella navata principale e terminazione piatta nelle navate laterali. L'aula è sopraelevata rispetto alla quota campagna, insistendo al piano interrato una cripta lunga per circa i 2/3 delle navate. |