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19/5/2024 Diocesi di Torino - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria della Pieve <Savigliano>
Data ultima modifica: 13/01/2017, Data creazione: 23/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Maria della Pieve


Ambito culturale (ruolo)  impianto medioevale (preesistenze)
barocco (ristrutturazione)



Notizie storiche  VI - VI (preesistenze carattere generale)
Si presume che la chiesa risalga alla fine del VI secolo, come parrebbe testimoniare la lapide detta del Presbyter Eusebius scoperta nelle sue fondamenta e ad oggi conservata nel Museo civico.
1184 - 1184 (cessione beni carattere generale)
Il primo atto di data certa che la riguardi è la cessione fatta il 14 aprile 1184 da Anselmo Bauciano de' signori di Montefalcone al plebano Guglielmo dell'avvocazia e di tutto il dominio in detta Pieve, unitamente al sito dove la chiesa era stata eretta, delle circostanti case e delle decime spettanti alla chiesa, in segno di voto per essere uscito vivo da un duello.
1360 - 1360 (danni intero bene)
La Pieve venne gravemente danneggiata dai soldati di Amedeo VI di Savoia, come afferma la nota Destructo Saviliani. e minacciava rovina. Alcuni parrocchiani si rivolsero al vescovo, da cui ottennero il consenso a ricostruirla, stipulando patti e "furono per tale ragione ceduti la metà dei redditi fino alla compiuta riedificazione".
1389 - 1389 (ricostruzione e inversione orientamento intero bene)
Nel 1389 si cominciarono i lavori di ricostruzione che prevedevano lo spostamento di orientamento della facciata da ovest ad est.
1403 - 1970 circa (collocazione lastra tombale interno)
Nel 1403 il complesso ospitò la lastra tombale longobarda del Venerabile Gudiris (sec. VIII), rinvenuta presso la chiesa campestre di S.Croce, ritenuta dispensatrice di guarigioni miracolose. Nel 1439 la pietra venne sistemata in una cappella affrescata con le storie miracolose che la riguardavano. Successivamente, intorno agli anni '70, venne sistemata in una sala del museo civico Antonino Olmo a Savigliano.
1591 - 1591 (ristrutturazione intero bene)
La chiesa fu oggetto di ulteriore ristrutturazione per opera dei mastri da muro Vittorio Valsaldo e Francesco Barnera.
1615 - 1615 (apparato pittorico cappella S.Giuseppe)
LA municipalità saviglianese incaricò il luganese Bartolomeo Rusca e il saviglianese Molineri di riaggiornare la decorazione di stucchi e pittorica della cappella di San Giuseppe, in onore dei duchi di Savoia.
1618 - 1618 (apparato pittorico cappella S.Croce)
Il Rusca e il Molineri vennero incaricati di rinnovare l'apparato pittorico della cappella dedicata alla Santa Croce, dove ancora oggi è possibile ammirare l'Orazione nel Getzemani.
1620 circa - 1620 circa (riedificazione cappelle Suffragio e Corpus Domini)
Negli anni venti del Seicento le cappelle centrali, dedicate al Suffragio e al Corpus Domini, furono interessate da lavori di riedificazione.
1751 - 1751 (chiusura al culto intero bene)
Nel XVIII secolo i parrocchiani lamentavano che la chiesa minacciava rovina, pertanto l'arcivescovo di Torino si recò in visita e, constatandone la situazione, il 5 agosto 1751 ne dichiarò la chiusura al culto, comandando che le funzioni parrocchiali venissero celebrate in quella di S.Agostino.
1757 - 1769 (restauro intero bene)
I lavori di restauro furono affidati all'architetto Bartolomeo Ricca che intervenne sull'edificio , conferendogli l'attuale aspetto, nel rispetto dell'impianto precedente, ad una sola navata con cappelle laterali. Al Ricca di deve il disegno della facciata, ad un unico piano coronato da frontone triangolare. La chiesa venne benedetta l'11 settembre 1769.
1847 - 1851 (ricostruzione abside)
Nel 1847 un incendio distrusse la parte absidale, ricostruita a partire dal 1849 dall'architetto saviglianese Maurizio Eula ed affrescata da Domenico Cardellino. Maurizio Eula nel 1851 progettò anche l'altare maggiore, costituito da quattro grandi colonne coronate da cimasa, opera del saviglianese Giuseppe Ferrero.
1855 - 1855 (meridiane lato sud)
Il saviglianese Giovanni Virginio Schiaparelli, come atto di riconoscenza verso il suo maestro Don Paolo Dovo, parroco della Pieve dal 1843 al 1890, dipinse le due meridiane sul lato sud della chiesa.
1870 - 1870 (ricostruzione campanile)
Il campanile fu totalmente riedificato nel 1870.
1892 - 1892 (consacrazione intero bene)
Il 22 ottobre 1892 fu solennemente riconsacrata la chiesa e l'altare maggiore.
anni '50 - anni '50 (realizzazione cappella della Riconciliazione)
Venne realizzata la cappella della Riconciliazione, la prima a sinistra rispetto all'ingresso, per volere del pievano Don Francesco Marengo.
anni '70 - anni '70 (manutenzione interno)
Verso la fine degli anni '70 del Novecento sia la bussola d'ingresso che la prima cappella laterale sinistra furono oggetto di lavori di risistemazione.
1971 - 1971 (restauro coperture)
La copertura della chiesa, nonchè quella della facciata e i pinnacoli in pietra, furono oggetto di lavori di restauro.
1983 - 1984 (realizzazione cappella Eucaristica)
Venne realizzata la cappella Eucaristica (o invernale) su progetto redatto dall'arch. Luigi Leoni, previa demolizione dei volumi esistenti sul lato nord della chiesa, nonchè mediante la risistemazione e la conversione allo scopo dell'intero volume recuperato.
1986 - 1988 (collocazione affreschi e arredo )
La chiesa campestre di S.Croce, ormai in stato di abbandono, cedette alla chiesa della Pieve: il Crocifisso ligneo settecentesco, la statua lignea dell'Addolorata, i relitti lignei dei banchi, e gli affreschi quattro-cinquecenteschi, opportunamente strappati dalle pareti e ricollocati in più punti della chiesa della Pieve.
1987 - 1987 (completamento cappella della Riconciliazione)
La cappella fu oggetto di lavori di tinteggiatura e in essa furono ricollocati i 14 quadri della Via Crucis del 1805.
1988 - 1988 (restauro meridiane)
Le meridiane sul lato sud della chiesa furono oggetto di restauro ad opera di Alessandro Gilardi.
1989 - 1993 (risanamento intero bene)
La chiesa fu oggetto di interventi radicali di risanamento, compreso lo spostamento della sacrestia al posto del coro e il risanamento conservativo della casa parrocchiale. Per opera dei mobilieri saviglianesi Franco Dampè e dei figli Claudio e Corrado, furono recuperati i pannelli lignei del coro, convertendoli in un armadio realizzato secondo il movimento circolare del precedente coro.
1991 - 1993 (rifacimento pavimentazione)
Il pavimento originale del 1892, in piastrelle di cemento, fu oggetto di rifacimento, sostituendolo con quarzite di Barge. La nuova pavimentazione interessò le aree del presbiterio, del coro e di quattro altari laterali, in quanto altri due erano già pavimentati in marmo e beola.
1992 - 1992 (rinvenimento resti archeologici)
I lavori di rifacimento della pavimentazione portarono a rinvenimenti di resti di interesse archeologico; mediante saggi stratigrafici sotto il piano di calpestio, fu verificata la sovrapposizione della chiesa ad impianti più antichi, con orientamenti diversi.
1996 - 1996 (restauro organo)
L'organo a canne Carlo Vegezzi Bossi del 1896 fu oggetto di restauro.
1998 - 1998 (restauro dipinti)
Alcuni dipinti furono oggetto di restauro ad opera della ditta Luisa Mensi: Madonna con S.Giuseppe e S.Carlo, Madonna con Bambino e donatore, Cena in Emmanus.
2002 - 2002 (restauro dipinti)
Vennero restaurate tre tele di Giovanni Claret: il Miracolo di Torino, Giuda Maccabeo, Discesa agli Inferi.
2002 - 2002 (restauro organo)
L'organo a canne Carlo Vegezzi Bossi del 1896 fu oggetto di restauro.
2003 - 2003 (restauro affreschi)
Gli affreschi furono oggetto di restauro.
2010 - 2010 (straordinaria manutenzione oratorio)
Venne smaltita la copertura in eternit dell'oratorio e realizzato l'impianto fotovoltaico.



Descrizione  La chiesa è collocata a sud della città ed è la più antica delle comunità cristiane che nel corso dei secoli si costituirono in Savigliano. L'edificio, nel suo complesso parrocchiale, sorge isolato dalle altre costruzioni; la facciata è rivolta ad est. La chiesa ha pianta rettangolare a navata unica, a quattro campate, con cappelle laterali nelle prime tre, e termina con abside semicircolare. Sia la navata che le cappelle laterali sono coperte da volte a botte, mentre l'abside da semicupola. La struttura è in muratura portante; il tetto, a falde, ha struttura lignea e manto di copertura in coppi. La chiesa internamente è riccamente decorata e conserva un gran numero di affreschi quattro-cinquecenteshi e tele seicentesche. La facciata è in muratura laterizia a vista, a ordine gigante, organizzato da due gruppi di lesene angolari, su alto basamento, che reggono trabeazione e timpano triangolare; in asse al portale di ingresso e al di sotto della trabeazione è posto un oculo ovale. Il campanile è caratterizzato dal terrazzino collocato al suo apice, a lungo utilizzato come osservatorio astronomico. Si eleva sul lato sud della chiesa, a pianta quadrata, con finitura in parte ad intonaco e in parte in muratura a vista; la cella campanaria è aperta sui quattro lati. L'edificio si presenta in buono stato conservativo, con qualche danno provocato da infiltrazioni all'apparato pittorico della volta.

pianta
La chiesa ha pianta rettangolare, a navata unica su quattro campate, con cappelle laterali nelle prime tre, e termina con abside semicircolare. Sul lato destro dell'abside si apre la cappella Eucaristica invernale.
facciata
La facciata è rivolta ad est. La facciata è in muratura laterizia a vista, a ordine gigante, organizzato da due gruppi di lesene angolari, su alto basamento, che reggono trabeazione e timpano triangolare; in asse al portale di ingresso e al di sotto della trabeazione è posto un oculo ovale. Il timpano è circondato da mensoline, mentre al centro si trova uno stemma in stucco. Il portone, in legno a due battenti, è collocato in asse con la navata e sormontato da timpano curvilineo, con lapide al centro. Ai lati della facciata si aprono i bracci laterali dell'edificio, con finitura ad intonaco e tinteggiati di colore giallo.
prospetti laterali
I prospetti laterali sono divisi in due registri: inferiormente sono presenti i volumi delle cappelle laterali, con finitura ad intonaco; superiormente il volume della navata, con finitura in muratura a vista, si divide in tre specchiature, ciascuna corredata di apertura a conchiglia e vetrate artistiche. Anche l'abside semicircolare ha finitura in muratura a vista, suddivisa in cinque specchiature da lesene a tutta altezza; completano le specchiature delle aperture ovali ad un primo registro e rettangolari superiormente. Sul lato sud dell'abside sono presenti due riquadri con meridiane, opera del saviglianese Schiaparelli.
Impianto strutturale
L'edificio ha struttura in muratura portante. Internamente l'aula, l'abside e le cappelle laterali sono coperte da volte a botte, mentre l'abside da semicupola. Il tetto è a falde, con struttura lignea sormontata da copertura in coppi.
interni
Il volume della navata centrale emerge rispetto alle cappelle laterali, più basse, ed è diviso da un ampio cornicione modanato che corre lungo il perimetro e funge da imposta alle volte; le volte sono tra di loro divise da archi ribassati. La navata è illuminata da grandi finestre semicircolari che si aprono sui lati, corredate di vetrate artistiche. Le cappelle laterali sono sei, tre per lato; a sinistra, partendo dall'ingresso, si susseguono: cappella della Via Crucis, cappella del Suffragio, cappella di Santa Croce; a destra: cappella di Santa Rita, cappella del Corpus Domini, cappella di S.Giuseppe. Ciascuna cappella ospita altari, in marmo piuttosto che in legno dipinto. Sul lato destro della navata è ospitato un pulpito in legno. L'ingresso è sormontato da cantoria, in legno dipinta, su cui è collocato un organo a canne Carlo Vegezzi Bossi del 1896. L'abside, ex coro, funge da sacrestia. La pavimentazione è in quarzite di Barge.
presbiterio
Il presbiterio si trova nella campata che precede l'abside; è rialzato dall'aula di tre gradini. Al suo centro è collocato l'altare maggiore, in marmi policromi, costituito da grandi colonne coronate da cimasa, opera del saviglianese Giuseppe Ferrero. La pala d'altare, collocata sulla parete absidale, è costituita da un affresco di inizio XIV secolo raffigurante la Madonna Bianca. Ai lati del presbiterio si aprono due cappelle laterali, al di sopra delle quali si affacciano due tribune.
apparato pittorico
Le superfici interne, sia verticali che le volte, sono riccamente decorate con pitture e stucchi. Le superfici verticali sono trattate a marmorino; sulle cornici e sui capitelli dei pilastri parietali predominano le tinte color oro. La decorazione pittorica della volta è opera del saviglianese Domenico Cardellino. Nelle cappelle laterali sono conservati vari strappi di affreschi provenienti dalla chiesa campestre di Santa Croce e datati XVI secolo, oltre a importanti testimonianze seicentesche attribuite all’opera di Giovanni Antonio Molineri e del fiammingo Jean Claret di inizio Seicento.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento. La fonte battesimale è collocata nella cappella della Via Crucis. Un confessionale in legno è collocato nell'area frapposta alle cappelle laterali.
Campanile
Il campanile è collocato sul lato sud della chiesa, in prossimità del presbiterio. E' caratterizzato dal terrazzino presente al suo apice, che fu a lungo utilizzato come osservatorio astronomico dal saviglianese Giovanni Virginio Schiaparelli. Il campanile si eleva su base quadrata, con lesene angolari in muratura e specchiature con finitura ad intonaco; nella parte centrale si alternano aperture quadrate ad aperture ad arco. Sotto il terrazzino una cornice con stucchi. La cella campanaria è aperta sui quattro lati, mediante aperture ad arco, con colonnine angolari. Un'ulteriore cornicione separa la cella campanaria dalla torretta con aperture tonde sormontate da parapetto a colonnine e pinnacoli sugli angoli.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1970-80)
Aggiunta di nuovi arredi, mensa e ambone e sedute, posizionati in corrispondenza del presbiterio storico, di fronte all'altare originario. La mensa è composta da un corpo unico di forma trapezoidale di colore dorato. L'ambone è in legno. Le sedi dei celebranti sono anteposte all'altare maggiore, costituite da un blocco di granito sormontato da piano in legno.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Torino
Parrocchia di Santa Maria della Pieve

P.za Pieve 7 - Savigliano (CN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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