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4/5/2024 Diocesi di Trento - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria delle Vittorie <Arco>
Data ultima modifica: 14/09/2017, Data creazione: 26/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di Santa Maria delle Vittorie


Altre denominazioni Chiesa della Madonna della Vittoria;Chiesa della Madonna delle Vittorie;S. Maria delle Vittorie


Autore(Ruolo)  Sartori, Giorgio (progetto ampliamento chiesa)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze trentine (costruzione)



Notizie storiche  XV - XVI (inizio lavori intero bene)
Nel 1609 i consoli di Arco chiesero al principe vescovo Carlo Gaudenzio Madruzzo di poter terminare la costruzione di una chiesa dedicata alla Madonna in località Linfano, la cui costruzione era "principiata, et quasi compiuta" più di cento anni prima, quindi all'inizio del Cinquecento o alla fine del Quattrocento, per sciogliere un voto fatto dalla comunità.
1626 - 1627 (completamento intero bene)
La data del 1626, incisa sul portale di accesso alla sacrestia e sull'affresco dell'arco santo, indica che i lavori erano quasi ultimati, ma non ancora conclusi, secondo alcuni documenti conservati presso l'Archivio del Comune di Arco che registrano problemi finanziari. L'edificio doveva essere definitivamente completato nel 1627.
1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)
Durante la prima guerra mondiale la chiesa venne danneggiata da una granata, che distrusse un altare in legno e una pala.
1948 - 1948 (ampliamento intero bene)
Nel 1948 l'edificio, considerato di grandezza insufficiente per l'accresciuta comunità, venne ampliato nell'abside e nella sacrestia, su disegno del geometra Giorgio Sartori di Rovereto, che eseguì anche lavori di consolidamento della struttura.
1994 - 1994 (ristrutturazione intero bene)
La chiesa è stata ristrutturata nel 1994.



Descrizione  Situata nella campagna di Linfano, all'estremità meridionale del territorio del Comune di Arco, la chiesa della Madonna delle Vittorie ricorda probabilmente nel titolo una vittoria militare ottenuta dalla città sulle truppe veneziane che dominarono l'Alto Garda fino al 1509, visto che, secondo una lettera inviata dai consoli al principe vescovo Carlo Gaudenzio Madruzzo nel 1609, già all'inizio del Cinquecento Arco aveva fatto voto di erigere qui un luogo di culto dedicato alla Vergine, che si accingeva solo allora a terminare. La struttura venne danneggiata durante la prima guerra mondiale e ampliata nell'abside nel 1948. La chiesa, circondata dagli olivi, è orientata a nord-ovest, verso il monte Brione; presenta una facciata a capanna centrata da un oculo cieco affrescato, con due finestre rettangolari poste a sinistra e a destra del portale e tetto a due spioventi. Sul lato sinistro si innesta il campanile a pianta quadrangolare, mentre a destra emerge il volume della sacrestia. All'interno l'unica navata è coperta da una volta a crociera sostenuta da quattro peducci angolari; un'arcata a pieno centro conduce nel presbiterio rettangolare, elevato di un gradino e concluso dal catino absidale. La chiesa è ornata sia in facciata che all'interno da alcuni affreschi coevi alla costruzione attribuiti al pittore trentino Giovanni Antonio Zanoni.

Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio sempre a pianta rettangolare, concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a capanna con portale a luce rettangolare serrato tra due finestre anch'esse rettangolari con cornice modanata in pietra. Finiture a intonaco tinteggiato e conci angolari in pietra a vista e oculo centrale cieco incassato, affrescato; tetto a due falde.
Prospetti
Alla fiancata sinistra, illuminata da una monofora centinata in navata e una finestra rettangolare nel presbiterio, si appoggia un'arcata a pieno centro in pietra, posta perpendicolarmente rispetto al muro della chiesa; lungo la fiancata destra emerge il volume della sacrestia.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare intonacata e tinteggiata, innestata alla chiesa sulla fiancata sinistra. Cella campanaria illuminata da una monofora per lato, chiuse da inferriate; tetto a quattro spioventi.
Struttura
Strutture portanti verticali in muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da volta a crociera in muratura, presbiterio da tetto a due spioventi in legno; catino absidale in muratura.
Coperture
Manto di copertura in coppi per chiesa e campanile.
Interni
Interno a navata unica, coperta da un'unica crociera sostenuta da quattro peducci angolari; un'arcata a pieno centro con i pilastri e i capitelli in pietra a vista introduce al presbiterio, elevato di un gradino e illuminato da una finestra rettangolare strombata sul lato sinistro, mentre su quello destro si apre il portale che conduce alla sacrestia, sormontato da una nicchia centinata con affresco staccato. Catino absidale. Finiture a intonaco tinteggiato, ove non vi siano pitture murali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in mattonelle di cotto disposte a spina di pesce; le stesse mattonelle, disposte in corsi longitudinali, coprono il presbiterio.
Elementi decorativi
Decorazioni ad affresco coeve alla costruzione ornano la facciata, la sommità dell'arco santo e la nicchia sopra l'accesso alla sacrestia (affresco staccato).



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1970)
L'adeguamento liturgico è parzialmente attuato con accostamento di elementi eterogenei e non ha dunque carattere di stabilità: al centro del presbiterio storico, l'altare verso il popolo è fisso, ad ara, su predella propria, in pietra e legno dipinto, ornato da rilievi in terracotta. Si tratta del reimpiego della mensa dell'altare storico, realizzato nel 1948 circa da Ferdinando Cian (ne esiste il disegno presso l'Archivio Diocesano Tridentino, datato 1946), completato da decorazioni floreali (oggi poste davanti alla mensa) e da una scultura della Madonna col Bambino, ora isolata al centro del catino absidale, sopra una colonna.
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
Un leggio in legno e metallo posto nei pressi dell'arco santo, sulla sinistra, funge da ambone. La sede è una sedia posta presso il catino absidale, realizzata in legno.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Trento
Decanato di Arco
Parrocchia di Santa Maria Assunta

via Linfano - Arco (TN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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