CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
7/5/2024 Diocesi di Jesi - Inventario dei beni culturali immobili
Santuario di Santa Maria fuori Monsano <Monsano>
Data ultima modifica: 13/02/2019, Data creazione: 20/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Santuario di Santa Maria fuori Monsano


Altre denominazioni S. Maria fuori Monsano


Autore(Ruolo)  Fabrizi, Stefano (lavori su copertura Cappellina fine Anni Novanta)
Borocci, Marco (restauro e consolidamento Santuario Anno 2000)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze marchigiane (fondazione)
maestranze marchigiane (ampliamento quattrocentesco del volume )
maestranze marchigiane (demolizione e ricostruzione settecentesca)
maestranze marchigiane (costruzione facciata ottocentesca)
maestranze marchigiane (manutenzione straordinaria coperture XXI secolo)



Notizie storiche  XV - 1471 (preesistenze intorno)
L’origine della chiesa si fa risalire ad un fatto miracoloso avvenuto tra il febbraio ed il marzo 1471. Secondo la leggenda, ancora oggi molto radicata nella devozione degli abitanti del luogo, la Vergine apparve a più persone esplicitando la propria volontà di veder eretta una chiesa presso un olmo da lei stessa prescelto. I massari di Monsano si accingono quindi a costruire, in un solo giorno, una piccola cappella che diviene immediatamente meta di pellegrinaggio. Era un semplice ambiente rettangolare con un soffitto in legno dorato e ornato di fiori.
1472 - 1472 (realizzazione affresco interno)
Nel 1472 Andrea di Bartolo ha l’incarico di dipingere a fresco l’immagine della Vergine secondo la descrizione che ne avevano fatto i testimoni dell’apparizione, un’immagine destinata a divenire immediatamente oggetto di grande devozione.
1488 - 1488 (ampliamento intero bene)
Nel 1488, poiché l’iniziale costruzione era troppo angusta per accogliere le folle dei fedeli, il Vescovo Tommaso Ghislieri, con le offerte degli stessi fedeli e con il proprio patrimonio, fece realizzare una chiesa più grande, in modo che la prima chiesetta ne divenisse la cappella principale. Fece infatti realizzare un ampio porticato sostenuto da più archi. Allo stesso autore dell’affresco della Vergine vennero commissionati ulteriori affreschi nel portico medesimo e, precisamente, nelle lunette degli archi. La chiesa quattrocentesca risultava quindi divisa in due ambienti distinti, di cui il primo, per i fedeli, è detto “sub nudo tecto”, cioè con copertura a capriate, con una cantoria in legno sulla controfacciata e due altari. Un arco introduceva nel sacello che ospita l’immagine quattrocentesca della Vergine corrispondente alla cappella primitiva costruita in un solo giorno. Accanto alla nuova chiesa il Vescovo volle anche una piccola abitazione per il Rettore del Santuario.
1488 - 1488 (consacrazione intero bene)
Il 15 agosto 1488 la chiesa venne solennemente consacrata dal vescovo Ghislieri.
1729 - 1734 (demolizione e ampliamento intero bene)
Quasi sicuramente la configurazione architettonica della chiesa rimase la stessa per oltre due secoli sino a quando, per la grande folla di fedeli che si veniva sempre radunando intorno alla piccola cappella, si generò la necessità di ampliarla, con conseguente distruzione del portico e degli affreschi. Tra il 1729 e il 1734, pur lasciando invariata la struttura a doppia aula, fu eseguito un ampliamento consistente nella realizzazione di una costruzione, aderente alla chiesetta, a base pressoché quadrata, con misure interne di metri 9,15 x 9,52, con volta a crociera. Il nuovo ingresso venne dotato di un vestibolo con nicchie laterali e un altare incassato ai lati destro e sinistro. Presumibilmente fu in quel contesto costruito anche il campanile.
1790 - 1793 (completamento interni)
Nel 1790 fu ricostruito l’altare principale e il fonte battesimale. Nel 1793 la sacra cappella viene ricoperta di marmi preziosi.
XIX - 1869 (realizzazione facciata esterno)
Nel 1869 venne terminata la facciata della chiesa, a cui si mise mano dopo la ricostruzione della casa parrocchiale avvenuta nel 1853. La facciata però è di modestissima definizione formale, meccanicamente sovrapposta al corpo della chiesa di cui non riesce a diventare parte integrante.
1995 - 1995 (manutenzione straordinaria copertura Cappellina)
Nel 1995 sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria alla copertura della cappellina del santuario con autorizzazione edilizia n. 34/95 del 25 Novembre 1995, protocollo n. 2350/95. Il progetto e la direzione lavori sono stati affidati al geometra Stefano Fabrizi di Jesi. Impresa Esecutrice "Roberto Faini" di Jesi.
2000 - 2000 (restauro e consolidamento intero bene)
Nel 2000 si è intervenuti con un restauro, risanamento e consolidamento statico del santuario con autorizzazione edilizia n. 13/2000 del 4 Novembre 2000, protocollo n. 8530. Progetto e direzione lavori dell'ingegnere Marco Borocci di Jesi, dell'architetto Maria Cristina Borocci di Jesi e del geometra Stefano Fabrizi di Jesi. Si è intervenuti anche sulle coperture con una manutenzione straordinaria di tutto il tetto, compresa la sostituzione di gronde e pluviali. Impresa esecutrice "Arturo Serrani srl" di Marina di Montemarciano.
2012 - 2012 (tinteggiatura interni)
Nel 2012 è stato effettuato un intervento di tinteggiatura delle pareti interne della chiesa.
2016 - 2018 (messa in sicurezza intero bene)
A causa dei danni subiti in occasione del sisma 2016 nella chiesa è stato fatto un intervento di messa in sicurezza che ha consentito la riapertura al culto dell'edificio nel 2018.



Descrizione  La Chiesa di Santa Maria di Monsano, detta anche Santa Maria fuori Monsano, ha un impianto planimetrico ad un’unica navata ed un presbiterio affusolato di forma rettangolare. La facciata neoclassica della seconda metà dell’Ottocento è caratterizzata da quattro lesene reggenti a loro volta la cornice di trabeazione, oltre la quale è impostato un frontespizio rettangolare a doppio livello con sovrastante pinnacolo con croce in ferro. La chiesa è completamente intonacata, ad eccezione del campanile che si presenta in mattoni di laterizio a faccia vista. Il portale di ingresso introduce al vestibolo dal quale si accede all’aula con volta a crociera. Nelle due pareti laterali è stato ricavato un altare incassato in nicchie e separato da lesene che sorreggono una cornice marcapiano che corre lungo tutta la navata. Gli altari laterali sono provvisti di una finestra di forma rettangolare. Ai fianchi del vestibolo vi sono due nicchie a cui si accede dall’aula. In una è posto il fonte battesimale, nell’altra c’è la scala in legno che porta all’organo del 1871, non più funzionante, sovrastante il vestibolo. Tra il 1729 e il 1734 venne costruito il campanile, prima di allora mai presente nelle documentazioni. Venne posizionato al fianco destro dell’originario edificio nell’angolo formatosi con l’ampliamento. E’ a pianta quadrata e svetta per due piani oltre la linea di gronda della chiesa. Nei due piani divisi da cornicioni aggettanti sono presenti monofore ad arco in ogni lato. Al secondo piano vi è la cella campanaria. Si conclude con una cuspide a cupola.

Presbiterio
La parte più antica della chiesa è il presbiterio; secondo la narrazione che ne fanno gli storici jesini, tra il febbraio e il marzo del 1471 la Vergine apparve più volte nel territorio di Monsano, chiedendo che in una località, detta dell’ Olmo, vi fosse edificata una cappella in suo onore. Nella parete di fondo della chiesa fu affrescata l’immagine della vergine da Andrea di Bartolo. I tanti interventi che si sono succeduti intorno alla primitiva cappellina concorrono ad una non perfetta definizione della struttura edilizia.
Organo
Nel 1871, in occasione delle celebrazioni del quinto anniversario delle apparizioni mariane, Odoardo Cioccolani viene incaricato di realizzare l’organo. Posizionato nella cantoria, risulta composto da 25 canne distribuite in un’unica campana a cuspide, da 50 tasti con prima ottava corta, e da pedaliera a leggio di 18 tasti. La cassa lignea, addossata alla parete, è a profilo piatto dipinta di grigio con motivi tromp l’oeil raffiguranti specchiature e cornici. All’interno, una tela posta a lato della cassa, raffigura in oro su fondo blu strumenti musicali ad uno spartito. Non è attualmente funzionante.
Affresco
La “Madonna” di Andrea di Bartolo è del 1475, ridipinta poi nel secolo XVIII. Si trova nello stesso luogo dove la dipinse l’artista al momento della prima edificazione del santuario. L’immagine attuale è però massicciamente rifatta rispetto all’originale che, si ipotizza, doveva essere molto simile a quella dipinta dallo stesso artista a Belvedere Ostrense e nota come La “Madonna del sole”. Il volto e le mani sono ad affresco, la veste è costituita da un broccato settecentesco tessuto in oro con ricchissimi motivi decorativi a ghirlande fiorite. Il velo fu probabilmente applicato al momento della incoronazione dell’immagine avvenuta nel 1871. L'opera è stata restaurata nel 2004.



Adeguamento liturgico  navata - aggiunta arredo (2007)
Mentre le panche presenti risalgono agli anni Settanta del Novecento, le sedie sono state aggiunte solo nel 2007.
ambone - aggiunta arredo (1998)
L'attuale ambone è stato donato da una famiglia del luogo alla chiesa nell'anno 1998.
altare - aggiunta arredo (1998)
L'attuale altare, un semplice tavolino in legno, è stato portato nella chiesa nell'anno 1998 ed è stato posizionato sul gradino del presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Marche
Diocesi di Jesi
Parrocchia di Santa Maria

Via Santa Maria 27 - Monsano (AN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.