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22/5/2024 Diocesi di Modena - Nonantola - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Pietro Apostolo <Cittanova, Modena>
Data ultima modifica: 05/12/2022, Data creazione: 30/8/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Pietro Apostolo


Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo;S. Pietro Apostolo


Autore(Ruolo)  Gallini, Giambattista (direzione dei lavori di ricostruzione della chiesa)



Ambito culturale (ruolo)  classicismo (costruzione dell'edificio)



Notizie storiche  744 - 1313 (preesistenza carattere generale)
Il complesso architettonico della chiesa di Cittanova pare abbia origini al tempo dei Longobardi. Fondata dal re Liuptrando, come testimonia una lapide rinvenuta nel 1313 ed oggi conservata al Museo Lapidario Estense, la chiesa fu poi probabilmente donata nel 744 dal re Ildebrando, nipote di Liuptrando, al vescovo di Modena Giovanni. Successivamente si ha notizia che intorno all'830 il vescovo di Modena, Deodato, donò la chiesa a Leone, che fu nominato arciprete di Cittanova.
1480 - 1480 (restauri carattere generale)
Della chiesa nei secoli seguenti si hanno vaghe notizie, ma si conservano le generalità degli arcipreti succedutisi alla sua guida. Le prime notizie di restauro risalgono al 1480, al tempo di Guidotto Guidoni arciprete, alla cui memoria si conserva una lapide all'interno della chiesa, ma non si ha notizia dei lavori eseguiti.
1645 - 1685 (riedificazione campanile)
Tra il 1645 e il 1685, al tempo di Federico Spadai arciprete, pare sia stato invece riedificato il campanile. (P. CRESPOLANI, Memorie storiche sulla chiesa plebana di Cittanova e suoi Arcipreti dall'anno 830 al 1937, Modena 1937).
1708 - 1708 (ricostruzione canonica)
Nel 1708 si ha notizia della costruzione di un nuovo edificio per la canonica, probabilmente individuabile nel fabbricato attualmente a sud della chiesa.
1715 - 1715 (ricostruzione intero bene )
All'inizio del Settecento (1715), sotto la guida di don Giambattista Golfieri pare inizino i lavori per una "nuova chiesa" sotto la direzione dell'architetto Giambattista Gallini.
1763 - 1763 (informazioni storiche carattere generale)
Tuttavia nel 1763, divenuto arciprete don Pellegrino Golfieri, abbiamo notizia che la chiesa fosse "per metà diroccata e l'altra metà minacciante rovina" (Inventario del 21 agosto 1763 formato in occasione della morte di d. Pellegrino Golfieri, presso Archivio Parrocchiale di Cittanova).
1781 - 1781 (restauri intero bene )
Gli arcipreti che seguirono si impegnarono ai lavori di restauro della chiesa; ne rimane memoria in un documento conservato all'archivio di Stato: "Copia dell'estratto e speso seguito nella fabbrica della chiesa di Cittanova che durante l'anno 1781 si è soffittata, ridotta ad ordine dorico, con aver alzati quattro pilastri, fatti di nuovo i cornicioni, i pilastri, i capitelli, e gli stucchi, che al presente esistono nella detta chiesa. Si è pure rifatta verso la via Emilia parte della muraglia esterna della ridetta chiesa nella sommità del quale si è posta la navetta, trasferito il pulpito non meno che il battistero in luoghi più comodi, e fatti altri necessari lavori e lodevoli" (Inventario Cabassi, ASMo, AG, F.52).
1785 - 1785 (decorazioni facciata)
Nel 1785 l'intera facciata fu fatta decorare da Ludovico Bosellini, scenografo ufficiale di Casa d'Este, attivo nel Belvedere del Palazzo Ducale di Sassuolo.
1807 - 1907 (costruzione sagrestia)
Negli stessi anni si lavora anche all'inizio della costruzione di una nuova sagrestia autonoma, i cui lavori dovettero protrarsi fino al 1807 (P. CRESPOLANI, 1937) e che dovrebbe corrispondere all'attuale sagrestia a nord-est della chiesa. Del fabbricato annesso alla chiesa, composto di due corpi di fabbrica addossati l'uno all'altro, identificato catastalmente con la particella 57 e prevalentemente adibito a servizi parrocchiali, non si rilevano notizie inerenti l'epoca di costruzione, esistono solamente gli atti che descrivono i lavori probabilmente eseguiti nel 1907, corredati di tavole ad opera dell'ing. Domenico Barbanti. (ASCMo, Anno 1907, Fascicolo 29).
1936 - 1936 (soprelevazione campanile)
Al 1936 risale il progetto di sopraelevazione del campanile che aveva ceduto nella parte superiore.
1989 - 1996 (restauri intero bene )
Tra il 1989 e il 1990 sono stati eseguiti lavori di restauro della facciata principale della chiesa, e nel 1992 lavori di restauro interni alla stessa, nonché il rifacimento del piazzale antistante la chiesa nel 1996, ad opera dell' arch. Fabio Massimo Pozzi.



Descrizione  Il Complesso parrocchiale della Chiesa di San Pietro Apostolo comprende: la Chiesa e sagrato, la canonica, ed un fabbricato ad uso servizi parrocchiali. La chiesa presenta pianta ad aula con una sola navata e una successione di cappelle laterali a simulazione di navate minori laterali. La facciata, intonacata, è connotata da un impianto tripartito che evidenzia la navata, di maggiore altezza, coronata da un frontone modanato, e le parti laterali più basse, che vi si raccordano con decorazione a volute. La facciata, probabilmente decorata da Ludovico Borsellini nel 1785, appare tripartita anche verticalmente con un primo ordine su cui campeggia il portale delimitato da due paraste che sorreggono un timpano ad arco a tutto sesto, decorato con modanature a dentelli che riprendono il frontone, un secondo livello occupato da una finestra con cornice modanata, e il terzo livello con frontone e relativo timpano recante un bassorilievo del calice eucaristico. L'interno è scandito da paraste trabeate ad ordine ionico con l'aggiunta di cornucopie, che individuano una prima campata rettangolare voltata a botte e i cui pilastri delimitano le nicchie di due cappelle, quella sulla sinistra adibita a battistero, con altare e paliotto in scagliola; la seconda campata, più ampia, a pianta quadrata e voltata a vela, seguita da una terza campata rettangolare, analoga alla prima, con cappelle e altari con paliotti in scagliola settecenteschi dedicati alla Vergine del Rosario (quello di sinistra) e ai santi Sebastiano e Rocco (quello di destra). Le relative pale d'altare seicentesche, di cui quella dei Santi Sebastiano e Rocco è attribuita alla cerchia del Guercino, sono ora apposte sulla controfacciata. Una balaustra delimita lo spazio più ristretto del presbiterio, voltato a vela, cui si affiancano l'accesso alla sagrestia e al campanile da un lato e un piccolo coro dall'altro, entrambi sormontati da tribune che si affacciano sull'altare maggiore, anch'esso settecentesco; lo spazio del presbiterio si chiude con l'abside sulle cui pareti si aprono due finestre a vetri policromi istoriati con rappresentazione di Santi. A nord dell'abside trovano spazio la sagrestia, in cui è collocato un altare con paliotto in scagliola, e il campanile, caratterizzato da grandi finestroni ad arco a pieno centro solamente su tutti lati della cella campanaria. Nell'immediata destra di chi entra è affissa una lapide che ricorda il restauro voluto da Guidotto Guidoni nel 1480, testimonianza materiale più antica che riguarda la chiesa. Altre lapidi e iscrizioni recanti memorie di ritrovamenti e restauri sono inserite nella controfacciata. L'intero impianto appare di stile settecentesco, coerentemente con l'epoca di ricostruzione della chiesa stessa, ma sono assai probabili interventi successivi, anche se non precisamente documentati.

Struttura
Struttura portante in muratura continua in laterizio, copertura a falde con orditura in legno, manto in coppi laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazioni interne miste: nell'aula battuto in graniglia di marmo, il presbiterio in marmi policromi.
Impianto strutturale
La chiesa presenta pianta ad aula con una sola navata, conclusa da abside semicircolare. L'aula ha una successione di cappelle laterali a simulazione di navate minori laterali.
Coperture
Struttura di copertura a falde inclinate, con orditura primaria e secondaria in legno, manto in coppi laterizi tradizionali.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1980)
Nel 1980 è stato aggiunto, donato da una famiglia del luogo, l'altare in marmo per la celebrazione. Retrostante all'altare si trova quello maggiore con tabernacolo; guardando dall'aula a destra si trova la sede in legnami e a sinistra l'ambone in metallo. La zona del presbiterio è sopraelevata rispetto l'aula da un gradino e presenta balaustra in marmi policromi.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Modena - Nonantola
Vicariato cittadino "S.Faustino-Madonnina" - Unità Pastorale "Madonnina"
Parrocchia di San Pietro Apostolo

via Pomposiana 13 - Cittanova, Modena (MO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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