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13/5/2024 Diocesi di Parma - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano <Gaione, Parma>
Data ultima modifica: 07/05/2021, Data creazione: 9/9/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano


Ambito culturale (ruolo)  maestranze padane (costruzione)



Notizie storiche  VII - VIII (fondazione intero bene)
Secondo lo studioso Sergio Stocchi a quest'epoca risale la fondazione dell'edificio.
XI - XII (rifacimento intero bene)
Ricostruzione in forme romaniche dell'edificio avvenuta tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo. Si trattava di un edificio triabsidato, a pianta basilicale, con piano di calpestio più basso rispetto all'attuale, il cui piccolo altare in laterizio, in mattoni romani riutilizzati, è stato messo in luce nei più recenti restauri. Risale a ques'epoca anche il battistero con foro centrale, per il rito ad immersione, rinvenuto nella prima campata a sinistra: forse un piccolo ambiente battesimale prima esterno e, successivamente inglobato nell'edificio.
1185 - 1185 (citazione intero bene)
Prima citazione dell'edificio, secondo lo studioso Drei, in cui la pieve è menzionata come importante tappa su una via secondaria alla Francigena.
1230 - 1230 (citazione intero bene)
Prima citazione nel registro delle decime della Diocesi di Parma che testimonia l'esistenza di una chiesa.
XVI - XVII (rifacimento intero bene)
La pieve viene ampliata secondo le nuove indicazioni controriformistiche: si crea un'unica abside quadrangolare; le capriate della navata centrale sono sostituite con arcate in muratura, mentre la struttura rimane in legno.
1812 - 1813 (restauro interno)
Sistemazione e recupero dei locali di servizio a sud adibiti a sagrestia.
1815 - 1815 (costruzione cappella sinistra )
Viene aggiunta sul lato nord una cappella dedicata alla Beata Vergine del Rosario.
1832 - 1833 (restauro campanile)
Restauro della torre campanaria a seguito dei danni del sisma avvenuto nel mese di marzo.
1844 - 1844 (ampliamento intorno)
Ampliamento della canonica.
1851 - 1855 (completamento facciata)
Si rinforza la facciata costruendo due speroni angolari per contrastare il pericoloso cedimento del fronte.
1910 - 1910 (restauro coperture)
Restauro delle coperture.
1925 - 1925 (restauro interno)
Rifacimento della pavimentazione.
1932 - 1932 (costruzione battistero)
Costruzione di un nuovo battistero.
1951 - 1951 (costruzione intero bene)
Ricostruzione dell'abside ad est, ancora più arretrata, unitamente a parte del transetto. L'ingresso è spostato sul lato sud, poichè il muro di recinzione schiaccia la facciata. Ripristino delle monofore sui fronti nord e sud. Eliminazione dell'intonaco esterno.
1952 - 1952 (restauro interno)
Recupero delle colonne tonde in cotto e pietra di fiume.
1954 - 1955 (restauro interno)
Si completa il recupero della nuova area presbiterale con il rivestimento delle arcate con un paramento di mattoni a vista, mentre sulle parti alte della navata centrale vengono riaperte le antiche monofore romaniche.
1956 - 1962 (completamento interno)
Su progetto del parroco don Bernardi, vengono realizzati i mosaici nella lunetta della controfacciata e nell'abside: il disegno rimanda alle poetiche del movimento "Novecento" e la realizzazione è a cura dell'Istituto di Arte Sacra Beato Angelico di Milano.
1957 - 1957 (completamento ingresso sud)
Il prof. A. Corvi realizza la lunetta in terracotta che è collocata sul portale sud, oggi ingresso della chiesa.
1957 - 1957 (rifacimento intorno)
Recupero del sagrato con la formazione di un'area pavimentata in ciottoli e la messa a dimora di alberi.
1966 - 1966 (adeguamento liturgico presbiterio)
Realizzazione del nuovo altare secondo le indicazioni post-conciliari su disegno di don Bernardi.
1970 - 1983 (restauro intero bene)
Il nuovo parroco, don Patanè, prosegue i lavori volti a recuperare l'aspetto romanico della chiesa: si restaurano le coperture; si recuperano i lacerti di affreschi medievali; si restaura la facciata, con la demolizione degli speroni; si abbassa il livello interno, recuperando il bassamento delle colonne, e si effettuano scavi archeologici che portano al rinvenimento del basamento del fonte battesimale e il sedime dell'altare originario; si sistema il campanile.
1978 - 1978 (restauro fianco nord)
Recupero del lato nord.
2001 - 2004 (restauro intero bene)
La pieve è stata oggetto di un progetto di recupero complessivo, redatto dallo Studio di architettura Bordi Rossi Zarotti, realizzato per stralci funzionali con il recupero delle coperture della chiesa; il restauro dei fronti esterni di canonica e oratorio; il rifacimento della pavimentazione all'interno, la sistemazione della zona presbiterale lasciando a vista, per mezzo di una lastra di cristallo, il sedime delle absidi romaniche; il ritinteggio del transetto; adeguamento liturgico del presbiterio.



Descrizione  La pieve, a pianta basilicale risalente al XII-XIII secolo, presenta nelle strutture in elevato una muratura mista in laterizio e sasso di fiume a vista, per la demolizione dell'intonaco eseguita nel secondo dopoguerra. Le strutture in elevato sono, nei volumi antichi, in muratura mista laterizio-sasso di fiume a corsi irregolari e, nelle costruzioni recenti, in laterizio. Sul fianco sud della chiesa e al campanile è addossata la canonica, realizzata nel corso del XVIII-XIX secolo. A ovest del complesso chiesa-casa canonica insiste il sagrato perimetrato da una recinzione in muratura. All'interno la chiesa presenta i prospetti delle navate con paramento a vista in laterizio e sassi di fiume a corsi irregolari. La sequenza dei pilastri di separazione tra le tre navate articolano la spazialità dell'edificio. I setti murari interni di separazione tra le navate insistono sulle arcate di raccordo tra i pilastri; il raccordo tra pilastri e muratura è realizzato con capitelli a cubo smussato. Le murature sono per gran parte a vista per la rimozione dell'intonaco attuata nel secondo dopoguerra; solo nella parte superiore delle navate, in prossimità delle coperture, è conservata una fascia ad intonaco con tracce di decorazione figurativa, ascrivibile al XVII-XVIII secolo, oltre alla sequenza irregolare delle monofore. Le superfici interne dei volumi dell'area presbiterale, ricavate attorno agli anni Cinquanta, creano un presbiterio absidato con cappelle laterali, quasi a formare un transetto, comunicante con pedane mobili a gradini all'area delle navate, e sono ad intonaco.

Struttura
Edificio a tre navate parallele e presbiterio a terminazione piatta, con coperture a capriate lignee, sostenute da otto colonne in cotto e sassi di fiume, capitelli a cubo smussato e pareti in pietra di fiume a vista alternata a cotto e con cordoni in cotto a dente di sega che contornano la sommità.
Pianta
Pianta basilicale con orientamento ad est.
Coperture
La chiesa presenta una copertura a capanna a falde regolari sfalsate, con manto in coppi posato su pianelle in laterizio su orditura lignea; nel transetto, ricreato ex novo nel secondo dopoguerra, sotto il manto in coppi su orditura lignea sono state costruite volte non portanti a botte.



Adeguamento liturgico  altare - intervento strutturale (2004)
Nuovo altare in pietra martellata rivolto verso l'assemblea realizzato su progetto degli architetti Bordi, Rossi, Zarotti.
cattedra - aggiunta arredo (2004)
Una cassapanca lignea segue la parete perimetrale concava dell'abside; la seduta per il celebrante, posta al centro del semicerchio, è dotata di schienale.
tabernacolo - aggiunta arredo (2004)
Su un parallelepipedo ligneo, collocato a sinistra dell'altare, è stata ricavata una nicchia e rimontato lo sportello del precedente tabernacolo. Il legno è il medesimo della sede.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Parma
Zona past. n. 5 Parma Vigatto
Parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano

viale don Aldo Bernardi, 18 - Gaione, Parma (PR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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