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9/5/2024 Diocesi di Brescia - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Tommaso e Andrea Apostoli <Pontevico>
Data ultima modifica: 23/05/2016, Data creazione: 20/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Tommaso e Andrea Apostoli


Altre denominazioni SS. Tommaso e Andrea apostoli


Ambito culturale (ruolo)  maestranze lombarde (costruzione chiesa)



Notizie storiche  IX - IX (preesistenze intero bene)
Un diploma imperiale di Ludovico II conferma la presenza a Pontevico, nel 847, dei Monaci di San Zenone di Verona.
XII - XII (preesistenze intero bene)
Lo storico Berenzi documenta che nel 1196 era arciprete della pieve di Pontevico un certo Alberto. La pieve è dedicata a Sant'Andrea, patrono dei pescatori, e sorge nella zona allora del cimitero. Estende la sua autorità sui territori di Pontevico, Alfianello, Seniga e San Gervasio.
XIII - XIII (preesistenze intero bene)
Da un documento del "Liber Poteris" della città di Brescia si rileva che il paese è distinto in due borghi con due castelli e due chiese: la pieve di Sant'Andrea e la chiesa succursale, intitolata poi a Santo Tommaso Apostolo.
XV - XV (preesistenze intero bene)
Nella chiesa di Santo Tommaso il Papa Pio II concede il Beneficio di San Bernardino incaricando dell'erezione giuridica il parroco di Sant'Agata di Brescia, Pasino de Storis che lo attuò il 28 aprile 1643
XV - XV (preesistenze intero bene)
Nel 1486 viene abbattuta la chiesa di Santo Tommaso, ormai insufficiente per la popolazione del Borgo Nuovo. Se ne costruisce un'altra, la parrocchiale rimane Sant'Andrea.
XVI - XVI (preesistenze intero bene)
Il 25 settembre 1565 giunge a Pontevico in visita pastorale il vescovo Domenico Bollani che esamina la situazione della parrocchia e impone severe regole secondo i dettami del Concilio di Trento. Intima all'arciprete, il nobile veneto monsignor Silvestro Valier, la residenza nella sede, pena la decadenza dell'incarico. I sindaci del Comune e della Schola del Santissimo Sacramento segnalano che la chiesa di Sant'Andrea è piccola e non contiene tutti i fedeli. Chiedono al vescovo che costringa il rettore a costruire una nuova più grande.
XVI - XVI (preesistenze intero bene)
Nel 1570 i cappellani della chiesa di Santo Tommaso e la popolazione del borgo alto chiedono al Vescovo di Brescia che la chiesa di San Tommaso sia fatta parrocchiale. Il parroco di Sant'Andrea, Silvestro Valier, si oppone e si rifiuta di aiutare finanziariamente l'ampliamento.
XVI - XVI (ampliamento intero bene)
Un decreto vescovile del 1574 erige a parrocchia la chiesa di Santo Tommaso togliendo il titolo alla pieve di Sant'Andrea. La nuova parrocchiale è dedicata da allora ai Santi Tommaso e Andrea. Monsignor Valier, divenuto parroco di San Tommaso, si fa carico di gran parte delle spese per l'ampliamento della chiesa. Una epidemia di peste interrompe i lavori.
XVI - XVI (ampliamento intero bene)
Il 10 1580 il cardinale Carlo Borromeo, in qualità di visitatore apostolico nei territori della diocesi suffragante la metropolitana milanese, visita, in compagnia del cugino conte Nicolò Gambara, il territorio di Pontevico. Fra le altre prescrizioni, ordina al parroco Salomon Valier, nipote del precedente, che la chiesa sia rifatta completamente e "la si allunghi di altre tre arcate nella porta anteriore, sia completato il pavimento. La torre campanaria rimanga nel medesimo luogo. Il cimitero (antistante) venga chiuso da ogni lato con un muro e nello stesso tempo venga costruito un ossario".
XVI - XVI (demolizione totale intero bene)
Nel 1583 la chiesa di Santo Tommaso viene completamente demolita.
XVI - XVII (riedificazione intero bene)
Il 3 agosto 1584 comincia la ricostruzione della chiesa su disegno dell'architetto cremonese Giuseppe Dattari, detto il Pizzafuoco. Nel 1592 la chiesa è visitata dal cardinale Morosini che la definisce "ben fatta et ricca de ornamenti". Nel 1610, in seguito a una istanza del Comune di Pontevico, dei Rettori di Brescia e della Repubblica Veneta, il pontefice Paolo V con bolla del 7 settembre erige in Abbazia la chiesa di Santo Tommaso concedendo all'arciprete Angelo Gabrieli ed ai suoi successori il titolo ed i privilegi degli abati. Il 19 aprile 1610 il vescovo Marino Giorgi consacra la nuova chiesa.
XVII - XVII (completamento nucleo cenrtrale)
Nel 1674 il gesuita Ottavio Goti dona le reliquie di San Desiderio. L'Amministrazione Comunale commissiona un sacrario di mogano e argento per conservare le reliquie insieme a quelle di San Pancrazio, saranno collocate presso l'altare di San Giuseppe.
XVIII - XVIII (riedificazione campanile)
Nel 1743 inizia la costruzione della torre campanaria in sostituzione di quella vecchia, devastata da un incendio. Viene terminata nel 1747.
XIX - XIX (completamento nucleo centrale)
Nel 1839 la celebre ditta Serassi di Bergamo costruisce l'organo, dono dell'abate Giovanni Francesco Bonaldi.
XIX - XIX (ampliamento intero bene)
Nel 1886 terminano i lavori di ampliamento, fortemente voluti dall'abate Cremonesini, su progetto dell'ingegnere Tadini di Verolanuova. La facciata fu interamente rifatta, su disegno dell'ingegnere Francesco Bertazzoli, e portata in avanti così da creare due nuove cappelle e il presbiterio fu arretrato incorporando la vecchia sagrestia. Sul luogo della precedente abside fu riattata la pseudo cupola. La volta fu affrescata dal pittore comasco Luigi Tagliaferri. L'interno fu arricchito da stucchi e dorature. Il pavimento fu abbassato di circa un metro e mezzo e fu eliminata la scalinata di accesso. Durante i lavori si scopre sotto il pavimento un mattone graffito che racconta la storia delle origini della chiesa.
XX - XX (rifacimento nucleo cenrtrale)
La sera del 18 gennaio 1959 un incendio, sviluppatosi nell'organo per un corto circuito, distrugge lo strumento, danneggia la cupola, gli stucchi, gli affreschi, le cantorie, l'altare maggiore, le balaustre, il pavimento. Successivamente furono eseguiti lavori di ricostruzione e restauro,a cura dell'abate Angelo Crescenti. A marzo 1960 la chiesa abbaziale viene riaperta al culto con la benedizione apostolica di Papa Giovanni XXIII e la presenza del vescovo Giacinto Tredici che consacrò l'altare maggiore.
XXI - XXI (restauro intero bene)
Nel 2009, in occasione delle celebrazioni per il quattrocento anniversario dell'elevazione della chiesa di Pontevico ad abbazia, si inaugura il nuovo organo realizzato dalla ditta Mascioni di Varese. Contestualmente si concludono i lavori di restauro delle superfici esterne della chiesa e del campanile.



Descrizione  La chiesa parrocchiale dei Santi Tommaso e Andrea Apostoli si trova nel centro abitato di Pontevico, nella Bassa Centrale Ovest bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso ovest. La facciata, avente frontone triangolare completo di statue in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro scandito da lesene composite giganti: nell'ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale di accesso all'aula sormontato da architrave e coronamento mistilineo poggianti su semi colonne; nel registro superiore fiancheggiano la finestra tipo serliana, avente architrave ad arco a tutto sesto, collocato in corrispondenza del portale sottostante. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano finestre rettangolari che consentono l'illuminazione naturale dell'aula e del presbiterio. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato sud dell'edificio, presenta in sommità doppia cella, cornicione e cupola costolata. L'interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare. Lo spazio è scandito da semi colonne composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle strutture di copertura, a volte a botte lunettata ritmata da membrature e a pseudo cupola nella navata, a volta a botte nelle cappelle laterali, a volta a vela e a botte nella zona presbiterale.

Facciata
La facciata della chiesa presenta un prospetto abbellito da un frontone ottusangolo sotto il quale si apre una finestra serliana; quattro colonne corinzie ritmano le superfici e in quadrano il portale architravato in marmo bianco. Questo è a sua volta incorniciato da una specie di pronao appena accennato, in muratura, con timpano curvo e ribassato.
Altare maggiore
L'altare maggiore è costituito da una monumentale mensa in marmo verde antico e bianco di Carrara sormontata da un tabernacolo con colonnine in breccia rosata, frontone ottuso e copertura a padiglione. La porticina presenta fregi vegetali con al centro il busto raffigurante il Padre Eterno in gloria. La pala rappresenta "La professione della fede di Santo Tommaso". Il coro, di fattura seicentesca, è in legno di noce massiccio.
Campanile
Il campanile si erge sul lato est della chiesa. Ha una singolare terminazione a doppia cella ed è chiuso da una cupola costolata.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (Anni '70 (?))
Il presbiterio presenta l'altare e le balaustre nella loro posizione originaria. E' stata aggiunta, in data non precisata, una mensa eucaristica lignea rivolta al popolo.
ambone - aggiunta arredo (Anni '70 (?))
E' stato aggiunto,in data non precisata, ambone ligneo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Brescia
Parrocchia dei Santi Tommaso e Andrea Apostoli

P.zza Abbazia 3 - Pontevico (BS)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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