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19/5/2024 Diocesi di Cremona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giovanni Battista <Olmeneta>
Data ultima modifica: 03/07/2015, Data creazione: 28/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista


Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista;S. Giovanni Battista


Ambito culturale (ruolo)  maestranze cremonesi (fondazione chiesa)
maestranze cremonesi (costruzione nuova chiesa)
maestranze cremonesi (ampliamento chiesa)



Notizie storiche  1470 - 1470 (preesistenze intero bene)
Per la prima volta, si incontra il nome del Rettore della Parrocchia di S. Giovanni Battista: Don Giovanni de Sacca.
1620 - 1674 (ricostruzione nucleo centrale)
Inizia la costruzione di una nuova Chiesa da parte del Parroco Don Cristoforo Mariani. Oltre alla rinnovamento dell'edificio della chiesa, nel frattempo sorgono anche il nuovo organo, l'Altare della Madonna del Rosario, l'altare dei Santi Francesco Saverio e Filippo Neri e l'altare di S. Agata.
1873 - 1873 (realizzazione organo presbiterio)
I tre fabbriceri Brugnoli, Zaniboni e Martinelli decisero di far costruire un organo nuovo in sostituzione del primitivo del 1642, e ne diedero l'incarico alla rinomata ditta Bossi di Bergamo. Naturalmente venne collocato nella parete sinistra del presbiterio, dov'era posto il precedente.
1874 - 1878 (realizzazione castello campane campanile)
E' da segnalare il progetto di porre sulla torre il nuovo castello delle campane. La Fabbriceria chiede al Comune un contributo nella spesa della costruzione: contributo che viene accordato nella misura di L. 500, a patto che il castello venga costruito in legno. Pochi mesi dopo, avendo la Fabbriceria deciso di costruirlo in ghisa, essendo quindi aumentata la spesa (L. 2276) chiede che il Comune conceda la metà della spesa occorrente: alla quale richiesta il Comune non aderisce. Dopo 4 anni, si giunge alla conclusione: la Fabbriceria acconsente a costruire in legno il castello delle 4 campane, con una spesa di L. 1357 e riceve le 500 lire dal Comune.
1877 - 1877 (ricostruzione intorno)
La Fabbriceria presenta alla Prefettura il progetto di allargamento della piazza della chiesa, includendovi parte del cimitero vecchio posto di fianco alla chiesa. Anche in questa occasione la Prefettura concede che la spesa sia ripartita in parti uguali tra la Fabbriceria e il Comune.
1885 - 1887 (riscostruzione nucleo centrale)
La chiesa, già angusta per i bisogni della popolazione, minacciava eziando rovina in alcune parti; ed allora il Parroco don Giacomo Palazzani, molto lodevolmente, pensò di allungare la chiesa e di ridurla alla forma attuale. L' allora Parroco don Palazzani, demolita l'antica chiesa, all'infuori del presbiterio e del coro che rimasero come prima, iniziava l'erezione di un edificio più lungo e largo del precedente, terminandolo nel 1887.
1923 - 1926 (vetrate nucleo centrale)
Il Parroco don Miglioli, con un vibrante e commuovente messaggio "a tutti i gentili e generosi di Olmeneta", coraggiosamente si accingeva a far decorare ed affrescare la Chiesa dal pittore milanese prof. Albertella.
2013 - 2015 (restauro nucleo centrale)
Mediante il restauro finanziato dai fondi 8 per mille si è potuto consolidare e restaurare la copertura che si trovava in pessime condizioni di conservazione. A ciò si sono aggiunti anche gli interventi sui prospetti principali e sul campanile.



Descrizione  L'edificio, canonicamente orientato all'Est, è dedicato a San Giovanni Battista. Ha una impostazione semplice, ad unica navata, lunghezza m. 35 (compreso il presbiterio), larghezza m. 15 e altezza m. 24. L'aula di forma rettangolare, voltata di ispirazione albertiana, è suddivisa in n. 3 campate, descritte da ampie arcate sorrette da n. 4 pilastri centrali a sezione rettangolare, intervallati ritmicamente da coppie di lesene con capitelli.

Pianta
La chiesa con unica navata ha un'aula di forma rettangolare suddivisa in tre campate.
Struttura
L’edificio, tradizionalmente orientato ad est, è ad aula unica, conclusa da un presbiterio di pianta rettangolare, soprelevato rispetto all’aula (n.2 gradini). L’aula è suddivisa in tre campate da due coppie di pilastri binati e da una coppia di pilastri semplici, addossata alla controfacciata. I pilastri sono realizzati in mattoni pieni, ben visibili prima degli interventi di restauro, sulla facciata esterna rivolta a sud. Le volte sono realizzate in mattoni pieni e intonacate con fregi in gesso. Le navatelle laterali sono coperte da piccole volte a botte, mentre la sezione centrale dell’aula è coperta, nella prima campata, da una volta a vela, nella seconda, dalla cupola, che si raccorda ai pilastri con quattro pennacchi, e, nella terza navata, da una seconda volta a vela. L’area presbiteriale, conclusa da un catino absidale, è coperta da una volta a botte, interrotta da due unghie in corrispondenza delle finestre. L’interno è connotato da un cornicione perimetrale sensibilmente aggettante, che corre lungo l’intero perimetro dell’edificio. In corrispondenza dei pilastri sono presenti le catenarie che attraversano trasversalmente l’aula.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata totalmente in marmo, posato a palladiana, suddiviso in campiture che richiamano la geometria architettonica dell’edificio, giocando su tre tonalità (rosso Verona, bianco e grigio scuro). Il camminamento centrale dell’aula è realizzato in marmo rosso Verona stuccato in tinta, delimitato da mosaico bianco e nero (in doppia fila). All’ingresso della navata, trova collocazione un riquadro a mosaico con la dicitura “Clerus populusque olmenetensis ANNO DOM 1953 FEC”. In posizione centrale, il camminamento è ulteriormente interrotto da un tondo con la rappresentazione mosaicata di San Giovanni Battista. La porzione di pavimento realizzata in corrispondenza della collocazione dei banchi e la fascia relativa alle navatelle sono realizzate in palladiana a fondo bianco con inserti grigi e rossi.
Coperture
La copertura si articola su più livelli in perfetta simbiosi con la distribuzione interna del corpo sacro. La navata centrale presenta una copertura a due falde, interrotta, in corrispondenza della cupola, da una copertura a padiglione, impostata ad un livello di quota più alto. Le porzioni laterali della navata centrale, sono coperte da una falda semplice, che riprende la pendenza della falda soprastante: un lieve dislivello (senza punti di apporto luce naturale) consente di percepire dall’esterno la differenza tra aula centrale e “navatelle laterali”. La struttura portante lignea in corrispondenza della copertura a due falde è organizzata con il classico sistema capriata – terzera – travetti – listoni – lastra fibrocemento – manto in coppi, eccezion fatta per la copertura a padiglione e la copertura a tre falde in aderenza alla torre campanaria, ove sono presenti puntoni e relativi dormienti. La copertura a padiglione presenta quattro chiavi metalliche interne di irrigidimento della muratura e due saette metalliche che richiamano lo schema statico della capriata.



Adeguamento liturgico  altare - intervento strutturale (1980 circa)
Altare realizzato con il materiale lapideo di reimpiego. Al di sopra di un basamento in marmo bianco con vistosa modanatura si vedono i due sostegni della mensa che richiamano per materiale (marmi veronesi), forma e motivo decorativo le estremità laterali della balaustra.
ambone - intervento strutturale (1980 circa)
L'ambone è posto alla sinistra dell'altare ed è stato realizzato sfruttando uno dei vecchi sostegni mistilinei della balaustra. E' quindi costituito da marmo rosso e bianco veronese ed è fissato sul piano della balaustra stessa.
cattedra - intervento strutturale (1980 circa)
La cattedra è costituita da una sedia a struttura lignea dorata con seduta e schienale rivestiti in velluto rosso. E' posta tra l'altare e l'altare maggiore i n marmi policromi.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
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Parrocchia di San Giovanni Battista

Piazza Chiesa - Olmeneta (CR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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