CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
8/5/2024 Diocesi di Torino - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio <Cambiano>
Data ultima modifica: 10/04/2018, Data creazione: 23/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio


Autore(Ruolo)  Vittone, Bernardo Antonio 



Ambito culturale (ruolo)  gotico (costruzione )
barocco (facciata e campanile )
barocco (riplasmazione)



Notizie storiche  1064 - 1064 (attestazione documentaria carattere generale)
E' documentata fin dal 1064 l'esistenza nel centro abitato di Cambiano di una chiesa dedicata a San Vittore. Anche una bolla papale di Innocenzo II la cita tra le chiese dipendenti dalla Collegiata di Santa Maria della Scala di Chieri. Il titolo di Sant'Anastasio fu aggiunto nel XVI secolo.
XIV - XIV (costruzione intero bene)
Nel XIV secolo l'antica pieve fu riedificata in forme gotiche. Nei secoli successivi ha subito ampliamenti e ristrutturazioni.
1740 - 1740 (rifacimento facciata)
Nel 1740 poiché l'edificio mostrava segni di cedimento, il Consiglio Comunale sollecitò l'intervento di Bernardo Antonio Vittone. Secondo la documentazione archivistica l'architetto constatò che la facciata "è pericolante per cui occorre fare una nuova muraglia perché le fondamenta vecchie sono difettose". Un Ordinato Comunale riporta che nel 20 luglio 1740 i lavori, a cura del Vittone, ebbero avvio. Fu ricostruita la facciata ed edificato il campanile, fino ad allora inesistente.
1874 - 1874 (restauro intero bene)
Nel 1874 si intervenne con un'operazione di restauro degli interni e della facciata.



Descrizione  Collocata in posizione dominante rispetto al nucleo medievale del borgo di Cambiano, sorge su delle preesistenze medioevali. L'ingresso all'aula è anticipato da un ampio sagrato posto in pendenza e da una scalinata comune per i tre accessi principali. L'edificio è libero sui quattro lati e alla facciata in mattoni si addossa il campanile barocco. L'interno della chiesa è rivestito con decorazioni a finti marmi policromi, i cui toni di colore sono ripresi sia nelle pitture murali delle volte sia nella pavimentazione in cementine di inizio Novecento. La parrocchiale è utilizzata quotidianamente per le celebrazioni feriali e per quelle festive e si presenta in ottimo stato di conservazione.

pianta
di forma rettangolare con sviluppo longitudinale, è suddivisa in tre navate e quattro campate. Priva di transetto, la navata centrale si prolunga in un presbiterio absidato.
presbiterio
E' posto tra la sommità della navata centrale e l'abside. L'area è delimitata da una balaustra marmorea che segue l'andamento curvilineo dei gradini. L'altare monumentale separa il presbiterio dal coro e contiene il tabernacolo storico. Sovrasta l'area un crocifisso ligneo che, come la via crucis posta sui pilastri, proviene dalla Val Gardena. A lato dell'altare maggiore sono presenti due tele che rappresentano Melkisedec e la cena di Emmaus.
arredi
Sei confessionali in legno scolpito e in stile barocco sono stati realizzati per questa chiesa a metà del Seicento e sono attualmente collocati lungo le navate laterali. I banchi sono disposti lungo la navata centrale secondo lo sviluppo longitudinale dello spazio. L'organo storico è presente sulla tribuna all'ingresso dell'aula.
Impianto strutturale
La navata è scandita da lesene binate addossate ai pilastri su cui corre la trabeazione. L'impianto planimetrico tripartito è concluso con volte a crociera, impostate ad altezza maggiore sulla navata centrale e ad altezza inferiore sulle navate laterali. Una volta a botte conclude l'area presbiteriale, una volta a catino l'abside. Tutte le navate presentano una sequenza di catene in ferro fissate all'imposta delle volte. Ampie finestrature si aprono sulla sommità muraria della navata principale. L'impianto strutturale è in muratura portante.
cappelle laterali
Nelle navate laterali sono presenti dieci cappelle, in ognuna delle quali c'è un altare commissionato dall'antica Compagnia di appartenenza. La cappella della Madonna delle Grazie con la statua della Vergine conserva ancora oggi particolare valore devozionale. La statua scolpita in legno venne commissionata nel 1623 da Giovanna Maria De' Tana e fu portata a Cambiano nel 1871.
facciata
La facciata è impostata su due ordini sovrapposti: l'inferiore è tripartito da colonne ioniche con capitelli e basi marmorei mentre il secondo prolunga la partizione centrale e si conclude con un timpano dalle sinuose linee barocche. Le colonne dei due ordini sorreggono trabeazioni e cornici in laterizio rettifile e curve che creano un movimento sulla muratura piena delle pareti. In asse con l'ingresso principale è posta una grande apertura circolare sormontata da una statua della Madonna cui è dedicata la chiesa.
campanile
Contestualmente al disegno di facciata B. Vittone progetta il campanile della chiesa fino ad allora assente. Ha un basamento a sezione ottagonale che si rastrema nella parte superiore e si conclude con una cella campanaria. Una cuspide termina lo sviluppo in altezza del campanile.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
Collocazione di un altare marmoreo adatto alla celebrazione verso il popolo. In prossimità della balaustra ed in posizione opposta sono posti l'ambone ligneo ed il leggio. La sede mobile del celebrante si trova a lato dell'area presbiteriale in adiacenza al leggio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Torino
Parrocchia di Santi Vincenzo e Anastasio

P.za Vittorio Veneto - Cambiano (TO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.