Notizie storiche |
1083 - 1153 (preesistenza carattere generale) |
| 1082-1153: L’antica chiesa della Veneria era in origine dedicata a Sant’Antonino, poi intitolata alla Madonna della Neve e oggi alla Madonna delle Grazie. Della cappella si trova una notizia nel 1082 in un documento con cui la contessa Adelaide di Susa dona al monastero benedettino di San Colombano di Bobbio una cappella intitolata a Sant’Antonino, concessione che viene rinnovata nel 1153. |
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XIII - XIII (costruzione intero bene) |
| Intorno alla metà del XIII secolo la cappella fu trasferita all’interno della cinta muraria che nel medioevo raccoglieva la Villa. |
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XVI - XVI (completamento carattere generale) |
| A metà del Cinquecento divenne parrocchia. A questa data sembrano potersi ricondurre l'impianto della chiesa ed forse i brani realizzati ad affresco conservati all'interno. |
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1666 - 1666 (documentazione d'archivio intero bene) |
| La collocazione della chiesa è documentata dalla pianta da Giovenale Boetto: era situata lungo l’attuale via San Giovanni Battista: lì ebbe sede la parrocchia fino a quando, a partire dal 1693, fu costruita la nuova chiesa in Via Vittorio Emanuele e nel 1702 la Parrocchia vi fu traslata. I benedettini di Bobbio anche dopo il trasferimento del titolo di Sant’Antonino entro le mura, continuarono a mantenere attiva la cappella della Veneria, che intitolarono alla Madonna della Neve. Ressero direttamente la parrocchia fino al 1654. Successivamente il parroco fu nominato dall’Arcivescovo di Torino. |
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1671 - 1671 (visita pastorale intero bene) |
| La chiesa è descritta nella visita pastorale del 1671 di Mons. Beggiamo. Si tratta della prima visita pastorale che cita l'edificio, che non risulta stranamente menzionato nelle visite di fine Cinquecento e della prima metà del Seicento. |
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1780 - 1780 (visita pastorale intero bene ) |
| La visita pastorale di Mons. Costa di Arignano identifica già la chiesa col titolo di Santa Maria delle Grazie. |
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1826 - 1826 (visita pastorale intero bene ) |
| L’altare maggiore è ornato da una preziosa pala d’altare raffigurante la Madonna in trono con Bambino tra Sant’Antonino e San Grato. Nella visita pastorale del 1826 di Mons. Chiaverotti è attribuito a Jean Claret. In occasione della mostra di Savigliano del 2004 “Una gloriosa sfida”, occasione in cui l’opera è stata restaurata, l’opera è stata attributa a Giovanni Antonio Molineri e collaboratori. |
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1956 - 1956 (rifacimenti altare maggiore) |
| L'attuale altare maggiore in marmo è stato realizzato nel 1996. |
Descrizione |
La chiesa della Beata Vergine Assunta affonda le sue radici nel Medioevo ed è frutto di successive trasformazioni. Si trova in zona periferica rispetto al centro, su una strada ad alta percorrenza su cui affaccia direttamente, inserita tra le abitazioni limitrofe.
La facciata in laterizio a vista si imposta sul marciapiede con un pronao sorretto da pilastri cilindrici. Il piccolo ambiente interno ha pianta rettangolare. Conserva internamente pregevoli dipinti a fresco cinquecenteschi nonostante l'avanzato degrado. L'immobile presenta problematiche di umidità di risalita e dissesto strutturale che ha necessitato un provvisorio puntellamento del portico. |
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| facciata |
| Facciata in laterizio a vista coronata da timpano triangolare. L'ingresso è coperto da un portico sostenuto da pilastri laterizi e chiuso da una cancellata. Sopra il portico si apre un grande oculo. |
| pianta |
| Schema planimetrico ad unica aula. |
| struttura |
| Struttura in muratura laterizia. Sistema voltato a botte. |
| Coperture |
| Tetto a due falde con manto di copertura in coppi. |
| Pavimenti e pavimentazioni |
| Pavimentazione in cementine. |
| Campanile |
| Il campanile insiste sul volume della chiesa ed è situato in posizione retrostante. E' in laterizio a vista e struttura a pianta quadrata. |
| presbiterio |
| Presbiterio storico situato sul fondo dell'aula rialzata di un gradino. Dell'altare maggiore storico è conservata la pala lignea dorata. La mensa fu sostituita nell'anno '56 con una marmorea addossata a parete. |
| decorazioni |
| Le pareti della zona presbiteriale sono decorate con pregevoli dipinti a fresco del Cinquecento. |
| prospetti laterali |
| L'unico prospetto laterale visibile è intonacato e si affaccia su uno stretto e lungo cortile di accesso, di pertinenza della chiesa. E' intonacato e presenta delle aperture a lunetta nella parte superiore. |