CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
13/5/2024 Diocesi di Cremona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giacomo Apostolo <Bordolano>
Data ultima modifica: 15/03/2021, Data creazione: 28/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giacomo Apostolo


Altre denominazioni S. Giacomo apostolo


Autore(Ruolo)  Bergamaschi, Davide (rifacimento facciata)
Visioli, Carlo (modifica navata)
Rossi, Francesco (decorazione chiesa)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze cremonesi (costruzione chiesa)
maestranze cremonesi (costruzione campnaile)
maestranze cremonesi (costruzione abside)
maestranze cremonesi (modifica presbiterio)
maestranze cremonesi (decorazione chiesa)



Notizie storiche  964 - 964 (committenza intero bene)
Un manoscritto del 1867 testimonia che nel 964, essendo triplicati i fedeli, venne chiesto al vescovo di Cremona Liutprando la facoltà di costruire una seconda chiesa capace di contenere tutto il popolo. Fu dedicata all’Apostolo San Giacomo il Maggiore, e il vescovo le conferì il titolo di chiesa parrocchiale.
XV - XV (costruzione abside)
Nel XV secolo viene realizzata la nuova abside sulle antiche preesistenze della chiesa.
XV - XV (costruzione campanile)
Nello stesso periodo viene realizzato anche il campanile, sfruttando le preesistenze dell'antica chiesa.
XVII - XVII (costruzione cappelle laterali)
Nel XVII secolo vengono aggiunte le due cappelle laterali a metà della navata.
1786 - 1786 (posizionamento altari laterali)
Nel 1786, riporta il Penna, vengono posizionati i sei altari laterali con le basi e mense in legno, provenienti da conventi e chiese profanate. Il benemerito Don Paolo Filippo Dolara, acquistò, fece trasportare, collocare e tramutare le basi e le mense in marmo, così come le piccole balaustre e i cancelli di ferro esistenti nelle cappelle laterali.
XIX - XIX (rifacimento facciata)
La facciata è stata modificata verso la fine del XIX secolo secondo il gusto dell’epoca, facendo rimpiangere la primitiva, sobria facciata in cotto, di linea romanica, dotata di un pronao davanti alla porta centrale. Alcuni storici riportano che fu progettata nel 1880 da Davide Bergamaschi, mentre in una relazione del 1977, redatta per i lavori di tinteggiatura, si riporta che curò il progetto l’architetto Marchetti.
1818 - 1818 (rifacimento altare maggiore)
Viene demolito l’altare maggiore che era un grande mosaico formato a scagliola sovrastato da un antico ed elevato tempietto utilizzato per l’esposizione del Santissimo Sacramento. L'altare venne nuovamente ricostruito in marmo, con balaustre poste di fronte e cancello in ferro.
1846 - 1846 (rifacimento navata centrale)
L’architetto Carlo Visioli modifica la primitiva struttura interna, riducendo l’unica navata all’attuale linea bramantesca.
1849 - 1849 (pavimentazione rifacimento)
Dopo i lavori del Visioli, viene rifatta la pavimentazione.
1854 - 1854 (rinnovo superfici interne)
La chiesa viene tinteggiata internamente e realizzata la marmorizzazione al fregio, alle archivolte e alle lesene laterali. Viene realizzata una stuccatura a scagliola delle colonne, altari, presbiterio e coro.
1905 - 1905 (decorazione superfici interne)
Nel 1905 Francesco Rossi realizza l’attuale decorazione interna.
1905/04/30 - 1905/04/30 (consacrazione intero bene)
Il 30 aprile 1905 la chiesa viene ufficialmente consacrata dal vescovo Geremia Bonomelli.
1957 - 1958 (rifacimento pavimentazione)
Nel 1957 avviene rifacimento completo della pavimentazione della chiesa.
1958 - 1970 (modifiche presbiterio)
Nel 1958 viene effettuato l'arretramento dell'altare maggiore con l'ampliamento e l'installazione di una nuova pavimentazione nel presbiterio.
1970 - 1970 (rifacimento superfici interne)
Nel 1970 viene effettuato il rifacimento di tutte le decorazioni e figure della chiesa, con applicazione di oro zecchino e installazione di due vetrate istoriate policrome.
1977 - 1977 (rifacimento superfici esterne)
Nel 1977 viene effettuato il rifacimento dell'intonaco di facciata e la tinteggiatura con materiale plastico a film sottile, policromo, costituito da un gruppo di resine in emulsione e da vari pigmenti colorati.
1986 - 1986 (rifacimento copertura)
Nel 1986 avviene il rifacimento parziale del tetto con sostituzione canali di gronda.
1999 - 1999 (modifiche superfici interne)
Nel 1999 avviene la coloritura delle pareti del presbiterio e delle pareti laterali, oltre all'intonacatura della prima arcata con quadro della Madonna (ad opera della ditta Cavalli Antonio).



Descrizione  La facciata attuale della chiesa è ispirata a rinascimentali con l’utilizzo di figure geometriche basilari quali quadrato e cerchio. È tripartita orizzontalmente da fasce che, gradualmente, dal basso verso l’alto, vanno restringendosi, dando un effetto ottico di impianto compositivo piramidale. Le pareti esterne della chiesa, munite di contrafforti e con quattro finestre semicircolari, sono interrotte al centro da due cappelle con cupola, costruite nel XVII secolo, che sporgono per circa quattro metri, dando così alla pianta della Chiesa l’aspetto di una croce greca. L'interno è ad una sola navata con due cappelle laterali e racchiude gli apporti di varie epoche. L'apparato decorativo è composto da stucchi, elementi di legno dorato, lesene decorate e capitelli con foglie d'acanto ai quali si aggiungono trabeazioni, lesene e ricchi fregi floreali. Di notevole pregio la decorazione ricca di stucchi della Cappella dedicata al Sacro Cuore. L’abside di linee romaniche costituisce la parte più antica della Chiesa e con le due vetrate laterali illumina il coro ed il presbiterio.

Facciata
La facciata attuale della chiesa è ispirata a moduli rinascimentali e al contempo ogni modulo diventa telaio di numerosi sottomoduli riproposti attraverso l’utilizzo di figure geometriche basilari quali quadrato e cerchio, poi elaborati attraverso espedienti architettonici quali la smussatura, riempimento e svuotamento. È tripartita orizzontalmente da fasce che, gradualmente, dal basso verso l’alto, vanno restringendosi, dando un effetto ottico di impianto compositivo piramidale. La parte inferiore è divisa in cinque settori, nei laterali si trova una decorazione geometrica, il settore centrale ospita il portale incorniciato da un arco a tutto sesto posto su alti plinti, con lunetta tamponata, che nella parte sommitale sorregge una piccola croce. Nei laterali troviamo i 2 portali di ingresso anch’essi incorniciati da un arco a tutto sesto con lunetta tamponata, e nella parte superiore una scomposizione geometrica del quadrato, racchiude due oculi. La cornice decorativa presenta un motivo con archetti a tutto sesto, che grazie alla loro composizione e matericità contribuiscono al dinamismo chiaroscurale della facciata. La fascia decorativa centrale, conclusa lateralmente da delle pseudo volute esemplificate, riporta lo stesso motivo decorativo, ma ha la particolarità di essere spezzata, nella parte sovrastane la grande bifora centrale inquadrata da un ulteriore arco a tutto sesto che incornicia, nella parte superiore, un piccolo oculo. Nei laterali troviamo invece una decorazione che richiama i modelli orientali, caratterizzata principalmente dall’utilizzo della forma sferica, che nel centro racchiude un oggetto dalla fattura araba. Tale fascia funge da supporto per 2 pinnacoli laterali e i podi scultorei delle statue dei Santi Giuseppe e Giacomo. Nella parte sommitale la fascia decorativa, riporta le medesime decorazioni ad archetto, e funge da base per la grande statua centrale della Vergine e dei pinnacoli posti lateralmente. Le pareti esterne della Chiesa, munite di contrafforti e con 4 finestre semicircolari, sono interrotte al centro da due Cappelle con cupola, costruite nel XVII secolo, che sporgono per circa 4 metri, dando così alla pianta della Chiesa l’aspetto di una croce greca.
Pianta
L’interno rispecchia gli apporti di varie epoche: cappelle e altari, quadri e decorazioni, costituiscono un patrimonio dovizioso, accumulato dalla pietà pubblica e privata nella sequenza dei secoli. È a una sola navata, lunga 30.5 m (compreso il presbiterio e il coro, lunghi 8.80 metri) con due cappelle laterali, cinque arcate accolgono gli altari, l’organo e la cantoria.
Abside
L’abside risale al XV. Due finestroni rettangolari si aprono sui suoi fianchi per illuminare il coro ed il presbiterio, attraverso vetrate colorate. Nel giro dell’abside è presente un tipico motivo ornamentale a dentelli elaborati posti immediatamente sotto la gronda. Il Coro dietro l’altare maggiore risale al 1812, segue la forma dell’abside semicircolare ed è costituito da una doppia serie di sedili in buono stato, in noce, con al centro uno scanno per il celebrante.
Elementi decorativi
Di notevole pregio la decorazione ricca di stucchi della Cappella attualmente dedicata al Sacro Cuore, ma originariamente a San Carlo. Le due cappelle laterali sono ricche di ancone in legno dorato e di stucchi decorati. Lesene ornate di alti capitelli e foglie d’acanto in gesso e un ricco cornicione con trabeazione ornamentale in gesso che poggia sulle stesse lesene e si distende per tutta la chiesa, completano l’armonia della linea architettonica. La decorazione (del 1905) con ricchi fregi floreali sull’arco trionfale e sulla fascia che corre sui capitelli delle lesene, reca cartigli con le parole del “Tota pulchra”. Anche il catino dell’abside e tutta la volta della chiesa sono decorati con una sobria eleganza. Nove medaglioni a tempera arricchiscono la decorazione, rappresentanti (da destra a sinistra guardando l’altare): San Francesco, Sant'Imerio, Sant'Antonio Abate, San Pietro e San Paolo (sulla volta del presbiterio), l’Immacolata (sull’arco trionfale), Sant' Antonio Maria Zaccaria, San Biagio e Sant'Omobono.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento della navata è stato rifatto nel 1957 con piccole mattonelle in ceramica della ditta Gosi di Soresina, a mosaico; si presenta con un classico disegno a riquadri bianchi su sfondo rosa, come una passatoia che conduce dalla porta centrale all’altare maggiore. Sotto i banchi invece la tinta si fa verde e verso il presbiterio il disegno geometrico fa posto al monogramma d Cristo con sei colombe stilizzate Nel presbiterio è presente un bel marmo rosso di Sicilia dalle molteplici venature bianche che lo ravvivano. Cinque riquadri bianchi ripetono il classico motivo del pavimento della chiesa. Per il coro sono stati utilizzati gli scarti delle grandi lastre di marmo e si è realizzato un bel pavimento in mosaico alla Palladiana, uno zoccolo in marmo “Breccia Aurora” delimita e incornicia il pavimento alle pareti Anche nella cappella della Madonna è presente un pavimento a mosaico alla Palladiana. Nella cappella del Sacro Cuore è presente un pavimento in marmo chiaro con venature rosate, realizzato in lastre rettangolari di piccole dimensioni.
Coperture
Le coperture sono tutte a falde con manto in coppi, l’ultimo intervento è stato realizzato riutilizzando i coppi precedentemente smontati, integrandoli, dove mancanti, con coppi antichi di recupero. I canali di gronda sono in rame.
Campanile
La torre sorge all’altezza a nord della Chiesa, si presenta di forma quadrata, larga, ma non proporzionatamente alta, terminante con un tetto piatto, come si addice a campanili di vecchie fortezze quale era Bordolano fino al XVIII secolo. Nel campanile sono i contrafforti d’angolo e le parastine mediane sulle quattro facciate ad assumere, nella loro continuità a tutta altezza, un ruolo di spinta ascensionale di pulita eleganza. Qualche decennio di ritardo dovrebbe segnare la datazione del campanile, rispetto a quella dell’abside, come sembrerebbe anche denunciare una certa differenza dello stesso tessuto murario e il permanere sopra il tetto dell’abside, al congiungersi della stessa con l’aula interna, della cortina di muro triangolare corrispondente all’arco trionfale e alla sopraelevazione della navata: un motivo corrente nel romanico e rimasto saltuariamente in uso fino al chiudersi del ‘400. La cella campanaria interpreta già classicamente, su ogni lato, il tema arcaico della bifora, alternando i fornici a tutto sesto con piccole paraste, secondo un modulo del bramantismo dei primi decenni del ‘500.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1969)
Aggiunta di un altare mobile in legno collocato simmetricamente all'altare maggiore, acquistato dalla dalla ditta Polsa di Brescia. Lo stile è cinquecentesco, in legno scolpito dorato con sfondo verde/azzurro.
ambone - aggiunta arredo (1974)
L'ambone per la proclamazione della Parola è un leggio ligneo mobile. Si tratta di una colonnetta, posta in presbiterio, che presenta un motivo dorato con spighe e grappoli su fondo verde/azzurro. In sommità è posta un'aquila dorata ad ali aperte che si appoggia con gli artigli su di un libro sacro.
cattedra - aggiunta arredo (1970)
Seduta in legno, dorata ricoperta con velluto rosso. E' posizionata dal 1970 nella zona laterale destra del presbiterio ed rivolta verso i fedeli. In alcune foto storiche risulta già essere in presente nella chiesa a partire dalla fine del XIX secolo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Cremona
Parrocchia di San Giacomo apostolo

Via Maggiore - Bordolano (CR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.