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19/5/2024 Diocesi di Belluno - Feltre - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Giustina Vergine e Martire <Santa Giustina>
Data ultima modifica: 03/07/2015, Data creazione: 20/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Giustina Vergine e Martire


Altre denominazioni S. Giustina Vergine e Martire


Autore(Ruolo)  De Boni, Sebastiano 



Ambito culturale (ruolo)  architettura palladiana (costruzione)



Notizie storiche  1849 - 1849 (rifacimento pavimentazione presbiterio)
Rifacimento del pavimento ormai consumato in quanto realizzato con le pietre della vecchia chiesa demolita
1850 - 1850 (completamento presbiterio)
Realizzazione della cattedra e delle spalliere del presbiterio, su disegno del Segusini
1851 - 1856 (completamento navata)
Vennero realizzati i quattro altari in pietra per opera degli scalpellini di Cesiomaggiore (Belluno) su disegno del Segusini
1878 - 1878 (rifacimento parziale campanile)
Il 2 aprile 1878 un fulmine colpì il campanile provocando danni rilevanti. La data della ricostruzione è riportata all’interno della cella campanaria sulla parete sud
XX - XX (rifacimento manto di copertura intero bene)
Impermeabilizzazione della copertura e sostituzione/integrazione dei coppi e della lattoneria
1920 - 1920 (sostituzione delle campane campanile)
Vennero rimpiazzate le tre campane asportate dall’esercito austriaco nel 1918
1935 - 1935 (rifacimento pavimentazione sagrestia)
Il pavimento venne rifatto utilizzando la pietra locale
1970 - 1970 (fonte battesimale Aula)
Collocazione del fonte battesimale in pietra realizzato nel 1512 e proveniente dalla vicina Scoletta
1978 - 1978 (interventi strutturali campanile)
Adeguamenti strutturali della cella campanaria e del tamburo a seguito del terremoto del Friuli – 1976
1978 - 1978 (interventi strutturali chiesa)
Messa in opera di tiranti ed ancoraggio facciata principale a seguito del terremoto del Friuli – 1976
2000 - 2000 (Rifacimento della guglia campanile)
La vecchia guglia fu sostituita e nel contempo venne restaurata l’incastellatura lignea
2013 - 2013 (restauro campanile)
Restauro dei paramenti esterni del campanile( superfici intonacate e lapidee), restauro della scala in legno di accesso alla cella campanaria, restauro dei due orologi
2013 - 2013 (restauro zoccolo perimetrale chiesa)
Demolizione della zoccolatura in malta di cemento e ripristino della muratura con materiali risananti



Descrizione  La costruzione della chiesa iniziò il 25 agosto 1782 su progetto dell’arch. Antonio De Boni di Villabruna. Terminata nel 1791 fu consacrata nel 1832, come lo ricorda la lapide murata, posta sopra l’ingresso laterale di sinistra. Sostituì la vecchia chiesa che seppur in discrete condizioni era ormai poco capiente. La nuova chiesa, orientata nord-sud (perpendicolare alla vecchia chiesa), è in stile settecentesco. L’imponente facciata ha quattro grandi lesene, poggianti su basamento in pietra. L’ingresso principale è contraddistinto da portale lapideo. Le facciate laterali sono formalmente semplici e scandite dai contrafforti che controbilanciano la spinta della volta. L’interno è a navata unica, coperta da volta a botte. Gli altari, ai lati della navata, sono in pietra levigata eseguiti su disegno del Segusini da scalpellini di Cesio tra il 1855-56. Il presbiterio è coperto da volta a catino affrescata. Il campanile Le prime notizie storiche sulla torre campanaria risalgono al 24 marzo 1533. Nella relazione a seguito della visita pastorale del vescovo Tomaso Campeggio, viene riportata la benedizione delle tre campane della chiesa parrocchiale .Il 27 settembre1682 il Vicario Capitolare di Feltre accoglie la domanda del Pievano di Santa Giustina per la ricostruzione del campanile (La concessione viene fatta Il 6 giugno 1685 dal Vescovo Antonio conte di Polcenigo .Dopo di che l’idea di ricostruire il campanile fu abbandonata fino a quando, il 2 aprile 1878 un fulmine lo colpì provocando danni rilevanti. La data della ricostruzione è riportata all’interno della cella campanaria sul setto murario a meridione. A seguito della rottura della campana piccola avvenuta nel 1894 si decise di rifarle tutte tre, le stesse furono asportate dagli austriaci nel 1918 e furono sostituite nel 1920

Facciata sud
La facciata è di stile neoclassico, composta da quattro lesene a semicolonna poste su basamento in pietra e capitelli corinzi che reggono la trabeazione arricchita da modanatura dentellata. La facciata è completata da due statue in pietra, raffiguranti Santa Giustina e San Pietro, poste in opera nel 1913 e da affreschi in chiaroscuro risalenti al 1900
Facciata nord
E’ formalmente semplice e priva di finestratura
Facciata est
E’ scandita dai contrafforti che controbilanciano la spinta della volta e da tre ampie finestre che illuminano la navata
Facciata ovest
E’ scandita dai contrafforti tra i quali sono inserite tre ampie finestre che illuminano la navata. Un volume edilizio dimensionalmente ridotto definisce la Sagrestia
Campanile
Rispetto alla chiesa, il campanile presenta una sua autonomia storico costruttiva in quanto più datato essendo stato costruito prima, assieme alla vecchia chiesa, poi demolita. Il fusto del campanile è di matrice austera: volume massiccio, pareti di notevole spessore prive di decorazioni strutturali e scarse aperture (salvo sporadiche feritoie).La cella campanaria presenta quattro eleganti bifore e paramento esterno lapideo. Pure in pietra locale sono il cornicione alla sua base e la copertura della stessa, posta al punto d’imposta del tamburo. Questo sorregge la cipolla in rame
Interni
L’interno è a navata unica coperta da volta a botte. Tra le lesene delle pareti della navata sono inseriti i quattordici quadri della Via Crucis, dipinte nel 1943-44. L’altare di sinistra è arricchito da un grande Crocefisso in legno, il secondo da una pala del pittore A. Crico raffigurante S. Francesco in gloria con altri Santi, il terzo da una statua dell’Addolorata (1909). Una pala dell’Annunziata datata 1621 ed opera del pittore Carlo Saraceni (e completata dal suo discepolo Jan le Clerc), smarrita, ritrovata e restaurata nel 1927, è collocata nel quarto altare. In una nicchia è collocata la statua del SS. Redentore acquistata nel 1904. Nel centro della navata è presente un lampadario risalente al 1892 e realizzato in legno decorato. Il presbiterio circondato da alte spalliere in noce, opera del Segusini, è coperto da volta a catino affrescata con Angeli oranti e SS. Trinità e vele affrescate con i quattro Evangelisti. Sulle pareti del presbiterio sono presenti due grandi raffigurazioni dei sacrifici di Isacco e Melchisedech a ricordo dei combattenti e dei Caduti nella guerra del 1945. Sopra l’altare un copricelo in legno dorato eseguito a Santo Orso di Vicenza nel 1890, nel centro della navata un lampadario pure in legno decorato del 1892. La pala dell’altar maggiore, documentata dal 1602, raffigura la Madonna col Bambino tra Santa Caterina e San Pietro ed è opera probabilmente giovanile di Francesco Frigimelica
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è in pietra a spacco di provenienza locale; a disegno romboidale di grandi dimensioni con colori grigi e rosati
Coperture
Capriate ed orditura secondaria in legno, manto in coppi tradizionali. Le capriate dell’aula sono in rovere e provengono dal bosco di Serravalle dove furono tagliate nel 1784
Cantoria
Vi si accede da una scala a chiocciola in pietra, posta a sinistra del portale d’ingresso. La cantoria è sorretta da quattro colonne ed adornata da fregi dorati; ospita dal 1811 l’organo di G. Callido realizzato per altra committenza. Rinnovato e restaurato nel 1999 fu rimontato nel 2002



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1975)
Inserimento di un altare mobile






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Belluno - Feltre
Forania di Santa Giustina
Parrocchia di S. Giustina Vergine e Martire

Piazza Maggiore - Santa Giustina (BL)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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