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26/4/2024 Diocesi di Fidenza - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giovanni Battista <Pieveottoville, Zibello>
Data ultima modifica: 16/02/2018, Data creazione: 21/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista


Altre denominazioni S. Giovanni Battista


Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane (costruzione)



Notizie storiche  IX - IX (storia Intero bene)
Pieveottoville fu una delle quattro corti regie donate intorno all’ 800 da Carlomagno all’ episcopio cremonese; mutò per la terza volta denominazione assumendo quella di Plebs altis villarum, ossia la pieve degli alti, dei longobardi semiliberi, tali in quanto ancora soggetti agli obblighi di lavoro verso il padrone, che era un gastaldo. L’ arciprete di Pieveottoville definizione definitiva del paese era un vicario del vescovo di Cremona preposto nell’ Oltrepò al governo pastorale della sua pieve: ad essa erano sottoposte le chiese di Zibello, S. Croce, Polesine di S. Vito e Polesine de’ Manfredi, Ragazzola, Stagno Parmense, Porto, Sommo e Cella di Colorno. Le chiese dipendenti da Pieveottoville si ridussero a otto e questo particolare trasse in errore alcuni storiografi, inducendoli a ritenere che il toponimo Pieveottoville traesse derivasse da "Pieve delle otto ville" (villa nel significato in uso di paese).
1436 - 1436 (rifacimento Intero bene)
Non si è a conoscenza della data di erezione della chiesa, ma probabilmente fu costruita sull'area di una chiesa precedente e nel corso degli anni fu ampliata e modificata. Nel 1436 vennero apportate copiose modifiche all'edificio sia all'interno che all'esterno e fu anche invertita l'ubicazione originaria della struttura.
1859 - 1905 (restauri intero bene)
Nel 1859, il presbiterio, che inizialmente superava di poco il pavimento, venne rialzato durante i restauri intrapresi dall’arciprete Giacomo Remondini. Fu selciato con quadri marmorei di tre colori, mentre il coro fu pavimentato con tavole di abete. L’altare maggiore venne portato più avanti e il coro fu accorciato (gli scanni del coro furono realizzati a partire dal 1697 da Giovanni e Vincenzo Biazzi). Su progetto dell’architetto cremonese Marchetti, fu demolita la volta del coro e del santuario, che venne ricostruita aggiungendo una cupola. Al presbiterio venne aggiunta la balaustra in marmo e furono sistemati gli archi delle cappelle. Sempre nel 1859 fu sistemata la torre campanaria la cui cuspide venne ricoperta con lastre di rame. I restauri di Remondini furono seguiti dai restauri voluti da un suo successore, Gaetano Ghizzoni. La chiesa fu ufficialmente riaperta il 3 luglio 1905.
1860 - 1861 (rifacimento Facciata)
La facciata fu realizzata su progetto dell'ing. Montacchini di Cremona nel 1860 e venne dipinta dal pittore Rossi di Guastalla l'anno seguente.
1882 - 1882 (rifacimento pavimentazione)
Nel 1882 la chiesa fu pavimentata di nuovo con mattonelle in cemento a tre colori fino al presbiterio.
2017 - 2017 (restauro Copertura e fronti laterali)
Nel 2017 vengono restaurate le coperture mediante parziale sostituzione dell'orditura principale e totale rifacimento del manto. I fronti laterali vengono parzialmente revisionati e restaurati.



Descrizione  L’edificio si presenta ad aula unica affiancata da dodici ampie cappelle laterali, sei per lato, ed è coperto da una volta affrescata che conferisce grande compattezza alla struttura. Internamente, il portale d‘ingresso è fiancheggiato da due confessionali al di sopra dei quali sono poste due grandi tele raffiguranti la Visitazione e l’Annuncio a Zaccaria della nascita del Battista. La prima cappella è quella del battistero ed è caratterizzata dalle decorazioni di Girolamo Magnani. La seconda cappella è dedicata ai Caduti di guerra ed ospita una pala d’altare di Giuseppe Moroni. La terza cappella è dedicata alle Anime del Purgatorio, ha una tela del Rossi e gli affreschi di Moroni. La quarta e la quinta cappella sono intitolate rispettivamente alla B.V. del Rosario e alla SS. Trinità. La sesta e ultima cappella ospita la cantoria e l’organo dei fratelli Serassi da Bergamo che lo costruirono nel 1790. Sul lato opposto, le cappelle sono dedicate alla Madonna di Lourdes, a San Carlo Borromeo (dove venne posto un altare ligneo in occasione della visita del Santo nel 1575, sostituito poi nel 1614 da uno in muratura), a San Giuseppe, al S. Cuore e ai Ss. Angeli Custodi. L’altare della cappella del S. Cuore apparteneva alla chiesa di San Vitale di Salsomaggiore da dove venne asportato nel 1927. La sesta cappella è caratterizzata dalla presenza della cantoria, come la sua corrispondente sul lato opposto. All’esterno la monumentale facciata ottocentesca è visivamente fiancheggiata a sinistra dal campanile avente un concerto di campane posto in loco nel 1948, dopo che quello ottocentesco fu asportato nel 1942 per cause belliche.

Pianta
L'edificio si presenta con una pianta longitudinale rettangolare affiancata da sei cappelle per lato, voltata sulla navata unica e coperta da una cupola nella zona del santuario. La chiesa è affiancata a sinistra dal campanile.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa fino al presbiterio è pavimentata con mattonelle in cemento a tre colori poste nel 1882, mentre la zona presbiteriale ha una pavimentazione marmorea. La parte del coro è pavimentata con tavole di abete.
Coperture
Volta su tutto l'edificio e cupola a copertura del Santuario.
Elementi decorativi
L'intera chiesa è arricchita da decorazioni pittoriche e da affreschi. La volta è interamente affrescata e tutte le cappelle ospitano tele di rilievo.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1980)
Sono stati introdotti in presbiterio nuovi poli liturgici che rivestono carattere di provvisorietà. L'altare è realizzato con marmi di recupero. Le balaustre non sono state rimosse.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Fidenza
Parrocchia di San Giovanni Battista

Pieveottoville - Pieveottoville, Zibello (PR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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