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29/3/2024 Diocesi di Piacenza - Bobbio - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Antonino Martire <Bedonia>
Data ultima modifica: 01/02/2019, Data creazione: 20/4/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Sant'Antonino Martire


Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane (costruzione)



Notizie storiche  IV - V (origine intero bene)
Le origini della Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonino risalgono con ogni probabilità alla fine del IV secolo o agli inizi del V, quando ad opera del vescovo Savino, iniziò l'evangelizzazione del municipio romano di Veleia, cui il Saltus Bituniae apparteneva civilmente. In seguito, il piccolo edificio diventò chiesa battesimale e Pieve episcopale dipendente dal vescovo di Piacenza che in quell'area aveva numerosi possedimenti documentati già nell'XI secolo. La Pieve divenne sempre più importante e ciò è dimostrato dal fatto che nel 1352 l'arciprete e l'arcidiacono erano coadiuvati da molti canonici reggenti le diciotto chiese presenti nella Val Taro. Quando il territorio venne strutturato in pievi, da Bedonia dipendevano 18 cappelle di cui sette in Val Ceno (Casaleto, Chiesiola, Illica, Nociveglia, Masanti, Spora, Tasola) e dieci in Val Taro (Alpe, Carniglia, Caneso, Momarola, Strepeto, Montarsiccio, Caboara, Strela, Tarsogno, Tornolo e "Lancedo", di cui si è persa traccia).
1628 - 1630 (costruzione intero bene)
Nel XVII secolo l'edificio primitivo fu sostituito dalla chiesa attuale che sorse nella stessa area, ma venne invertito il suo orientamento. L'edificio fu costruito tra 1628 e 1630 dall'Arciprete Sante Serpagli e fu consacrato il 29 settembre 1638 da S.E. Mons. A. Scappi.
XVIII - XVIII (ampliamento intero bene)
Durante la prima metà del XVIII secolo venne ampliato il perimetro con l'aggiunta di otto cappelle laterali, ma successivamente la chiesa barocca subì ulteriori modifiche. Internamente, gli stucchi dell'area presbiteriale si datano al 1725, mentre l'altare risale al 1787. La prima cappella a sinistra, dedicata a Santa Croce è stata realizzata in onore del duca Carlo III di Borbone e alla reggente Dorotea Sofia de Neuburg (1733). La chiesa di Sant'Antonino è un interessante esempio di edificio sacro barocco, nonostante abbia subito diverse trasformazioni nel corso del Novecento.
XX - XX (rifacimenti facciata)
Nell'originaria facciata monocuspidata, si apre un portale che fu ingrandito agli inizi del XX secolo con l'aggiunta di un'incorniciatura a bugnato con arco a tutto sesto. Negli anni '60 del Novecento il prospetto è stato rivestito con delle lastre di travertino. Al centro del coronamento spezzato dell'ingresso è stato inserito lo stemma raffigurante Sant'Antonino a cavallo.
1963 - 1964 (restauro facciata)
Tra 1963 e 1964 venne effettuato il restauro della facciata.
1974 - 1974 (restauro intero bene)
Al 1974 risale il restauro degli intonaci esterni dei muri laterali, dell'abside, della torre e del tetto della navata centrale.
2003 - 2006 (restauro intero bene)
Tra 2003 e 2006 furono eseguiti i restauri della chiesa e del campanile.
2005 - 2005 (restauro canonica)
La canonica fu restaurata nel 2005.



Descrizione  La chiesa di Sant'Antonino Martire sorge in Bedonia, all'interno della città con orientamento Est-Ovest, priva di sagrato. La facciata a salienti, in conci di pietra a vista, è rinserrata agli angoli da lesene binate, a tutta altezza ed è coronata da un frontone triangolare. Al centro si apre l'unico portale, a tutto sesto, con cornice modanata e frontone interrotto, in pietra. Al centro del frontone si inserisce uno stemma araldico. Al centro della facciata si apre una monofora a tutto sesto tra due finestroni rettangolari. Nei fronti laterali si aprono finestroni rettangolari, così come, sul retro, nell'abside semicircolare.

Pianta
Schema planimetrico basilicale, a unica navata, sulla quale, con archi a tutto sesto, si aprono quattro cappelle votive, a pianta rettangolare, voltate a botte. La navata è scandita da lesene composite, al di sopra delle quali corre una trabeazione spezzata, in aggetto, lungo la navata, nel presbiterio e abside. La navata è coperta da volta a botte, forata dalle unghie dei finestroni del claristerio. Il presbiterio, rialzato, di tre gradini, in marmo, sul piano della chiesa, si apre verso l'aula con un arco a tutto sesto, su pilastri murali, nei quali, verso la navata, si aprono nicchie a tutto sesto. Il presbiterio, a pianta rettangolare, a unica navata, è coperto da volta a botte. L'abside semicircolare è coperta da volta a catino.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in marmo con disegni geometrici.
Elementi decorativi
Le volte e gli intradossi degli archi sono dipinti a soggetti religiosi, entro cornici in gesso e motivi floreali.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni portante.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1970-1980)
altare maggiore, mensa in marmo bianco su quattro colonnine in marmo grigio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Piacenza - Bobbio
Vicariato 7 Val Taro e Val Ceno - Unità Pastorale 1
Parrocchia di Sant' Antonino Martire

Bedonia (PR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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