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3/5/2024 Diocesi di Caltanissetta - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Lucia <Caltanissetta>
Data ultima modifica: 14/12/2018, Data creazione: 30/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Lucia


Autore(Ruolo)  Averna, Gaetano (progetto intero bene)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze siciliane (costruzione)



Notizie storiche  1581 ante - 1581 ante (costruzione intero bene)
Non si conosce la data di fondazione della chiesa di S.Maria dell’Arco, poi chiamata Santa Lucia, così denominata per l’arco che chiudeva la parte settentrionale della città. La sua esistenza è documentata nel 1581 (Pulci 1977).
1771 - 1771 (denominazione intero bene)
Nel 1771 la chiesa di Santa Maria dell’Arco fu anche denominata di Santa Lucia per la presenza della statua della santa, proveniente dalla chiesa di Santa Lucia e di Sant’Anastasia (Pulci 1977).
1830 - 1830 (demolizione e ricostruzione intero bene)
Nel 1830 la chiesa e l’arco furono demolite per esigenze di viabilità. L’edificio fu ricostruito a circa otto metri di distanza dal sito, grazie ai finanziamenti approntati da Salvatore Mangione e Michele Cosentino. La chiesa aveva quattro altari, oltre il maggiore dedicato alla Madonna dell’Arco: Santa Lucia, Anime purganti, Madonna della consolazione e Crocifisso (Pulci, 1977).
1848 - 1848 (realizzazione stucchi decorazioni)
La chiesa fu ornata di stucchi eseguiti da Calogero e Raimondo Sesta (Pulci, 1977).
1858 - 1858 (collocazione altare decorazioni)
Nel 1858 fu collocato l’altare marmoreo, opera di un artista palermitano (Pulci, 1977).
1910 post - 1920 ante (restauro intero bene)
Nel secondo decennio del XX secolo furono eseguiti alcuni lavori: pavimentazione dell’aula, collocazione di altari, balaustra e acquasantiere (Pulci, 1977). Il quadro della Madonna dell’Arco, collocato sull’altare maggiore, fu sostituito dalla statua Santa Lucia. La sagrestia fu ampliata.
1916/01/05 - 1916/01/05 (collocazione Crocifisso decorazioni )
Il 5 gennaio 1916 nella chiesa fu collocato il Crocifisso bronzeo, donato dallo scultore Michele Tripisciano (Pulci, 1977).
1948 - 1950 (ricostruzione intero bene)
La chiesa, rasa al suolo in seguito ai bombardamenti del luglio del 1943, fu ricostruita nel 1948 su progetto dell’architetto Gaetano Averna. La chiesa fu riaperta al culto il 7 maggio 1950(Falzone; Scarlata).



Descrizione  Dell’originario edificio cinquecentesco non rimane nessuna traccia perché la chiesa è stata demolita e ricostruita due volte, nel 1830 per motivi di viabilità e nel 1948 in seguito alla distruzione bellica. Una fotografia anteriore al 1943 (allegata alla scheda) mostra la configurazione ottocentesca dell’edificio. Il prospetto principale, articolato in due livelli, è caratterizzato da un portico tripartito, sormontato da un frontone centinato, affiancato da due ali con spigoli smussati sormontati da tamburi cilindrici. Il volume ottagonale del secondo livello, con cantonali di conci squadrati negli spigoli sormontati da fregio e cornice con modiglioni, è sovrastato al centro da un frontone triangolare. Le finestre del primo e secondo livello, rettangolari con arco a tutto sesto, sono leggermente incassate. Sulla sommità è posto un tamburo ottagonale. Lo spazio interno è coperto da una volta stellata lunettata. Le pareti bianche hanno un alto basamento rivestito di marmo rosso, sovrastato da pannelli con le quattordici stazioni della Via Crucis dello scultore Artur Runggaldier. Il coro e l’abside, a pianta semi decagonale con pilastri in corrispondenza degli angoli, sono divisi in tre livelli da travi rivestite di marmo botticino. Al centro del secondo livello è posto il Crocifisso, affiancato da due statue poste su mensole poligonali. I riquadri del terzo livello sono decorati da mosaici; al centro è posta una finestra circolare con vetrata istoriata con la colomba dello Spirito Santo; il catino è decorato dal mosaico con il Cristo risorto, opera di Silvio Consadori. La cantoria, che si estende su tre lati dell’ottagono, ha un parapetto con pannelli di vetro decorati. La luce naturale filtra dalle finestre con vetrate istoriate raffiguranti le sante Maria Goretti, Barbara, Rosalia, Cecilia, Orsola e Agata, realizzate da Pietro Bevilacqua; quella artificiale proviene da sette candelabri a bracci, pendenti dalla volta, e da lampade a muro a bracci poste negli angoli dell’ottagono.

Pianta
centrale
Impianto strutturale
Edificio con struttura intelaiata in calcestruzzo di cemento armato con volta e copertura a falde
Orizzontamenti
orizzontamenti aula con volta stellata lunettata, coro con volta a botte e catino absidale



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (XX ultimo quarto)
Altare marmoreo
Tabernacolo - aggiunta arredo (XX ultimo quarto)
Tabernacolo inserito in una teca esagonale






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Sicilia
Diocesi di Caltanissetta
Parrocchia di Santa Lucia

Corso Umberto I - Caltanissetta (CL)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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