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10/5/2024 Diocesi di Otranto - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Maria Santissima Madre di Dio <Cannole>
Data ultima modifica: 02/05/2018, Data creazione: 20/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Maria Santissima Madre di Dio


Altre denominazioni Maria SS. Madre di Dio


Ambito culturale (ruolo)  maestranze salentine (costruzione)



Notizie storiche  XVI - XVII (costruzione intero bene)
edificata tra XVI e XVII secolo, la chiesa matrice del piccolo comune di Cannole ebbe in origine una planimetria a navata unica, ampliata successivamente allo scopo di accogliere la popolosa comunità locale.
XVII - XVIII (aggiunta manufatto nucleo centrale)
risalgono rispettivamente al 1649 e al 1668 i due altari laterali della navata, offerti dalla Famiglia Personè e dedicati al Rosario e alla Sacra Famiglia. Intorno alla metà del Settecento l'edificio si arricchì invece dei pregevoli altari inseriti nei bracci del transetto.
1743 - 1743 (accadimento rilevante intero bene)
nel 1743 un grave evento sismico determinò il crollo del sistema di copertura a doppia falda e ingenti danni strutturali, rendendo necessari radicali interventi di restauro.
1757 - 1757 (ampliamento nucleo centrale)
nel 1757 è documentata la realizzazione dell'ampio transetto, con il quale l'edificio assunse la configurazione a croce latina che ancora oggi conserva.
XIX - XX (aggiunta struttura architettonica ala sinistra)
la torre dell'orologio innestata sul transetto destro e la torre campanaria incastonata tra l'abside e il transetto sinistro furono rispettivamente realizzate nel XIX e XX secolo.
1885 - 1885 (ampliamento nucleo centrale)
risalgono al 1885 la realizzazione dell'abside e la modifica dell'area presbiteriale.
1936 - 1936 (accadimento rilevante intero bene)
nel 1936 l'edificio fu fortemente danneggiato da un incendio che rese necessaria la completa ridipintura delle volte, caratterizzate da decori color bianco, beige, grigio e azzurro forse ispirati a quelli cancellati dalle fiamme.
anni 80 - anni 80 (restauri intero bene)
negli anni Ottanta sono stati effettuati interventi di restauro comprendenti, tra l'altro, revisione del lastrico solare, tinteggiature interne, rifacimento del piano di calpestio e degli impianti elettrico ed acustico, sostituzione dei corpi illuminanti, tamponamento dell'edicola absidale un tempo contenente l'icona del Sacro Cuore e a suo tempo ricavata obliterando una finestra preesistente. Le tinteggiature interne hanno eliminato il motto fascista posto alla base del catino absidale.
2006 - 2006 (restauro ala sinistra)
nell'anno finanziario 2006 l'edificio ha beneficiato di un finanziamento CEI destinato a "Opere urgenti di consolidamento e ripristino della torre campanaria per danni provocati da calamità naturali" (pratica E/4400/2006).



Descrizione  orientata in direzione est-ovest, la chiesa matrice si inserisce nel cuore di Piazza San Vincenzo e a pochi passi dal pregevole Castello Granafei. L'edificio si configura come oggetto isolato e cinto da strade: se infatti la facciata è lambita da Via Roma, e la fiancata destra chiude a ovest la prospettiva di Piazza San Vincenzo, lungo abside e fiancata sinistra si sviluppa l'angusta via Tunisi, dalla quale è possibile apprezzare l'articolata composizione dei volumi architettonici. Di particolare evidenza la torre dell'orologio svettante verso Piazza San Vincenzo, la torre campanaria innestata a nord dell'abside e gli ampi bracci del transetto, che espandono il sagrato abbracciando due aree di rispetto laterali. Da rilevare, infine, sui prospetti esterni, la presenza di graffiti a vario tema (date, ex voto, elementi architettonici, giochi, iscrizioni) e, sul corpo della navata centrale, doccioni in forma di faccette e tracce residue delle finestre originarie.

Pianta
la singolare struttura planimetrica è incentrata sull'ampia crociera centrale, impostata su quattro robusti pilastri angolari con paraste addossate coronate da massicci e originali capitelli. L'unica navata ingloba la crociera e ne raddoppia lo spazio sviluppandosi sino all'ingresso, mentre al di là di tre ariose arcate a tutto sesto si dispongono i due bracci del transetto e il presbiterio col retrostante catino absidale. Due colonne corinzie in pietra leccese sorreggono la pregevole cantoria sovrastante inseriscono la sacrestia e, in posizione speculare, deposito, servizio igienico, scala di accesso al campanile e porta secondaria di collegamento con l'esterno. Su uno dei pilastri della crociera, nel punto di innesto tra navata e transetto sinistro si inserisce il pulpito ligneo, ottimamente conservato e reso accessibile da una stretta scaletta intramurale.
Pavimenti e pavimentazioni
il sagrato, un tempo pavimentato con chianche poi sostituite con ordinarie piastrelle di cemento, è stato riqualificato con un piano di calpestio in lastre di pietra locale bocciardata ordito secondo una trama a correre parallela alla facciata con ricorsi di altezza pari a 15 o 30 cm. Solo dinanzi all'ingresso principale un'orditura ruotata di novanta gradi segnala il ruolo architettonico e liturgico della soglia. Il piano di calpestio dello spazio liturgico si compone di lastre di pietra Apricena lucidata 40x40 cm disposte secondo una trama diagonale ed estese anche alla vicina sacrestia.
Coperture
l'edificio è coperto da un tradizionale lastrico solare di chianche su tufina (polvere di pietra locale). All'interno si dispongono spaziose volte a stella, più alte in corrispondenza della navata e più basse presso i transetti e la scarsella del presbiterio, chiusa a est dal catino absidale.
Illuminazione naturale
la facciata è caratterizzata dall'ampia finestra centrale che illumina generosamente la navata. Ulteriori finestre di minore dimensione si dispongono sui transetti (due a sinistra e due a destra, di sagoma ottagonale), sul catino absidale e al di sopra di ciascuno dei tre archi che perimetrano la crociera.
Facciata
stretta tra due lesene a libro angolari, è coronata da un timpano spezzato in cui si inseriscono, al centro, la croce sommitale in ferro e l'ampia finestra trabeata, caratterizzata dal medesimo tema architettonico. La cornice di coronamento, anch'essa interrotta dalla finestra, si estende alle paraste angolari a mo' di capitello, e poggia su semplici mensole simulanti semplificate foglie. L'unico portale, ridotto rispetto a quello originario del quale restano evidenti tracce stratigrafiche, è sormontato da una piccola nicchia con icona a tutto tondo.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (2000-2005)
a seguito dell'ultima riforma liturgica l'altare celebrato fu dapprima realizzato in legno, lasciando integro l'altare tridentino che fu semplicemente arretrato e infine, negli anni Ottanta, riportato nella posizione originaria. L'attuale assetto del presbiterio risale invece agli anni 2000-2005, e comprende altare (lapideo, su predella), ambone (lapideo, su predella), fonte battesimale (lapideo), sede e credenza (questi ultimi lignei). Il tabernacolo trova sede presso l'antico altare maggiore, mentre alla destra dell'ingresso si dispone il fonte battesimale originario, dotato di ciborio e di pregevole dossale.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Puglia
Diocesi di Otranto
Vicariato di Maglie
Parrocchia di Maria Santissima Madre di Dio

via Roma - Cannole (LE)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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