CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
21/5/2024 Diocesi di Modena - Nonantola - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant’Andrea Apostolo <Montagnana, Serramazzoni>
Data ultima modifica: 30/08/2018, Data creazione: 30/8/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Sant’Andrea Apostolo


Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo;S. Andrea Apostolo


Autore(Ruolo)  Vandelli, Antonio (progettista)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane (costruzione)



Notizie storiche  XIII sec. - XV sec. (preesistenze carattere generale)
Sulla sommità del monticello oggi chiamato “Montagnana di sopra” si trovano le origini di Montagnana. Nella località sorgeva nel medioevo una torre d’avvistamento, trasformata in epoche successive in campanile, ora distrutto ma che rimane nei vecchi toponimi della frazione, “Castello” o “Campanile”. Nei pressi della torre si andarono aggregando altri fabbricati destinati a scopi militari o difensivi, per la popolazione sparsa nella circostante campagna, e doveva pure trovarsi l’antica cappella di S. Andrea “de Rocha”, chiesa filiale della vicina Pieve di Rocca Maria. L’antica chiesa di Sant’Andrea figura nel Catalogo delle Chiese modenesi del XIII secolo e nel testamento di Jacopo dalla Rocca del 1400.
XVI sec. - XVII sec. (costruzione chiesa preesistente)
Con il tempo questa primitiva chiesa andò piano piano rovinando e non conosciamo il motivo per il quale la ricostruzione dei secoli XVI / XVII non avvenne ancora nell’area del castello ma si scelse una nuova area distante circa un chilometro verso valle in un luogo più pianeggiante e più agevole da raggiungere, forse anche in considerazione del fatto che all’inizio del seicento la Chiesa divenne parrocchia a sé stante indipendente da Rocca Santa Maria. I primi documenti infatti della Parrocchia risalgono al 1631. Anche l’esatta ubicazione della primitiva chiesa è sconosciuta. In una relazione inviata alla Curia di Modena nel 1792 dal parroco di Montagnana, si affermava che le memorie relative alla chiesa risalirebbero solo al 1612.
1635 - 1635 (citazione chiesa preesistente)
Dalla visita pastorale effettuata dal Vescovo Rangoni il 15 agosto 1635, si legge che la chiesa era ridotta ad “una stalla” e si ordinava che fosse “edificata” al più presto.
1711 - 1798 (ricostruzione chiesa preesistente)
L’auspicata ristrutturazione chiesta dal Vescovo Rangoni, probabilmente, non avvenne mai se poi - distrutta e rovinata completamente la prima Chiesa - se ne costruì (forse nel 1711) una nuova di semplice struttura, coperta a due acque ed a unica navata, viste le dimensioni di circa 18 metri di lunghezza e di circa 6 metri di larghezza. All’interno della chiesa erano tre altari: l’altare principale del SS. Sacramento, l’altare della Beata Vergine del Rosario e l’altare di Sant’Antonio. Affiancata sul lato sud era la sacrestia, costruita nel 1798, mentre sul fronte, a nord, si innalzava un piccolo campanile con probabilmente sul davanti della base una piccola cappella dedicata a San Rocco.
1805 - 1830 (dissesti chiesa preesistente)
Non si hanno altre notizie sino ai primi anni dell’800 quando il parroco di allora più volte segnalò dissesti e pericoli alle strutture murarie, aggravatesi in seguito al taglio del terreno sul lato sud più prossimo alla chiesa, eseguito per facilitare il passaggio alla nuova strada “via Giardini” che Francesco III D’Este aveva fatto costruire tre il 1766 ed il 1776 dall’ing. Pietro Giardini e che, a differenza della precedente “strada ducale Vandelli”, passava proprio vicino all’edificio sacro. In una relazione del 1805 il parroco rende noto che la chiesa è molto rovinata; nel 1821 la chiesa è sempre più danneggiata tanto che nel 1826 minaccia rovina anche in facciata. Finalmente nel 1930 si apprestano lavori di ripristino e nel contempo si costruisce la canonica. Ma la causa dei cedimenti doveva essere veramente grave se unilateralmente la popolazione, pochi anni dopo, decise di procedere alla completa demolizione ed alla costruzione di un nuovo edificio sacro.
1883 - 1883 (costruzione chiesa attuale)
L’attuale chiesa fu costruita nel 1883 su progetto dell’ing. Antonio Vandelli di Modena, incorporando quella precedente. La nuova chiesa risulta molto più ampia della precedente, è collegata direttamente alla canonica e sfrutta in parte alla base le grosse mura sul lato nord della preesistente chiesa. Fu lo stesso parroco di allora Don Tommaso Giacobazzi a sovrintendere i lavori, che procedettero alacremente con l’aiuto di tutta la popolazione, utilizzando per le murature il materiale di risulta della vecchia chiesa e le pietre estratte dalla cava in località Pezzuolo. Di semplice concezione la nuova chiesa è a una sola navata con copertura a due falde. All’interno non vi sono particolari opere artistiche. Gli altari, ancone e pulpito sono in scagliola policroma a finto marmo, gli ornati di rilievi in stucco, tutte opere tipiche per il periodo e ascrivibili al modenese Antonio Bernasconi.
1931 - 1931 (decorazione cappelle laterali )
Gli ornati e tre cappelle laterali sono state ridipinte in stile “liberty” dal Professor Renato Ingrami di Serramazzoni.
1966 - 1966 (costruzione campanile )
La chiesa in origine era senza campanile, come dimostrano le vecchie carte catastali che riportano un fabbricato coperto a portico con un travaglio in legno posto nell’area sul retro della chiesa. In alto, nel punto di congiunzione tra la chiesa e la canonica, è stato realizzato solo nell’estate del 1966 un piccolo campanile a cuspide. Il progetto, a firma del geom. Bruno Mesini. All’interno della cella si conservano le campane trasferite nell’anno successivo dal travaglio che si trovava dietro l’abside della chiesa. Il piccolo campanile è stato costruito appoggiandosi sulle murature esistenti poste tra la copertura della canonica e la copertura della chiesa; questo fatto ha sempre creato problemi di connessione con infiltrazioni d’acqua per la poca coesione e legatura tra le varie parti del fabbricato. Una scaletta in ferro con gradini murati permette di salire sul vertice della sommità dove è posta una piccola palla, il parafulmine e la croce in ferro.
2003 - 2003 (pavimentazione sagrato )
L’area circostante i fabbricati attigui alla chiesa è ancora sistemata a terreno, mentre il piazzale antistante la chiesa e la canonica è stato sistemato nel 2003 direttamente dall’Amministrazione Comunale ad area carrabile con asfalto.
2006 - 2007 (restauro intero bene )
Negli ultimi decenni del XX sec. il fabbricato non ha subito particolari opere di manutenzione, se si eccettua il rifacimento della copertura; per questo nel 2006 si presentava in cattive condizioni di conservazione. La chiesa presentava lesioni alle pareti portanti dovute all’assenza completa di fondazioni ed alla non corretta regimazione delle acque meteoriche; numerose fessurazioni erano presenti anche nella volta posta sull’abside; la canonica infine presentava gravissime lesioni strutturali sia ai solai sia alla copertura. Tra il 2006 ed il 2007 si è quindi provveduto ad un intervento, approvato dalla Soprintendenza, volto ad un consolidamento statico del complesso. Sono stata realizzate sottofondazioni collegate ai paramenti murari esistenti ed è stata consolidata la volta sull’abside; inoltre, internamente, sono state stuccate le fenditure presenti e si è provveduto alla completa tinteggiatura delle superfici interne ed esterne. Anche la canonica è stata consolidata.



Descrizione  La chiesa attuale di Montagnana fu costruita nel 1883, incorporando la chiesa preesistente. Edificata sul lato nord della via Giardini, con sagrato notevolmente rialzato rispetto ad essa, è orientata liturgicamente e dedicata a S. Andrea. Presenta una pianta rettangolare con abside sporgente all’esterno. La facciata è timpanata con portale architravato e rosone semicircolare superiore. Sul fianco nord-est della chiesa si trovano alcuni corpi di fabbrica adibiti a canonica e a servizi, aggregati in tempi diversi, fra il XIX ed il XX secolo, e costruiti in modo disomogeneo ed irregolare accanto ai muri portanti dell’edificio sacro. I l complesso in origine era senza campanile, che è stato innalzato solo nel 1966 nel punto di congiunzione tra la chiesa e la canonica. Il piccolo campanile a cuspide conserva la più antica campana della provincia di Modena, risale infatti al 1262 ed è chiamata dei “Savignani” in quanto fu donata appunto dalla famiglia da Savignano quando era signora di Rocca S.Maria, alla congregazione della cui pieve apparteneva.

Impianto strutturale
Di semplice concezione la chiesa, orientata liturgicamente, è a una sola navata con copertura a due falde sulla navata ed una copertura più bassa per il presbiterio, il coro, la cantoria e la sagrestia. A nord, nel punto di congiunzione tra la chiesa e la canonica, è presente un piccolo campanile con cella campanaria a cuspide, costruito appoggiandosi sulle murature esistenti.
Struttura
Le condizioni statiche dell’edificio sono quelle tipiche di una struttura edificata con materiali e tecniche edilizie modeste. Per il paramento murario vennero impiegati i sassi riutilizzabili della precedente costruzione, oltre ad altri estratti in una cava presso una piccola altura situata poco distante dietro la località di Pezzuolo. La copertura dell’aula ha struttura lignea; la volta posta sull’abside è invece stata recentemente consolidata, mediante la realizzazione di una piccola caldana e guaine armate con poliestere collegate alle murature verticali tramite innesti metallici.
Fondazioni
Durante l’ultimo restauro, del 2006, si è provveduto alla realizzazione di sottofondazioni collegate tramite cuciture armate ai paramenti murari esistenti.
Fronti
La facciata è racchiusa da due lesene terminanti con un timpano sottolineato da cornici, in alto al centro un a finestra semicircolare, in basso la porta d’ingresso principale. I fronti sono tutti intonacati. Per quanto riguarda il campanile, la cuspide a piramide retta con base ottagonale si innalza dal piano della cella campanaria contornata alla base da 4 piccoli pinnacoli. La cella e tutta la cuspide sono stati lasciati a faccia a vista, anche se i mattoni usati non erano propriamente quelli destinati a tale uso.
Elementi decorativi
All’interno non vi sono particolari opere artistiche. Gli altari, ancone e pulpito sono in scagliola policroma a finto marmo, gli ornati di rilievi in stucco.
Pavimenti e pavimentazioni
L’aula presenta una pavimentazione in ceramica, con formelle quadrate disposte a 45° di due colori alternati. Nel presbiterio di trova una moquette, stesa forse per nasconde una sottostante pavimentazione deteriorata. La pavimentazione probabilmente più antica si trova nella zona della sagrestia, caratterizzata da elementi in cotto di medie dimensioni posati a lisca di pesce; anche nel coro si trovano elementi analoghi, ma di forma quadrata.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del Novecento)
L’adeguamento liturgico della zona presbiteriale, eseguito probabilmente in occasione del restauro conclusosi nel 2001, non ha carattere di stabilità. I poli sono collocati entro il presbiterio storico; è stata mantenuta la preesistente balaustra marmorea; l’altare marmoreo è posto al centro del presbiterio e rivolto verso il popolo, davanti al vecchio altare; un leggio sempre in marmo, posizionato in prossimità della balaustra, funge da ambone. La sede è in legno, dotata di braccioli e con seduta imbottita in velluto, affiancata da due sedute poste ai lati e da uno sgabello; si tratta di arredi settecenteschi restaurati. Inizialmente erano stati inseriti un altare ed un ambone lignei, sostituiti una quindicina d’anni fa con i due attuali in marmo; oggi sono stati collocati nella stanza della canonica che funge da cappella feriale. Il battistero si trova all’inizio dell’aula, a sinistra; due confessionali lignei sono ubicati a meta delle pareti laterali della navata unica.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Modena - Nonantola
Vicariato di Serramazzoni - Unità Pastorale “Serramazzoni”
Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo

via Giardini Nord, 9485 - Montagnana, Serramazzoni (MO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.