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17/5/2024 Diocesi di Modena - Nonantola - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Lorenzo Martire <Serramazzoni, Riccò>
Data ultima modifica: 10/11/2023, Data creazione: 30/8/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Lorenzo Martire


Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire;S. Lorenzo Martire


Ambito culturale (ruolo)  classicismo (costruzione dell'edificio)



Notizie storiche  XIII sec. - XVIII sec. (preesistenze carattere generale)
La chiesa “de Richo”, senza indicazione del titolare, è inserita tra le filiali della Pieve di Rocca Santa Maria nel catalogo delle chiese modenesi della fine del XIII secolo. Dedicata a San Lorenzo, sorgeva nella località ora chiamata ‘Riccò Vecchio’. Le registrazioni più antiche dell’archivio parrocchiale risalgono al 1584. Il 20 aprile 1750 la parrocchia fu elevata ad arcipretura dal vescovo Sabbatini. Un oratorio esisteva poi nella frazione Farneta, corrispondente al borgo attuale di Riccò; a Farneta si trovava forse la roccaforte della potente famiglia modenese dei Balugola, che controllarono quest’area tra XII e XIII secolo. Le vicende dell’antica parrocchiale, oggi del tutto scomparsa, non sono state indagate, e poche sono le notizie disponibili anche riguardo l’oratorio di Farneta, trasformato poi in sede della parrocchia, deducibili soltanto da un volumetto monografico a carattere divulgativo del ricercatore Franco Mantovi, pubblicato nel 1975 e riedito nel 1993.
1775 - 1775 (informazioni storiche carattere generale)
L’oratorio di Farneta, divenuto più accessibile in seguito alla realizzazione della Via Vandelli, divenne sede della parrocchia l’8 dicembre 1775; l’autorizzazione fu data dal vescovo Giuseppe Maria Fogliani, ai tempi del parroco don Giuseppe Maria Balugani (1775-1810). Da quel momento la stessa frazione di Farneta prese il nome di Riccò, o Riccò in Farneta.
1858 - 1869 (ricostruzione intero bene )
Lavori importanti di ingrandimento del vecchio oratorio di Farneta risultano eseguiti nella seconda metà dell’Ottocento: nel 1858 vengono ricostruiti dalle fondamenta la facciata e il coro; nel 1869 vengono rifatti il pavimento e la copertura pericolante.
1924 - 1928 (restauri intero bene )
Nel 1924-1928 la chiesa viene consolidata, per iniziativa del parroco don Achille Vecchiati (1909-1968).
1927 - 1927 (costruzione campanile)
Nel 1927 il campanile venne innalzato portandolo all’altezza di diciotto metri.
1968 - 1968 (costruzione canonica)
Al suo arrivo nel 1968, il parroco don Franco Misley si dedicò alla ricostruzione di una nuova canonica.
1970 - 1970 (consolidamento e realizzazione fondazioni e pavimento)
Il 2 agosto 1970 vennero inaugurati lavori di consolidamento delle fondazioni e la sistemazione del pavimento della chiesa.
1998 - 1998 (installazione vetrata dell'oculo)
Viene posta sull’oculo in facciata la vetrata policroma raffigurante la Sacra Famiglia, opera di Romano Pelloni.



Descrizione  La chiesa sorge con la facciata rivolta a Sud, in prossimità della strada. La muratura portante è in pietra a vista; la facciata a capanna presenta portale d’ingresso architravato, con piccola nicchia sovrastante. In alto, al centro, oculo con vetrata istoriata. Il prospetto è concluso da cornice aggettante su cui si innalzano tre pilastrini piramidali, dei quali quello centrale è sormontato da croce in ferro. L’interno presenta aula rettangolare a navata unica, sulla quale si affacciano due cappelle per lato, introdotte da arcate a tutto sesto; l’aula si conclude con la parete dell’arco trionfale, che introduce al piccolo presbiterio chiuso da abside rettangolare. Sull’arco trionfale si aprono lateralmente due nicchie occupate da statue. Le pareti laterali dell’aula sono scandite da lesene scarsamente aggettanti, su cui si innesta cornicione decorato con elementi dorati. Aula e cappelle sono coperte da volte a botte, il presbiterio da volta a vela. Pareti e soffitti sono tinteggiati in toni di rosa e grigio, e riccamente decorati con motivi vegetali, simboli sacri, medaglioni con iscrizioni; sopra il presbiterio è dipinta la gloria del protettore San Lorenzo martire. Pavimentazione interna in marmi policromi.

Impianto strutturale
Edificio a pianta rettangolare con murature in pietra, copertura con orditura principale e secondaria in legno, manto in coppi laterizi.
Struttura
Struttura portante in pietra arenaria, lasciata esternamente a faccia a vista, internamente intonacata, presenti pitture murali. Copertura a due falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in marmi policromi.
Pianta
L’interno presenta aula rettangolare a navata unica, sulla quale si affacciano due cappelle per lato, introdotte da arcate a tutto sesto; l’aula si conclude con la parete dell’arco trionfale, che introduce al piccolo presbiterio chiuso da abside rettangolare.
Coperture
Copertura a due falde con orditura principale in capriate e travi in legno, manto in coppi laterizi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1980-1990)
Il presbiterio, rialzato rispetto all'aula da un gradino, presenta l'altare originario in stucchi e scagliola con tabernacolo. La mensa delle funzioni è in marmo sorretta da colonnine. Il celebrante trova dietro di sa la sede in legno e l'ambone alla sua destra, in marmo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Modena - Nonantola
Vicariato di Serramazzoni - Unità Pastorale “S.Dalmazio"
Parrocchia di San Lorenzo Martire

Via Villaggio - Riccò, Serramazzoni (MO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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