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22/5/2024 Diocesi di Modena - Nonantola - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa della Natività di Maria Santissima <Selva, Serramazzoni>
Data ultima modifica: 22/11/2022, Data creazione: 30/8/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa della Natività di Maria Santissima


Altre denominazioni Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Santissima


Ambito culturale (ruolo)  classicismo (costruzione dell'edificio)



Notizie storiche  1115 - 1797 (preesistenza carattere generale)
Una chiesa di Santa Maria de Silva è citata in diversi documenti già a partire dal 1115; era dipendenza del monastero benedettino di San Pietro di Modena, e aveva funzioni di parrocchia, come dimostra un documento papale del 1183. Il borgo rimase sotto la signoria di varie famiglie di conti, finché nel 1575 non fu data ai Boncompagni, che lo ressero, all’interno del contado o marchesato di Vignola, fino al 1797. Fece parte fino a quell’anno del distretto o podesteria di Monfestino, poi, dal 1802, di quello di Sassuolo.
1617 - 1865 (preesistenza carattere generale)
Poche e tardive le informazione rimaste sulle caratteristiche architettoniche della chiesa prima della sua ricostruzione. Le possiamo ricavare oltre che dagli atti delle visite pastorali e dagli inventari, dalle memorie manoscritte del monaco di S. Pietro Mauro Lazarelli, scritte a inizio del Settecento, da una relazione di d. Giovanni Battista Pignattari, inviata al vescovo alla fine di quel secolo, da un saggio di don Giuseppe Quattrini (1849-1923), erudito sacerdote nativo di Selva, pubblicato nel 1937.
1617 - 1865 (preesistenza carattere generale)
La chiesa, come dice il Lazzarelli, era stata ricostruita a spese del popolo nel 1617. Aveva forma rettangolare, di braccia 40 x 14 (circa 25m x 9), ad aula unica con due cappelle laterali. C’era il pulpito, ma non l’organo, come si dice nella relazione di fine Settecento. Don Quattrini segnala la povertà della copertura, a travi scoperte nell’aula, in sasso nella volta absidale. Aveva la facciata a Ovest, con l’ingresso ombreggiato dalle querce; di fronte era la canonica, separata da una strada. Un bel sagrato, spazioso e alberato, nel quale, come racconta don Quattrini, i ragazzi giocavano a scoccetto, era sul lato Sud, vicino alla confluenza del torrente Selva con altro fosso. Il campanile era a vela. Da una visita pastorale del 1632 apprendiamo che la canonica minaccia rovina, informazione questa che si ripete in tutte le descrizioni e gli inventari successivi. Anche la chiesa, in una visita del 1674, si dice essere malridotta, e si invitano le Confraternite a ricostruirla.
1865 - 1865 (notizie storiche carattere generale)
Nel 1830, il parroco don Giovanni Battista Pellesi (1817-1846) fu il primo a chiedere al vescovo, presentando le firme dei parrocchiani, l’autorizzazione a costruire una nuova chiesa con campanile e cimitero, dato che l’edificio di allora non bastava per la popolazione ed era a rischio di crollo. La richiesta fu ripetuta nel1832 e finalmente nel 1833 il vescovo Caleffi in visita pastorale approvò la proposta.
1870 - 1870 (costruzione intero bene )
La fabbrica progredisce e, terminata la struttura esterna, la chiesa viene benedetta e aperta al culto il 19 novembre 1870. All’interno, l’altare maggiore è costruito utilizzando il tabernacolo e altre parti dell’altare maggiore della vecchia chiesa, opera in scagliola probabilmente di manifattura carpigiana.
1874 - 1920 (opere interne - consacrazione intero bene )
Nel 1874 viene costruita la volta, per opera del capomastro Luigi Giovanardi di Maranello. Nel 1880 si fa il pavimento della navata. Il 9 settembre 1897 arrivano quattro campane dalla ditta Bassi-De Poli di Vittorio Veneto; concerto di eccellente armonia, a detta di don Quattrini. Il 20 maggio 1911 la chiesa viene consacrata dal vescovo Natale Bruni. Nel 1919 il parroco don Crespolani fa mettere delle catene, nei fori già predisposti dal previdente Vandelli; provvidenziali perché permisero alla chiesa di limitare i danni del terremoto del 1920.



Descrizione  La facciata e le pareti esterne sono a mattoni a faccia vista sagramati; la facciata, a salienti, presenta costolature dentellate in mattoni grigi che delineano verticalmente i tre corpi. Al centro, portale con cornicione sagomato, e superiormente finestra inserita in cornice a lunetta. L’interno è a navata unica, con due vani e una cappella aperti su ciascun lato. Il presbiterio si conclude con abside semicircolare, ed è affiancato da tribune sopraelevate. Dietro l’altare, grande mostra di canne dell’organo novecentesco. Il soffitto dell’aula è a volta a crociera; le cappelle laterali hanno copertura arcuata.

Coperture
La struttura di copertura, a due falde, risulta in legno, manto in coppi laterizi.
Struttura
Struttura portante in pietra arenaria continua, orditura primaria e secondaria in legno, manto in laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazioni interne in cotto.
Impianto strutturale
La chiesa è navata unica, con due vani e una cappella aperti su ciascun lato. Il presbiterio si conclude con abside semicircolare, ed è affiancato da tribune sopraelevate.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1980-1990)
Il presbiterio sopraelevato rispetto all'aula da un gradino presenta l'altare maggiore con tabernacolo e mensa in scagliola. La mensa per la funzione è centrale in legnami. Il celebrante trova la sede in legnami a sinistra e l'ambone, sempre in legno, alla sua destra.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Modena - Nonantola
Vicariato di Serramazzoni - Unità Pastorale “Serramazzoni”
Parrocchia della Natività di Maria Santissima

Via Canonica - Selva, Serramazzoni (MO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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