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21/5/2024 Diocesi di Modena - Nonantola - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo Apostoli <Faeto, Serramazzoni>
Data ultima modifica: 14/12/2022, Data creazione: 30/8/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo Apostoli


Altre denominazioni Chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo


Ambito culturale (ruolo)  classicismo (costruzione dell'edificio)



Notizie storiche  1540 - 1540 (preesistenze carattere generale)
Le prime notizie sulla Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo sorta in località Faeto, nel comune di Serramazzoni, risalgono al 1540, anno in cui gli abitanti eressero un piccolo oratorio dedicato alla Vergine ed ai Santi Apostoli Filippo e Giacomo.
1609 - 1609 (ricostruzione intero bene )
Nel 1609 si decise di ricostruire, partendo dalle fondamenta, l'edificio sacro ormai in rovina.
1744 - 1750 (costruzione e restauro campanile e chiesa)
Tra il 1744 e il 1746, per opera del curato Don Taddeo Battaglini, fu costruito il campanile e nel 1750 si procedette al restauro dell'intera chiesa.
1816 - 1816 (erezione parrocchia)
Il 30 agosto 1816 “Oratorio di Faeto fu innalzato a dignità di Parrocchia grazie a Don Giacomo Casolari, ma "non v'era nemmeno la chiesa oltre che un piccolo Oratorio che tutte le parti minacciava in rovina. Come pure non eravi abitazione pel Parroco, oltre che una piccola casetta ad uso stalla, la quale era di ragione dell'Oratorio".
1826 - 1826 (ricostruzione intero bene )
Nel 1826 il parroco pro tempore, Don Paolo Scorcioni, constatata la precaria condizione della chiesa esistente, insufficiente per il numero dei fedeli, decise di "tentare la costruzione di una chiesa [...] nel luogo stesso di prima".
1830 - 1830 (lavori intero bene )
Nella primavera dell'anno successivo furono intrapresi i lavori che si conclusero nel 1830.
1842 - 1853 (costruzione sagrestia)
Nel 1842 fu edificata la nuova sacrestia addossata al fianco della chiesa ed ebbero inizio i lavori di ampliamento della canonica, all'epoca "consistente in due stanze, in condizioni deplorevoli", che terminarono nel 1853.
1889 - 1889 (realizzazione coro)
Nel 1852 fu elaborato un nuovo progetto per il campanile, ma non fu mai completato per mancanza di fondi. Nel 1889 la chiesa fu dotata del coro.
1914 - 1920 (consolidamento e costruzione canonica, seconda sagrestia e campanile)
Tra il 1914 ed il 1920 il parroco Don Benigno Santi commissionò alcuni interventi di restauro e consolidamento della canonica, la costruzione di una seconda sacrestia ad uso delle Confraternite del Santissimo Sacramento e della Beata Vergine Addolorata e l'edificazione del campanile.
1939 - 1940 (restauri intero bene )
Ulteriori restauri furono eseguiti negli anni 1939-1940 ad opera del parroco Don Francesco Gavioli, che intervenne radicalmente sulla chiesa. I lavori interessarono il rifacimento delle coperture e delle volte interne in mattoni, la posa di nuovi pavimenti, la realizzazione dell'attuale facciata, l'intonacatura e la decorazione interna. Furono sistemate le cappelle della Beata Vergine Addolorata e di Sant'Antonio da Padova e costruite ex novo due cappelle laterali, l'una dedicata a Maria Ausiliatrice l'altra riservata al Fonte Battesimale. Nell'occasione furono realizzati interventi di consolidamento e di ripristino delle coperture nella canonica.
1960 - 1979 (lavori intero bene )
Tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento sono stati eseguiti lavori che hanno fatto assumere all'ala est della canonica la configurazione attuale.



Descrizione  La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo presenta una facciata in laterizio faccia a vista, tripartita, con il corpo centrale cuspidato a cui sono addossate simmetricamente due ali laterali di minor altezza. La porzione mediana presenta lungo l'asse centrale il portale rettangolare sormontato da un rosone circolare; dal piano di fondo si stagliano le lesene che sorreggono archeggiature a tutto sesto che spartiscono la facciata in tre sezioni con quella centrale più ampia rispetto a quelle laterali. Le due ali che si raccordano al corpo centrale con i salienti inclinati, sono connotate da un'unica arcata a tutto sesto a rilievo e da una finestrella a feritoia entro un'incorniciatura a tutto sesto. L'interno ha uno sviluppo longitudinale, a navata unica coperta da volta a botte, con quattro cappelle laterali, due per parte: a destra quelle di Maria Ausiliatrice e del Fonte Battesimale; a sinistra quelle della Beata Vergine Addolorata e di Sant'Antonio da Padova. La separazione tra aula e presbiterio è sottolineata dall'arco trionfale retto da due colonne, a fusto liscio con capitello di ordine dorico, su cui poggia l'architrave aggettante e da una differenza di altezze, data dai due gradini. Il presbiterio è diviso in due parti: la prima parte, al centro della quale è collocato l'altare maggiore, e l'abside. La prima parte è delimitata da quattro colonne con fusto liscio e capitelli di ordine dorico che sorreggono archi a tutto sesto ed è sormontata da una calotta ribassata su pennacchi, decorati con figure di santi inseriti all'interno di medaglioni. L'affresco della calotta rappresenta i puttini in adorazione del monogramma di Cristo in un cielo dalla luce dorata. La seconda parte, corrispondente all'abside, è divisa in tre sezioni: la calotta semisferica decorata con un motivo a cassettoni trompe l'oeil; la sezione intermedia con due finestre laterali ad arco a tutto sesto e la pala d'altare centrale; la sezione inferiore con gli stalli lignei del coro. Il poderoso campanile a pianta quadrangolare con paramento a vista, collocato al lato dell'abside della chiesa, presenta una cella campanaria connotata da aperture binate a tutto sesto sui quattro lati, e conclusa da un coronamento piramidale delimitato da un parapetto metallico. La canonica, dall'impianto planimetrico rettangolare con un avancorpo in aderenza alla chiesa e un'ala laterale aggiunta sul lato opposto, è a due piani fuori terra, oltre al sottotetto praticabile. La struttura portante è in muratura di pietra, ma sono ben distinguibili le modifiche avvenute fra gli anni Sessanta e Settanta del XX secolo, che hanno riguardato la suddivisione degli ambienti, aperture incongrue di finestre e la sostituzione dei solai, oltre al fatto che l'ala aggiunta si articola su due piani anziché su tre come il resto dell'edificio.

Impianto strutturale
La chiesa ha uno sviluppo longitudinale, a navata unica coperta da volta a botte, con quattro cappelle laterali, due per parte. Il presbiterio è diviso in due parti: la prima parte, al centro della quale è collocato l'altare maggiore, e l'abside.
Struttura
Struttura portante in muratura mista, in laterizi e pietra. Copertura a due falde con struttura in legno, manto in coppi laterizi tradizionali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazioni interne in cotto.
Coperture
Tetto a due falde con orditura primaria e secondaria in legno, manto in coppi laterizi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1980-1990)
Il presbiterio, rialzato da due gradini rispetto all'aula, presenta l'altare maggiore in scagliola, granito e conglomerato cementizio dipinto. La mensa della funzione è in legnami; il celebrante ha la sede alla sua sinistra e alla sua destra l'ambone in metallo e cemento dipinto.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Modena - Nonantola
Vicariato di Serramazzoni - Unità Pastorale “Serramazzoni”
Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo Apostoli

via Chiesa - Faeto, Serramazzoni (MO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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