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Chiesa di Santa Maria Assunta <Malè>
Data ultima modifica: 25/08/2017, Data creazione: 26/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta


Altre denominazioni ASSUNZIONE;S. Maria Assunta


Autore(Ruolo)  Gramola, Antonio (ristrutturazione)
Nordio, Enrico (progetto della nuova facciata)
Adamo da Laino d'Intelvi ( costruzione)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze lombarde (costruzione chiesa)
maestranze trentine (costruzione nuova facciata)
architettura gotica (costruzione chiesa)
architettura neogotica (rifacimento facciata)



Notizie storiche  1178 - 1178 (menzione carattere generale)
La prima menzione dell'esistenza di una pieve a Malé risale al 1178, per una questione di affitto, perciò la sua fondazione fu certamente anteriore, essendo in quella data già eretta e funzionante.
1491 - 1497 (costruzione intero bene)
La chiesa medievale fu riedificata a partire dal 1491, sotto la direzione del maestro muratore lombardo Adamo di Laino d'Intelvi; i lavori si conclusero nel 1497 circa. Dell'edificio più antico rimane testimonianza nel campanile, in alcuni elementi scultorei inglobati nel nuovo edificio e nei semipilastri di sostegno dell'arco santo. Accanto alla chiesa fu eretta la cappella dedicata a San Valentino.
1531 - 1531 (ricostruzione protiro)
Nel 1531 il protiro quattrocentesco fu riedificato.
1584 - 1584 (ampliamento presbiterio)
Nel 1584 il presbiterio fu ampliato con l'aggiunta del vano posto a destra, di fronte alla sacrestia (che venne forse anche ornato da dipinti murali).
1588 - 1599 (costruzione cappella del Rosario)
Alla fine del XVI secolo fu probabilmente eretta la cappella laterale destinata alla Confraternita del Rosario (costituita nel 1588).
1609/06/08 - 1612 (ristrutturazione intero bene)
L'8 giugno 1609 fu stipulato un contratto tra i sindaci della chiesa e il lapicida Antonio Gramola per alcuni lavori interni alla chiesa, non meglio specificati, che furono conclusi nel 1612.
1617 - 1617 (distruzione tetto)
Nel 1617 il tetto della chiesa fu distrutto da un incendio.
1672 - 1672 (costruzione cappelle laterali)
Intorno al 1672, anno della visita pastorale, erano già state erette le quattro cappelle laterali, poiché citate nella descrizione.
1700 - 1714 (rifacimento ambiente a destra del presbiterio)
Prima del 1714 l'ambiente posto a fianco del presbiterio e con esso comunicante fu rimpicciolito e separato, chiudendo l'arcata comunicante. Nel 1714 fu decorato da stucchi da maestranze lombarde.
1753 - 1773 (rifacimenti intero bene)
Nel corso del XVIII secolo furono numerosi i lavori realizzati all'interno della chiesa: nel 1753 fu rifatto il tetto della chiesa; nel 1755 fu riparato il tetto della cappella di Sant'Antonio; tra il 1762 e il 1765 Carlo Melchiori realizzò il nuovo pavimento del presbiterio (dove furono messi in opera anche gli scalini) e della chiesa; tra il 1767 e il 1768 i muratori Domenico e Ambrosio Gionta ampliarono la sacrestia; infine nel 1773 furono posti gli scalini davanti all'altare maggiore.
1802 - 1802 (ampliamento presbiterio)
Nel 1802 il presbiterio fu ampliato raggiungendo l'attuale forma poligonale.
1833 - 1833 (incendio tetto)
Nel 1863 un incendio bruciò il tetto della chiesa.
1874 - 1876 (restauro intero bene)
Dopo l'incendio fu riparato il tetto e furono programmati una serie di interventi che vennero realizzati solo in seguito: tra il 1874 e il 1876 l'impresa di Facondo Maccani sostituì il pavimento dell'intera chiesa e della sacrestia, ponendo mattonelle in pietra.
1885/08/22 - 1885/08/22 (progetto di restauro carattere generale)
Il 22 agosto 1885 don Bottea, decano, affidò all'architetto Enrico Nordio il progetto di completamento della facciata della chiesa, ritenuta incompiuta: fu progettato di inglobare la facciata quattrocentesca in quella nuova in stile neoromanico lombardo; inoltre si pensò di ricostruire le cappelle attigue alla facciata uniformandole allo stile prescelto per l'intervento.
1891/09/26 - 1893 (rifacimento facciata)
Il contratto con Nordio fu stipulato il 26 settembre 1891. I lavori furono affidati al maestro scalpellino Giuseppe Deanesi di Trento, che seguì scrupolosamente il progetto con una eccezione: al posto delle finestre che dovevano affiancare il portale, furono relalizzati due portali minori, disegnati in stile da Scanagatta. Vennero infine demolite tre delle quattro cappelle quattrocentesche (si salvò solo quella del Rosario).
1892 - 1892 (danneggiamenti intero bene)
Nel 1892 un terribile incendio danneggiò gravemente i lavori di ristrutturazione.
1895 - 1895 (decorazione intero bene)
Nel 1895 l'interno della chiesa fu decorato dipinti realizzati da Antonio De Capitani e Romano Mack, su disegno di Enrico Nordio.
1923 - 1923 (danneggiamento decorazione)
I dipinti del 1895 furono danneggiati da un incendio divampato nel 1923.
1932 - 1932 (decorazione intero bene)
Le pareti della chiesa furono decorate dalle scene della Via Crucis, dipinte a tempera, realizzate nel 1932 dal pittore Pino Casarini (che decorò anche la lunetta del portale laterale).
1966 - 1966 (smontaggio balaustre)
Nel 1966 circa le balaustre marmoree di Nordio furono smontate ed accatastate.
1971/12/05 - 1972 (incendio intero bene)
Il 5 dicembre 1971 un grave incendio danneggiò la chiesa, propagandosi dalla caldaia ospitata nella sala adiacente al presbiterio, ornata da stucchi, che furono completamente annerriti. La chiesa rimase chiusa fino al gennaio del 1972.
1976 - 1976 (danneggiamento protiro)
In seguito al terremoto del 1976 il protiro fu notevolmente danneggiato.
1977 - 1977 (restauro protiro)
Il protiro fu restaurato nel 1977.
1982 - 1994 (restauro intero bene)
Nel 1982 iniziarono le indagini preliminari sui problemi di statica della chiesa; ricevuto il finanziamento provinciale furono intrapresi nel 1985 i lavori più urgenti di consolidamento. Successivamente furono rinnovati i manti di coperura (tegole di larice per la chiesa e lamina in rame per il protiro e la cappella meridionale); fu realizzato un impianto parafulmine; fu rifatto l'intonaco raso sasso della cuspide del campanile. Tre il 1986 e il 1987 furono realizzati altri importanti lavori di risanamento: furono rinnovati gli impianti elettrici e antifurto; fu rifatto l'impianto di riscaldamento, spostando la caldaia in un luogo più consono; furono ripulite le superfici interne. I lavori porseguirono tra il 1987 e il 1994 con il restauro degli intonaci e degli elementi lapidei.
1998 - 1999 (restauro campanile)
Tra il 1998 e il 1999 è sato attuato il progetto di restauro del campanile, nel corso del quale sono state evidenziate aperture a bifora e monofora anteriori all'attuale cella campanaria.



Descrizione  La chiesa parrocchiale di Malé, antica pieve medievale, fu riedificata alla fine del XV secolo, sotto la guida del lombardo Adamo da Laino d'Intelvi, con orientamento a est. Tra il 1891 e il 1894 su progetto dell'architetto Enrico Nordio la facciata fu riedificata conservando unicamente il portale maggiore quattrocentesco ed il protiro del 1531. La nuova facciata, a salienti, assunse così un aspetto di romanico-gotico lombardo con pinnacoli ed archetti pensili. Il campanile coronato da una copertura piramidale si erge lungo il fianco settentrionale. L'interno si articola in tre navate coperte lateralmente da crociere costolonate e al centro da una volta reticolata. Il presbiterio sopraelevato su due gradini è concluso da un'abside poligonale. La decorazione pittorica spetta Pino Casarini che la realizzò tra il 1932 e il 1933.

Preesistenze
Campanile; due pilastri a sezione semicircolare dell'arco santo.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, a tre navate, sulle quali si aprono a destra e a sinistra due cappelle poligonali simmetriche; presbiterio rettangolare con abside poligonale.
Facciata
Facciata a salienti tripartita da contrafforti cimati da piccole edicole cuspidate: il settore centrale è preceduto da un protiro sostenuto da tre arcate a tutto sesto poggianti su due colonne e due peducci, al di sotto del quale si apre un portale lunettato lievemente strombato, sormontato, oltre il protiro, da un'apertura circolare, strombata e da una galleria che segue il profilo degli spioventi ad archetti poggianti su colonnine binate; i settori laterali presentano due portali lunettati sormontati da aperture circolari strombate e sono profilati da archetti pensili.
Prospetti
Fiancate ritmate da cotrafforti: sul lato settentrionale emergono i volumi della cappella laterale, della sacrestia e del campanile; su quello meridionale il volume della cappella laterale.
Campanile
Torre su base quadrangolare con scarpa sporgente; fusto in pietrame intonacato aperto da feritotie sovrapposte; alla sommità due ordini di bifore; coronamento piramidale rivestito di pietra.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volte a crociera costolonate sulle navate laterali; volta reticolata sulla navata centrale; volta a semiombrello sulla cappella destra; volta a botte unghiata sulla cappella sinistra; volta collegata alle pareti da quattro pennacchi sul presbiterio-abside.
Coperture
Tetto a due falde ricoperto da tegole in legno di larice sulla navata; a più falde sulle cappelle laterali e sul presbiterio, con il medesimo manto di copertura.
Interni
Tre navate separate da archi a pieno centro sorretti da colonne, su basamenti ottagonali, suddivise in quattro campate (due finestre centinate si aprono in corrispondenza della seconda campata). La quarta campata accoglie l'ingresso ad arco a tutto sesto delle due cappelle laterali, a pianta poligonale (illuminate da due finestre centinate ciascuna). L'arco santo a tutto sesto precede il presbiterio sopraelevato su due gradini. Le parti dell'abside accolgono due finestre centinate.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte bicolori poste a corsi obliqui nelle navate; a lastre di pietra calcarea nel presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti ad affresco sulle pareti interne.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1983 circa)
L'adeguamento liturgico non ha carattere di stabilità: al centro del presbiterio storico è posta la mensa al popolo a parallelepipedo, in legno e a raso pavimento, ornata sul fronte dal paliotto in cuoio di un altare ligneo trasferito nella vicina chiesa di San Luigi alla fine del XIX secolo; a sinistra, nei pressi dell'arco santo, è posto l'ambone in legno, mentre la sede, in legno, occupa lo spazio esistente tra la mensa al popolo e l'altare maggiore storico (nel cui tabernacolo si trova la custodia eucaristica).
fonte battesimale - intervento strutturale (1994)
Nel 1994 il fonte battesimale fu spostato dalla controfacciata all'ubicazione attuale, nei pressi della cappella sinistra.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Trento
Decanato della Val di Sole
Parrocchia di Santa Maria Assunta

Malè (TN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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