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2/5/2024 Diocesi di Genova - Inventario dei beni culturali immobili
Cappella di San Fermo <Vallenzona, Vobbia>
Data ultima modifica: 12/03/2018, Data creazione: 13/5/2011


Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria


Denominazione Cappella di San Fermo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze liguri (costruzione edificio)



Notizie storiche  869 - 1652 (fondazione intero bene)
Prima dell’attuale cappella, nella stessa zona, sorgeva un’abbazia benedettina di San Clemente già nell’869 d.C che venne però distrutta dai pirati Saraceni e al suo posto rimase l’attuale cappella. Nonostante le sue dimensioni assai ristrette, il possesso della chiesetta fu sempre molto ambito dai prelati, poiché fruttava sostanziosi redditi. Dopo il 1100 il governo della cappella passò al clero secolare. Nel 1582 mons. Bossio ordina la demolizione della chiesetta, ma questo non avviene poiché ancora nel 1596 si chiede o di ripararla o di distruggerla definitivamente. Nel 1652 la chiesa aveva il proprio rettore e ne era patrono il nobile Gerolamo Spinola.
1944 - 2007 (restauro intero bene)
Durante la seconda Guerra Mondiale San Fermo subì i bombardamenti dei cannoni tedeschi posti a Crocefieschi e venne anche adibita a rifugio sia dai partigiani sia dai soldati tedeschi. Appena concluso il conflitto bellico venne prontamente restaurata dai fedeli locali. Nel 2000 è stata onorata del titolo di “Chiesa Giubilare” per un giorno. Una seconda ondata di restauri avvenne nel 2007con il contributo della Fondazione Carige.
2005 - 2008 (restauro intero bene )
Gli interventi di restauro della cappella di San Fermo hanno riguardato il tetto e la facciata. Vista la particolare esposizione a fulmini in cui si trova la cappella è stato installato anche l'impianto parafulmine.



Descrizione  La cappella presenta una facciata a capanna con un campanile a vela che si colloca sulla sua sommità. In posizione centrale è situata la porta di ingresso e, ai suoi lati, si trovano due aperture rettangolari. La facciata è intonacata e tinteggiata e sono state dipinte delle cornici intorno ai vuoti e lungo il suo perimetro. Internamente la cappella si compone di un impianto ad aula unica con abside semicircolare.

Coperture
La copertura della chiesa, con manto in tegole di laterizio, è costituita da un tetto a doppia falda inclinata che copre l'aula e a più falde inclinate sull'abside. L'aula è sormontata all'interno da una volta a botte con costoloni e catene in metallo, mentre l'abside è coperta da un semicupola costolonata.
Impianto strutturale
L'impianto della chiesa è ad aula unica con abside semicircolare e la zona del presbiterio risulta rialzata di un gradino rispetto al piano di calpestio dell'aula. La struttura portante verticale è costituita da muratura piena composta da elementi lapidei, intonacata sia internamente che esternamente.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è costituita da piastrelle quadrate di graniglia con una passatoia centrale in ardesia. La zona del presbiterio invece è pavimentata con piastrelle rettangolari in cotto e lastre di ardesia che sormontano i grandini.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (2017)
Non è presente alcun adeguamento liturgico.
ambone - aggiunta arredo (2017)
Non è presente alcun ambone.
cattedra - aggiunta arredo (2017)
Non sono presenti né la sede del celebrante né quella dei ministranti.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Liguria
Diocesi di Genova
Vicariato di Valle Scrivia
Parrocchia di Santa Maria Assunta

Vallenzona, Vobbia (GE)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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