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2/5/2024 Diocesi di Rieti - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria del Popolo <Cittaducale>
Data ultima modifica: 15/01/2021, Data creazione: 20/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Maria del Popolo


Altre denominazioni Collegiata di Santa Maria del Popolo;S. Maria del Popolo


Ambito culturale (ruolo)  romanico (costruzione)



Notizie storiche  1300 - XIV (origini carattere generale)
La fondazione di Cittaducale fa parte di una complessa opera di ristrutturazione delle forme insediative, operata dagli Angioini tra il XIII e il XIV secolo sul confine settentrionale del regno di Napoli. La costruzione fu preceduta da un meticoloso controllo della frontiera compiuto nel 1307 per ordine di Carlo II, per contrastare la spinta espansionistica del reatino che si concluse con la costruzione della città fondata nell'anno 1308 ad opera del figlio di Carlo II, Roberto Duca di Calabria, da cui il nome Città Ducale.
1300 - 1308 (origini carattere generale)
"Nel 1309,(rettificato nel 1308) il re Carlo II d'Angiò concedeva agli ambasciatori, il privilegio con il quale su colle Radicara, si poteva iniziare la costruzione di un castello, concedendo la facoltà a quelle genti di eleggersi il podestà, in quel modo che aveva fatto la città dell'Aquila. Ma si erano appena iniziate poche fondamenta che gravi incidenti, prima con i reatini che invasero il colle di Arpagnano, innalzando due forche in segno di disprezzo della comunità incipiente e poi, con gli abitanti di Roccadifondi, Pendenza, Paterno, fecero sospendere ogni cosa e indurre il re di fare tramutare la terra dal colle di Radicara nel colle di Cerreto Piano" la località dove, definitivamente, fu costruita Cittaducale, così denominata dal figlio di Carlo II, Roberto duca di Calabria, che sembra dedicasse tutta la sua opera e la sua autorità a questa edificazione".(F.Palmegiani, Rieti e la Regione Sabina/ Sebastiano Marchesi, Compendio Istorico di Civita Ducale dall’origine al 1592).
1308 - XIV (origini carattere generale)
A ciascuna delle ville limitrofe concorrenti alla fabbricazione, fu ceduta una conveniente zona, nella quale era obbligatorio costruirvi anche una Chiesa, dividendo tutto il territorio in quartieri, a ciascuno dei quali, vennero assegnati gruppi di ville e castelli confinanti tra loro e tutti dipendenti, per la parte ecclesiastica, dalla Diocesi di Rieti. (F. Palmegiani, Rieti e la Regione Sabina). A rettifica dell'anno di fondazione pubblicato nel Compendio Storico dal Marchesi sopra citato e in successivi testi come nella pubblicazione citata del Palmegiani, recenti studi stabiliscono il 1308 come anno di fondazione e partenza della storia civitese. (A. Di Nicola, Cittaducale, Settimana dei Beni Culturali e ambientali).
1502 - XVI (contesto carattere generale)
L’impianto progettuale della città riproponeva lo schema ordinato del castrum romano. L’incrocio fra i due assi, cardo e decumano divideva lo spazio circoscritto da mura nei quattro quartieri di San Giovanni Battista, Sant'Antimo, Santa Maria di Cesoni e di Santa Croce, per aprirsi in un'ampio spazio luogo d’incontro, la piazza del Popolo, sede ai margini delle istituzioni civili e religiose.
1502 - XVI (contesto carattere generale)
Cittaducale nel 1502 fu eletta alla dignità di sede vescovile, in seguito ad un tentativo iniziale di utilizzare la chiesa di Sant'Antimo, fu attribuito alla Chiesa di Santa Maria del Popolo il titolo di cattedrale, che al riguardo lodava una posizione ottimale, ampi spazi e un’eleganza nelle forme.
1502 - 1592 (contesto carattere generale)
La città fu posta sotto la protezione mariana, intitolando alla Madonna del Popolo la chiesa dell’intera collettività, (Sebastiano Marchesi, Compendio Istorico di Civita Ducale dall’origine al 1592). La costruzione della chiesa dedicata a Santa Maria del Popolo fu intrapresa dunque all’atto stesso della definizione dell'assetto urbano ed alla perimetrazione degli spazi destinati ai servizi di uso comune.



Descrizione  La costruzione della Collegiata di Santa Maria del Popolo di Cittaducale fu intrapresa dunque all’atto di pianificazione dell'assetto urbano (nel 1308) e fu istituita come sede vescovile nell'anno 1502. La Cattedrale in stile romanico abruzzese, presenta delle successive stratificazioni tardo gotiche e barocche, evidenti in particolare all'interno e nei limitati decori presenti in facciata quali il rosone e gli archetti nella parte alta culminante. La suddivisione in pianta è composta da tre navate, la centrale è coperta da un soffitto ligneo a cassettoni, che cela le capriate del tetto e risulta essere scandita ai lati da alte lesene composite intervallate da archi a tutto sesto. Al di sopra delle arcate è presente una cornice e un'alternarsi di riquadrature che sul lato sinistro contornano vere e proprie finestre. Nelle navate laterali, con copertura a crociera sono visibili le quattro edicole che ospitano le tele e le statue raffiguranti i Santi. Sul fondo della navata a cornu Evangelii la Cappella del Santissimo Sacramento, nella quale è posizionato il Tabernacolo.

facciata
Il rigore della facciata viene ingentilito dallo splendido rosone gotico, e dai portali di ingresso. Caratterizzati quest’ultimi da bassorilievi con croci greche trilobate e da gigli angioini. L’affresco devozionale, nella lunetta del portale principale, incorniciato con stipiti modanati e mensole a decorazioni floreali, raffigura la Madonna con il Bambino Gesù, San Magno Vescovo patrono di Cittaducale e Sant'Emidio, il Santo Vescovo di Ascoli Piceno invocato come protettore dai terremoti, risalente al XVIII secolo.
interni
Ad eccezione di due aperture postume a quota pavimento, la facciata, della chiesa è rimasta sostanzialmente integra, mentre per quanto riguarda l’interno gli spazi sono stati modificati ed ampliati con la costruzione di altari e cappelle gentilizie, già nel corso del XV secolo. L’acquisizione del titolo di Cattedrale unita all’esigenza di adeguamento a seguito delle norme post-tridentine indusse il vescovo Pietro Paolo Quintavalle (1609-1627) ad intraprendere un impegnativo lavoro di ristrutturazione, affidato all'ingegno dell’architetto cortonese Pietro Berrettini.
impianto strutturale
Il progetto del Berrettini consisteva nell’annessione dell’area della cappella e dell’hospitale di San Paolo, per la realizzazione della navata laterale a cornu Evangelii, per mezzo di solidi pilastri a sostegno delle arcate che potessero anche armonizzare la navata al corpo centrale della Chiesa. Al benedettino Monsignor Filippo Tani (1686-1712) risalgono i lavori di ampliamento ulteriore della cattedrale con la realizzazione della navata laterale destra.
interni
I lavori voluti dal Vescovo Tani furono compiuti mediante l’ampliamento longitudinale della preesistente cappella dedicata a Sant’Antonio di Padova, costruita al tempo del vescovo domenicano Giorgio Giovanni Padilla y Vasconcellos (1599-1609), originario di Lisbona. Oltre alla committenza della tela del pittore sabino Girolamo Troppa, che propone per il maestoso altare barocco al centro della navata a cornu Epistulae una originale, raffigurazione sul tema della Madonna del Rosario. Con l'intento di seguire il gusto del tempo e di armonizzare stilisticamente i corpi di fabbrica, venne costruito il soffitto ligneo a cassettoni a copertura della struttura lignea delle capriate del tetto sovrastante, posto al di sopra della navata centrale. Furono in seguito aperte le due finestre sulla muratura a vista della facciata e realizzata una ricca decorazione in stucco che a tutt’oggi attribuisce allo spazio interno della cattedrale un carattere barocco, messo in relazione con la severità dello stile romanico del complesso.
interni
L’esterno si contrappone con l’interno che risulta essere ornato da decorazioni e stratificazioni in stile barocco, seppur attenuate da una tinta monocromatica bianca, evidentemente postuma, che riveste stucchi, decori e setti murali e ne uniforma il carattere.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1980)
L' Altare Maggiore, del tipo Tridentino è posto a delimitare lo spazio adibito al coro, quest'ultimo sul fondo dell'aula oltre il transetto. La mensa d'altare in marmo è stata aggiunta in posizione centrale insieme ad un pulpito in legno sul lato sinistro all'estremità dell'area presbiteriale. La cattedra in legno con schienale decorato è posizionata sulla parete in fondo a sinitra. Tutta l'area presbiteriale è sopraelevata da due gradini rivestiti in travertino. In merito all'intervento di adeguamento liturgico eseguito nel rispetto delle direttive del Concilio Vaticano II dell'anno 1962/65, non è stata reperita alcuna documentazione autorizzativa ma si può sostenere che i lavori siano stati compiuti nella prima metà degli anni '70, in quanto sono state reperite fotografie e testimonianze verbali che permettono di inquadrare il periodo di tempo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lazio
Diocesi di Rieti
Parrocchia di Santa Maria del Popolo

Piazza del Popolo - Cittaducale (RI)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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