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25/4/2024 Diocesi di Bergamo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Nazario e Celso <Urgnano>
Data ultima modifica: 06/07/2020, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Nazario e Celso


Altre denominazioni Ss. Nazario e Celso


Autore(Ruolo)  Alessandri, Filippo (progetto chiesa (1758))
Cagnola, Luigi (progettazione campanile (1823))



Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  1304 - 1304 (preesistenze intero bene)
e prime notizie della chiesa di Urgnano, risalgono al XIV secolo e precisamente al Sinodo del 1304, quando è attestata la presenza di "Martinus presbiter", rappresentante della chiesa di San Nazario
1360 - 1360 (parrocchialità carattere generale)
un' ordinanza del 1360 di Bernabò Visconti riportava una "nota ecclesiarum", delle chiese e monasteri di Bergamo, specificandone le rendite e la tassa, e nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte troviamo attestazione di tre chiese di Urgnano, tra cui quella di San Nazario e Celso, nella pieve di Ghisalba
1575 - 1575 (parrocchialità carattere generale)
nel 1575 l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, durante la sua visita apostolica alla parrocchia di Urgnano, annotò che la cura era di 1800 anime, di cui 700 comunicati, affidata a due sacerdoti.
1667 - 1667 (parrocchialità carattere generale)
nel 1667 la chiesa parrocchiale di Urgnano risultava avere cinque altari
1758 - 1758 (progettazione intero bene)
il 30 aprile il Consiglio comunale di Urgnano deliberava la costruzione di una nuova chiesa affidandone la progettazione all’architetto Filippo Alessandri.
1762 - 1762 (costruzione intero bene)
fu posata la prima pietra il 6 marzo e i lavori iniziarono sotto la direzione di Giovanni Moroni.
1781 - 1783 (parrocchialità carattere generale)
nel 1781, ai tempi della visita pastorale del vescovo Dolfin, la chiesa parrocchiale risultava in fase di rifacimento, munita di sei altari. L’imponente costruzione venne terminata.
1823 - 1823 (parrocchialità carattere generale)
la necessità di erigere una nuova torre campanaria in sostituzione del campanile precedente, sembra essere sostenuta da tempo dalla popolazione che nel 1823, per sollecitare l’interessamento delle autorità locali, tenta l’abbattimento delle campane, provvisoriamente collocate nella chiesa di S. Giuseppe, per supplire alle necessità della Parrocchia in attesa della costruzione di una nuova torre campanaria.
1823 - 1829 (costruzione campanile)
il 17 luglio 1823, il progetto del campanile da parte dell’Arch. Cagnola, venne presentato alla popolazione. L’approvazione del progetto del campanile avvenne nei primi mesi del 1824. I lavori iniziarono velocemente tant’è che in una lettera del 19 ottobre 1825 Luigi Cagnola menziona le spese servite per affrontare la costruzione delle fondamenta, della zoccolatura e della scala interna. La torre campanaria venne conclusa nel 1829.
1834 - 1834 (parrocchialità carattere geenrale)
il 1 maggio, il concerto di otto campane venne consacrato dal vescovo Morlacchi.
1874 - 1874 (parrocchialità carattere generale)
la chiesa venne consacrata con i titoli dei santi Nazario e Celso dal Vescovo Pier Luigi Speranza



Descrizione  un sagrato lastricato in arenaria circonda la chiesa su tre lati e rimane sopraelevato di nove gradini rispetto alla piazza circostante, protetta da una balaustra in arenaria. La chiesa presenta la sua facciata rivolta a nord-est ed è costituita da un prospetto ampio quanto la retrostante navata con ai lati i due corpi, che nascondono la sporgenza delle cappelle laterali e sono arretrate rispetto alla facciata stessa. Questi ultimi settori laterali sono più bassi rispetto alla parte centrale e si raccordano tramite due modiglioni in pietra, sui quali siedono due angeli. La parte principale della facciata è costituita da un settore centrale leggermente arretrato rispetto a quelli laterali, dove trova posto uno sfondato ad arco sorretto da colonne corinzie a tutto tondo che ospita l’ingresso principale; esso, è costituito da un elemento architettonico che incornicia il bassorilievo raffigurante il Battesimo di Gesù. Nella parte alta è ricavata una finestra a forma di loggia con balaustra forata, il tutto contornato da linee architettoniche che sostengono il timpano curvo. I settori laterali, mossi solo da uno sfondato rettangolare, sono più stretti del centrale ed entro nicchie trovano posto due statue in ceppo gentile: una raffigura un vescovo, mentre l’altra un santo religioso. La cornice orizzontale segue i piani della facciata, delimitata da un fregio al di sopra del quale si imposta un grande timpano triangolare che contiene l’orologio in una cartiglia sagomata. Sul punto più alto del tempio vi è la statua della Madonna con il Bambino, mentre alle estremità del timpano troviamo le due statue dei Ss. Nazario e Celso a cui è dedicata la chiesa. La chiesa internamente si presenta ad unica navata, suddivisa da due grandi arcate in tre campate ampie e spaziose. che presentano ai lati cappelle raccordate ai pilastri con parete strombata. Lesene in stucco scanalate e dorate poggiano su alti basamenti in arenaria e si completano con capitelli corinzi, sorretti da trabeazione con fregio e cornicione praticabile; sopra di esso si impostano le volte a vela che coprono le tre campate. Nella prima campata sono presenti due cappelle: quella di sinistra è dedicata a S. Antonio mentre quella di destra è dedicata alla Madonna del Carmelo. Nella seconda campata, a sinistra è presente la cappella dedicata alla Natività di Maria e a destra quella dedicata alla Madonna del S. Rosario. Sui due pilastri, tra la seconda e la terza campata sono collocati due pulpiti. Nella terza campata è presente, a sinistra la cappella dedicata alla Deposizione di Gesù dalla Croce e a destra quella dedicata al S. Cuore di Gesù ed ai Santi Gregorio e Barbarigo, Luigi e Francesco. Un grande arco trionfale, raccorda la navata al presbiterio; quest'ultimo è sopraelevato rispetto alla navata di sette gradini, ha pianta rettangolare coperta da volta a tazza e si completa in un coro absidato. Al centro del presbiterio è posto l’altare maggiore realizzato in marmi bianchi e verdi. Mediante un corridoio è possibile raggiungere il vano di sagrestia, ampio e a pianta rettangolare, illuminato da quattro finestre, coperto da volta a vela; al centro vi è un affresco che ricorda il Sacrificio di Isacco. Con accesso diretto dalla navata, si può accedere alla cappella dello scurolo, ampia a tre navate, coperta da volte che si scaricano sui muri perimetrali e su pilastri. Tre finestre con profonde strombature ricavate negli enormi muri della chiesa, filtrano una luce bassa nel vano.

Elementi decorativi
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare; il presbiterio, sopraelevato di sette gradini, presenta anch'esso pianta rettangolare
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento della navata è in marmo
Elementi decorativi
internamente le esene in stucco scanalate e dorate poggiano su alti basamenti in arenaria e si completano con capitelli corinzi, sorretti da trabeazione con fregio e cornicione praticabile; sopra di esso si impostano le volte a vela che coprono le tre campate.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1980-1990)
secondo le direttive del Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo, realizzato in legno dipinto e dorato






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato Locale di Spirano - Verdello
Parrocchia di Santi Nazario e Celso Martiri

piazza Libertà - Urgnano (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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