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Chiesa di Sant'Andrea <Premolo>
Data ultima modifica: 16/07/2019, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Sant'Andrea


Altre denominazioni S. Andrea


Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  1300 - XIV (preesistenze carattere generale)
La prima Chiesa risale probabilmente al 1300 poiché il primo parroco che ci risulta è il presbitero Peterbono di Primollo che compare in un atto giuridico del 17 gennaio del 1314.
1583 - 1583 (parrocchialità carattere generale)
Sino al 27 gennaio del 1583 la parrocchia di Premolo comprendeva anche parte dell'odierna parrocchia di Ponte Nossa. In questa data ci fu il distacco sancito dal Decreto del Vescovo Mons. Gerolamo Regazzoni del 27 gennaio del 1583. Il comune invece si smembrerà nell’anno 1593.
1861 - 1890 (rifacimento carattere generale)
Dal 1861 al 1890 i premolesi sono tutti impegnati nel rinnovare e ingrandire la parrocchiale. La chiesa era ritenuta troppo angusta per l’intera popolazione. Si cercano soluzioni di ripiego, ma la Curia intervenne perché si provvedesse ad approntare un disegno di totale rifacimento e di adeguata struttura. La Chiesa si presentava coll’altar maggiore rivolto ad est: ad occidente si apriva la porta maggiore. Era costruita con stile ionico misto romano. Lateralmente correvano otto arcate. Le quattro più vicine all’altar maggiore contenevano, incassati, quattro altari: sotto le altre quattro si avevano tre confessionali per le donne ed il battistero. Sopra le arcate ed il presbiterio correva il cornicione. Nove finestre davano luce alla Chiesa. Esternamente aveva la facciata ad oriente, con porticati sull’ingresso principale e su quello destinato agli uomini, ubicato a tramontana. A sud, poco discosto, sorgeva la casa parrocchiale. A tramontana sorgevano il campanile e la sacrestia.
1890 - 1890 (parrocchialità carattere generale)
il 13 settembre 1890 il vescovo di Bergamo Camillo Guindani consacrò la chiesa.
1900 - 1900 (ampliamento carattere generale)
Nel 1900 il parroco don Giacomo Torri volle una sede adeguata per le confraternite e le associazioni. Sorse pertanto attigua alla parrocchiale una nuova chiesetta dedicata alla Madonna di Lourdes che il pennello dello stesso parroco arricchì con quattro medaglioni ad affresco. Più tardi il Parroco don Giuseppe Pellegrini al posto della Chiesa dedicata alla Madonna di Lourdes fece una sala parrocchiale che oggi è diventata Sala Don Antonio Seghezzi.



Descrizione  La chiesa parrocchiale è collocata in posizione discretamente baricentrica rispetto alle contrade del paese; essa è orientata liturgicamente e presenta sul lato sinistro - verso nord - e sul fronte principale - verso ovest - un discreto spazio di sagrato lambito da una strada comunale. La chiesa è preceduta da un portico in muratura aperto con archi a tutto sesto, uno per lato; sul fronte il porticato poggia su un muro con funzione di terrapieno, su di cui si eleva un muro con aperture a mo' di finestre lavorate. La restante porzione di facciata sopra il portico è molto semplice e liscia ed è conclusa dalla gronda della copertura a due falde in legno discretamente sporgente. Una finestra al di sopra del portico illumina la navata centrale ed altre due ai lati illuminano le navate minori. Dal portico attraverso ampio ingresso principale, dotato di grande portale in pietra sagomata dalle linee settecentesche, seguito da una bussola in noce, si perviene al vano della chiesa che si presenta a tre navate suddivise da lesene ed arcate in cinque campate. La navata centrale è di poco più alta delle due laterali, tant'è che le finestre interne poste sopra il cornicione della navata centrale ricevono luce da lucernari posti sulla copertura, messi in comunicazione da un cavedio, questa soluzione è dovuta al fatto che esternamente lo spazio è insufficiente per consentire un'apertura verticale. Le lesene sono rivestite in marmo e dotate di capitelli decorati da teste di cherubini sopra cui, a tratti, corre la trabeazione con il fregio ed il cornicione, al di sopra del quale s'imposta la volta a sesto ribassato. La navata principale comunica con le laterali, mediante cinque archi per parte, di luce e forma diseguali. Queste poi sono a loro volta coperte da velette, nelle quali s'intersecano delle tazze, circolari, nelle campate più ampie, ed ellittiche nelle più strette. Le due navate laterali, illuminate da due finestre poste sul lato della facciata, presentano sulla parete dirimpetto, verso est, due altari secondari. La navata laterale sinistra presenta anche l'ingresso laterale, che dà, attraverso una bussola in noce, seguita da serramento in opera su contorno di pietra sagomata con gusto settecentesco, in un portichetto largo una campata e aperto a tre campate ad arco verso ovest. I tre archi verso ovest poggiano su due colonne e due mezze colonne in pietra, che a loro volta poggiano su un parapetto in muratura; questo portichetto fa da pronao alla chiesa ipogea dell'Immacolata. Dopo le cinque navate sopra descritte, la navata principale presenta una sesta campata molto piccola, che ospita i due ingressi alla sagrestia, posta a sinistra, ed alla casa parrocchiale a destra. Sopra i due suddetti ingressi vi sono due nicchie contenenti statue di santi. Il presbiterio è sopraelevato di tre gradini in marmo bianco, è di poco più ristretto rispetto alla larghezza della navata principale e presenta al centro l'altare maggiore. È a pianta rettangolare, coperta da volta a botte, che si compone e si completa nel catino a spicchi del coro a pianta semiesagonale.

Preesistenze
Nel corso dei decenni la parrocchia si è ingrandita e rimpicciolita più volte. L’aspetto odierno della Parrocchiale dedicata a S. Andrea Apostolo è frutto di più interventi lungo i secoli.
Elementi decorativi
la navata centrale non presenta particolarità degne di rilievo, oltre quelle già dette. Nella volta sono presenti cinque cartigli di stucco sagomato rappresentanti con affreschi i seguenti soggetti: Davide che uccide Golia, un Angelo che appare ad Agar nel deserto, l'angelo che appare ad Elia nel deserto, una visitazione i Angeli che appaiono a Sant'Andrea in gloria e l'angelo che ferma Abramo mentre sta sacrificando il figlio Isacco. La navata laterale di sinistra presenta nella prima campata, addossata alla parete di monte ed in parte inserita in nicchia ricavata nel muro stesso, il Fonte Battesimale in marmo nero e sormontato da tempietto in noce semplice con cupoletta sormontata dal Battista. La nicchia è interamente rivestita in marmo di Camerata ed è completata di stuccatura che accoglie nel fastigio una formella in cotto e stucco raffigurante il Battesimo di Gesù. Il fonte battesimale è in opera su rialzo di un gradino ed è circondato da barriera in ferro battuto a tre lati. Sempre nella navata laterale sinistra, la seconda campata ospita, addossato alla parete, un confessionale in legno intagliato. Nella terza è presente l'ingresso laterale. La quarta è decorata da tela appesa al muro raffigurante il Bimbo Gesù e quattro Santi. La quinta campata ospita l'altare della Madonna del Santo Rosario, ove entro altare con ancona in marmo nero decorato di due colonne a tutto tondo in rosso vento di Camerata, è stata recentemente ricollocata la tela del Ronzetti, raffigurante la Madonna con il Bambino. Tutto attorno sono applicati entro sfondati appositi, dipinti su rame, i quindici Misteri del S. Rosario. A detto altare è stato aggiunto un tabernacolo in legno, operato ad intarsio, a pianta esagonale con colonnine tortili agli spigoli. La navata laterale di destra presenta nella prima campata nella parete destra una nicchia contenente la statua di Sant'Antonio abate. Nella seconda campata è posto un confessionale addossato alla parete, con sopra una tela raffigurante le Anime purganti. La terza campata presenta in nicchia la statua del Sacro Cuore di Gesù. La quarta campata presenta, appesa alla parete, la tela che ricorda la pesta del 1630. La quinta campata ospita l'altare laterale dedicato a San Defendente, con mensa, dossale ed ancona in marmo nero, e decorato di due colonne tortili, contenente in nicchia la statua del Santo. Sopra la nicchia, in un'edicola ricavata nel fastigio dell'ancona, è collocata la tela della Madonna, Santa Lucia e Sant'Apollonia. Detto altare è dotato di un grande tabernacolo in legno, che ospita la reliquia insigne del Santo. Il presbiterio presenta al centro l'altare fantoniano. Tutt'attorno al coro ed anche a buona parte del presbiterio così da sostituire anche il seggio dei parati, corre il coro con i suoi ventuno stalli in noce. Due cantorie, delle quali quella di destra contiene l'organo, completano il presbiterio, che risulta illuminato da tre finestre poste nel coro. Dietro l'altare maggiore, al centro del coro, è collocata la tela di Sant'Andrea, opera del Cifrondi. Nel soffitto del presbitero, un'altra tela centinata, incastonata entro cornice in stucco, raffigura Sant'Andrea in gloria. A sinistra del presbiterio travasi il passaggio alla sagrestia. Da questo corridoio si accede direttamente al campanile ed al vano di sagrestia, che è di modeste dimensioni ed illuminato sul lato est.
Struttura
l'edificio è in muratura continua con volte e solai di forma articolata.
Pianta
la chiesa presenta una pianta rettangolare divisa in tre navate ripartite in cinque campate di luce difforme; il presbiterio ha pianta rettangolare ed è concluso da coro con pianta semiesagonale.
Coperture
la chiesa presenta una copertura a falde con struttura in legno e manto di copertura in coppi; internamente la navata centrale è coperta da volta a botte e le navate sono coperte da velette nelle quali s'intersecano delle tazze, circolari, nelle campate più ampie, ed ellittiche nelle più strette; il presbitero è coperto da un primo tratto di volta a botte che si congiunge nella copertura del catino formata a spicchi; il porticato esterno sul fronte principale presenta una copertura a tre falde, mentre nell'intradosso presenta una volta a botte.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1976)
aggiunta di altare comunitario realizzato in marmo rosso maculato scolpito, rivolto verso l'aula in funzione delle direttive dettate dal Concilio Vaticano II.
cattedra - intervento strutturale (1976)
rimozione di cattedra oratoriale posta tra la terza e la quarta lesena della navata destra.
ambone - aggiunta arredo (1976)
aggiunta di ambone realizzato in marmo rosso maculato scolpito in funzione delle direttive dettate dal Concilio Vaticano II.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato locale di Clusone - Ponte Nossa
Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo

via Ranica n. 38 - Premolo (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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