CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
18/4/2024 Diocesi di Bergamo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Antonio di Padova <Peia>
Data ultima modifica: 30/10/2020, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Sant'Antonio di Padova


Altre denominazioni S. Antonio di Padova


Autore(Ruolo)  Muzio, Virginio (progettazione ampliamento del 1904)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  1429 - XV (costruzione carattere generale)
la Chiesa parrocchiale, dedicata a S. Antonio da Padova, fu iniziata il 9 aprile 1429 con licenza del vescovo Francesco Aregazzi.
1550 - 1550 (ampliamento carattere generale)
verso la metà del XVI secolo la chiesa venne ampliata, incorporando la chiesa precedente, di proporzioni simili all'attuale, ma senza le navate laterali, senza la volta ma con tetto foderato d'assi, senza il coro e l'attuale facciata. Non vi era nemmeno il campanile, che S. Carlo Borromeo, nella sua visita apostolica del 1575, ordina di costruire. Pochi anni dopo si erigerà, infatti, l'attuale campanile. Lo stesso S. Carlo, nella relazione della visita afferma che la chiesa era ad una sola navata con quattro arcate e cinque altari.
1561 - 1561 (parrocchialità carattere generale)
il 2 maggio 1561 venne concesso da parte del Prevosto di Gandino, agli abitanti di Peia, di poter celebrare nella loro chiesa di S. Antonio da Padova, i battesimi, i matrimoni e i funerali.
1561 - 1561 (parrocchialità carattere generale)
il 26 maggio 1561 la chiesa venne eretta a parrocchiale.
1631 - 1631 (parrocchialità carattere generale)
il 16 luglio 1631 la chiesa venne consacrata dal vescovo di Bergamo mons. Emo
1713 - 1713 (completamento carattere generale)
lavori di rinnovo delle strutture e realizzazione della volta di copertura della navata
1738 - 1738 (completamento carattere generale)
aggiunta del coro a pianta ellittica
1744 - 1744 (ampliamento carattere generale)
costruzione della sagrestia
1754 - 1754 (costruzione avancorpo)
realizzazione della facciata della chiesa
1780 - 1780 (parrocchialità carattere generale)
venne riconsacrata dal vescovo Gian Paolo Dolfin il 25 aprile 1780.
1880 - 1881 (rifacimento carattere generale)
realizzazione di nuova pavimentazione a mattonelle di cemento
1904 - 1904 (ampliamento carattere generale)
l’ultimo intervento è del 1904 con l’apertura delle navate minori, su progetto dell’Arch. Virginio Muzio.
1905 - 1905 (completamento carattere generale)
realizzazione delle decorazioni dell’interno
1907 - 1907 (ampliamento ali laterali)
nel 1907 vennero realizzati due porticati laterali
1937 - 1937 (completamento avancorpo)
realizzazione della bussola per la porta maggiore della chiesa



Descrizione  la parrocchiale è costruita al termine della Contrada si presenta preceduta da un discreto sagrato in selciato dominante la valle. La chiesa presenta l'orientamento tradizionale con l'altare in direzione est e la facciata rivolta verso ovest. Esternamente l'edificio presenta linee settecentesche e discretamente movimentate, la facciata si presenta suddivisa verticalmente da sei lesene e controlesene poggianti su zoccolatura in pietra viva in cinque scomparti. Due trabeazioni orizzontali complete di cornicione la suddividono in tre ordini. Nello scomparto centrale leggermente più ampio dei laterali, è ricavato nell'ordine inferiore l'ingresso principale, entro sfondato arcuato suddiviso in altezza da una trabeazione orizzontale, poggiante su due lesene con relativi capitelli. Sopra detta trabeazione nel vano dell'arco è collocato un affresco e sotto la trabeazione entro cornice in muratura di gusta settecentesco è ricavata la porta sopra accennata. Sempre nel settore centrale e nel secondo ordine sopra la porta, è collocata un'ampia finestra in contorno di muratura sagomata settecentesca con vetri rotondi piombati. Nel terzo ordine, sempre nel settore centrale, un timpano sagomato ad andamento curvo sormontato da croce e da due pinnacoli in vivo concludono la facciata. I due scomparti laterali al centrale sono decorati in tutti e due gli ordini da nicchie con cornice sagomata, contenenti le statue di San Giuseppe, Sant'Antonio da Padova, San Pontefice e Santa Lucia. I due scomparti esterni poi sono lisci, limitati solo al primo ordine e nel secondo ridotti a modiglione di raccordo alla parte centrale. Il complesso architettonico della facciata è bene armonizzato e completo di sagome e cornici in muratura. Attraverso l'ingresso principale, completo di serramento robusto suddiviso in vari riquadri, si perviene a vani di bussola completa sui tre lati di serramento in noce, apribili al centro ed ai lati; zone a vetro danno luce. Detta bussola, internamente alla chiesa, è decorata con lesene e capitelli e posta sul frontespizio al centro vi è una statua in legno grezzo raffigurante Sant'Antonio da Padova. So perviene così, attraverso la bussola, alla chiesa che è a tre navate, ovvero più propriamente ad una navata con quattro cappelle per lato molto profonde, collegate con aperture arcuate tra loro, così da formare come due navate minori laterali. Lesene con fondelli decorati di stucchi, complete di capitelli corinzi compositi, servono d'appoggio alla trabeazione che si completa nel cornicione, al di sopra del quale s'imposta la volta a botte che copre la navata principale in quattro campate. otto finestre rettangolari poste sopra il cornicione, quattro per parte, complete di strombatura di raccordo alla volta, danno luce alla navata. altrettante finestrelle sagomate sono poste sulle pareti di fondo delle otto cappelle laterali. Il presbitero è leggermente più ristretto della navata centrale, ha il primo tratto a pianta rettangolare coperto da volto a vela e si completa allargandosi nel coro a pianta quasi circolare con al centro l'altare maggiore. La decorazione della chiesa è molto ricca di stucchi e nella volta entro cornici dorate sono poste quattro medaglie, ove sono state affrescate diverse scene della vita di Sant'Antonio: il cuore dell'avaro scoperto nello scrigno, il miracolo del risanamento del piede staccato, il miracolo della mula ed il funerale del Santo. Sopra il primo tratto del presbiterio, Sant'Antonio in gloria con nei pennacchi i quattro evangelisti e nel tratto allargato del coro una cupola dipinta aperta al centro che mostra lo Spirito Santo e nei pennacchi le virtù della Speranza della Carità e della Giustizia.

Elementi decorativi
più in particolare la seconda cappella a destra è dedicata alla Santissima Trinità ed ai Santi ed è dotata di bell'altare in marmo grigio con leggere venature bianche, dotato nella mensa sotto la pala, di due loculi per la custodia delle Santissime Reliquie, chiusi da inferriata dorata. La seconda cappella a sinistra è dedicata alla Deposizione di Nostro Signore Gesù Cristo ed è dotata di altare in marmo rosaceo con ancona dello stesso materiale contenente tela. Le terze cappelle sui due lati sono occupate dai due ingressi laterali, completi della relativa bussola in noce con zona a vetri nelle parti alte. Sul pilastro che divide la seconda dalla terza cappella a destra è collocato il pulpito, opera in legno scolpito laccato e dorato di gusto settecentesco con al centro del parapetto una medaglia raffigurante un miracolo di Sant'Antonio ed ai lati Mosé ed Aronne a tutto tondo seduti su due modiglioni. Il baldacchino in legno con lo schienale scolpito e dorato completano il pulpito cui si accede mediante scaletta ricavata entro il pilastro. La quarta cappella a destra è dedicata alla Madonna del Rosario ed è dotata di altar marmoreo con entro ancona decorata da due colonne a tutto tondo, nicchia con statua. Apertura di porta verso il presbiterio mette da questa cappella nel passaggio verso l'attigua chiesa della Beata Vergine Immacolata. La quarta cappella a sinistra è dedicata a Sant'Antonio e presenta altare marmoreo simile al precedente con entro nicchia la statua del Santo; un'altra apertura di porta immette alla sagrestia. Dal piano della navata con sette gradini in marmo nero con alzata in marmo colorato ad intarsio si perviene al presbiterio. Una porticina stretta al livello della balaustra mette nel vano del campanile posto a destra del presbiterio. Nel primo tratto stretto del presbiterio sono collocati il banco dei parati e la mensa degli arredi, ambedue dello stesso gusto in legno di noce con fondelli scolpiti. Sopra detti banchi sono poste due cantorie in legno dipinto e dorato. Al centro dell'allargamento del coro è collocato l'altare marmoreo nero con gradini di predella e corpo dell'altare più antichi, mentre la mensa è più recente, completa di loculi per le reliquie protetti da inferriate. il coro è semicircolare e presenta ventuno stalli con sedili ribaltabili e relativi inginocchiatoi. Nella parete di fondo del coro è collocata la tela raffigurante S. Antonio che accoglie tra le sue braccia Gesù Bambino. Ai lati della chiesa, esternamente, sono ricavati due portichetti che proteggono gli ingressi laterali. Quello di destra, verso sud, divide la parrocchiale dall'attigua chiesetta di Lourdes posta parallelamente a quest'ultima.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
la chiesa presenta una pianta rettangolare ad unica navata ripartita in quattro campate. Ai lati di ogni campata vi sono cappelle laterali molto profonde e comunicanti tra di loro che formano quasi delle navate minori. Il presbiterio presenta una prima parte più stretta della navata centrale a pianta rettangolare, si conclude, allargandosi, nel coro a pianta quasi circolare.
Coperture
la chiesa presenta una copertura a falde con struttura in legno e manto di copertura in coppi di laterizio. Internamente la navata centrale e le cappelle laterali sono coperte da volte a botte; il presbiterio è coperto nella prima parte da un volto a vela e da una tazza nella seconda parte del coro.
Pavimenti e pavimentazioni
la chiesa presenta una pavimentazione in silver gray, breccia orientale e nero del Belgio.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1968 - 1970)
aggiunta di altare comunitario realizzato in marmo bianco di Zandobbio rivolto verso l'aula in funzione delle direttive dettate dal Concilio Vaticano II.
ambone - aggiunta arredo (1968 - 1970)
aggiunta di ambone realizzato in marmo bianco di Zandobbio in funzione delle direttive dettate dal Concilio Vaticano II.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato locale di Gandino
Parrocchia di Sant'Antonio di Padova

vai Don Giovanni Brozzoni - Peia (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.