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29/3/2024 Diocesi di Bergamo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Martino <Entratico>
Data ultima modifica: 30/03/2021, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino


Altre denominazioni S. Martino


Autore(Ruolo)  Preda, Antonio (progetto di ampliamento (1885))
Fornoni, Dante (progetto rifacimento facciata (1936))



Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  XIII - XIII (parrocchialità carattere generale)
la chiesa faceva parte della pieve di Mologno ed aveva impianto romanico, a una navata con tre altari inseriti in tre piccole absidi.
1594 - 1594 (ampliamento intero bene)
il vescovo Milani decretò che la chiesa venisse allungata , operazione resa possibile "spostando indietro il coro di cinque passi".
1609 - 1698 (costruzione campanile)
venne costruito il campanile sul lato destro della faccita, utilizzando conci di pietra dicromica del fiume Cherio. L'artista Pierpaolo Pierovano esegui degli alti rilievi a forma di mascheroni i quali vennero poi posizionati sul campanile stesso.
1774 - 1774 (parrocchialità carattere generale)
con decreto del vescovo Marco Molino in data 11 agosto 1774, la chiesa fu insignita del titolo di prepositurale.
1810 - 1811 (rifacimento intero bene)
a causa di un terremoto la chiesa fu lesionata a tal punto da renderla cadente ed inservibile. Vennero quindi eseguite operazioni di ricostruzione e la navata fu ampliata verso sud.
1871 - 1871 (parrocchialità carattere generake)
il 6 novembre 1871 il vesco Pier Luigi Speranza consacrava il nuovo edificio confermando il titolo di S. Martino Vescovo. Un epigrafe murata nella chiesa ricorda tale avvenimento.
1885 - 1885 (ampliamento intero bene)
un nuovo ampliamento operato dall' architetto Preda determina l'aggiunta di un tiburio tetragono, conferendo alla chiesa l'assetto attuale.
1936 - 1936 (restauro facciata)
la facciata restaurata dall'ing. Dante Fornoni, è ad ordine unico di stile ionico.
1950 - 1950 (parrocchialità carattere generale)
un concerto di cinque campane in "fa" del 1815 venne rifuso nel nuovo concerto di otto campane in "re b". Esse furono consacrate dal vescovo Adriano Bernareggi il 27 maggio 1950



Descrizione  Non si conosce il tempo in cui fu costruita la prima chiesa di Entratico e nemmeno la data del suo distacco dall’antica Pieve di Mologno. Si è a conoscenza della struttura romanica dell’edificio. È orientata secondo il criterio liturgico tradizionale e si presentata dotata di uno spazioso sagrato sui lati est ed ovest delimitato da parapetto in muratura e pavimento con cubetti in porfido. La facciata è in stile neoclassico e presenta la parte centrale ampia e discretamente avanzata rispetto ai due corpetti arretrati che segnano anche in facciata il volume tecnico delle cappelle laterali. Sei lesene in muratura delle quali quattro nella parte centrale e due a conclusione dei corpetti laterali, partendo da un alto basamento rivestito in lastre di ceppo di Poltragno, reggono una trabeazione orizzontale che si raccorda con modanature ad un timpano triangolare che completa e conclude il settore centrale, mentre nei due settori laterali prosegue orizzontalmente come cornicione dotato di canale. Il settore centrale ospita il portale dell’ingresso principale realizzato in marmo di Zandobbio dalla linea classica e semplice, completo di fregio e di gocciolatoio sorretto da due mensole ai lati. Sempre nello stesso settore la parte alta presenta una finestra semicircolare in muratura, con strombatura verso l’esterno ed allungata con due piedritti per dare più luce alla navata. Anche il lato orientale della chiesa è dotato di zoccolatura in ceppo di Poltragno ed è suddiviso de semplici lesene appena segnate, in cinque settori, ciascuno con la propria finestra nella parte alta, e si conclude con una gronda raccordata alla parete da guscio in muratura. Su questo lato si aprono due ingressi secondari, ambedue in contorno di arenaria di Sarnico; uno molto lineare, l’altro riproduce in più modeste dimensioni il disegno del portale dell’ingresso della facciata. Il lato occidentale della chiesa è interamente occupato dalla vecchia casa parrocchiale che vi sta addossata. Dal tetto di quest’ultima si innalza la torre campanaria, dalla linea semplice e pulita, realizzata in pietra rosacea locale. L’interno, con un’unica navata, presenta ai lati due cappelle mediamente profonde, con frapposte piccole campate minori, aperte ad arco verso la navata. La piccola navata originaria e il suo raddoppio sono coperte ciascuna da tazza circolare con al centro medaglie e pennacchi dipinti. Le lesene in stucco, partendo da un basamento continuo in marmo di Camerata rosso venato, si completano in capitelli di stile corinzio e reggono, architettonicamente, il cornicione praticabile che corre lungo tutto il perimetro della chiesa ad eccezione delle due cappelle originarie dove venne interrotto per ospitare i due altari. Il presbiterio è sopraelevato di cinque gradini rispetto al piano della navata e presenta la sue gradinata di accesso solo nella parte centrale, lasciando ai lati due ripiani, di cui quello a sinistra è posto un ambone in marmo per la proclamazione della parola. La copertura del presbiterio è costituita da un tiburio a pianta ottagonale coperto da vele a spicchi, ed illuminato da tre finestre raccordate alle vele tramite strombature. Al presbiterio segue il coro a pianta semicircolare concluso con il catino absidale

Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata.
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare, il presbiterio è sopraelevato di cinque gradini rispetto al piano della navata e presenta la sua gradinata di accesso solo nella parte centrale, lasciando ai lati due ripiani, di cui quello a sinistra è posto un ambone. Al presbiterio segue il coro a pianta semicircolare concluso con il catino absidale
Coperture
struttura portante in legno e manto in laterizio
Pavimenti e pavimentazioni
la navata ed il presbiterio sono dotati di pavimento in marmo. Il sagrato è pavimentato con cubetti di porfido
Elementi decorativi
La prima campata presenta ai lati due vani aperti ad arco verso la navata. Quella a sinistra ospita il fonte battesimale. Seguono nella seconda campata le due prime vere cappelle, un tempo dotate di altare con ancone in stucco, ridotte a cappelle di devozione. La terza campata presenta a sinistra la bussola del primo ingresso laterale. A destra di questa vi è posto un vano devozionale, aperto ad arco verso la navata. La quarta campata presenta le due cappelle laterali di cui quella a sinistra ospita un altare neoclassico proveniente dalla chiesa di S. Michele all’arco in città alta. La cappella a destra è dotata di altare barocco con nella mensa una medaglia i marmo bianco raffigurante la nascita di Maria S.S. La quinta campata accoglie a sisinistra il secondo ingresso laterale e l’ingresso della sagrestia con antiporti interni in noce lucidato. Addossati ai due pilastri vi sono due consolle in legno scolpito dorato sorrette da due angioletti ciascuna. Sopra i due banchi vi sono le due cantorie e in quella di destra vi è in opera l’organo. Dietro l’altare maggiore vi è il coro con i suoi due stalli originari in noce con fondelli scolpiti. Dietro l’altare maggiore, oltre al coro, è posto il capocielo a forma di grande corona in legno dorato, opera di Manzoni e Viscardi.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1969)
la mensa dell'altare maggiore del XIX secolo, venne fatta avanzare verso il presbiterio. Al nuovo altare comunitario vennero poi aggiunti marmi.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato locale di Trescore
Parrocchia di San Martino Vescovo

piazza Giovanni XXIII - Entratico (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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