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18/5/2024 Diocesi di Bergamo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Martino <Cenate Sotto>
Data ultima modifica: 06/08/2020, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino


Altre denominazioni S. Martino


Autore(Ruolo)  Angelini, Luigi (progetto d'ampliamento del 1920)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  1710 - 1712 (costruzione carattere generale)
l'edificio venne edificato nell'ossatura fondamentale tra il 1710 e il 1712. Molti lavori erano ancora da fare, ma sicuramente l'edificio era ultimato con copertura completa di canali di gronda, dotata di coro e serramenti anche in sagrestia.
1719 - 1719 (parrocchialità carattere generale)
nella visita pastorale del cardinal Priuli del 21 maggio 1719, l'edifico si presenta in ottimo stato e completato nella sua costruzione
1756 - 1756 (rifacimento presbiterio)
venne rifatta la pavimentazione del presbiterio in marmo
1781 - 1781 (parrocchialità carattere generale)
in previsione della visita pastorale di Monsignor Giovanni Paolo Dolfin, vennero effettuate delle modifiche per mettere in ordine la chiesa. L'intervento più significativo riguardò il battistero che, dal lungo in cui si trovava, in prossimità del campanile, venne trasportato sul lato destro della navata, in quanto la vicinanza con le corde delle campane aveva spesso causato disturbo durante le funzioni; la base del campanile venne delimitata e chiusa con cancellata in ferro
1805 - 1809 (rifacimento torre campanaria)
tra il 1805 e il 1809 diversi interventi di vario tipo furono realizzati sul campanile, sfortunatamente non ci sono documenti che dettaglino le lavorazioni realmente effettuate
1809 - 1809 (ristrutturazione carattere generale)
tra la primavera e l'estate del 1809 furono realizzati dei lavori di consolidamento statico, resi necessari dal cedimento delle chiavi di ferro che legavano gli archi principali del presbiterio.
1812 - 1826 (rifacimento copertura)
tra il 1812 e il 1826 l'edificio fu oggetto di modesti interventi di mantenimento. In particolare si intervenne ripetutamente sulla copertura e si sostituirono a più riprese i vetri delle finestre che si rompevano ripetutamente. L'intervento più cospicuo sui tetti venne compiuto nel 1820 con la sostituzione di 550 tegole.
1817 - 1817 (completamento torre campanaria)
nel 1817 la torre campanaria venne dotata di un nuovo concerto di campane
1828 - 1828 (restauro carattere generale)
vennero effettuati lavori di ripristino sulla facciata, il riordino degli intonaci interni e la sistemazione della torre campanaria
1852 - 1852 (restauro carattere generale)
nel 1852 fu effettuato un radicale restauro dell'organo
1861 - 1861 (parrocchialità carattere generale)
nel 1861, durante la visita pastorale del vescovo monsignor Pietro Luigi Speranza, vennero completamente ispezionato l'edificio. Al termine della visita vennero impartite alcune disposizioni: tra il popolo ed il presbiterio, in luogo alto, si sarebbe dovuta collocare una croce grande col Salvatore, la chiave del tabernacolo all'altare dei Santi avrebbe dovuto essere dorata, e infine, nei confessionali si sarebbe dovuto apporre un'immagine sacra
1867 - 1867 (rifacimento torre campanaria)
nel 1867 si intervenne sulla cupola della torre campanaria, la cui struttura lignea risultava essere compromessa
1871 - 1871 (completamento torre campanaria)
nel 1871 fu realizzato un nuovo concerto di otto campane
1880 - 1880 (rifacimento sagrestia)
nel 1880 venne riparato il pavimento della sagrestia formato da pianelle in cotto e venne riparata la cupola della torre campanaria.
1881 - 1881 (rifacimento avancorpo)
nel 1881 vennero sistemati i gradini ed il basamento della facciata della chiesa
1907 - 1907 (parrocchialità carattere generale)
durante la visita pastorale del 14 aprile 1907, il vescovo monsignor Radini Tedeschi osservò che la chiesa aveva bisogno di una pulitura generale, non trascurando, però, la necessità di ampliarla, perché insufficiente al popolo.
1910 - 1910 (rifacimento carattere generale)
Il vescovo, nel 1907, data l'esigenza di ampliamento, aveva voluto suggerire soltanto una ripulitura generale della chiesa, invece si volle decorarla sfarzosamente. I lavori iniziarono nella tarda primavera del 1910, interessarono in primo luogo la copertura della chiesa, con particolare riguardo alla cupola che all'interno venne adeguatamente ornata. Si procedette poi al restauro dei decori esistenti ed al loro completamento mediante dipinti ad affresco sui pennacchi della cupola, sulla volta del presbiterio e su quella sopra la volta maggiore. Venne restaurato l'organo, fu collocata nella chiesa "una nuova Via Crucis" illuminata da lampade a parete alimentate ad energia elettrica, venne costruito un nuovo pulpito di legno intagliato, furono decorate le cantorie, vennero restaurati l'altare maggiore e tutti i quadri presenti nella chiesa e fu posato ex novo il pavimento della navata.
1920 - 1920 (ampliamento avancorpo)
nel 1920 si diede inizio ai lavori di ampliamento dell'avancorpo della chiesa secondo il progetto dell'ing. Angelini
1922 - 1922 (parrocchialità carattere generale)
il 17 ottobre 1922 ebbe luogo la consacrazione con una solenne cerimonia che duro quattro ore
1937 - 1937 (parrocchialità carattere generale)
nel verbale della visita pastorale di monsignor Adriano Bernareggi, dopo la visita della chiesa, si annotò che la sagrestia era ampia, raffinata e ben tenuta
1950 - 1951 (rifacimento torre campanaria)
nell'estate del 1950 furono eseguiti dei lavori di riparazione sulla torre campanaria e nella primavera del 1951, in previsione della restituzione delle campane requisite, in concomitanza con altre opere riguardanti la copertura della chiesa ed il ripristino interno dell'edificio, si restaurò la torre campanaria con particolare attenzione per la cella



Descrizione  La chiesa parrocchiale si presenta orientata secondo lo schema tradizionale con l'abside rivolta verso est e il fronte principale verso ovest. Il sagrato della chiesa è praticamente inesistente, dato che è composto solo da un marciapiede che corre lungo i lati della chiesa. La facciata riproduce ancora il disegno antico ed è suddivisa in tre ordini da due cornicioni dei quali il primo è in marmo di Zandobbio ed il secondo in muratura. Il secondo cornicione è interrotto nella zona centrale per lasciare continuità alla facciata, la quale termina direttamente nel coronamento del terzo ordine. Il prospetto è ulteriormente suddiviso in tre settori verticali da quattro lesene complete di controlesene, base e capitello, quest'ultimo in marmo di Zandobbio. La porzione centrale con andamento leggermente rientrante contiene, al centro in rilievo di quattro gradini sagomati, il portale settecentesco in marmo di Zandobbio con spalle ed architrave sagomate e coronata da cimasa ad arco spezzato con busto di San Martino affiancata da fiaccole su piedistallo. Nei due scomparti laterali sono ricavate due porte sempre in contorno di marmo di Zandobbio ben sagomato, sormontate da nicchie di muratura contenenti statue di S. Paolo e S. Pietro. Dette porte, prive di serramento, conducono in due portichetti aperti rispettivamente a nord e a sud con tre archi a tutto sesto poggianti su colonne di stile toscano; i portici fiancheggiano la chiesa e coprono gli ingressi laterali. Il secondo ordine presenta nei due scomparti laterali altre due nicchie con le statue di S. Lorenzo e S. Procolo, mentre in quello centrale un ampio finestrone. Sopra il cornicione, in corrispondenza del secondo cornicione, vi è un'altra nicchia contenente la statua di S. Alessandro. Nel terzo ordine la facciata si riduce solo allo scomparto centrale completato da coronamento sagomato e raccordato ai lati. Attraverso il portale d'ingresso, seguito da bussola lignea, si perviene al vano della chiesa che si presenta ad una sola navata. Dopo un primo tratto dove si collocano gli ingressi laterali, la navata subisce un allargamento fino alle due cappelle laterali; successivamente la navata riprende gradualmente la sua larghezza iniziale fino ad arrivare all'arco trionfale, di pari larghezza del primo tratto interno della chiesa. Questa struttura conferisce alla pianta quasi l'aspetto di una croce latina. Sopra l'incrocio, nella parte più larga della navata, troneggia la cupola illuminata da quattro finestre rotonde. L'architettura della chiesa è costituita da lesene e controlesene che partendo da una zoccolatura in marmo bruno venato, si innalzano e completano con capitelli corinzi composti ricchi di dorature. Un fregio e la trabeazione con il relativo cornicione praticabile completano la parte portante sulla quale si impostano le volte a botte con arconi e sottarchi decorati con stucchi. Nei tratti di raccordo tra la navata d'inizio e le cappelle laterali sono stati ricavati: a sinistra l'accesso alla torre campanaria e a destra una cappellina che ospita la statua dell'addolorata del Fantoni. Le cappelle laterali sono dedicate all'Apparizione del Sacro Cuore a Margherita Alacoque a sinistra, mentre a destra alla Madonna del S. Rosario. Entrambe le cappelle sono dotate di altare in marmi rossi verdi e gialli. Continuando, nel tratto che collega al presbiterio, si trovano due porte con serramento, delle quali quella di destra conduce alla sagrestia e quella di sinistra alla chiesina dell'Addolorata. Il presbiterio sopraelevato di 4 gradini, largo come la prima parte della navata, ha pianta rettangolare e si completa nell'abside semicircolare raccordata alla volta a botte con catino absidale.

Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
la chiesa si presenta ad una sola navata. Dopo un prima campata la navata subisce un allargamento fino alle due cappelle laterali; successivamente la navata riprende gradualmente la sua larghezza iniziale fino ad arrivare all'arco trionfale, di pari larghezza del primo tratto interno della chiesa. Il presbiterio rettangolare si conclude con abside.
Coperture
copertura a falde con struttura in legno e manto di copertura in coppi; nel corpo centrale la copertura è realizzata con cupola rivestita in rame
Pavimenti e pavimentazioni
la pavimentazione dell'aula è in marmette di graniglia di colore nero, rosso e beige disposte a formare disegni geometrici. Il presbiterio presenta pavimentazione in marmo, come la zoccolatura interna all'aula.
Elementi decorativi
La decorazione della chiesa è in generale in stile settecentesco barocco. I capitelli delle lesene in stile corinzio composito sono riccamente dorati, così come il cornicione. Archi e sottarchi risultano ben decorati con stucchi e dorature. Nella volta in cornici di stucco dorato sono riprodotte a fresco le seguenti scene: l'Assunzione, la presentazione di Gesù al Tempio, la Gloria di S. Martino e nei pennacchi i quattro Evangelisti, l'Ascensione di Gesù al cielo, la Sacra Famiglia nel presbiterio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1994)
il presbiterio venne completamente ristrutturato e riorganizzato nel 1994
altare - aggiunta arredo (1994)
aggiunta di altare comunitario in marmo bianco scolpito, marmo verde, marmo giallo venato ad opera degli artisti Manoukian Armen e di Pasquale Josef






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato locale di Trescore
Parrocchia di San Martino

Piazza Papa Giovanni XXIII - Cenate Sotto (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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