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10/5/2024 Diocesi di Bergamo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio <Bariano>
Data ultima modifica: 13/07/2020, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio


Altre denominazioni Ss. Gervasio e Protasio


Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  1148 - 1260 (parrocchialità carattere generale)
dell’antica chiesa di Bariano si ha notizia fin dall’anno 1148, quando una sentenza del cardinale Guidone da Somma attribuisce ai possessi del vescovo bergamasco la cappella in onore dei Santi Gervasio e Protasio. Questa chiesa, insieme a quella di Santa Maria di Averga, attestata nel 1260 nell’elenco delle chiese della diocesi sottoposte a censo, furono i primi due edifici sacri, in questa località, in cui si esercitavano le funzioni religiose e si amministravano i sacramenti
1667 - 1667 (parrocchialità carattere genearle)
da una relazione dello storico Marenzi, diviene a conoscenza che nel 1667 la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Gervasio e Protasio martiri aveva dignità di arcipresbiterale e compariva come non appartenente ad alcuna pieve. Aveva quattro altari: al primo era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo la confraternita del Rosario.
1743 - 1750 (costruzione intero bene)
l'attuale chiesa venne costruita tra il 1743 e il 1750 dal capo mastro Ganalli di Brignano sul luogo dove c'era un' antica chiesa dedicata a S. Bartolomeo.
1757 - 1757 (costruzione campanile)
il campanile venne realizzato costruito su un terreno donato dai conti Albani,
1868 - 1868 (parrocchialità carattere generale)
la nuova chiesa venne consacrata con il titolo dei Santi Gervasio e Protasio il 28 aprile dal vescovo Pier Luigi Speranza
1915 - 1915 (rifacimento interno)
Gian Battista Paganessi rinnova le decorazioni interne ed esegue due medaglie nella volta dell'aula



Descrizione  la chiesa, è posta lungo la strada principale e si presenta del tutto priva di sagrato. Rialzata di tre gradini rispetto alla quota stradale, la facciata, è intonacata e suddivisa in cinque settori da lesene e contro-lesene poggianti su zoccolatura e si ergono sino a raggiungere il cornicione che, centralmente, si trasforma in un timpano curvo. Nel settore centrale e rialzato di ulteriori tre gradini, è posto il portale in marmo di Zandobbio completo di gocciolatoio, sormontato da stemma vescovile. Nei settori laterali sono presenti due nicchie contenenti statue di Santi. I settori alle estremità sono più stretti, arretrati rispetto alla facciata e presentano pareti lisce ed intonacate. Un cornicione divide il primo ordine dal secondo, ripartito in maniera similare a quello inferiore. Nel settore centrale è posta una finestra accolta in una piccola edicola in muratura sormontata da timpano curvo. Nei settori laterali sono poste due nicchie vuote. Le lesene in quest'ordine, sorreggono un cornicione su cui poggia il timpano triangolare che conclude la facciata. Sul lato sinistro della chiesa, si innalza la torre campanaria in cotto. Internamente la chiesa presenta un'unica navata a pianta rettangolare suddivisa in sei campate, da lesene in stucco che sorreggono un cornicione su cui si imposta la volta ellittica. Nella prima campata a sinistra è posto il Battistero, mentre a destra vi è un ripostiglio. Segue la seconda campata con a sinistra la cappella dedicata a S. Giuseppe, mentre a destra quella dedicata a S. Luigi. Nella terza campata sono presenti a sinistra e a destra, armadi a muro. La quarta campata ospita a sinistra e a destra gli ingressi laterali. La quinta campata ospita a sinistra l'altare dedicato alla Madonna del Rosario e a destra, quello dedicato al S. Cuore di Gesù. Segue la sesta campata con le pareti lisce e prive di decorazioni fatta eccezione per due quadri, una per parte, rappresentanti due stazioni della Via Crucis. L'arco trionfale, con a sinistra l'ingresso alla cappella di S. Rocco e a destra quello alla sagrestia, divide la navata dal presbiterio: quest'ultimo è rialzato rispetto alla navata di tre gradini, presenta pianta rettangolare, è coperto da volta a botte e si conclude in un coro absidato coperto da catino

Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in laterizi
campanile
a fianco della chiesa si eleva il campanile, struttura quadrangolare che ospita alla sommità la cella campanaria; il campanile venne realizzato nel 1757 su un terreno donato dai conti Albani, come viene riportato da una lapide posta in facciata
Elementi decorativi
la volta e la zona presbiteriale sono decorati con stucchi ed affreschi tardo settecenteschi; i dipinti ad olio su tela collocati alla destra ed alla sinistra del coro sono opera di Giuseppe Picenardi e riportano il "rinvenimento dei corpi dei Santi Protasio e Gervasio" e la "Storia dei Santi Protasio e Gervasio"; la pala d'altare posta al centro del presbiterio è opera di Pietro Gualdi e raffigura il "martirio dei Santi Protasio e Gervasio"



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1998)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo, opera dello scultore Mario Toffetti, è realizzato in marmo rosa scolpito
ambone - aggiunta arredo (1998)
viene posato l'ambone in marmo rosa scolpito, opera dello scultore Mario Toffetti






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato Locale di Ghisalba - Romano
Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio Martiri

via Roma n.32 - Bariano (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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