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Chiesa di San Giovanni Battista <Bagnatica>
Data ultima modifica: 03/03/2016, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista


Altre denominazioni S. Giovanni Battista


Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  1494 - 1494 (parrocchialità carattere generale)
la comunità parrocchiale di Bagnatica fu fondata dal vescovo Lorenzo Gabrieli con decreto del 4 febbraio 1494.
1555 - 1589 (parrocchialità carattere generale)
in merito alle caratteristiche architettoniche dell'edificio, le prime informazioni dettagliate provengono dal verbale della visita pastorale del 6 maggio 1555 nel quale il vescovo Soranzo accenna all'esistenza, oltre che dell'altare maggiore, anche di quattro altari minori. Si ha inoltre notizia di tre consacrazioni dell'altare maggiore tra il 1555 e il 1589 indice delle modifiche radicali apportate allo stesso; da quest'ultima data l'altare rimane invariato. Nella relazione redatta in occasione della visita pastorale di S. Carlo Borromeo, avvenuta nel 1575, si legge che la chiesa è dotata di tre altari (oltre al maggiore) e non si presenta confacente alle nuove norme definite in quegli anni. Si legge nella cronaca della consacrazione dell'altare (1589), che la chiesa era molto vasta e conteneva tutti gli abitanti del luogo, oltre duecento
1589 - 1589 (parrocchialità carattere generale)
sotto l'invocazione di S. Giovanni Battista la chiesa venne consacrata dal vescovo Gerolamo Regazzoni la seconda domenica di maggio del 1589.
1661 - 1671 (parrocchialità carattere generale)
una lettera di don Savoldino, parroco di Bagnatica, descrive la chiesa con cinque altari. Inoltre dice che vi è un campanile di "bellissima struttura e altezza più che ordinata opera del quale vi sono due campane grosse, una fra l'altra è delle più delicate e sonore. Fu questo edificato nel 1611 e terminato l'anno 1630.
1727 - 1727 (riedificazione intero bene)
la chiesa venne riedificata
1872 - 1893 (ampliamento intero bene)
nel 1872 la chiesa venne ampliata creando un profondo transetto e nel 1893 venne ornata di stucchi e rinnovata nelle tinte interne
1898 - 1954 (parrocchialità carattere generale)
il concerto di otto campane in "si b." fuso dalla ditta Giorgio pruneti di Grosio e consacrato dal vescovo Gaetano Camillo Guindani il 27 novembre 1898, venne reintegrato dopo la spoliazione bellica, dalla ditta Gian Battista De Poli di Udine con due nuove campane che furono consacrate dal vescovo Giuseppe Piazzi il 3 maggio 1954



Descrizione  la chiesa, preceduta da un ampio sagrato in porfido delimitato da paracarri collegati tra loro da catene, presenta una facciata rivolta a ovest, suddivisa in tre ordini da due cornicioni completi di trabeazione fregi e cornici terminali. Ogni ordine, è poi diviso in tre settori da lesene e contro-lesene, poggianti su una zoccolatura in pietra sagomata. L'ordine inferiore, presenta centralmente un portale in marmo di Zandobbio con montanti e architravi sagomati con linee tradizionali classiche ed è concluso da un fregio con timpano semicircolare sopra il quale è stata aggiunta una decorazione in stucco che ospita uno stemma vescovile; i due settori laterali sono molto stretti e ornati da un semplice motivo decorativo nella parte alta. Il secondo ordine presenta centralmente una finestra rettangolare con contorno in muratura sagomata e decorata con motivi seicenteschi e la finestra è sormontata da una cartiglia. Segue infine il terzo ordine costituito da un timpano sagomato che conclude la facciata ed è sormontato al centro da una croce in ferro battuto. Il campanile si innalza dietro l'abside, accanto alla sagrestia, con basamento dotato di paramento inclinato e cornice sagomata sormontata da barriera sorretta da quattro piccoli pilastri. La chiesa presenta una pianta a croce latina. Paraste in stucco partono da un'alta zoccolatura in marmo e si completano con capitelli in stile corinzio; questi, sorreggono la trabeazione, il fregio ed il cornicione praticabile che corre lungo tutte le pareti della chiesa. Sopra il cornicione si impostano le arcate contenute dalle chiavi che servono da sostegno alle tazze ellittiche che decorano la volta della chiesa, ciascuna completa di pennacchi dipinti. I due bracci trasversali della navata sono invece coperti da volta a botte. La luce penetra nella chiesa da una finestra collocata sopra il cornicione, in corrispondenza delle due cappelle minori della navata principale, due alle estremità della navata trasversale, due nel presbiterio e altre due nel coro. La navata è suddivisa in tre campate: la prima sia a sinistra che a destra, ospita due confessionali, uno per parte; entrambi sono sormontati da matronei aperti ad arco verso la navata. Segue la seconda campata con a sinistra la cappella dedicata all'Immacolata, mentre a destra quella dedicata a S. Giuseppe. Nella terza campata sono presenti a sinistra e a destra, ingressi laterali. Nel transetto sono disposte le cappelle di maggiore ampiezza: quella a sinistra ospita l'altare dedicato alla Madonna del S. Rosario, mentre a destra quella dedicata a Cristo. Il presbiterio è più stretto rispetto alla navata, è rialzato di tre gradini ed ha pianta rettangolare; inoltre è coperto da tazza ellittica e si conclude in un coro absidato coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra dell'arco trionfale che divide la navata dal presbiterio, conducono rispettivamente alla casa del Parroco e alla sagrestia ed alla cappella della Madonna; quest'ultima presenta una pianta rettangolare coperta da volta a lunette, illuminata da tre piccole finestre poste a destra della navata

Impianto strutturale
edifici in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in laterizi
Elementi decorativi
l'organo è un vecchio Serassi (1740), rinnovato dalla stessa ditta nel 1802 e poi di nuovo rifatto da Giacomo Locatelli nel 1871 e restaurato ultimamente dai Coronati (1940)
Elementi decorativi
gli affreschi della Natività di Maria e della visita di Maria a S Elisabetta nel vano absidale, eseguiti nel 1841 da Giovanni Brighenti di Clusone, furono riscoperti in questi anni rimuovendo due tele di Ermenegildo Agazzi (1895) raffiguranti la guarigione dello storpio e il Martirio di S. Pietro
Elementi decorativi
tre le sculture si distinguono il Cristo portavoce e la Madonna del Rosario (1739), che si vogliono della bottega del Fantoni, e un crocifisso in bronzo molto ben modellato, su tavola ovale e dorata



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1966-1976)
in ottemperanza a quanto dettato dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in legno






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato Locale di Scanzo - Seriate
Parrocchia di San Giovanni Battista

Bagnatica (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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