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4/5/2024 Diocesi di Bergamo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Michele <Arcene>
Data ultima modifica: 02/09/2019, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Michele


Altre denominazioni S. Michele


Autore(Ruolo)  Lucchini, Luca (direttore dei lavori, costruzione chiesa (1781))



Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  XII - 1115 (preesistenze carattere generale)
una chiesa dedicata a S. Michele esisteva ad Arcene già nel 1115, come appare da una bolla di papa Adriano IV.
1398 - 1398 (parrocchialità carattere generale)
Antonio detto Tomolo ed altri Capitani della Beretta dotarono la chiesa di consistenti beni patrimoniali, conservati intatti nella loro consistenza sino alla metà del XX secolo
1545 - 1545 (costruzione intero bene)
una nuova chiesa venne costruita sulle rovine della precedente e fu consacrata all'epoca dell'inizio del Concilio di Trento il 4 settembre
1614 - 1614 (ricostruzione intero bene)
resasi insufficiente per la modesta capienza, la chiesa ricostruita venne demolita e, con l'autorizzazione del cardinale Federico Borromeo, ne fu costruita un'altra che fu benedetta (ma non consacrata) dallo stesso cardinale
1781 - XVIII (costruzione intero bene)
fu costruita inizialmente tutta la parte anteriore, lasciando ancora la vecchia chiesa per garantire lo svolgimento delle funzioni; attorno al 1790 questa fu demolita e venne portata a compimento la nuova costruzione
1781 - 1781 (costruzione intero bene)
con il passare degli anni anche questa chiesa divenne insufficiente nella sua capienza; nell'alternativa se ampliarla o ricostruirla ex novo, la popolazione optò per la soluzione più radicale. Per deliberazione popolare del 14 maggio 1780 e approvazione del Senato veneto del 25 novembre dello stesso anno, venne iniziata con la posa della prima pietra il 23 marzo
1784 - 1787 (parrocchialità carattere generale)
venne perfezionato il passaggio dell’arcipretura di Fara Gera d’Adda della diocesi di Milano alla diocesi di Bergamo delle parrocchie appartenenti alla prepositurale plebana di Verdello, tra cui Arcene
1857 - 1857 (ristrutturazione intero bene)
la chiesa fu sottoposta ad interventi di ristrutturazione
1863 - 1863 (parrocchialità carattere generale)
venne consacrata dal vescovo Pier Luigi Speranza il 22 novembre
1954 - 1955 (restauro esterno)
venne eseguito il restauro delle facciate esterne ed eseguite opere di manutenzione straordinaria alle coperture



Descrizione  collocata nel centro storico di Arcene, la chiesa è preceduta da un sagrato in lastre di pietra. Presenta una facciata intonacata, caratterizzata da quattro lesene e contro-lesene complete di alti basamenti e capitelli che la dividono in tre settori. Le lesene sorreggono il fregio e il cornicione che dividono la facciata in due ordini. L’ingresso con il relativo portale è sopraelevato di dieci gradini rispetto alla quota del sagrato ed è costituito da colonne poggianti su basamento che sorreggono il fregio su cui poggia il timpano curvo in ceppo gentile. Al centro è posto lo stemma vescovile. Nei settori laterali del primo ordine si trovano due nicchie contenenti le statue dei Santi Marco e Matteo con i relativi simboli. Il secondo ordine è ripartito come il primo ed accoglie centralmente una finestra rettangolare con balaustra, mensole, fregio e timpano curvo. Nei settori laterali sono presenti nicchie con le statue dei Santi Luca e Giovanni con i relativi simboli. Un timpano triangolare conclude la facciata. Due angeli sono posti a sinistra e a destra del timpano. L'interno presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in cinque campate da lesene decorate che sorreggono il fregio e il cornicione su cui si imposta la volta a botte. Nella prima campata, tra le pareti di raccordo della navata e controfacciata, sono poste due cappelle: quella di sinistra, un tempo destinata a Battistero, accoglie oggi la statua di S. Michele Arcangelo, quella di destra ospita la grotta di Lourdes; nella stessa campata sono posti due confessionali sormontati a sinistra dalla statua di S. Giuseppe e a destra dalla statua di S. Anna. Nella seconda campata è posto a sinistra l’altare dedicato alla Sacra Famiglia e a Sant'Antonio Abate, a destra quello dedicato ai Santi Fabiano e Sebastiano. Segue la terza campata con a sinistra e a destra gli ingressi laterali. Nella quarta campata è posto a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario, a destra quello dedicato a Sant'Antonio di Padova. Nella quinta campata è posta a sinistra la nicchia con la statua di S. Luigi, a destra la nicchia con la statua del S. Cuore di Gesù. Il presbiterio, rialzato di tre gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da tazza circolare. Il coro è absidato coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono rispettivamente al fonte battesimale e alla sagrestia.

Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare; il presbiterio, sopraelevato di tre gradini, presenta pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi
Elementi decorativi
all'interno vi sono opere di Filippo Comerio (la pala centrale e la medaglia del presbiterio), di Giacomo Bosis (le medaglie della volta), di Abramo Spinelli (le pale degli altari laterali).
Elementi decorativi
i due altari laterali dei santi Antonio Abate, Fabiano e Sebastiano, furono realizzati dalla ditta Paleni su disegno di Virginio Muzio nel 1896
campanile
nel 1840 il vescovo Carlo Gritti Morlacchi consacrava cinque campane della ditta Pruneti di Gosio. Nel 1851 il vescovo Pier Luigi Speranza ne consacrava altre tre. Il concerto di otto campane consacrato dal vescovo Luigi Maria Merelli nel 1923, dopo la requisizione bellica fu sostituito con l'attuale nuovo concerto in "si b." fuso dalla ditta Colbachini di Padova e consacrato dal vescovo Giuseppe Piazzi il 3 aprile 1954



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1971)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio, un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo, realizzato in marmo bianco di Zandobbio scolpito, è opera di Luigi Monti.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato Locale di Spirano - Verdello
Parrocchia di San Michele Arcangelo

Arcene (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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