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18/5/2024 Diocesi di Bergamo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Anna <Albino>
Data ultima modifica: 27/06/2019, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di Sant'Anna


Altre denominazioni S. Anna


Autore(Ruolo)  Caniana, Giovanni Battista (progettazione)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  1742 - 1742 (inizio lavori intero bene)
Il 2 giugno 1742 iniziano i lavori di edificazione dell'attuale chiesa per sostituire la vecchia chiesa del monastero.
1742 - 1742 (parrocchialità carattere generale)
Il 6 luglio 1742 padre Pietro Bortolo colloca, secondo il rituale romano, una croce di legno nel luogo dove deve sorgere l'altare maggiore e benedice la prima pietra posta nei pressi del campanile.
1745 - 1745 (fine lavori carattere generale)
il 24 novembre 1745 a causa dell'importante sforzo economico i lavori furono fermati. I lavori ancora da completare erano l'intonacatura della chiesa e il solaio sopra il coro superiore.
1787 - 1787 (inizio lavori carattere generale)
il 14 agosto 1787 i lavori ripresero e vennero concluse le ultime lavorazioni
1806 - 1806 (proprietà intero bene)
Il 19 febbraio 1806 la Fabbriceria Parrocchiale di Albino assume la proprietà dopo la soppressione dell'ordine monastico a cui apparteneva.
1806 - 1816 (parrocchialità carattere generale)
Il 25 novembre 1806 durante la chiusura per restauro della chiesa parrocchiale, le funzioni vengono celebrate nella chiesa di Sant'Anna
1842 - 1848 (proprietà intero bene )
Il 10 dicembre 1842 su richiesta della popolazione il Regio Delegato Provinciale del Culto inoltra domanda al Vescovo perché la chiesa di Sant'Anna venga destinata in via definitiva a uso sussidiario della Parrocchia di Albino, e ne riceve l'avvallo con decreto vescovile 10 gennaio 1843. La cessione definitiva della chiesa dal Demanio alla Fabbriceria parrocchiale di Albino avviene il 10 marzo 1848.



Descrizione  Questa chiesa presenta la facciata direttamente prospiciente sulla strada principale del paese ed è dotata di un ampio pronao sorretto da quattro coppie di colonne in marmo bianco di Zandobbio complete di base e capitelli, chiuso da una cancellata posta tra colonna e colonna ed apribile in due ante solo al centro. Sopra detto pronao, coperto da volta a botte con lunette, vi è il coro che le suore di clausura Carmelitane occupavano per assistere alle sacre funzioni, illuminato da due finestre verso la strada; la facciata superiore è suddivisa da otto lesene, poste in corrispondenza delle colonne sottostanti, e coronata dalla trabeazione. Sopra l'ingresso in facciata si trova un orologio. Nel pronao un'apertura con porta ampia, completa di portale in contorno di vivo di marmo di Zandobbio arricchito da coronamento con scritta "Origo gratiae hominis salutis" su riquadro in pietra nera, forma l'ingresso principale. Due porte laterali seguite da un circoscritto vano d'ingresso con relativa seconda porta, mettono nella chiesa, il cui interno si presenta a croce greca, sormontata all'incrocio da cupola semisferica poggiante su quattro arconi. I due bracci di sinistra e destra sono adibiti a cappelle laterali e quella che costituisce l'ingresso presenta ampia bussola in legno dipinto. Sopra l'ingresso, aperto in tre arcate verso la chiesa vi è il coro. Il presbiterio, in rilievo di due gradini, è a pianta rettangolare coperto da volta a botte con la parete di fondo costituita da due coppie di colonne corinzie abbinate, sulle quali. poggia una trabeazione orizzontale al di sopra della quale si trova un tratto di parete semicircolare decorata da una tela e da dipinto a fresco. Sotto l'architravatura la parete dietro l'altare è completamente vuota e permette di vedere il coro. Una cancellata in ferro con disegni a forma di croce separa il vano della chiesa da quello del coro. Due colonne decorate in stucco, complete di basamento in marmo e capitelli corinzi finemente lavorati, servono d'appoggio alla trabeazione che termina nel cornicione al di sopra del quale si impostano le volte e gli archi. La chiesa é illuminata da quattro finestre nella cupola, due finestre semicircolari sopra i due altari laterali e tre altre per parte a forma rettangolare. La decorazione é quasi nulla nelle tinteggiature. Nei pennacchi della cupola sono dipinte le virtù delle Fede, Speranza e Carità e nella medaglia centrale della cupola l'incontro di Maria SS. e S. Anna in cielo.

Elementi decorativi
La bussola dell'ingresso principale incorpora due confessionali, uno per lato, con il posto per un solo penitente, sopra cantoria con accesso dal coretto delle suore. Sopra i due ingressi laterali vi sono due specie di finestre che racchiudono due finti matronei con parapetto costituito da una balausta. La cappella di sinistra é dedicata alla Madonna del Carmine ed é completa di altare in marmi giallo Verona, verde Alpi e Camerata Cesello con nicchia ove é riposta la statua della Madonna del Carmine completa del suo trono con i montanti e la corona in legno scolpito e decorato da 8 angioletti in volo. La cappella di destra dedicata a S. Teresa ha altare in marmo con ancona sempre di marmo simile al precedente. Il presbiterio con altare in marmo ha forma di urna sepolcrale nella quale sono conservate le reliquie dei Santi dietro inferriata di sicurezza; in rilievo di tre gradini, presenta un'alzata per candelieri con tabernacolo in marmo a forma di tempietto dotato di porticina di sicurezza in metallo dorato. Detto tabernacolo è sorretto da due angioletti in ginocchio, opera di ottima fattura, che lascia libero sotto il tabernacolo una finestrella attraverso la quale le suore nel coro potevano visivamente partecipare al divino sacrificio. Ai lati del presbiterio, sulle pareti, sono collocate due grandi tela raffiguranti Mosé nel deserto e la raccolta della manna. Attraverso una porta posta sul lato di destra, si passa dalla navata ad un piccolo vano di sagrestia coperto da volta a botte, con finestre verso ovest. Un'altra porta in legno a due ante verso sud, mette con discesa di due gradini al vano di coro posto dietro l'altare, più basso di ben quattro gradini rispetto al piano della sagrestia, con secondo altare addossato al precedente, difeso da due tratti di barriera in ferro battuto con corrimano in legno. Una finestra sul lato ovest molto alta da luce a tale vano coperto da volta a botte. Una porta verso mattina mette nell'attiguo convento che é ora delle suore Figlie del S. Cuore.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1990 - 2000)
altare comunitario realizzato in legno dipinto rivolto verso l'aula in ossequio alle direttive del Concilio Vaticano II.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato locale di Albino - Nembro
Parrocchia di San Giuliano

via Mazzini n.58 - Albino (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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