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8/5/2024 Diocesi di Vercelli - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Germano <San Germano Vercellese>
Data ultima modifica: 03/07/2023, Data creazione: 4/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Germano


Ambito culturale (ruolo)  maestranze piemontesi (costruzione)



Notizie storiche  1071 - XIII (notizie storiche carattere generale)
in Vercelli Sacra di Orsenigo viene riportato che "il luogo di San Germano è ricordato in carta del 18 giugno 1071 che si conserva nell'Archivio Eusebiano." Inoltre, viene ricordato San Germano perché il Beato Guido De-Spatis o Spada nacque in questo paese verso la metà del XIII secolo.
1224 - XIII (notizie storiche carattere generale)
scrive R. Orsenigo in Vercelli Sacra: "in atto poi del 23 ottobre 1224, rogato Aimo, è descritto che presso la chiesa di San Germano gli uomini di questa località giurarono fedeltà a frate Tommaso priore dell'abbazia di Sant'Andrea di Vercelli."
1224 - 1300 (notizie storiche carattere generale)
l'Orsenigo riporta che "con la bolla dal Laterano Bonifacio VIII nel 1300 prendeva <> il monastero e i beni dell'abbazia di Sant'Andrea, tra i quali vi era pure San Germano Vercellese, ceduto all'abbazia nel 1224 dal card. Guala Bicchieri."
1304 - XIV (notizie storiche carattere generale)
secondo R. Orsenigo, papa Benedetto XI concesse ai Sanvittorini di Sant'Andrea la giurisdizione spirituale nella parrocchia di San Germano nel 1304.
1328 - 1909 (notizie storiche carattere generale)
nel 1909 R. Orsenigo scrive: "il ch.mo can. Romualdo dott. Pastè nel suo studio storico sull'<> ci accerta che il vescovo Lombardo (1328-1343) fin dal primo anno di sua elezione aveva rimesso in vigore i diritti del sinodatico verso l'abazia per le parrocchie di San Luca in Vercelli, di San Germano e di Salasco, ed aggiunge che nell'archivio di Sant'Andrea esistevano le quietanze relative dal 1328 al 1336, segnate dall'economo vescovile, prete Guglielmo Zumaglia."
1372 - XIV (notizie storiche carattere generale)
in Vercelli Sacra R. Orsenigo scrive: "gia nel 1372 i Sanvittorini avevano perduto la feudalità temporale di San Germano, devoluta al vescovo Giovanni Fieschi di Vercelli."
1390 - XIV (notizie storiche carattere generale)
l'Orsenigo scrive che la parrocchia si San Germano era gestita da un solo cappellano curato, incaricato dai Sanvittorini di Vercelli. Infatti, il 16 maggio 1390, il popolo di San Germano invia una supplica alla contessa Bona e al principe Amedeo VII conte di Savoia per avere un secondo cappellano. Il principe Amedeo esaudì la supplica, purché il secondo cappellano fosse scelto dal principe, e fece erigere una cappellania all'altare della Concezione della Beata Vergine Maria.
1394 - 1813 (notizie storiche carattere generale)
l'Orsenigo scrive il corpo del Beato Antonio, nato a San Germano Vercellese nel 1394, fu solennemente trasportato nella chiesa parrocchiale il 24 luglio 1813, ma era già conservato presso il paese dal 1810. Precedentemente le reliquie erano conservate presso la chiesa di San Giovanni di Como, luogo della sua morte (1459), fino a quando non vennero cedute da mons. Carlo Rovelli, vescovo di Como.
1440 - 1450 (notizie storiche carattere generale)
in Vercelli Sacra l'Orsenigo ci informa che nel 1440 i Sanvittorini cedettero al vescovo di Vercelli anche la cura parrocchiale di San Germano, purché mantenessero il diritto di nominare il sacerdote. Successivamente, il 16 febbraio 1450, i Sanvittorini persero il diritto di patronato e la parrocchia fu dichiarata di libera collazione.
1601 - XVII (notizie storiche carattere generale)
l'Orsenigo scrive che negli atti di visita pastorale mons. Giovanni Stefano Ferrero riporta, in data 17 settembre 1601, la parrocchia di San Germano con il titolo di prepositura, mentre in precedenza aveva solamente il titolo di rettoria.
1754 - 1764 (ricosatruzione intero bene)
nella seconda metà del XVIII sec. la comunità di San Germano Vercellese stabilì di ricostruire la chiesa parrocchiale e fu indetto un concorso, rivolto ad ingegneri ed architetti, per la scelta del progettista. Venne scelto il progetto di Giovanni Battista Feroggio ed i lavori cominciarono nel 1754. Nel 1760 i lavori terminarono e nel 1764 la chiesa venne consacrata da mons. Solero, arcivescovo di Vercelli. Inoltre, è da considerare un elemento di particolare importanza la collaborazione tra Feroggio e Bernardo Antonio Vittone per la stesura del progetto architettonico, ma soprattutto per la realizzazione della cupola. Infatti, si trova traccia della collaborazione in alcuni disegni della chiesa firmati dal Vittone.
1754 - 1929 (descrizione intero bene)
in un documento redatto dal parroco di San Germano Vercellese, firmato in data 30 ottobre 1929 e avente titolo "Parrocchia di San Germano Vercellese - Risposte ai quesiti a riguardo dei beni ecclesiastici", viene scritto: "1 L'attuale Chiesa Parrocchiale fu edificata nel 1754 sullo stesso luogo della Vecchia Chiesa, un po' più ampia però, su disegno dell'architetto Ing. Ferreggio e fu aperta al culto nel 1760. Fu costruita dalla Comunità col concorso dei privati, essendo allora Parroco il molto Rev. D. Giovanni Pietro Florio. 2 Lo stile della chiesa è del rinascimento con fregi interni di stile barocco. 3 La chiesa è ad unica navata, di forma ovale , sormontata da snella cupola. Le pareti interne sono di stucco ancora ben conservate sino all'altezza del cornicione: è una bella Chiesa. 4 La muratura della chiesa è solidissima e viene mantenuta in buone condizioni. 5 Non fu ampliata. 6 Ed è sufficiente ai bisogni della popolazione. 7 Non è patronata. […]"
1754 - 1941 (costruzione intero bene)
in un documento redatto dal parroco di San Germano Vercellese, datato 1 giugno 1941, viene riportato il periodo di costruzione della chiesa con aspetto odierno: "La chiesa parrocchiale è un poderoso edificio barocco, fatto con ottimo materiale nel 1754-60."
1760 - 1941 (descrizione intero bene)
nella "Relazione Tecnica sulla consistenza patrimoniale e manutenzione dei beni beneficiari ed ecclesiastici della Parrocchia di San Germano al 4 agosto 1941" redatta dal geometra Roberto Borsetti, alla voce "Chiesa Parrocchiale", viene scritto: "capolavoro in stile barocco piemontese dell'architetto Feroggio, terminata nel 1760, è stata completamente restaurata in quest'anno per cui trovasi in ottimo stato di costruzione e lodevole manutenzione e decorazione."
1764 - 1770 (notizie storiche carattere generale)
nel suo scritto, Vercelli Sacra, R. Orsenigo afferma che la chiesa fu consacrata il 20 maggio 1764 dal vescovo Giovanni Pietro Solaro, secondo quanto riportò il parroco prevosto Giovanni Alessandro Crolla in una relazione del 1770.
1796 - 1798 (decorazione interno)
la decorazione pittorica a finto marmo venne eseguita tra il 1796 ed il 1798.
1929 - XX (descrizione intero bene)
in un documento redatto dal parroco di San Germano Vercellese, firmato in data 30 ottobre 1929 e avente titolo "Parrocchia di San Germano Vercellese - Risposte ai quesiti a riguardo dei beni ecclesiastici", viene scritto: "[…] 9 Attualmente le riparazioni sono fatte da Parroco coll'aiuto della popolazione e col consenso libero del comune. 10 L'ultima riparazione fu fatta nel corrente anno 1929 e fu fatta dall'attuale Parroco Marchese D. Pietro col consenso dei fedeli e del Comune. 11 Fu rifatto interamente il pavimento della Chiesa con marmette di marmiglia e con un buon fondo di ghiaia e fu pure riparato l'organo della Chiesa. Furono ripulite le icone del coro, dell'altare di San Giovanni Battista e del Sacro Cuore. 12 Attualmente la Chiesa avrebbe bisogno di una tinta alla volta, macchiata in molte parti per cattivo stato del tetto, ora però riparato completamente, e che si cambiassero i telai delle finestre. [...]"
1929 - XX (descrizione intero bene)
in un documento redatto dal parroco di San Germano Vercellese, firmato in data 30 ottobre 1929 e avente titolo "Parrocchia di San Germano Vercellese - Risposte ai quesiti a riguardo dei beni ecclesiastici", viene scritto: "[…] 16 Attigui alla Chiesa vi sono la Sacrestia, un ripostiglio e un camerino che servono alla Chiesa. 17 La Chiesa non ha servitù attive: davanti alla Chiesa però vi è uno spazio elevato sulla piazza di due gradini che anticamente serviva da Cimitero, che è di uso esclusivo della Chiesa. 18 Servitù passive non ve ne sono. 30 Le attuali suppellettili e gli attuali arredi sacri sono in buono stato. [...] 50 La Chiesa non ha archivio proprio. […] 52 Il Parroco è di libera collazione dell'autorità Ecclesiastica."
2014 - 2017 (restauro intero bene)
Nel 2014 venne redatto il progetto di restauro della chiese per l'intervento di consolidamento e restauro puntuale delle facciate, degli interni e della copertura. I lavori sono stati svolti ed ultimati nel 2017.



Descrizione  la chiesa parrocchiale di San Germano si affaccia a ovest su piazza Mazzini e si sviluppa lungo l'asse est-ovest. La facciata principale, caratterizzata da due ordini sovrapposti, è realizzata in muratura portante intonacata e tinteggiata. Le colonne e le lesene dell'ordine inferiore sono doriche e presentano un fusto liscio, mentre le lesene dell'ordine superiore sono ioniche e a fusto liscio. Sopra la trabeazione dell'ordine inferiore spicca una centina che riporta la scritta "IHS". La sezione centrale dell'ordine superiore, avanzata rispetto al resto della facciata, culmina con trabeazione e timpano. I fregi delle trabeazioni sono tinteggiati, ma non decorati. In facciata sono presenti tre dipinti incorniciati che raffigurano San Germano al centro, posto più in alto e di dimensioni maggiori, e ai lati il Beato Antonio Della Chiesa e il Beato Guido Spatis. L'interno della chiesa è strutturato a navata unica e termina con un abside circolare coperto da una semi-cupola. Sul lato sinistro vi sono tre altari laterali e sul lato destro tre altari e una piccola cappella a lato dell'ingresso principale. Al centro della navata vi è una cupola ovale illuminata da luce naturale. I pavimenti sono realizzati in piastrelle di marmo sui toni del rosso e del rosa, decorati da due cornici che evidenziano il camminamento centrale.

Campanile
mancante. La costruzione della torre campanaria fu interrotta al livello di gronda ed è tuttora visibile sopra la sagrestia in Via Jacopo Suigo.
Coperture
tetto a spioventi con manto di copertura in coppi su orditura lignea.
Facciata
la facciata, intonacata e tinteggiata, è caratterizzata dalla sovrapposizione di due ordini architettonici separati da una trabeazione. Il portale d'ingresso è incorniciato da una modanatura e termina con un timpano. Nella parte inferiore lo spazio è scandito in cinque parti da colonne e lesene lisce di ordine dorico, secondo lo schema "a-b-c-b-a". Sopra la trabeazione, al centro della facciata, spicca una centina con la scritta "IHS". Nella parte superiore il corpo centrale, avanzato rispetto alle porzioni i laterali, è tripartito dalle lesene ioniche secondo lo schema "a-b-a" e nella parte centrale è posto un ovale, incorniciato da una modanatura, raffigurante San Germano. Ai lati sono dipinti due stemmi circolari raffiguranti il Beato Antonio Della Chiesa e il Beato Guido Spatis. Il timpano corona il corpo centrale della parte superiore della facciata e all'interno è riportata la scritta "D.O.M. ET SANCTO GERMANO PATRONO".
Pianta
l'impianto planimetrico presenta una grande navata principale e termina con un abside semicircolare coperto da una semi-cupola. Sul lato sinistro vi sono tre altari laterali e sul lato destro tre altari e una piccola cappella a lato dell'ingresso principale. La chiesa internamente misura 45 metri di lunghezza e 12.5 metri di larghezza.
Struttura architettonica
struttura in muratura portante di mattoni pieni. In controfacciata è presente la cantoria, in struttura lignea e riccamente decorata, che sorregge l'imponente organo risalente al 1775.
Strutture di orizzontamento
l'abside è coperto da una semi-cupola con nervature, tra le quali vi sono oculi circolari che illuminano la chiesa con luce naturale. Sul presbiterio sorgono due strette volte a botte separate da arconi. La navata è coperta da una semi-cupola con costoloni e unghie, all'interno delle quali sono poste delle grandi aperture, da una cupola ovale al centro, arricchita da decorazioni fitomorfe in stucco sulle nervature, da grandi finestre nelle unghie e da un oculo sulla sommità, e da una porzione di semi-cupola terminante sulla la controfacciata. La cantoria lignea e l'organo sono coperti da una stretta volta a botte.
Pavimenti e pavimentazioni
le pavimentazioni sono realizzate in piastrelle di marmo rosa. Al centro della navata il camminamento è evidenziato da due file parallele di piastrelle differenti, sui toni del rosso e dell'oro, che fungono da decoro.
Elementi decorativi
gli interni sono in buono stato di conservazione e sono decorati con stucchi, che risalgono al 1796. Degni di nota sono l'altare maggiore e i sei grandi altari, realizzati in marmi preziosi e stucco, in accordo con le decorazioni della grande navata. Inoltre, subito a destra rispetto all'ingresso, vi è la piccola Cappella dedicata alla Madonna delle Grazie. Il presbiterio, l'altare del Suffragio e quello del Beato Amedeo sono dotati di balaustre in marmo. Di particolare pregio sono l'organo, realizzato da Andrea Luigi Serassi e da Giuseppe Serassi nel 1775, e la cantoria lignea riccamente decorata.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1970-80)
mensa lignea collocata nel presbiterio e ambone ligneo collocato a sinistra del presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Vercelli
Parrocchia di S. Germano

Via De Amicis, 1 - San Germano Vercellese (VC)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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