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6/5/2024 Diocesi di Vercelli - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Lorenzo <Livorno Ferraris>
Data ultima modifica: 30/05/2018, Data creazione: 4/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Lorenzo


Altre denominazioni San Lorenzo Martire;Chiesa di San Lorenzo Martire


Ambito culturale (ruolo)  maestranze piemontesi (costruzione)



Notizie storiche  1186 - 1254 (notizie storiche intero bene)
la parrocchia di Livorno Ferraris, chiamata "Plebem Liburni", è di antica fondazione ed è già annoverata tra le pievi e parrocchie che papa Urbano III confermò alla giurisdizione del vescovo di Vercelli, con la bolla papale datata 1 giugno 1186. Il 12 maggio 1207, mediante un indulto apostolico, papa Innocenzo III affidò la chiesa di Livorno, all'epoca dedicata a Sant'Emiliano, ad un prevosto ed a tre canonici regolari della chiesa di Sant'Egidio di Verres. Successivamente Livorno acquisì importanza e nel 1254 venne proclamata borgo franco.
1292 - XIII (notizie storiche intero bene)
da un testamento, datato 21 dicembre 1292, si apprende che l'originaria intitolazione della chiesa venne mutata, da Sant'Emiliano a San Lorenzo. La chiesa collegiata, di piccole dimensioni e con facciata rivola ad occidente, al contrario dell'attuale, risultava retta dal prevosto e da quattro canonici.
1314 - 1474 (carattere generale intero bene)
nel 1314 la chiesa è stata restaurata in seguito agli eventi bellici tra i Tizzoni e gli Avogadro. Già nel XIV secolo dalla prepositura di Livorno dipendevano le chiese di Borgo d'Ale, di Desana e di Saluggia. Quando papa Sisto IV fondò la diocesi di Casale, con la bolla "Pro Ecclesiae praeeminentia" datata 18 aprile 1474, vi aggregò la parrocchia di Livorno.
1694 - XVII (ricostruzione intero bene)
su iniziativa del parroco don Gian Francesco Chiocaro iniziarono i lavori per la ricostruzione della nuova chiesa parrocchiale, impostandola sulla muratura preesistente e conservando il campanile e tre altari, ma ruotando l'ingresso della struttura di 180°. I lavori si arrestarono per mancanza di fondi e per i contrasti sorti fra le imprese.
1728 - 1778 (completamento intero bene)
nel 1728, su progetto dell'architetto livornese Giuseppe Castelli, nipote dell'allora parroco don Carlo Castelli, si procede all'ampliamento e completamento dell'edificio con l'aiuto economico delle Compagnie Religiose, degli abitanti, del Conte Gian Carlo Perucca della Rocchetta e di suo figlio Ignazio. I lavori vengono ultimati sotto la guida dell'architetto Filippo Castelli, figlio di Giuseppe, che ne progetta la facciata neoclassica e l'altare maggiore. La chiesa venne consacrata da mons. Giuseppe Luigi Avogadro, vescovo di Casale, il 9 agosto 1778. L'edificio si presentava con l'aspetto odierno: una struttura slanciata con impianto ad aula unica e con la cupola impostata a circa due terzi della sua lunghezza. Il campanile romanico, affinché non risultasse più basso della chiesa stessa, venne dotato di una guglia alta 18 metri circa.
1745 - 1806 (carattere generale intero bene)
dopo alcune dispute scaturite dal disaccordo tra il prevosto della collegiata ed i dodici canonici aventi diritto a prebenda, circa i loro rispettivi diritti, nel 1745 il nunzio apostolico mons. arcivescovo Merini dichiarò: "non constare de collegialitate Ecclesiae atque Ecclesiam Sancti Laurentii oppidi Liburni esse simpliciter parrochialem sub omnimoda administratione D.ni Praepositi, et D.nos Canonicos esse simpliciter beneficiarios, nuncupative canonicos". Dopo questa sentenza, la collegiata, impropriamente detta, venne amministrata unicamente dal prevosto. All'epoca della sentenza il prevosto era don Carlo Castelli. Nel 1806 la collegiata venne soppressa ed i suoi beni vennero in parte destinati al Capitolo d'Ivrea.
1803 - 1805 (carattere generale intero bene)
la parrocchia di Livorno fece parte della diocesi di Casale fino a quando papa Pio VII, con bolla datata 1 giugno 1803, ordinò la nuova circoscrizione delle diocesi in Piemonte. Il 23 gennaio 1805 il card. Caprara decretò la riaggregazione della parrocchia di Livorno e di tutte le parrocchie del suo vicariato alla diocesi di Vercelli.
1891 - 1891 (completamento bussola)
nel 1891 i livornesi donarono alla chiesa la bussola lignea d'ingresso, in occasione del cinquantesimo anno di attività parrocchiale del parroco mons. Nicolao Sismondi.
1939 - 1939 (sostituzione vetrate)
nel 1939, sotto la guida dell'allora parroco mons. Achielle Gorrino, tutte le vetrate della chiesa vennero sostituite, grazie al contributo economico dalla popolazione.
1963 - 1963 (restauro intero bene)
l'intervento di restauro del 1963 comprese la sostituzione della pavimentazione del presbiterio, del coro e dei gradini dell'altare maggiore, il rifacimento dell'impianto di riscaldamento ad aria, il restauro degli intonaci di facciata e del campanile e il rivestimento in rame della guglia.
2016 - 2017 (restauro organo e cantorie)
nel 2016 si è concluso l'intervento di restauro del prestigioso organo Serassi-Collinio, realizzato tra il 1777 ed il 1865, e delle due cantorie risalenti alla dine del XVIII secolo. Nel 2017 vennero conclusi gli interventi di restauro e risanamento conservativo di parte delle murature esterne, avviati a fine 2016.



Descrizione  la chiesa di san Lorenzo, al centro del paese di Livorno Ferraris, si sviluppa lungo l'asse Est-ovest, con facciata rivolta ad Est verso piazza Galileo Ferraris. Rispetto alla piazza, la chiesa è soprelevata mediante un'alta scalinata di sei gradini. La facciata principale, intonacata e tinteggiata con un basamento in pietra, presenta i caratteri dell'architettura neoclassica ed è composta da un corpo centrale avanzato, formato da uno stretto pronao con due coppie di colonne a fusto liscio con capitello corinzio poggianti su basamento lapideo, e relative paraste di ribattitura, che sorreggono la trabeazione ed il timpano dentellato, e da una porzione di fabbricato arretrata, modellata con una forma concava, posta ai lati del corpo centrale e terminante con paraste corinzie angolari. Il timpano dentellato presenta modanature ed ornamenti in stucco, tra cui campeggia una decorazione a conchiglia al centro dello stesso. La porzione di fabbricato arretrata rispetto al corpo centrale culmina con un attico, posto al di sopra della trabeazione dentellata, che riporta una scansione verticale data dalle pareste poste in corrispondenza delle paraste sottostanti. Il portale timpanato è sormontato da una grande finestra. Il portale conduce ad un endonartece con bussola lignea, da cui si accede al campanile e all'alula della chiesa. L'impianto planimetrico è a navata unica con cappelle laterali e con due cappelle all'estremità del transetto. Il coro è costituito da presbiterio e abside semicircolare. La copertura della navata consiste in un'imponente volta a botte, con unghiature a vela e lunette finestrate, scandita da arconi a tutto sesto cassettonati. La stessa struttura, di minori dimensioni, è presente sia sul presbiterio e che sui bracci del transetto. Le volte delle quattro cappelle laterali sono a vela, mentre l'abside semicircolare è coperta da una volta a semiombrello con unghie finestrate e nervature. All'incrocio tra transetto e navata si innesta una volta a catino su pennacchi sferici con nervature ed ornamenti in stucco. Gli interni sono dominati dalle cromie bianche e grigie, rispettivamente per le porzioni intonacate e tinteggiate delle pareti verticale e delle volte e per gli elementi rifiniti a finto marmo. Gli elementi decorativi sono costituiti da rosoni in stucco nei lacunari degli arconi, pilastri a finto marmo con capitelli corinzi dorati ed altari in marmi policromi nelle cappelle laterali e nel presbiterio. La pavimentazione della navata è in lastre lapidee beige e grigie, mentre nel presbiterio e nell'abside è presente una pavimentazione in marmo policromo.

Campanile
l'antico campanile romanico presenta una guglia sommitale di forma piramidale a base ottagonale in calcestruzzo, realizzata successivamente all'edificazione del campanile, alta circa 18 metri. La struttura presenta una pianta quadrata e tessitura muraria in laterizio, a vista nella parte inferiore ed intonacato nella parte superiore. Le pareti verticali sono scandite orizzontalmente da cornici marcapiano ornate con archetti pensili. Le ultime due scansioni presentano rispettivamente l'orologio meccanico con numeri romani e la cella campanaria. Quest'ultima è contrassegnata dalla presenza di bifore su ogni lato inscritte in uno sfondato a sesto acuto. Altre monofore e feritoie si trovano nelle parti sottostanti. Sono ancora parzialmente visibili le buche pontaie nella porzione inferiore della torre campanaria in mattini a vista.
Coperture
manto di copertura in coppi su orditura lignea.
Facciata
la facciata neoclassica ad ordine unico, intonacata e tinteggiata sui toni del bianco avorio, è composta da una struttura avanzata centrale e da un corpo di fabbrica più arretrato, visibile ai lati della porzione centrale. La porzione centrale è costituita da una sorta di ridotto pronao, formato da due coppie di colonne corinzie a fusto liscio poggianti su un alto basamento lapideo e dalle relative paraste di ribattitura, che termina nella parte sommitale con una trabeazione a fregio liscio ed un timpano dentellato contenente un altorilievo a conchiglia. Tale struttura avanzata si raccorda alla parte retrostante, che termina lateralmente con paraste angolari corinzie ed in elevato con una attico posto sopra la trabeazione, mediante linee concave. L'ingresso si trova in posizione soprelevata rispetto alla piazza antistante, mediante una gradinata di sei scalini, ed è arricchito con un portale incorniciato da lesene e timpanato. Sopra vi è una finestra rettangolare con lesene laterali ed una modantura superiore.
Pianta
la disposizione planimetrica si sviluppa lungo l'asse Est-ovest, con ingresso da Est. L'impianto planimetrico è a navata unica, a croce latina, con cappelle laterali e con due cappelle all'estremità del transetto poco accentuato. La navata culmina nel coro composto abside semicircolare e presbiterio, da cui si accede a due vani laterali adibiti a sacrestia e a locale tecnico. L'ingresso all'aula è preceduto da un endonartece con bussola lignea, alla destra del quale si accede all'ex battistero, ora ripostiglio, ed alla sinistra al campanile.
Struttura architettonica
struttura in muratura portante laterizi.
Strutture di orizzontamento
la copertura della navata consiste in un'imponente volta a botte, con unghiature a vela e lunette finestrate, scandita da arconi a tutto sesto cassettonati. La stessa struttura, sebbene di minori dimensioni, è presente sia sul presbiterio e che sui bracci del transetto. Le volte delle quattro cappelle laterali sono a vela, mentre l'abside semicircolare è coperta da una volta a semiombrello con unghie finestrate e nervature. All'incrocio tra transetto e navata si innesta una volta a catino su pennacchi sferici con nervature ed ornamenti in stucco.
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento della navata è in lastre lapidee quadrate di colore alternato beige e grigio scuro, disposte con posa diagonale. Nel presbiterio e nell'abside è presente una pavimentazione in marmo policromo.
Elementi decorativi
L'ambiente interno è dominato dalle cromie bianche e grigie, rispettivamente per le porzioni intonacate e tinteggiate delle pareti verticale e delle volte e per gli elementi strutturali rifiniti a finto marmo. L'abside è ornato da marmi policromi sui toni del rosa, dell'avorio e del verde. Gli interni sono sobriamente decorati con rosoni in stucco nei lacunari dei cassettoni degli arconi di sostegno alle volte, con paraste dipinte a finto marmo, aventi capitelli corinzi dorati, e con un'imponente trabeazione dentellata, avente fregio dipinto a finto marmo grigio come le paraste sottostanti. Di notevole valore artistico sono gli stalli lignei del coro, il pulpito, la pala d'altare fiancheggiata da due vetrate a mosaico e gli altari realizzati in marmi policromi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1970-80)
arredi liturgici mobili (mensa e leggio marmorei), collocati nel presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Vercelli
Parrocchia di S. Lorenzo

via della Parrocchia - Livorno Ferraris (VC)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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