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10/5/2024 Diocesi di Ferrara - Comacchio - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giuseppe <Jolanda di Savoia>
Data ultima modifica: 06/03/2019, Data creazione: 14/7/2009


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giuseppe


Altre denominazioni Chiesa di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria


Ambito culturale (ruolo)  architettura neoromanica (costruzione)



Notizie storiche  1904 - 1905 (preesistenze intero bene)
La chiesa di San Giuseppe venne edificata in un territorio di recente insediamento. Fino al termine delle grandi opere di bonifica della parte orientale della provincia di Ferrara, nel 1880, il territorio di Jolanda di Savoia era un'immensa palude delimitata dal Po Grande e dal Po di Volano, sottoposta all'amministrazione di Copparo. La necessità di allargare le terre coltivabili per una popolazione in continuo aumento indusse a tentativi di prosciugamento. Nel 1872 sorse la Società per la Bonifica dei Terreni Ferraresi (S.B.T.F) che come primo sforzo creò un imponente impianto idrovoro a Codigoro. La zona che costituisce l'attuale comune di Jolanda di Savoia nel 1903 fu chiamata “Le Venezie”, in ricordo dell'antico nome dato a quelle terre da nobili famiglie veneziane che qui avevano un feudo. La presenza di una comunità stabile portò la chiesa a insediarsi in questo luogo, così che nel 1904 le suore di Comacchio giunsero in barca e fecero costruire un asilo, una scuola e un oratorio.
1904 - 1910 (preesistenze intero bene)
Il 18 aprile 1900 venne creata dal card. Giulio Boschi la parrocchia di San Giuseppe delle Venezie. La chiesa doveva erigersi dal 1900 grazie al denaro della Curia di Ferrara ma il preventivo dell'ingegnere Scabbia tardava ad arrivare, così nel 1910 la Società per la Bonifica dei Terreni Ferraresi costruì per prima la canonica del parroco, come attesta una lapide affissa sull'edificio, il quale iniziò a celebrare messa nell'oratorio.
1904 - 1914 (costruzione intero bene)
Giunto il preventivo di lire 55.621,36, nel 1904 iniziarono i lavori di edificazione della chiesa di San Giuseppe sposo della Beata Vergine Maria che si conclusero nel 1914. L'edificio venne consacrato il 24 giugno 1914 dal cardinale Giulio Boschi di Ferrara e l'impresa fu spesata dalla Società delle Bonifiche. Intanto nel 1909 c'era stato un importante stravolgimento amministrativo: la divisione del comune di Copparo da cui si erano distaccate le frazioni di Ro, Berra, Formignana e Le Venezie. Le frazioni erano diventate Comuni e il Comune di Le Venezie di lì a breve diventerà Jolanda di Savoia, in onore della figlia di Vittorio Emanuele, re d'Italia che nel 1911 fece visita alla cittadina nel corso di un itinerario attraverso le zone bonificate.
1990 - 1990 (costruzione campanile)
Il 23 ottobre 1990 venne inaugurata la torre campanaria alla presenza dell'arcivescovo di Ferrara mons. Luigi Maverna. Il campanile, di struttura metallica aperta con interpiani in cemento, costò 130 milioni donati dai cittadini di Jolanda di Savoia. La sua cella comprende quattro campane, donate nel 1924 e realizzate dai campanari Brighenti di Bologna, più una campana posta a ricordo dell'inaugurazione della struttura.



Descrizione  La chiesa parrocchiale di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria si trova nel cuore di Jolanda di Savoia, Comune di Ferrara collocato a trenta chilometri dalla città e a metà strada tra la città e il delta del fiume Po, inserendosi in un contesto prettamente rurale. La facciata a salienti con paramento in mattoni a vista, con quattro paraste sfaccettate in corrispondenza del prospetto centrale e dei cantonali, tre portali d'accesso ed un rosone in asse col portale centrale. I fianchi della chiesa ripropongono la successione degli archi interni. Sul retro è visibile l’abside pentagonale e il campanile, struttura in metallo distaccata dall'edificio di culto. L’interno della chiesa è a tre navate, scandito da sei arcate a tutto sesto, per lato, che introducono alle navate laterali con altari. Nella navata centrale è visibile una trabeazione che continua fino alla calotta absidale. Gli alzati sono intonacati e dipinti di bianco con membrature in ocra gialla. Il presbiterio, rialzato di due gradini rispetto alla navata centrale, è introdotto dall’arco trionfale.

contesto
La chiesa parrocchiale di San Giuseppe sorge nella centrale Piazza Unità d'Italia del Comune di Jolanda di Savoia, collocato a trenta chilometri da Ferrara. Il prospetto dell'immobile affaccia su corso Giacomo Matteotti, principale arteria stradale del paese, ai lati della quale è distribuito l'insediamento abitativo. Situato a metà strada tra il delta del fiume Po e la città di Ferrara, il territorio di Jolanda di Savoia è caratterizzato da vasti campi agricoli ed è attraversato da canali naturali e artificiali. La chiesa è collocata nel centro del paese, con le sue pertinenze occupa la metà di un isolato, insieme agli adiacenti palazzo Municipale ed ex Casa del fascio si impone per la sua mole.
impianto planivolumetrico
L'edificio di culto è parte di un’aggregazione orizzontale di due elementi composta da chiesa e sacrestia.
esterno
L'ingresso alla chiesa è preceduto da un ampio sagrato, adibito a parcheggio, asfaltato e delimitato da siepi e piantumazioni. La facciata a salienti, a cui è anteposta una scalinata, è caratterizzata da un paramento murario a vista, con quattro paraste sfaccettate in corrispondenza del prospetto centrale e dei cantonali. Al centro della facciata è posto un portale con cornice in cotto modanata “a treccia”, lunetta e archivolto in muratura. Ai lati del portale sono poste due lapidi con elenco dei caduti delle due guerre di Jolanda di Savoia ed in asse con l’accesso principale, un rosone con cornice in cotto. Nelle ali laterali della facciata sono posti due portali di minori dimensioni. Il fastigio è ornato da arcatelle pensili in cotto. Sulla copertura, in corrispondenza delle paraste, spiccano quattro pinnacoli in laterizio. All'apice del tetto una base in pietra innalza una croce ferrea. I fianchi della chiesa ripropongono la successione degli archi interni. Nel cleristorio si presentano trifore vetrate inserite entro archi di muratura. Sul retro è visibile l’abside pentagonale e il campanile, struttura in metallo distaccata dall'edificio di culto. La casa canonica è anch'essa distaccata e si trova a sud della zona absidale.
pianta
Chiesa ad impianto longitudinale, a tre navate, con asse longitudinale lungo la direttrice est-ovest.
interni
Si accede all'interno tramite un portone posto in corrispondenza della navata centrale e tramite due bussole poste all'imbocco delle navate laterali. La controfacciata è illuminata da un rosone vetrato collocato in asse con l'accesso principale. La navata centrale è coperta da volta a botte ed è scandita da una successione di lesene che sorreggono la ricca trabeazione che percorre tutto il perimetro interno della navata centrale, del presbiterio e dell'abside. Ai lati si aprono sei archi a tutto sesto che immettono nelle navate laterali, sovrastati dalla trabeazione e quindi da trifore vetrate inserite entro archi di muratura. Le navate laterali hanno solaio piano, ospitano due altari minori e sono illuminate da finestre a monofora. L'arco trionfale, ribassato, separa la navata centrale dal presbiterio, rialzato di due gradini, coperto da volta a botte che diventa a catino nell'abside. I pavimenti sono in marmo. Nell'abside spicca per il suo rilievo cromatico un ciclo pittorico realizzato nel 2010 dai coniugi rumeni Mihail e Maricica Ivanov. Appartengono alla loro mano anche i medaglioni dipinti nella navata centrale.
elementi di pregio
Altare maggiore in marmo, già collocato nella distrutta chiesa di Sant'Andrea di Ferrara e proveniente dall'antica città di Bisanzio.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura non sondabile.
apparati liturgici
Nella navata centrale l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Il fonte battesimale per aspersione, in marmo e rame, si trova in fondo alla navata sinistra. Nelle navate laterali vi sono due confessionali. Il presbiterio è diviso dall'aula tramite due gradini e possiede al centro l'altare post-conciliare, in marmo e fisso, orientato verso l’assemblea. Sul fondo dell'abside si trova il tabernacolo inserito al centro del muro. L’ambone, fisso a leggio, è a sinistra del presbiterio, la sede del celebrante è a destra e corrisponde a un postergale collocato negli stalli del coro.



Adeguamento liturgico  altare - intervento strutturale (1970)
Altare in marmo collocato nel presbiterio negli anni '70.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Ferrara - Comacchio
Vicariato di Sant'Apollinare Vescovo e Martire
Parrocchia di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria

corso Matteotti, 35 - Jolanda di Savoia (FE)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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