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22/12/2024 Diocesi di Ferrara - Comacchio - Inventario dei beni culturali immobili
Cattedrale di San Giorgio Martire <Ferrara>
Data ultima modifica: 07/10/2019, Data creazione: 14/7/2009


Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale


Denominazione Cattedrale di San Giorgio Martire


Altre denominazioni Basilica di San Giorgio martire;Chiesa di San Giorgio Martire


Autore(Ruolo)  Nicolaus (costruzione)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze ferraresi (costruzione)



Notizie storiche  1135 - 1177 (origini intero bene)
Le origini della diocesi di Ferrara risalgono alla seconda metà del VII secolo, quando l’antichissima sede vescovile di Voghenza venne trasferita nella chiesa transpadana di San Giorgio più tardi detta “fuori le mura”. In seguito le trasformazioni territoriali e l’espansione urbanistica della città portarono, all’inizio del XII secolo, alla costruzione, sulla riva sinistra del Po, di una nuova chiesa cattedrale, l’attuale, anch’essa dedicata a San Giorgio. I lavori di costruzione ebbero inizio nel 1135. L’8 maggio 1177 papa Alessandro III consacrò l’altare maggiore. La cattedrale romanica, orientata ad est, presentava un imponente impianto planimetrico basilicale a cinque navate scandito in undici campate dall’alternarsi di pilastri e di colonne. La navata centrale, su cui si affacciavano i matronei, era coperta da un soffitto ligneo a carena di nave dipinto. Il presbiterio era ad abside unica semicircolare e di dimensioni relativamente ridotte.
XIII - XIII (costruzione facciata)
Nel XIII secolo si intervenne in facciata raccogliendo gli archi a tutto sesto in trifore sormontate da rosoni; la facciata fu completata con un secondo ordine di loggia sovrastato da altre trifore strombate. Alla metà del secolo fu costruito il protiro sorretto da leoni e telamoni, copie ottocentesche degli originali conservati nell’atrio.
1412 - 1596 (costruzione campanile)
Al 1412 risale l’inizio della costruzione del campanile (che in passato si volle attribuire all’Alberti) protrattasi sino al 1596 e rimasta incompiuta.
1473 - 1473 (ricostruzione portico sud)
Nel 1473, in occasione del matrimonio di Ercole I con Eleonora d’Aragona, venne costruito un nuovo portico sul lato destro, verso la piazza, sorretto da colonne di marmo, con botteghe in muratura e una copertura a terrazza, in sostituzione del precedente portico di legno distrutto da un incendio.
1498 - 1498 (rifacimento presbiterio)
Nel 1498, per volontà del duca Ercole I e del vescovo G. Borgia si incaricò B. Rossetti della progettazione del nuovo e profondo presbiterio (l’attuale) con abside semicircolare e coro quadrato separato dalle navate da un doppio arco santo. Una scalinata di nove alzate, larga quanto la chiesa, lo separava dalle navate.
1717 - 1727 (ristrutturazione intero bene)
Il 2 giugno 1712, a fronte del grave stato di degrado della cattedrale, il vescovo cardinale Dal Verme incaricò l’architetto ferrarese F. Mazzarelli di elaborare un progetto per la completa ristrutturazione dell’interno dell’edificio. I lavori, iniziati dopo soli tre mesi, durarono 17 anni. Pur lasciando inalterato il perimetro murario antico, l’architetto modificò sostanzialmente l’originario assetto planivolumetrico: creò un atrio in corrispondenza della prima campata e ridusse a tre il numero delle navate separandole con poderosi pilastri a profilo rettangolare e articolandole con l’inserimento di tre navate trasversali cupolate. Il rialzo del pavimento ha ridotto a tre soli gradini il passaggio dalle navate al transetto e al presbiterio sul quale (nel 1727) fu realizzato, con l’uso di marmi di recupero provenienti da scavi archeologici ravennati, il nuovo altare maggiore.
XIX - XIX (rifacimento battistero)
Nel XIX secolo l’architetto L. Crivellucci progettò una cappella neogotica per ospitare il fonte battesimale.
1880 - 1890 (decorazione intero bene)
L’attuale decorazione delle pareti e delle volte del Duomo è stata realizzata fra il 1880 ed il 1890.
1944 - 1950 (restauro presbiterio)
La Cattedrale è stata gravemente danneggiata nella parte orientale dai bombardamenti del 1944 e in seguito ristrutturata.
1967 - 1967 (restauro interno)
Alcune scosse sismiche provocarono lesioni in alcune arcate e nelle volte, riparate in breve tempo.
1970 - 1975 (restauro coperto)
Negli anni 1970-1975 si intervenne sul coperto per lavori di riparazione non più dilazionabili; furono sostituite anche alcune travi di sostegno.
1974 - 1974 (ristrutturazione sagrestia antica)
Nel 1974 si provvide al rifacimento del piancito e dell'intonaco di pareti e soffitto nella sagrestia antica.
1977 - 1977 (restauro facciata)
Nel 1977 un fulmine colpì la facciata provocando il crollo del leone in bronzo, i cui frammenti non furono ricomposti e ricollocati dopo il restauro della porzione interessata.
1999 - 1999 (restauro abside)
Nel 1999 furono avviati i lavori di restauro dell'affresco del catino absidale; contestualmente fu rimosso il pavimento in legno del coro. Al suo posto furono posati i listoni attualmente visibili.
2003 - 2004 (ristrutturazione coperto)
Fra il 2003 e il 2004 sono stati effettuati urgenti interventi di riparazione al coperto, al relativo manto e alle murature laterizie esterne della Cattedrale.
2012 - 2019 (restauro post sisma intero bene)
Gli eventi sismici che hanno colpito Ferrara e l'intero territorio circostante nel maggio 2012 hanno causato danni strutturali di rilevanza tale da rendere necessaria l'apertura di una stagione di profonda ristrutturazione dell'intero bene.



Descrizione  La basilica cattedrale di Ferrara sorge nel nucleo più antico della città, nei pressi del Castello, dell'antico palazzo sede ducale e oggi sede comunale e del palazzo del Vescovado. Presenta una facciata in marmo tripartita e cuspidata, caratterizzata da un protiro e da logge passanti che si aprono in trifore e teorie di archi verso la piazza. La basilica sorge pressoché isolata e ne sono leggibili il fianco sinistro, in laterizio, il presbiterio quadrangolare con abside semicircolare e il fianco destro con portico e loggia. L'interno, preceduto da un atrio a tutta larghezza, è scandito in tre navate e caratterizzato da tre transetti inframmezzati da cappelle passanti. Il presbiterio, affiancato da due cappelle, è concluso da una profonda abside semicircolare finestrata.

contesto
La cattedrale di Ferrara sorge nel nucleo più antico della città, circondata dalle strade medievali che ne hanno costituito il tessuto fino all'addizione erculea. Nelle immediate vicinanze sorgono l'ex palazzo ducale, il castello e il palazzo del Vescovado; a sud si apre la piazza Trento e Trieste. Il cimitero, un tempo a nord della chiesa, è stato dislocato nell'area nord est del centro. La chiesa è orientata.
impianto planivolumetrico
La cattedrale sorge pressoché isolata. Un passaggio aereo sovrasta l’ingresso di via Guglielmo degli Adelardi e conduce al palazzo che sorge a nord. Il campanile è contiguo all’abside e sorge all’angolo sud est di quest’ultima. All'intero lato sud sono addossati un portico con le relative botteghe; la soprastante loggia può essere considerata storicamente parte del volume della cattedrale stessa, della quale in parte condivide le vicende.
esterno
La cattedrale affaccia sull’omonima piazza che funge anche da sagrato. La facciata è tripartita e cuspidata. Al centro un protiro con leoni stilofori inquadra il portale ed è sormontato da una loggia con monofora centrale e bifore laterali, con fregio sovrastante figurato e cuspide terminale riccamente ornata e figurata. Ai lati si aprono le porte minori. Nelle tre specchiature il registro inferiore è tripartito da colonnine entro le quali si aprono le trifore, nove in totale, di una loggia passante. Questo primo registro è sormontato da una seconda loggia che si apre con una serie di archetti che affacciano verso la piazza ed è sormontata a sua volta da dodici archi ciechi inseriti in profonde strombature. Archetti rampanti impostati su colonnine binate sottolineano le tre cuspidi della copertura e in quadrano tre oculi, cieco il centrale e a giorno i due laterali. Il fianco settentrionale mostra intatto il suo impianto romanico: è suddiviso in diciotto porzioni, ciascuna coronata da tre archetti. Anticamente vi si apriva la porta del Giudizio che dava accesso al cimitero. Il presbiterio quadrangolare è concluso da un’abside semicircolare che si apre su un cortile; da qui ne sono leggibili i due corpi sovrapposti scanditi da archi finestrati in basso e ciechi in alto. Il fianco meridionale è caratterizzato da due ordini di gallerie. La galleria inferiore è ritmata da venti archi a tutto sesto impostati su colonne semicircolari, suddivisi ciascuno da tre archetti su colonnine binate. La loggia superiore, più recente, è composta da una serie di 65 archetti riuniti in gruppi di quattro. A metà del fianco si apre un arco a tutto sesto, muto, in luogo dell’antica porta dei Mesi demolita nel 1717 per far posto al portico della loggia dei mercanti.
pianta
Basilicale a tre navate, con cappelle laterali, presbiterio quadrangolare e abside semicircolare.
interni
L'atrio ribassato rispetto alla quota della piazza antistante la chiesa si sviluppa per tutta la lunghezza della facciata introducendo alla cattedrale, alla quale si accede mediante alcune alzate. Gli ingressi sono tre e corrispondono alle navate. L’accesso all’aula è privo di ulteriori mediazioni. L’aula è pavimentata in lastre quadrate di marmo rosso Verona e botticino disposte a scacchiera in diagonale. Il volume dell’aula è scandito in tre navate da pilastri a sezione rettangolare ornati da lesene in parte ribattute e concluse da capitelli ionici. Tre bracci trasversali scandiscono il volume, creano sei cappelle laterali maggiori voltate a botte unghiata e si raccordano alla nave centrale in crociere coperte a cupola; le crociere sono inframmezzate da volte a botte con unghiature che completano la copertura della nave centrale. Fra i bracci si inscrivono quattro strutture, ciascuna delle quali costituita da due archi aperti sulla navata centrale, due vani corrispondenti alla navata laterale coperti a vela con cupola ribassata centrale e passanti sempre mediante fornici arcuati, e due cappelle laterali. Il presbiterio è rialzato di tre gradini e pavimentato in marmo. L’area presbiteriale comprende il terzo transetto; a sinistra del presbiterio si apre la cappella del Santissimo voltata a cupola ottagonale, simmetrica ad una seconda cappella che si apre a destra. Il presbiterio quadrangolare è definito da lesene ribattute con capitelli ionici; al centro sorge la struttura dell’altare preconciliare, in marmo, sopraelevata di sette alzate. Ai lati del presbiterio si aprono due cantorie lignee. L’area è conclusa da una profonda abside semicircolare finestrata, pavimentata in legno e conclusa da un catino.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio e pietra, orizzontamenti a travi lignee. Manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di panche disposte a battaglione nella navata centrale, due ulteriori file di panche disposte trasversalmente nelle cappelle del primo transetto e al termine della navata sinistra, tre file presso la cappella del Sacramento; numerose sedie sono normalmente accatastate nei pressi dell’area presbiteriale e vengono disposte in occasione delle celebrazioni maggiori. L’area presbiteriale, definita da una balaustra lignea, ospita l’altare preconciliare centrale in marmo, completo di gradini d’altare e tabernacolo attualmente non usato, e l’altare per la celebrazione al popolo, in legno, al centro dell’area. Sulla sinistra è presente la cattedra lignea; la sede usata dal celebrante è tuttavia costituita da una poltrona collocata su un rialzo all’angolo destro del presbiterio, presso la balaustra. L’ambone a consolle è collocato all’angolo sinistro. La custodia eucaristica si trova nella cappella del Santissimo, a sinistra del presbiterio. Il coro ospita i 150 stalli in legno realizzati dalla bottega dei Canozi da Lendinara (1525), Il fonte battesimale è collocato nella cappella sinistra del primo transetto ma non viene utilizzato. Dodici confessionali lignei sono collocati negli intradossi dei fornici fra le navate, addossati alle pareti.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1968-69)
Il primo intervento di adeguamento liturgico della cattedrale di Ferrara è stato realizzato tra il 1968 e il 1969, quando fu posizionato un altare mobile al centro dell'area dell'antico presbiterio.
altare - aggiunta arredo (1990)
A partire dal 1988 l'architetto Carlo Bassi e il collega Goffredo Boschetti, con la consulenza liturgica di don Francesco Patruno, concepirono un progetto di profonda ristrutturazione dell'intera area presbiteriale mai eseguito. Solo nel 1990, in occasione della visita compiuta da papa Giovanni Paolo II, l'altare provvisorio fu sostituito dall'attuale altare ligneo disegnato dall'architetto Granata.
ambone - aggiunta arredo (1990)
Nel 1990, contemporaneamente alla posa del nuovo altare, fu installato il nuovo ambone in legno.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Ferrara - Comacchio
Vicariato Madonna delle Grazie
Parrocchia della Conversione di San Paolo

via Guglielmo degli Adelardi 2 - Ferrara (FE)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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