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28/4/2024 Diocesi di Trento - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Bartolomeo <Capriana>
Data ultima modifica: 24/08/2017, Data creazione: 26/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Bartolomeo


Altre denominazioni S. BARTOLOMEO apostolo;Santi Bartolomeo Apostolo e Lazzaro;S. Bartolomeo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)



Notizie storiche  1216/08/24 - 1216/08/24 (consacrazione carattere generale)
Un primo edificio dedicato ai Santi Lazzaro ed Erardo fu consacrato il 24 agosto 1216.
1580/04/05 - 1580/04/05 (erezione a curazia carattere generale)
La cappella fu elevata a curazia della pieve di Cavalese il 5 aprile 1580.
1861/08/03 - 1861/08/03 (distruzione intero bene)
La costruzione, presumibilmente modificata e ampliata nel corso del tempo, che sembra fosse a navata unica con una cappella laterale, fu completamente distrutta da un incendio scoppiato il 3 agosto 1861, che devastò gran parte del paese. Di quella struttura primitiva rimane oggi solo il fusto del campanile.
1866 - 1869 (ricostruzione intero bene)
Il nuovo tempio, dedicato a San Bartolomeo, fu eretto tra il 1866 e il 1869; con l'occasione venne presumibilmente sopraelevato il campanile, per adeguarlo alle accresciute dimensioni della chiesa.
1869/11/18 - 1869/11/18 (benedizione carattere generale)
La benedizione avvenne il 18 novembre 1869.
1875/08/23 - 1875/08/23 (consacrazione carattere generale)
Il 23 agosto 1875 monsignor Giovanni Haller, suffraganeo del vescovo di Trento, consacrò la chiesa.
1898 - 1898 (pavimentazione sagrato)
Il sagrato fu pavimentato in ciottoli nel 1898.
1928 - 1928 (decorazione interno)
Nel 1928 Metodio Ottolini ornò le volte delle navate e del presbiterio e il catino absidale con dipinti murali figurati.
1937/01/01 - 1937/01/01 (erezione a parrocchia carattere generale)
La chiesa fu eretta a parrocchia il 1° gennaio 1937.
2006 - 2010 (ristrutturazione intero bene)
Su progetto dell'architetto Cristina Mayr e dell'ingegner Paolo Mayr di Trento venne realizzata a partire dall'inverno 2006 una completa ristrutturazione dell'edificio, con l'adeguamento dell'impianto di riscaldamento, il risanamento e consolidamento statico delle volte, piccoli interventi di rinforzo della carpenteria lignea della copertura, la ritinteggiatura e il restauro dei dipinti murali interni da parte di Enrica Vinante di Trento. Si procedette quindi al consolidamento del campanile e al rifacimento della pavimentazione delle navate. Nel 2010 venne installato un nuovo impianto di allarme antifurto e anti intrusione.



Descrizione  Rivolta con l'abside a sud-est, con orientamento ruotato di novanta gradi rispetto a quello della precedente costruzione, distrutta da un incendio che devastò nel 1861 l'intero paese, la monumentale chiesa di San Bartolomeo venne realizzata in stile neoclassico tra il 1866 e il 1869, traendo parzialmente ispirazione da quella di San Giorgio a Castello di Fiemme, eretta una decina d'anni prima. La facciata, rivolta all'ampia piazza antistante, è inquadrata da due possenti pilastri angolari e scandita da altrettante lesene, tutti di ordine gigante, con ritmo ABA corrispondente alla divisione interna in tre navate. Un cornicione orizzontale separa il portale slanciato, architravato e concluso da fastigio, dalla sovrastante finestra a lunetta. Il frontone triangolare è sorretto da modiglioni aggettanti. I medesimi motivi della facciata sono ripresi lungo le fiancate e sull'abside semicircolare. Sulla destra, isolato, si eleva il campanile, appartenente alla costruzione precedente l'incendio, ma presumibilmente rialzato per adeguarlo all'accresciuta mole della chiesa, con cui condivide il parato murario bicromo bianco e rosa; possiede una curiosa cella campanaria a corpo unico con il fusto. L'interno presenta un impianto ad Hallenkirche, in cui le navate minori, nettamente più strette della maggiore, sono però alla sua stessa altezza; sono separate l'una dall'altra da sei pilastri a pianta cruciforme, alti quanto il cornicione perimetrale, che sostengono una serie di arcate a pieno centro. Le navate minori, coperte da volte a botte unghiata, si concludono con due pareti piene, a cui si appoggiano gli altari laterali e da cui nasce l'arcata di accesso al presbiterio, elevato di quattro gradini e separato dall'abside da un'altra arcata, sempre a pieno centro. Le vele delle navate, il presbiterio e il catino absidale sono ornati da affreschi di Metodio Ottolini del 1928. Dal 1995, anno di apertura della sua causa di beatificazione, la chiesa custodisce presso l'altare sinistro le spoglie di Domenica Lazzeri (1815-1848), la "beata Meneghina" di Capriana.

Preesistenze
Il fusto del campanile fa parte della chiesa precedente.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, divisa in tre navate; abside semicircolare.
Facciata
Facciata inquadrata da due possenti pilastri angolari e scandita da altrettante lesene, tutti di ordine gigante, con ritmo ABA corrispondente alla divisione interna in tre navate. Un cornicione orizzontale segna lo sviluppo interno delle volte e separa il portale slanciato, con architrave sostenuta da mensole a voluta e fastigio a volute e palmetta centrale, dalla sovrastante finestra a lunetta. Frontone triangolare sorretto da modiglioni aggettanti e croce apicale in pietra. Finiture a intonaco tinteggiato bianco e rosa.
Prospetti
Lungo le fiancate si ripetono il motivo delle lesene di ordine gigante, che separano le tre campate, il cornicione al di sopra del quale si aprono le tre finestre a lunetta e i modiglioni aggettanti sotto il tetto; ingressi laterali simmetrici in corrispondenza della seconda campata e sacrestia emergente sul lato destro. Abside semicircolare anch'essa segnata dalle lesene. Zoccolo perimetrale in cemento e finiture a intonaco tinteggiato bianco e rosa.
Campanile
Torre isolata a pianta quadrangolare posta sul lato destro. Alta scarpa troncopiramidale in pietra a vista; fusto sottile intonacato e tinteggiato, bianco con fascia centrale rosa. Cella campanaria a corpo unico con il fusto, con due ordini di monofore a luci centinate e un ulteriore giro di aperture ogivali al di sopra dei quadranti di orologio. Cuspide a bulbo, impostata su di una bassa piramide rastremata, sormontata da globo e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a vela nella navata maggiore e nel presbiterio; volte a botte unghiata nelle navate minori; catino absidale.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, che gira semiconico sopra l'abside, con manto di copertura in tegole in cemento; lastre di rame rivestono la cuspide del campanile.
Interni
Interno a tre navate con impianto ad Hallenkirche, in cui le navate minori, nettamente più strette della maggiore, sono però alla medesima altezza, separate l'una dall'altra da sei pilastri a pianta cruciforme, alti quanto il cornicione perimetrale, che sostengono una serie di arcate a pieno centro. Ogni navata è divisa in tre campate e la controfacciata di quella centrale ospita la cantoria, sorretta da un'arcata molto ribassata che si appoggia alla prima coppia di pilastri. Le navate minori si concludono con due pareti piene, a cui si appoggiano gli altari laterali e da cui nasce l'arcata di accesso al presbiterio, elevato di quattro gradini e separato dall'abside da un'altra arcata, sempre a pieno centro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in lastre di pietra calcarea Rosso Verona e Nembro rosato; pavimento del presbiterio a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, disposte a scacchiera.
Elementi decorativi
Dipinti murali figurati e non sulle volte delle navate e del presbiterio e nel catino absidale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1970-1980 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'accostamento di elementi eterogenei, in parte fissi e in parte mobili. Al centro del presbiterio storico è collocato l'altare verso il popolo, in pietra calcarea e marmo bianco, fisso, a tavolo, a raso pavimento, con pianale sostenuto da quattro gambe a sezione esagonale, su basi cubiche. Due leggii gemelli in pietra calcarea bianca e rossa, con un'aquila scolpita sul lato frontale, sono fissati alle due balaustre, uno dei quali con funzione di ambone. E' presente l'altare maggiore storico con il proprio tabernacolo, che funge da custodia eucaristica.
sede - aggiunta arredo (1970-1980 circa)
Lungo la parete sinistra del presbiterio, sopra una pedana, è stata posizionata come sede del celebrante un'antica sedia a braccioli in legno di noce intagliato, con seduta e schienale imbottiti e rivestiti in velluto.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Trento
Decanato di Cavalese
Parrocchia di San Bartolomeo

piazza Roma - Capriana (TN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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