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4/5/2024 Diocesi di Trento - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Lorenzo <Trento>
Data ultima modifica: 30/08/2017, Data creazione: 26/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa comunale


Denominazione Chiesa di San Lorenzo


Altre denominazioni S. Lorenzo


Autore(Ruolo)  Sola, Antonio (costruzione cappella San Pio V)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze lombarde (costruzione chiesa)
maestranze lombarde (costruzione cappella San Pio V)
architettura romanica (costruzione chiesa)



Notizie storiche  IX - 1146 (preesistenze intorno)
Una prima chiesa di San Lorenzo è menzionata nel 1146. Tracce di un edificio triabsidato, orientato a sud, risalente al IX-XI secolo e probabilmente identificabile con tale chiesa sono state rinvenute lungo il perimetro meridionale della chiesa attuale durante l'ultima campagna di scavo (1995-1998). La critica ipotizza che l'abbandono della chiesa antica e la necessità di rifondarne una nuova furono determinati dal terribile terremoto del 1117, che causò molte distruzioni nel nord Italia e in Baviera. Le analisi archeologiche hanno rivelato che il sito era abitato fin dal I-II secolo.
1166 - 1183 (costruzione intero bene)
La chiesa e il monastero di San Lorenzo vennero fondati dai monaci benedettini giunti a Trento nel 1146 dall'abazia di Vallalta (Bergamo) su chiamata del principe vescovo Altemanno. La costruzione della chiesa e del complesso monastico si colloca tradizionalmente tra il 1166 e il 1183.
1176 - 1177 (menzione carattere generale)
La chiesa "nova" di San Lorenzo a Trento è documentata dal 1176. In un documento datato all'anno successivo la chiesa è definita in costruzione.
XIII - XIII (ampliamento intero bene)
La chiesa fu sopraelevata nel corso del XIII secolo.
1226 - 1231 (danneggiamenti carattere generale)
Nel 1226 la chiesa e il monastero di San Lorenzo furono danneggiati da un incendio, cui seguì un'inondazione nel 1231.
1234 - 1234 (passaggio di proprietà intero bene)
Nel 1234, a causa delle gravi difficoltà economiche del monastero benedettino, chiesa e convento furono venduti ai domenicani. I monaci benedettini si trasferirono quindi presso Sant'Apollinare.
XVI - XVI (costruzione cappella della Madonna del Rosario)
Attorno alla metà del XVI secolo lungo il lato nord della chiesa fu edificata la cappella del Rosario. La cappella, di cui rimangono solo alcuni lacerti dei muri perimetrali, aveva forme gotiche ed era sede dell'omonima confraternita.
XVII - XVII (costruzione campanile)
Il campanile fu costruito verso la fine del XVII secolo.
1640 - 1640 (decorazione cappella della Madonna del Rosario)
La cappella della Madonna del Rosario venne decorata dal pittore Elia Naurizio nel 1640 su commissione del Consiglio cittadino, che in occasione della peste del 1630 aveva fatto voto di costruire un "sacellum" dedicato alla Vergine del Rosario presso la chiesa di San Lorenzo.
1672 - 1683 (costruzione cappella di San Pio V)
Nella seconda metà del XVII secolo il principe vescovo di Trento Francesco Alberti Poia fece costruire una cappella dedicata al beato Pio V (canonizzato nel 1712) che sorgeva sul lato nord della navata, accanto a quella dedicata alla Madonna del Rosario. I lavori di edificazione condotti da Antonio Sola e tradizionalmente datati al 1681, si possono collocare tra il 1672, anno della beatificazione del pontefice, e il 1678, anno in cui si registra il saldo del pagamento per la decorazione a stucco eseguita da Rinaldo Visetti. Negli anni successivi la cappella venne fornita di dipinti e di un altare marmoreo. La consacrazione seguì nel 1683.
1703 - 1703 (danneggiamento intero bene)
Nel 1703, durante la guerra di successione spagnola, le truppe del generale francese Vendôme che assediavano Trento, impossibilitate ad entrare in città poiché il ponte di San Lorenzo era stato distrutto, misero a ferro e fuoco la campagna circostante e anche il monastero domenicano, isolato sulla sponda destra dell'Adige.
1778 - 1778 (soppressione carattere generale)
Nel 1778, in seguito alla soppressione dell'ordine domenicano, i frati furono costretti ad abbandonare il convento e la chiesa.
1782 - 1782 (variazione d'uso intorno)
Nel 1782, per volontà del principe vescovo di Trento Pietro Vigilio Thun, il convento fu adibito a casa di correzione.
1826 - 1918 (passaggio di proprietà intero bene)
Nel 1826 il vescovo di Trento Fancesco Saverio Luschin cedette il convento e la chiesa al municipio di Trento. Da quel momento e fino alla fine dellla prima guerra mondiale le strutture furono adibite prima a ricovero, poi a lazzaretto e infine a caserma con annesso magazzino militare. Funzionalmente a tali mutamenti d'uso, la basilica subì degli interventi assai invasivi che ne mutarono definitivamente l'aspetto. Il piano originario venne interrato per un'altezza di circa tre metri e lo spazio interno venne tagliato in altezza da un solaio. La facciata fu privata del protiro, al di sopra del quale furono aperte un'apertura carraia e una finestra a lunetta. Anche l'abside centrale fu sventrata per ottenere un comodo accesso da est. In seguito a tali interventi anche le due cappelle laterali subirono notevoli danni.
1853 - 1859 (costruzione ferrovia carattere generale)
Tra il 1853 e il 1859 venne costruita la linea ferroviaria del Brennero progettata dall'ingegnere Luigi Negrelli, il cui tracciato lambisce tutt'ora il sagrato della chiesa.
1858 - 1858 (deviazione corso fluviale carattere generale)
Nel 1858 vennero eseguiti dei lavori di sistemazione del corso del fiume Adige, che consistettero nell'eliminazione dell'ampia ansa che separava il monastero dalla città. In seguito a tale intervento la chiesa e il monastero furono progressivamente inglobati nel tessuto urbano di Trento.
1882 - 1882 (alluvione carattere generale)
Chiesa e convento vennero sommersi dalle acque durante l'alluvione dell'Adige del 1882.
1919 - XX (restauro intero bene)
Nel 1919 l'architetto Giorgio Wenter Marini fu incaricato dalla locale soprintendenza per i restauri dell'antica abazia. Gli interventi, che si protrassero con fasi alterne fino alla metà del XX secolo, riguardarono la demolizione del solaio intermedio introdotto nel corso del XIX secolo, l'abbassamento della quota delle navate fino a quella originale e del terreno circostante, lo scoprimento di strutture sepolte nel terrapieno. A questo seguirono lavori di consolidamento e ripristino delle strutture murarie, nonché il tamponamento della facciata.
1933 - 1933 (demolizione intorno)
Verso il 1933 il convento di San Lorenzo fu demolito per lasciare il posto alla nuova casa della Gioventù Italiana del Littorio, progettata da Guido Segalla.
1934 - 1936 (costruzione stazione ferroviaria intorno)
Tra il 1934 e il 1936 nelle immediate vicinanze della chiesa sorse il nuovo complesso ferroviario della stazione di Trento, progettato dall'architetto Angiolo Mazzoni.
1943 - 1945 (distruzione intero bene)
I bombardamenti aerei del 1943-1945 causarono il danneggiamento dell'abside e la distruzione della cella del campanile. Anche le rimanenti strutture delle cappelle laterali di San Pio V e della Madonna del Rosario furono danneggiate.
1945 - 1953 (restauro intero bene)
La chiesa fu restaurata tra il 1954 e il 1953.
1953 - 1956 (demolizione intorno)
La casa della GIL, addossata al muro meridionale della chiesa dove un tempo sorgevano le strutture del monastero di San Lorenzo, venne demolita tra il 1953 e il 1956 per fare largo alla nuova stazione delle autocorriere.
1955 - 1955 (riapertura al culto intero bene)
La chiesa di San Lorenzo fu restituita al culto nel 1955.
1956 - 1956 (costruzione stazione autocorriere intorno)
Sull'area un tempo occupata dal convento e dal chiostro del monastero di San Lorenzo e quindi dalla casa Balilla nel 1956 fu costruita la stazione delle autocorriere, progettata dall'architetto Carlo Keller. In seguito a tale intervento la chiesa si trovò ad essere incuneata tra la linea ferroviaria del Brennero e le relative strutture dell'areale di Trento, la stazione delle autocorriere e via Andrea Pozzo, divenuta nel nuovo assetto urbanistico, la via principale di accesso alla città da nord.
1966 - 1966 (alluvione carattere generale)
Durante l'alluvione dell'Adige del 1966 la chiesa fu inondata d'acqua per un'altezza di circa tre metri.
1995 - 1998 (restauro intero bene)
La chiesa è stata interamente restaurata tra il 1995 e il 1998. Oltre alle tradizionali opere di consolidamento e pulitura delle strutture, la chiesa è stata oggetto di scavi archeologici che hanno rivelato la presenza stratificata di strutture più antiche.



Descrizione  La chiesa di San Lorenzo, incuneata tra la stazione dei treni e quella delle autocorriere, costituisce uno dei monumenti più importanti della città di Trento. L'edificio è quanto rimane del complesso monastico formato dalla basilica e dal convento, fondato dai monaci benedettini tra il 1166 e il 1183. Nel 1235 monastero e chiesa furono ceduti ai domenicani, che li mantennero fino alla soppressione del loro ordine nel 1778. Seguì un lungo periodo di decadenza, terminato solo nel 1955 con la restituzione al culto della basilica romanica. L'edificio presenta una facciata a salienti, caratterizzata da un avancorpo a due spioventi realizzato nel XX secolo, che riprende la forma del protiro demolito nel corso del XIX secolo. Lungo il fianco settentrionale sopravvive l'arcata di comunicazione tra le due cappelle della Madonna del Rosario e di San Pio V costruite tra XVI e XVII secolo, anch'esse cadute in disfacimento nel corso dell'Ottocento e infine distrutte dai bombardamenti del 1943-1944. La caratteristica abside romanica, orientata a est, è ritmata da archetti ciechi a capitelli fito- e antropomorfi. All'interno la chiesa presenta un impianto a tre navate, ritmate da due coppie di colonne libere, che sostengono delle volte a crociera abbellite da un motivo stellato eseguito a fresco. Il presbiterio, rialzato su sette gradini, riprende l'impianto a tre navi, scomparitite in due campate da pilastri a fascio, ed è concluso da tre absidi semicircolari.

Preesistenze
Recenti scavi archeologici hanno portato in luce sul lato meridionale della chiesa i resti delle fondamenta di un edificio trabsidato, identificabile con la primitiva chiesa di San Lorenzo.
Pianta
Pianta a croce latina, ripartita in tre navate di tre campate; presbiterio rettangolare concluso da tre absidi semicircolari.
Facciata
Facciata a salienti, centrata in basso da portale a profilo centinato, strombato, inserito entro avancorpo a due spioventi. Sistema di forature costituito da due monofore centinate laterali e da una tifora centrale. Croce apicale.
Prospetti
Fiancate laterali gradonate, lisce, cadenzate dall'apertura di strette monofore strombate, interamente rivestite in pietra calcarea. Fiancate del presbiterio rinserrate da contrafforti. Lungo il fianco settentrionale sopravvivono alcune strutture delle cappelle laterali costruite in epoca barocca. A lato del presbiterio emerge il volume della sacrestia. Caratteristica l'abside centrale, ritmata da archetti ciechi a capitelli fito- e antropomorfi.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrangolare, addossata all'angolo sud-est del presbiterio. Alzato in pietra a vista; cella campanaria in laterizio, individuata da un cornicione sostenuto da mensole a voluta, illuminata sui quattrolati da bifore con cornice in pietra a vista, cimata da obelischi posti in angolo. Al di sopra si erge un tamburo quadrangolare in laterizio, illuminato da quattro oculi circolari.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame nella parte inferiore, in laterizio in quella superiore. Strutture di orizzontamento: navate e presbiterio corperti da volte a crociera; presbiterio sormontato da tiburio ottagonale su cuffie.
Coperture
Navata e transetto coperti da tetto a due falde con manto di copertura in coppi; tiburio con tetto a otto falde, anch'esso rivestito in coppi. Tetto del campanile a quattro falde, in coppi, cimato da sfere.
Interni
La chiesa si sviluppa internamente su tre navate, di cui quella centrale di ampiezza doppia rispetto alle laterali, ripartite in tre campate da due coppie di colonne libere. Il presbiterio, rialzato su sette gradini, riprende lo schema a tre navate ed è suddiviso in due campate da quattro pilastri a fascio sostenenti il tiburio ottagonale.
Elementi decorativi
Volte della navata e del presbiterio affrescate con un motivo a stelle.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1998 circa)
L'adeguamento liturgico, risalente con ogni probabilità all'ultima campagna di restauro della chiesa (1998) è stato realizzato solo parzialmente. Al centro del presbiterio storico, rialzata su un gradino, è stata collocata una mensa in pietra, di tipo a tavolo. La custodia eucaristica si trova in un tabernacolo in pietra di nuova realizzazione, collocato sul lato sinistro del presbiterio.
presbiterio - aggiunta arredo (1998 circa)
Un leggio in legno funge da ambone. Una savonarola in legno funge da sede. Il presbiterio è rialzato su sette gradini e recintato da un parapetto in metallo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Trento
Decanato di Trento
Parrocchia di Santa Maria Maggiore

via Andrea Pozzo - Trento (TN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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