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7/5/2024 Diocesi di Trento - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Agata <Faedo, San Michele all'Adige>
Data ultima modifica: 27/10/2020, Data creazione: 26/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di Sant'Agata


Altre denominazioni S. Agata


Autore(Ruolo)  Silvestro di Como (ricostruzione chiesa)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze comacine (ricostruzione chiesa)



Notizie storiche  1145 - 1145 (menzione intero bene)
La prima menziona indiretta della chiesa di Sant'Agata a Faedo si riscontra nell'atto di fondazione della prepositura agostiniana di San Michele all'Adige del 1145, con il quale si assicuravano al convento e alla chiesa la decima di Sant'Agata di Faedo.
1300 - 1350 (ricostruzione/ ampliamento intero bene)
La fabbrica altomedievale fu ricostruita o ampliata nel corso della prima metà del XIV secolo.
1367 - 1370 (consacrazione carattere generale)
Nella bibliografia relativa alla chiesa viene più volte ripetuto che l'edificio fu consacrato nel 1321. Stenico (1986-1987) ha però chiarito che si tratta certamente di un errore storico, dovuto a una trascrizione tarda dell'atto di consacrazione, che dovette invece essere impartita tra il 1367 e il 1370.
1490 - 1490 (menzione cimitero)
In una pergamena del 1490 conservata presso l'archivio parrocchiale di Faedo si fa menzione di un cimitero esistente presso la chiesa di Sant'Agata.
1496 - 1513 (ricostruzione intero bene)
Tra il 1496 e il 1513 l'edificio sacro fu interamente ricostruito in forme gotiche da un certo maestro Silvestro da Como (Rasmo, 1982). La cronologia è confermata dalla presenza dello stemma di Massimiliano I d'Asburgo su una delle chiavi della volta della navata.
XVI - XVI (costruzione protiro)
L'elegante protiro su colonne presente in facciata fu realizzato nel corso del XVI secolo.
1533 - 1533 (decorazione arco santo)
Sulla destra dell'arco santo è presente un affresco votivo datato 1533. L'opera è assegnata all'ambito lombardo.
1540 - 1560 (decorazione interno)
Verso la metà del XVI secolo un anonimo maestro locale dipinse a fresco il ciclo con le storie della Passione di Gesù Cristo presente sulla parete sinistra della navata.
1637/10/21 - 1637/10/21 (erezione a curazia carattere generale)
La chiesa di Sant'Agata, già cappella dipendente dalla prepositura agostiniana di San Michele all'Adige, venne eretta a curazia il 21 ottobre 1637.
XVIII - XVIII (decorazione Intero bene)
La decorazione a fresco della volta del protiro è assegnata a un anonimo maestro trentino del XVIII secolo. Coeva, e forse della stessa mano, è anche la decorazione della nicchia del battistero.
1975 - 1975 (restauro intero bene)
Nel 1975 l'edificio sacro fu sottoposto a un restauro conservativo, nel corso del quale fu scoperto l'affresco presente a destra dell'arco santo, allora celato da un'ancona lignea.
1990 - 1999 (restauro intero bene)
Un nuovo restauro conservativo fu condotto nel corso dell'ultimo decennio del XX secolo. Contestualmente a tali lavori fu installato l'impianto di riscaldamento a pavimento.



Descrizione  Chiesa di antica fondazione (documentata a partire dal 1145) e dal 1613 sede della curazia di Faedo, la chiesa di Sant'Agata sorge a pochi passi dalla parrocchiale con orientamento a est. Tra il 1496 e il 1513 la fabbrica medievale fu interamente ricostruita tda maestro Silvestro di Como, il quale conferì all'edificio il suo attuale aspetto gotico. La facciata monospiovente, definita lateralmente da conci in pietra a vista e percorsa in basso da una zoccolatura intonacata, è resa asimmetrica dalla presenza sulla destra, della torre campanaria con cella a quattro bifore centinate. Il portale archiacuto, rialzato su un gradino, è protetto da un elegante protiro quadrangolare, sostenuto da colonne libere poggianti su alti plinti squadrati. Al portale si affiancano due finestre rettangolari sdraiate. Un oculo circolare è aperto oltre il livello del protiro. La fiancata destra, prospiciente la strada, è percorsa in basso da una zoccolatura intonacata; un accesso secondario è situato in corrispondenza della seconda campata, mentre una monofora archiacuta è aperta all'altezza della campata terza. Ulteriori due monofore archiacute sono ricavate nei lati obliqui dell'abside. La fiancata sinistra affacciata sulla forra è cieca. Su questo lato, presso il presbiterio, emerge il volume ribassato della sacrestia. L'interno si sviluppa a navata unica, ripartita idealmente in tre campate dalle arcate della volta reticolata, costolonata. Singolare è la presenza nella prima campata di una colonna libera con funzione di sostegno della sovrastante torre campanaria. L'arco santo a sesto acuto introduce al presbiterio, rialzato su due gradini e definito da lesene lapidee angolari che si raccordano ai costoloni della volta sovrastante.

Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare; abside poligonale.
Facciata
Facciata a uno spiovente, definita lateralmente da conci in pietra a vista, percorsa in basso da una zoccolatura intonacata, e resa asimmetrica dalla presenza sulla destra, della torre campanaria. Il portale archiacuto, rialzato su un gradino, è protetto da un elegante protiro quadrangolare, sostenuto da colonne libere poggianti su alti plinti squadrati. Al portale si affiancano due finestre rettangolari sdraiate. Un oculo circolare è aperto oltre il livello del protiro.
Prospetti
La fiancata destra, prospiciente la strada, è percorsa in basso da una zoccolatura intonacata; un accesso secondario è situato in corrispondenza della seconda campata, mentre una monofora archiacuta è aperta all'altezza della campata terza. Ulteriori due monofore archiacute sono ricavate nei lati obliqui dell'abside. La fiancata sinistra è cieca. Su questo lato, presso il presbiterio, emerge il volume ribassato della sacrestia.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, innestata sul lato destro della facciata. Il fusto intonacato è definito da cantonali in pietra a vista. Cella campanaria a quattro monofore centinate. Cuspide sommitale
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco (tinteggiato internamente). Strutture di orizzontamento: volta reticolata, costolonata sulla navata e sul presbiterio-abside.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: cuspide rivestita in lamiera metallica.
Interni
Navata unica, ripartita idealmente in tre campate dalle arcate della volta reticolata, costolonata. Nella prima campata, a sinistra, è presente una colonna libera con funzione di sostegno della sovrastante torre campanaria. L'arco santo a sesto acuto introduce al presbiterio, rialzato su due gradini e definito da lesene lapidee angolari che si raccordano ai costoloni della volta sovrastante.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre di pietra calcarea bianche e rosse, comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
Affreschi di varie epoche adornano il protiro, la parete sinistra della navata e l'arco santo.



Adeguamento liturgico  altare - intervento strutturale (1975 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma strutturale limitatamente alla sola mensa al popolo, ottenuta dal reimpiego della mensa di un altare seicentesco posizionata al centro del presbiterio storico, a raso pavimento.
presbiterio - aggiunta arredo (1975 circa)
L'adeguamento liturgico è stato completato con l'introduzione nel presbiterio storico di arredi mobili di tipo eterogeneo, impiegati come poli liturgici. A sinistra della mensa al popolo è presente un leggio in legno, che funge da ambone. Alla parete destra del presbiterio è addossata una sedia in legno con seduta imbottita, collocata su predella propria, che funge da sede. A questa si accompagna uno sgabello.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Trento
Decanato di Mezzolombardo
Parrocchia del Santissimo Redentore

via Sant'Agata - Faedo, San Michele all'Adige (TN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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